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Autore: BrokenPromises    08/01/2014    3 recensioni
Quando passi un periodo oscuro,circondati delle persone che più ami,non allontanarle,non escluderle,rendili partecipi del tuo dolore,esse aspettano solo questo,un modo per starti accanto,aiutarti,nel momento del bisogno. E' più o meno questo ciò che accade tra Stiles e Derek. Come finirà? Non vi resta che leggere! ;)
Genere: Commedia, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Allison Argent, Derek Hale, Sceriffo Stilinski, Scott McCall, Stiles Stilinski
Note: Nonsense | Avvertimenti: Furry
Capitoli:
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All About You.
 



<< E' da un po' di tempo che non siamo più quelli di un tempo,capisci?

Non mi guarda più in quel modo,con quegli occhi pieni d'amore. Non vedo più la loro luce che si riflette nei miei.

Mi tratta come se non lo potessi capire,non mi rende partecipe di ciò che gli passa per la testa,ed io.. io sono stufo di questa situazione,ci stiamo allontanando sempre più,non sai quanto sia doloroso tutto questo.

Abitiamo nella stessa casa eppure mi sento come se abitassimo ai lati opposti della terra,cosa posso fare? Lasciarlo?

Non riesco a prendere minimamente in considerazione quest'idea,lo sai quanto tempo ci abbiamo messo prima di capire cosa provavamo l'uno per l'altro.

Non può essere stato tutto vano,mi ama lo so,ma allora perché,mi chiedo solo questo. >>


 

L'amico lo guardò come perso nei suoi occhi. Come se attraverso essi,cercasse le parole giuste da dire. Ma non gli venne nulla. La verità è che non sapeva come funzionassero le relazioni tra due uomini,come amici si,ma come amanti...

La questione era proprio fuori dalla sua portata.

Così piuttosto che parlare a vanvera,pensò all'unica cosa che potesse farlo sentire un pochino meglio.

Un abbraccio. L'amico aveva bisogno di questo al momento,non di stupide parole,le parole non sempre risanano le ferite,anzi,peggiorano la situazione,allargandole sempre di più.

Ma a Stiles questo bastava.

Cosa c'era di meglio di un abbraccio caloroso dato dal suo migliore amico?

Questi suoi gesti improvvisi lo colpivano sempre. Si riteneva molto fortunato,e,lo era.

Uno qualsiasi,probabilmente,una volta scoperta l'omosessualità dell'amico,lo avrebbe abbandonato,senza troppi complimenti. Ma Scott,non era così. Poteva sempre contare su di lui,qualora ce ne fosse stato il bisogno.


 

Purtroppo per Scott,era arrivato il momento di andarsene,non avrebbe voluto lasciare l'amico in quelle condizioni,ma,aveva promesso ad Allison che l'avrebbe aiutata con i preparativi delle nozze. Esattamente,i due stavano per sposarsi.

Lo strinse ancora un po' a sé e dopodiché lo salutò con un bacio sulla guancia,cercando di trasmettergli più calore possibile.

Sperava davvero che le cose per lui si sistemassero,avrebbe voluto vederlo sempre felice.


 

Dopo aver accompagnato l'amico alla porta,decise di leggere un po',aspettando il ritorno dell'amato.

Si stava facendo tardi,e di Derek,ancora nessuna traccia.

Non poteva fare a meno di preoccuparsi,e dal nervoso,incominciò a tamburellare ripetutamente sul cellulare,aspettando che lo degnasse di una chiamata o di un messaggio.

Gli sarebbe bastato anche una semplice faccina sorridente,lo avrebbe di certo rassicurato.

Ma tutto taceva,e questo non faceva altro che farlo sentire escluso.

I suoi pensieri si dissolsero nel momento in cui,Derek,varcò la porta di casa.

Lo fissò insistentemente in attesa di una qualche spiegazione,ma il compagno non lo degnò nemmeno di uno sguardo e,con una semplicità disarmante,se ne andò subito nella camera da letto.

