E' Dicembre, dei timidi fiocchi di neve cadono silenziosamente nel terreno umido ed incominciano ad imbiancare il mio giardino. Il fuoco schioppetta ogni tanto facendo lieti rumori e riscalda l'ambiente dando quel calore così piacevole che ti fa scordare per pochi istanti sia dei brutti ricordi e sia di quelli belli...
Sono seduto sulla mia sedia a dondolo con appoggiato sopra le mie  gambe una fotografia, la più importante e bella che si trova dentro quella casa, una foto mia e di Harry Styles, la mia vita.
Mi guardo intorno cercando di scacciare i pensieri dalla mia mente, ma i miei occhi si mettono a fissare una vecchia mensola impolverata, dove vi era situata una statuetta di porcellana,fatta fa me, che ritraeva Harry; improvvisamente la mia mente torna indietro di tanti anni, a quelli che di solito, per un ventunenne sono i migliori, dove ci si diverte e si incontra il vero amore; che dire, anche per me è stato così, mi sono divertito in quegli anni ed ho anche incontrato la persona forse più importante della mia vita, Harry,ma come si sa, tutto ha una fine…
"Tutto iniziò la notte del capodanno nel 1956…
-Che fai non vieni?Ci divertiremo un casino, e poi dimmi chi rimane a casa a vent'anni la notte di capodanno.- La voce di Zayn rimbombò in quella che un tempo era casa mia.-No Zayn, ti ho già detto che non vengo, questa sera voglio rimanere solo a lavorare!-Dissi con convinzione.-Potrai lavorare benissimo domani, ora leva quelle statuette di ceramica dal tavolo e mettiti qualcosa di decente addosso che così andiamo.- Disse per andarsene.-Zayn se vuoi continuare a vivere bisogna che almeno uno dei due lavori sempre,mi dispiace ma stasera non vengo.-Zayn tornò indietro un'ultima volta.- Ok,Lou, fa come vuoi, ma se vuoi venire sappi che ti aspettiamo.- Annui e presi a cominciare il mio lavoro." Da ragazzo amavo prendere la ceramica e creare statuette,vasi,fermacarte eccetera, era un lavoro delicato, serviva pazienza e costanza, mi rilassava e mi piaceva, era così che mi pagavo da vivere, a volte Zayn mi aiutava e devo ammettere che ci riusciva veramente bene, solo che lui le sue creazioni non le vendeva ma le regalava alle ragazze per filtrare.
Ero un ragazzo piuttosto calmo, amavo il silenzio e odiavo la musica a tutto volume, amavo la quiete e preferivo starmene a casa, vicino al fuoco a leggere un buon libro piuttosto che uscire a fare casino con gli amici.
"Presi il materiale che occorreva ed incominciai piano piano a dare forma alle mie statuette, occorreva una mano ferma e tanta calma.
Dopo circa due ora terminai il mio lavoro e capii che per qualche giorno, con quelle due statuette avrei guadagnato abbastanza soldi per andare avanti un'altra settimana, così spensi la lampada e mi recai in camera da letto,mi annoiavo. Decisi di mettermi una maglia bianca con sopra una giacchetta nera e dei pantaloni neri poco aderenti e mi recai presso il locale dove si trovava Zayn.
Appena arrivai Zayn mi fece subito segno di recarmi da lui, e così feci
Mi accorsi subito che non eravamo soli,naturalmente, ma bensì con lui vi erano  altri due ragazzi, un ragazzo era biondo, pelle chiara e occhi di un blu intenso, mentre l’altro aveva i capelli castani e gli occhi color nocciola, erano molto diversi da Zayn, che invece era moro, con la pelle abbastanza scura, dato che era di origine pakistane.”
Zayn era un ottimo compagno di stanza, la maggior parte del tempo era in giro e non faceva mai troppo casino quando io ero presente, perché sapeva che odio il caos.
“-Sapevo che saresti venuto Lou- Disse scompigliandomi i capelli.-Solo perché ho finito subito il lavoro e mi annoiavo,sai che odio le feste.- ribattei io.
Pagammo ed entrammo dentro il locale,ballavano tutti e la musica era altissima, la maggior parte della gente presente era ubriaca e tutte quelli luci mi stavano facendo venire il mal di testa,cercai di sopportare il tutto ma dopo un po’ incominciai a sentirmi male e decisi di uscire.   
C’era un piccolo vialetto vuoto e cupo, decisi di andare un attimo lì, magari giusto il tempo che occorreva per farmi passare il mal di testa.
Mentre mi recavo vidi che c’era anche un’altra persona, era a terra, aveva un bottiglia in mano,probabilmente era ubriaco anche lui, incuriosito decisi di avvicinarmi.
-Emh..ciao- ero insicuro, non sapevo cosa dire.
Non rispondeva,guardava solo in basso e di tanto in tanto dava qualche sorso alla bottiglia.
-Potresti anche salutare…- ero in attesa di una risposta,che forse non sarebbe mai venuta.
Continuai a fissarlo facendo attenzione ad ogni suo minimo movimento,ma era sempre lì, fermo, a fissare a terra.
Stavo per perdere la pazienza, quando all’improvviso,dalla sua bocca uscì un leggero -Ciao.-
Alzò lo sguardo e finalmente riuscì a vederlo, aveva i capelli ricci, castani, due bellissimi occhi verdi come un prato e la pelle candida, nonostante fosse un po’ mal ridotto era comunque bellissimo.