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Autore: Passione_Lettura    08/01/2014    0 recensioni
Non avevo mai sentito parlare dei One Direction...e ora ci uscivo insieme.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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Non avevo mai sentito parlare della band One Direction, e ora, ci uscivo insieme.
Io e la mia amica Greta avevamo deciso di fare una vacanza di venti giorni a Londra, per lasciarci andare e rilassarci, smettendo di pensare ai problemi che circondavano la nostra vita.
"Emma svegliatiiiiiii"  Greta stava urlando da dietro la porta, ma io ero ancora tra le coperte.
Sentii la porta sbattere e le lenzuola essere strappate da me. Mi girai e sentii il respiro di Greta sul mio collo.
"Buon giorno madame" disse con ironia. "Ciao " la mia voce era roca e lieve, quasi non si sentiva. Ero ancora addormentata d'altronde.
Mi buttò giù dal letto con uno spintone, e si sedette al mio posto.
"Ragazzina vestiti stiamo per avere i 20 giorni più belli della nostra vita e tu dormi ??"
Andai in bagno trascinando i piedi, mi feci una doccia veloce e cercai di domare la mia chioma castana. Fu inutile, così lasciai i miei ricci castani ancora bagnati ad asciugarsi da soli, senza pettinarli.
Presi un paio di jeans neri attilati, una canotta verde acqua e le mie adorate Converse e quando rientrai in camera vidi Greta ancora seduta sul letto che mi aspettava.
"Greta hai 19 anni, togliti quella felpa e mettiti un top, non devi vergognarti hai un fisico perfetto" così come avevo detto si mise un top rosa chiaro con dei fiocchetti panna, le stava da Dio.
Prendemmo le valigie fatte il giorno prima, scendemmo le scale di corsa e ci tuffammo in un taxi.
Il volo Roma- Londra sarebbe partito in 20 minuti. Noi eravamo di Roma, ma i nostri genitori erano inglesi, così la nostra seconda lingua, dopo l'italiano cui era la prima, era l'ingese.
Arrivate in aereoporto corremmo come pazze e ci buttammo sui due sedili da noi prenotati, sudate e stanche ci coricammo sui sedili e ci mettemmo le cuffie, la musica rock ci perforò i timpani accompagnandoci per tutto il viaggio da Roma fino all'incantevole Londra.
Quando l'aereo atterrò, scendemmo e ci dirigemmo a casa di mia zia, la quale per quel mese non c'era per questioni di lavoro, poichè era una giornalista.
Arrivammo davanti alla villetta blu, e appena varcammo la soglia il profumo di qualcosa ci accolse, andai in cucina e trovai dei biscotti al cioccolato sul tavolo, mia zia ci aveva lasciato qualcosa da sgranocchiare evidentemente.
Era quasi mezzogiorno, così andammo a disfare le valigie. Io presi il mio vestito preferito panna, un paio di tacchi, un filo di trucco, una spazzolata ai capelli, tanto da togliere dei nodi e con Greta ci dirigemmo a un ristorante italiano lì vicino.
Entrammo e ad accoglierci furono le risate provenienti da un tavolo nascosto. Ci sedemmo a un tavolo libero, aspettamo venti minuti e nessuno arrivò, io mi alzai per andare a ordinare qualcosa da mangiare ma qualcuno si scontrò contro di me spiaccicando le sue lasagne sul mio vestito.
Io lanciai un urlo, cadendo a terra. Una mano comparve davanti al mio viso, la afferrai tirandomi ad essa. Un paio di occhi smeraldo e un sorriso bellissimo mi incantarono, quei bellissimi occhi appartenevano a un ragazzo altrettato bello, ricci castani gli contornavano il viso.
"Scusami, mi dispiace tantissimo" disse il ragazzo con voce roca.
"Ormai il danno è fatto" intanto arrivò Greta, spalancò gli occhi alla vista dell'orrore che c'era sul mio vestito. 
"Oddio, ma ??" disse sconvolta. Io indicai il ragazzo e lui alzò le spalle facendo il broncio.
Il ragazzo prese dei tovaglioli e provò a pulirmi il corpetto, ma il gli bloccai la mano "Direi che posso anche farlo da sola "
"Si scusami, per farmi perdonare del pasticcio che ho fatto posso invitarvi a casa mia e dei ragazzi?" disse sfacciato e indicò un tavolo con dei ragazzi, tutti molto carini.
Io e Greta ci scambiammo uno sguardo d'intesa, era una vacanza per divertirci, quindi...
"Sì " dicemmo in coro .
Durante il viaggio ci conoscemmo, parlammo del più e del meno, a Greta si accese la lampadina, ricordandosi che la band che stava facendo impazzire il mondo, era con noi a chiaccherare. Sinceramente non conoscevo i One Direction come gruppo, rimanemmo un pò sorprese, non erano affatto superficiali come altre band, erano simpatici, divertenti, belli e......perfetti.
Zayn continuava a farmi la corte, e i suoi occhi maliziosi erano continuamente su di me, Greta aveva ammaliato Niall, si notava che erano attratti l'uno dall'altra.
Quando arrivammo a casa loro, Harry parcheggiò la macchina, entrammo in casa e dopo un ora di chiacchere e risate Liam ci disse una brutta notizia.
"Ragazzi, sono arrivati i paparazzi" una schiera di macchine si era appostata davanti a casa loro.
"Ragazze vi chiediamo un favore, potete dormire a casa nostra? So che per voi sarà strano, siamo degli sconosciuti, ma se voi uscite vi vedranno e finirete su ogni giornale con titoli senza senso."
"Okay, ma .."
"Ma"  dissero all'unisono.
"Ma vogliamo dormire noi due in una stanza senza ragazzi che ci girino intorno, okay?"
"Okay" 
Zayn mise il broncio facendomi intenerire, così andai ad abbracciarlo e gli schioccai un bacetto amichevole sul naso.
Io e Greta andammo a dormire nella camera di Niall che ci aveva gentilmente offerto. 
La mattina dopo aver fatto colazione con i ragazzi, ritornammo a casa. Stavamo guardando un film quando la vibrazione del telefono mi fece spaventare. Il nome di Harry comparve sullo schermo.
"Emma, bhe......mi chiedevo se volevate venire con noi in spiaggia oggi pomeriggi, c'è Niall che non vede l'ora di riincontrare Greta"
Feci cenno a Greta di avvicinarsi a me, gli sussurrai la proposta di Harry all'orecchio, e lei per tutta risposta mi fece cenno di si con la testa.
"Per noi va bene, a che ora ci incontriamo? "
"Alle tre passiamo a prendervi"
"Okay" il mio sorriso si estendeva su tutte e due le guance.