Era così stufo di quel comportamento,stufo di venire estromesso dalla sua vita.

Arrabbiato e deluso,prese qualche vestito e lo buttò dentro una borsa di plastica.

Decise che avrebbe passato qualche giorno da suo padre,e senza pensarci due volte uscì di casa,sbattendo la porta. Andandosene senza avvertirlo.

Pensò che fosse una buona vendetta,dato il modo in cui lo stava trattando,ma soprattutto,pensò,che questo avrebbe potuto attirare la sua attenzione,così tanto,magari,da ricevere una sua telefonata preoccupato.


 

Una volta arrivato a destinazione,si rese conto di non aver avvertito il padre del suo arrivo. << Cavolo,se quella vecchia volpe ha organizzato qualcosa? >> Pensò tra se'.

In quel momento gli venne una delle sue idee. Lo avrebbe chiamato ora per avvertirlo!

<< Dato che la chiamata tecnicamente c'è stata,non può dirmi proprio nulla. >> Pensò il giovane.

Compose il numero e aspettò che il padre rispose;


 

<< Pà,sono Stiles,tuo figlio. >>

<< Si,non penso di aver altri figli,Stiles. >> Replicò sarcastico il padre

<< Siam di buon umore a quanto vedo.. senti,mi chiedevo,non è che potrei dormire li da te,per questa notte? Sai,mi manca mio padre. >> Esclamò divertito il ragazzo

<< Veramente stasera non.. aspetta,sei già qui,non è vero? >> Chiese con tono,quasi preoccupato.

<< Indovinato grande capo! >> Gioì il ragazzo.

Il suo piano non era andato a buon fine,il suo vecchio lo conosceva troppo bene.

Con un po' di delusione nell'animo,scese dalla macchina e si avviò verso la porta,aspettando che il padre gli aprisse,a meno che,non aveva intenzione di lasciarlo congelare fuori dalla porta,dato che non gli aveva risposto né si né no.


 

Con un po' di sorpresa,la porta si spalancò davanti ai suoi occhi.

Entrò dentro l'abitazione come una furia,lasciando lo sceriffo abbastanza perplesso,non si sarebbe mai abituato al carattere frizzante del figlio.


 

<< Ciao vecchio mio,allora,la mia stanza esiste ancora o l'hai affittata a qualche vecchio vagabondo? >>

<< Stiles,vuoi spiegarmi cosa ci fai qui? >>

<< Un figlio non può venir a trovare il padre? Te l'ho detto mi mancavi! >>

<< Avanti,cosa ti serve? >>

<< Il solito malfidato! >>

<< Non è sfiducia,sei tu,figlio mio. >>

<< Posso sempre andarmene,se avevi altro in mente.. non ci sono problemi. >>

Lo sceriffo notò un velo di malinconica nell'ultima frase.

Si era già reso conto che ci fosse qualcosa che non andava,lo vedeva dal suo sguardo spento,nonostante lui cercasse di non darlo troppo a vedere con la sua gioia spropositata.

<< D'accordo allora,resta pure quanto vuoi. Ordiniamo una pizza? >>

<< Magari con carpaccio di tonno e funghi porcini,sarebbe grandioso! >>

<< Come vuole lei,mio signore. Intanto,sistema le tue cose in camera e lavati le mani. >>


 

Non lo avrebbe mai ammesso,ma la presenza costante di suo figlio,gli mancava profondamente.

Prima di ordinare la pizza,dovette chiamare un altra persona.


 

<< Melissa,sono io. >>

<< John,ciao,tutto apposto? >>

<< Si.. certo,ascolta,a quanto pare mio figlio ha bisogno di me,che ne dici se facciamo un altra volta? >>

<< Cosa è successo,sta bene? >>

<< Si nulla di grave,ma ha bisogno di me,spero non ti dispiaccia. >>

<< Non ti preoccupare,faremo un altra volta,prenditi cura di lui. >>

<< Ti ringrazio,alla prossima. >>


 

Aveva seriamente detto 'alla prossima' ?

