“Le hai forse dimenticate le ali?”

Mi hai posto questa domanda urlando: non lo fai quasi mai... non lo fai con me.

Eppure adesso sei lì in piedi a petto nudo e mi mostri il braccio destro.

Non riesco a capire i tuoi occhi, verdi, una nota triste...un'altra...delusa... è una melodia stonata che mi avvelena l'anima.

“Io non posso più volare con te”

Questa è la mia risposta, semplice, mentre il tuo sguardo si sposta sulla mia cicatrice e le tue labbra si serrano.

Io le ali... non le ho più... non lo capisci?

E' dura, oggi più che mai, confrontarmi con te... che sei sempre stato al mio fianco, che mi hai salvato la vita, che non hai mai detto di no.

Oggi è dura... dirti addio.

“Vaffanculo”

Imprechi... come al solito. Ma stavolta la tua voce è incrinata, i tuoi pugni serrati.

Era da tanto che non ti vedevo così... deluso.

E in un attimo ti muovi velocemente verso di me, e già sento il tuo corpo che mi travolge... ma non è così: mi superi e ti fiondi nel cucinotto, appena il tempo di capire le tue intenzioni e le tue urla di dolore già riempiono la casa.

La cena che stavo preparando è in terra, la pentola rovente premuta contro la tua pelle, il sudore sulla tua fronte.

“Se non puoi volare tu, non voglio volare neanche io!”

Dici sforzandoti di sorridere.

L'odore della carne bruciata che mi colpisce le narici, ancora una volta.

Sei un pazzo! Un pazzo!

E in un secondo ti sono addosso impedendoti di continuare a torturarti, ma è tardi... le ali non le hai più neanche tu.

Mi guardi e sorridi ancora afferrandoti alla mia maglia mentre cadi in terra sopraffatto dal dolore.

“Sei pazzo...”

E' l'unica cosa che mi viene in mente di dirti, mentre osservi la pelle ustionata proprio in quel punto. Dove una volta c'era l'ala di un angelo adesso c'è solo la carne corrosa dal fuoco, mi ricorda qualcosa... il dolore... la paura... ma tu mi guardi e sorridi ancora.

“Non voglio volare... senza di te”

Sussurri piano appoggiandoti al mio petto e chiudendo gli occhi.

Matt... mio fedele... pazzo... dolce Matt...

Come ho potuto pensare di poter stare anche solo un secondo senza di te...

Volevo solo salvarti la vita, mandarti via, lontano dalla distruzione che sto per compiere, e tu hai rinunciato a volare... a vivere... per me...

“Ti amo”

Questo è quello che sento con te tra le braccia.

Questo è quello che tu non senti, perchè sei svenuto.

Non importa... va bene così...

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“Dai facciamolo Matt!! Che ti costa! Mica avrai paura di sentire male?”

“No! Non lo dire nemmeno per scherzo Mello... è solo che...”

“Che cosa? Non vuoi volare con me?”

“....”

“Dai, prometto che ti tengo la mano per tutto il tempo!”

“Smettila di prendermi in giro!”

“Ok ok... però adesso scegliamo quelle che ci piacciono di più!”

“Va bene...”

“Dove lo vuoi tu, spalla destra o sinistra?”

“Mmmm... scegli tu...”

“Ok, spalla sinistra per me! Quindi tu la destra!”

“Mel...”

“Si?”

“Me...me la tieni la mano allora?....”

“Ahahah, fifone!! Va bene! Però tu poi devi tenere la mia”

“Eeeeh???”

“Non fare domande! E vai prima tu!”