Presi il costume che mi ero messa in valigia, un paio di pantaloncini e la canotta bianca.
Come detto da Harry, alle tre un clacson suonò davanti a casa nostra. Uscimmo e nel nostro campo visivo comparve un pulmino rosso anni 50 . Non riuscii a trattenermi e una risatina mi usci dalle labbra.
Niall e Zayn ci aspettavano fuori dal pulmino, Greta corse verso Niall saltandogli addosso, si scambiarono un bacetto sulla guancia al quale arrossirono tutti e due, io con calma andai verso Zayn che mi porse la mano e mi fece salire sul pulmino.
"Ragazzi dove andiamo?"
"Io so un posticino abbastanza nascosto, non dovrebbero essererci paparazzi" disse Liam.
Arrivati alla spiaggia tutti si catapultarono verso il mare, io mi limitai a coricarmi sulla sabbia calda e a prendere il sole. Mi tolsi solamente la maglietta.
Mi resi conto di qualcosa che oscurava il sole e faceva ombra su di me.
Aprii gli occhi e il viso di Harry comparve davanti a me.
"Tesoro facciamo una passeggiata? "
"O-okay" balbettai quelle poche lettere. Mi faceva uno strano effetto quel ragazzo.
Mi prese per mano portandomi sugli scogli, ci sedemmo sulle rocce bollenti e parlammo un pò di quello che volevamo fare.
Ad un certo punto Harry mi si avvicinò diminuendo la distanza tra i nostri visi a pochi centimetri. Poi, fui io ad azzerarla del tutto. Posai le mie labbra sulle sue, in un bacio dolce, che lui ricambiò.
Ci allontanammo subito l'uno dall'altra.
Tornammo dagli altri e facemmo un falò. Quando ce ne andammo era ormai notte e quindi dormimmo di nuovo dai ragazzi.