Che modo stupido era di concludere una conversazione?

Non lo sapeva minimamente. Quando lei era intorno,non capiva più niente.

Si mise ad apparecchiare la tavola,cercando di non pensare all'accaduto,si sentiva estremamente in colpa,per averla mollata così all'ultimo minuto.

Stava seriamente odiando il pessimo tempismo di suo figlio,ma come ben sa',fare il padre è un lavoro a tempo pieno,non ha orari,età e momenti particolari per svolgere il proprio dovere,deve essere sempre reperibile.


 

Dopo poco,la pizza arrivò.

Pagarono il corriere e dopodiché i due uomini di casa,si misero a tavola e diedero inizio alle danze. Con contorno,una bella discussione padre-figlio;


 

<< Ancora non riesco a capire come tu faccia a mangiare quella roba. >>

<< Pa',è buona,dovresti provarla ogni tanto,vuoi,ora? >> -Disse porgendogliene un pezzo

<< No,solo l'odore mi disgusta. Piuttosto,c'è niente che devi dirmi? >>

<< Ancora? No,no e no. Non te lo dico. >>

<< Avendo rovinato i miei piani,stasera,credo tu debba,si. >>

<< Che? Quali piani? >>

<< Non stiamo parlando di me,su,incomincia a parlare,ti ascolto. >>

<< Va bene vecchia volpe,se proprio ci tieni. >>

<< Finalmente,avanti. >>


 

Sotto gli occhi insistenti del padre,poggiò la pizza sul piatto e incominciò a parlare.

Il padre era uno sceriffo,doveva sapere che con lui non la poteva far franca.

In un qualche modo,riusciva sempre a fargli dire tutto ciò che gli passava per la testa.

<< Ragazzo mio,non t'incolpare mai. Probabilmente tu non c'entri nulla. Capita a tutti di passare un periodo del genere. Chissà,un giorno potrebbe capitare a te,e sarai tu ad allontanarlo. Ma se anche succedesse,non lo allontaneresti perché non lo ami più,pensaci. >>


 

<< Probabilmente per come sono fatto io,non lo allontanerei. Se una relazione è composta da due persone ci sarà pure un motivo,no? Estromettermi così,non ha alcun senso. >>


 

<< Forse per te. >>


 

<< Pà,lo conosco. E' sempre stato così,fin dal nostro primo incontro,non è mai stato un tipo aperto,tendeva sempre ad allontanare la gente. >>


 

<< Eppure con te non lo ha fatto. >>


 

<< Questo perché non gliel'ho permesso,volente o nolente,gli sono stato sempre accanto. >>


 

<< E qui volevo arrivare. La soluzione è sempre stata dentro di te,ti serviva solo qualcuno che t'aiutasse a farla uscire. Va da lui,forza. >>


 

<< No,è questo il punto. Per una volta,lui,dovrebbe darsi una mossa. Non è un bambino e io non sono la sua balia. >>


 

<< Ragazzo mio,a volte bisogna mettere da parte l'orgoglio e fare il primo passo. Derek ha un passato tormentato,devi pensare anche a questo. Per lui non è facile. >>


 

<< Lo so,ma..non me la sento adesso..credo che andrò a dormire. >>


 

<< D'accordo figliolo. >>

Aveva cercato d'aiutarlo il più che poteva,ma sentiva di non essere riuscito a fare granché.

Lo abbracciò e dopo avergli dato la buona notte,lo lasciò andare.


 

Prima di mettersi a letto,decise di farsi una bella doccia per schiarirsi un po' le idee.

L'acqua aveva il potere di calmarlo,distogliendolo da pensieri negativi.

Scott lo chiama spesso “Delfino” per questo motivo.

Mentre era nella doccia,il suo cellulare cominciò a squillare.

Pieno di speranza,uscì di corsa dalla doccia,quasi cadendo.


 

<< Si? >>

<< Hey bro,dove sei? >>

<< Ah Scott,sei tu.. >> Esclamò quasi deluso.

