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Autore: Roberta_2000    08/01/2014    0 recensioni
Dorothy,per gli amici Dory, è una ragazza tutto piercing e tatuaggi che non ha mai avuto una vera relazione, a parte quelle adolescenziali, e non ha mai compreso il vero significato dell'amore, fino a quando...
Buon intrattenimento cari amici lettori, spero vi piaccia!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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Amore tra opposti
 CAPITOLO 1-UN DRASTICO DISTACCO
"Dory! Smetti di studiare e scendi per la cena!" - Urla mia madre in attesa di una mia risposta- "Agli ordini, signora" -dico ironicamente.
Mi affretto a chiudere i due libri di latino e scendo per le scale, arrivo in cucina e mi siedo al tavolo.
-"Dio ,Dory. Quando la smetterai di bucarti quel tuo bel viso con quell' orribile ferraglia?"-si riferisce ai miei piercing- "Oh, mamma. Ancora con questa storia? Ho diciotto anni e non sopporto che mi dai ancora ordini."
-"D'accordo Dory, ma sappi che sono contraria alle tue strambe scelte di conciarti il viso"-Dice mia madre in tono estraniato. La odio quando fa così, quando ha un atteggiamento del tipo "se io ti dico che non mi piace che ti fai i piercing, tu non devi farli". Non la sopporto. 
Arriva la cena e, come al solito non tocco nulla del mio cibo; voglio assomigliare ad una modella con stile alternativo e voglio il fisico perfetto, quindi non posso permettermi di mangiare queste schifezze piene di grassi saturi che cucina mia madre. Tutti mi dicono che sono magra, troppo magra, ma io mi vedo grassa e sento il bisogno di dimagrire. 
-"Maria, hai pagato l'affitto di questo mese?"- chiede mio padre in tono afflitto, rivolgendosi a mia madre. 
-"No Dankan, tu non hai un lavoro, ne’ lo cerchi. Come posso io, che lavoro in una semplice lavanderia, portare avanti la famiglia?"
A quel punto mi alzo dal tavolo e corro verso la mia umile camera, sapendo che in cucina sta per scatenarsi la terza guerra mondiale.
-"Dannazione, Maria." ... Sento tante di quelle voci che mi scoppia la testa, non posso più sentirli. Non ci riesco. Visto? E' questo quello che fanno: litigare, litigare, litigare. Solo litigare. E per cosa? Oh, certo. Per questi dannati soldi; nessuno riesce a viverne senza. Sento che le lacrime iniziano ad impossessarsi del mio corpo e a quel punto mi stendo sul mio comodo letto a guardare il  bianco soffitto...dopo un po' finalmente riesco a chiudere gli occhi e "dormire". 
La mattina seguente la mia sveglia suona alle ora 7.00 in punto; mi alzo, indosso le pantofole e scendo per le scale avviandomi verso la cucina. Ad un certo punto noto mio padre steso sul divano, che ovviamente dome. Aspetta un attimo: Mio padre sul divano? Cosa potrà essere successo ieri sera?
Faccio finta che nulla fosse accaduto e mi dirigo verso la dispensa, per prendere il latte ed i cereali. Mentre faccio colazione sento dei passi provenire dal piano di sopra e ad un certo punto vedo mia madre scendere dalle scale. E' stranamente silenziosa stamattina e mi guarda in modo afflitto. 
-"Allora"- decido di rompere il ghiaccio- "Come mai stamattina siete così silenziosi? succedono cose strane in questa casa: mia alzo e vedo mio padre dormire sul divano, mia madre scendere silenziosa e afflitta. Insomma, volete dirmi che succede? Che vi prende?"- Dico, in cerca di una risposta convincente. 
"Ecco...noi.."-Balbetta mia madre. 
"Voi cosa?"-Cerco di sollecitarli a rispondere.
"Noi vogliamo separarci. Io me ne andrò di casa. Non posso vivere qui, dove la famiglia non va avanti. Andrò a vivere da mia madre." - Dice mio padre convinto.
"C-cosa?!" - le lacrime iniziano a scendere senza sosta- "Non puoi andartene.. voglio dire...troveremo una soluzione, ma tu ..tu non puoi andartene!"-Piango.
"Si che posso, o meglio, devo. Per il bene della famiglia io devo andarmene... Vieni qui piccola mia, non preoccuparti...potremo vederci se vuoi. Ti voglio bene, figliola "
"Anche io, papà" -le lacrime scendono incessantemente.
Noto mia madre che da dietro la porta d'ingresso esce due enormi valigie contenenti, penso, i vestiti di mio padre. E' un giorno orribile questo. Non vorrò mai e dico mai ripeterlo. Spero che almeno io e mia madre riusciremo a stabilizzarci e ,magari, poi mio padre tornerà a stare da noi, spero...



 
  
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