Passammo intere giornate con i ragazzi, in discoteca, al mare, a fare shopping, tutto quello che ci passava per la mente, lo facevamo.
I giorni passavano troppo velocemente, venti giorni volati via, e la fine delle nostre vacanze ormai era arrivata. L'indomani pomeriggio saremmo partite.
Un sera Niall venne a casa nostra, i sentimenti di Greta e Niall si vedevano come attraverso un vetro.
Ero distesa sul mio letto a giocare col cellulare quando la porta della mia camera si aprì, e il viso dolce di Niall fece capolino.
"C-ciao Emma, bhe......" si bloccò, il suo imbarazzo usciva da tutti i pori  "Potresti lasciarci soli per questa sera ??" balbetto e arrossì ancora di più.
"Certo!!" gli feci un occhiolino malizioso e lui ridacchio, io presi la giacca e gli chiesi: "A casa c'è Harry ??" 
Lui mi fece cenno di si con la testa e io uscii di casa, appena varcata la soglia mandai un messaggino a Greta:
Da: Emma
A: Greta

Divertiti sta sera xx. 
Ridacchiai e mi diressi alla fermata dell'autobus. Arivvata a casa loro suonai il campanello e un Louis sorridente mi accolse con un abbraccio da soffocarti.
"Ciao Louis, mi puoi lasciare andare ?" 
"Si scusa,........, che ci fai qui?"
Non dissi niente e tirai su le sopracciglia.
"Aaaaaah Niall"
"Posso entrare o devo stare qui fuori tutto il giorno ?"
"Si si entra" mi fece spazio, io entrai e un buon profumo mi avvolse.Posai la giacca sul divano e andai a cercare Harry nelle stanze, ma quando aprii una delle porte, vidi Zayn che si sistemava i capelli, chiusi la porta silenziosamente, speravo non mi avesse notata, e così fu.
Aprii un altra porta e sta volte, ci azzeccai.
Harry era coricato sul letto che dormicchiava, io chiusi la porta alle mie spalle, senza fare rumore, andai a sedermi sul letto vicino a lui. Con una mano, iniziai ad accarezzargli i capelli.
Lui mi prese la mano e se la portò al petto stringendola a se, come fanno i bambini con i pupazzi.
Feci scivolare la mia mano dalla sua presa, e in punta di piedi andai dall'altra parte del letto, mi coricai vicino a lui, e aiutandomi con tutte e due le mani, lo girai verso di me, si svegliò.
Io mi accoccolai vicino a lui e gli diedi un bacio sulla guancia.
"Ciao cucciola" mi disse con voce roca. 
"Ciao riccio" dissi sottovoce.
Lui mi abbracciò dirandomi verso di se.
"Come mai sei venuta qui ?"
"Bhe, prima cosa... Niall e Greta devono stare soli; secondo... volevo vederti; terzo... volevo dirti che.... domani partirò e tornerò a Roma"
"Ah" fu l'unica cosa che riuscì a dirmi. Passammo tutta la notte insieme, tra baci e coccole il tempo passava velocemente , troppo velocemente.
L'indomani mattina, il cellulare iniziò a vibrare sul comodino. Sullo schermo comparve il nome di Greta:
 Ti sei divertita sta notte ?? Io si, siamo stati da dio insieme, grazie per averci lasciati soli, non vado nei particolari, ma ti dico che è una bomba xx.

 Raggiunsi i ragazzi in salotto insieme a Harry. Zayn non aveva il solito sorriso sfacciato, era triste, si vedeva.
Io me ne andai subito dopo aver spiegato perchè me ne dovevo già partire.
Presi un altro pulman, e entrata in casa vidi Niall che aiutava Greta a sistemare le cose nelle valigie. Io mi diedi da fare, e tra battute e risate....arrivò il tempo di andare.
Niall tornò dai ragazzi, io e Greta andammo all'aereoporto. Le ore di volo furono lunghissime, io messaggiavo con Harry, e Greta con Niall. 
Avevamo già nostalgia, ci mancavano già quei ragazzi. Arrivate a Roma, ce ne tornammo ogniuna a casa propria, e la nostra vita ricominciò come ogni giorno.

Dopo tre mesi dalla nostra vacanza, sentimmo che gli One Direction facevano un concerto a Milano il giorno dopo, così partimmo il giorno stesso io e Greta.
Da tutte le fan che c'erano, l'hotel cui eravamo andate, doveva essere quello. Le guardie stavano davanti all'ingresso, noi ci facemmo spazio tra le fans, e arrivammo ai Bodyguards.
Gli dicemmo che eravamo amiche con loro, e stranamente ci fecero passare.
Dopo tre mesi li riincontrammo, Zayn aveva una nuova ragazza e anche Louis, si chiamavano Perrie e Eleanor.
Ero felice per loro, ma a me bastava Harry. Fu un giorno memorabile, io mi portai a casa Harry, i miei genitori erano andati a Torino per lavoro e avevo la casa vuota, ci divertimmo insieme.
"Mi ami?" gli chiesi.
"Si, tu sei mia......possiamo ricominciare?" mi disse Harry un pò malinconico.
"Si cucciolo, possiamo, e non ti lascerò mai più"
"Puoi venire con noi...in tour, se vuoi"
"Si, lo voglio" .
  
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