<< Ti aspettavi qualcun altro? >>

<< No,no. Avevi bisogno? >>

<< No,volevo solo sapere dov'eri >>

<< Da mio padre >>

<< Okay (E' da suo padre. -bisbigliò il ragazzo- )>>

<< Ti ho sentito sai? Che succede? >>

<< Devo attaccare,ciao.>>

<< Brutto str.. non puoi chiudere la chiamata così,Scooott,sei davvero insopportabile quando fai così.>>


 

L'amico aveva già riattaccato e ciò non fece altro che alimentare i suoi dubbi e le sue domande. C'entrava forse Derek? Per caso aveva chiesto di lui? Il suo piano aveva funzionato? Si era veramente preoccupato così tanto da chiamare il suo migliore amico? Non sapeva che pensare. Era troppo stanco per pensarci adesso.


 

Dopo essersi asciugato per bene,prese uno dei suoi vecchi pigiami,che stranamente gli andava ancora,e si lasciò cadere sul letto.

Ci volle una buona mezzora prima che finalmente si lasciasse cogliere dalle possenti braccia di Morfeo.


 

Non poteva sognare altri che Derek. C'era sempre lui tra i suoi pensieri.

Le cose andavano in modo perfetto. Gli screzi tra i due erano stati risolti.

Sognava di una casa in campagna,con due bellissimi bambini.

La sua amata Jeep e la preziosa Camaro dell'amato,che posteggiavano insieme,sul vialetto di casa.

Un ghigno soddisfatto si formò sul suo viso,alla visione di ciò.

Ma il sogno venne interrotto bruscamente,da un rumore assordante.

Qualcuno fuori casa,si stava divertendo a far rumore col clacson.


 

<< Cristo,ma chi è che fa casino a quest'ora? Maledetti Hipsters! >>


 

Si affacciò alla finestra,ancora mezzo addormentato.

Si strofinò gli occhi e riconobbe delle facce familiari.


 

<< Ma che cavolo!? >>

<< Stiles,avanti,scendi!>>

<< Ma quello è Scott. >> -Pensò- << Che cavolo ti passa per la testa,A M I C O!? >> Urlò seccato.

<< Vieni giù e lo scoprirai >>

Rassegnato,assecondò la richiesta dell'amico.

Con sua somma sorpresa,trovò anche suo padre fuori ad aspettarlo.

Pensò che tutti quanti avessero perso il senno della ragione.


 

<< Mi volete spiegare che cavolo avete intenzione di fare? >> chiese irritato


 

<< Stiles,c'è qualcuno per te. >> indicò l'amico.


 

<< Più che per me avreste dovuto chiamare qualcuno per voi,anzi sapete che vi dico? Lo chiamo io! P A Z Z I! >>


 

<< Stiles,chiudi il becco e guarda dietro di te! >> -Urlò il padre,spazientito.


 

Il ragazzo girandosi,si trovò di fronte una bella sorpresa.

Derek.

Derek era di fronte a lui,in questo preciso istante!

Non ci poteva credere,il suo piano aveva funzionato!

Dalla sua bocca non usciva più nessuna parola.

Gli amici e il padre da dietro,lo sfottevano un po' per questo. Era insolito per lui,rimanere,letteralmente 'senza parole'.


 

<< Stiles.. >> Disse Derek,con un fil di voce.

Ma il ragazzo,non riusciva a spiccicar parola,probabilmente credeva di star ancora sognando. Infatti,per essere sicuro che non lo fosse,tirò un calcio all'uomo,che rimase esterrefatto dall'atto.

<< Sei. Veramente,tu. Cioè,sei qui. >> Esclamò incredulo

<< No idiota,sono un ologramma. >> Replicò sarcastico

<< Non è questo il momento per fare del sarcasmo ,signor *tenebroso. >>

<< Avevi promesso che non lo avresti più detto. >>

<< Ma come,tu puoi chiamarmi idiota e io non posso dir nulla? >>

<< No,è ovvio. Finiamola di baggianeggiare. >>

<< Baggianeggiare,ma che termine è,lo hai preso da 'The big bang theory' ? D'ora in poi ti chiamerò *Sherek! >> Replicò divertito il ragazzo

<< Sherek no. Fa tanto Shrek. >>

<< Tanto un po' orco ci sei,quindi,perfect! >> Disse facendogli l'occhiolino.

<< Stiles,basta. >> Disse,fintamente seccato.

<< D'accordo zuccherino >>


 

Derek,non riusciva proprio a contrastare l'esagerato senso dell'umorismo del ragazzo.

Forse per questo lo aveva tenuto all'oscuro di ciò che più lo tormentava,non voleva smorzare il suo naturale entusiasmo. Ma capì,che così facendo,aveva peggiorato solo le cose,lo stava allontanando,e ora,doveva porre rimedio a ciò.


 

<< Stiles,non so da dove iniziare. Sai che quella roba per me non è facile. >>

<< Quale roba? >>

<< L'aprirmi,parlare di sentimenti. >>

<< Lo so eccome,conosco tutto di te. >>

<< Mi dispiace. >>


 

Tutti i presenti,rimasero abbastanza sorpresi nel sentirglielo dire.

Era raro che lo facesse. Stiles lo aveva proprio cambiato.


 

<< Papà,Scott e compagnia bella,smammate,ora! >> Ordinò il giovane ragazzo.


 

Una volta che gli altri,eseguirono l'ordine,i due poterono finalmente chiarirsi,lontano da occhi indiscreti.


 

<< Sai,anche a me. >>

<< Non volevo estrometterti. >>

<< Lo so. Ma lo hai fatto. Non sai quanto fosse terribile,vederti tornar a casa e non poterti stringere. >> Disse con gli occhi quasi lucidi.

<< Non ti terrò più all'oscuro di niente,te lo prometto. >>

<< D'accordo,comincia col raccontarmi cosa ti è preso. >>

<< Penserai che sia stupido. Mi sento bloccato. Col lavoro non sto ingranando,non posso darti il futuro che meriti. >>

<< Quale futuro pensi che meriti esattamente? >>

<< Il migliore in assoluto. Vorrei darti tutto. Ma non ho niente. >>

<< E poi sarei io l'idiota. Ma ti senti quando parli? Non ho mai chiesto il tutto,la luna. Il mio tutto sei tu. Non ho bisogno di cose materiali,di una casa grande,per essere felice. Mi basti tu. Tu e solo tu,Orco dei miei sogni! >>


 

Ora era Derek a non spiccicar più parola.

Forse non se lo aspettava,anche se probabilmente avrebbe dovuto.

<< Sai,i periodi negativi capitano a tutti. Persino a me,anche se difficile da credere. Ma cosa faccio io? Mi lascio possedere da essi? No,testone! Scaccio via la negatività a suon di battute idiote e umorismo inappropriato. Come in questo momento. Provaci! >>


 

<< D'accordo Stiles,ho capito,sono un idiota,va bene? >>

<< Si lo sei. Ma sei il mio idiota! Ora,baciami! >>

Derek non se lo fece ripetere due volte.


 

Lo afferrò con vorace desiderio,e gli stampo' un bacio appassionato.

Quel momento per i due sembrò durare in eterno.

Finalmente si erano riconciliati. Le cose da li in poi,sarebbero andate in meglio.

Nessun segreto,sarebbe stato più celato.


 


 


 

Che dire,vissero felici e contenti?

Ma no,con un “Sourwolf” non puoi di certo vivere sereno.

D'altronde l'amore è questo. Pieno di alti e bassi.

Se fosse perfetto..sai che noia? Alla prossima!

 

*Signor Tenebroso= Nella mia testa mi sono immaginato che i due si dessero dei nomignoli. Signor tenebroso,per l'inclinazione di Derek all'oscurità (?) probabilmente ha senso solo per me LOL.

*Sherek= Miscuglio tra Sheldon Cooper (di The big bang theory) e Derek.


 

   
 
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