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Autore: vivodiharry    08/01/2014    1 recensioni
La ragazza aprì gli occhi e guardò il piccolo calendario di fronte al suo letto, un grande sorriso le si aprì sul volto spontaneamente. Finalmente, finalmente il giorno che tanto desiderava, o meglio, che la maggior parte degli studenti aspettava era arrivato. Era il 7 giugno, l’ultimo giorno di scuola.
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Harry. Harry era il suo migliore amico fin dalle medie, anche se all’inizio non si sopportavano, presto diventarono inseparabili, era come un secondo fratello per lei.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Elizabeth venne svegliata ancora una volta dal frastuono metallico della sua sveglia gialla, che le era stata regalata il Natale scorso da Ashley, la sua migliore amica. Chi le avrebbe mai potuto fare un regalo così strano se non lei?

La ragazza aprì gli occhi e guardò il piccolo calendario di fronte al suo letto, un grande sorriso le si aprì sul volto spontaneamente. Finalmente, finalmente il giorno che tanto desiderava, o meglio, che la maggior parte degli studenti aspettava era arrivato. Era il 7 giugno, l’ultimo giorno di scuola.

Scese dal letto e non si mise nemmeno le ciabatte, aveva sempre amato camminare a piedi nudi sul pavimento freddo, le dava un senso di freschezza.
Si infilò nel piccolo bagno accanto alla sua camera da letto ed iniziò a prepararsi. Si sfilò il pigiama e prese i vestiti che aveva scelto la sera prima: una maglietta tutta semplice, bianca, di suo fratello, Zayn, dei jeans blu scuro davvero attillati, ma che lei col suo fisico poteva permettersi ed infine degli scarponcini marrone chiaro, tendente al beige. Dopodiché iniziò a spazzolare i lunghi boccoli corvini con accuratezza, amava i suoi capelli. Era indecisa se truccarsi o no, di solito non lo faceva, ma oggi decise che un po’ di trucco se lo sarebbe messo. Contornò i suoi occhi color caramello screziati di giallo con dell’eyeliner rigorosamente nero e poi si allungò le ciglia fino al punto giusto con del mascara del medesimo colore. Pronta per andare a scuola, la mora afferrò il suo amato zaino verde pisello e corse al piano di sotto a fare colazione.

Ciao Beth.” La salutarono sua mamma e suo fratello. “Buongiorno!” Rispose lei sorridente. “Mamma, dov’è papà?” Chiese lei guardandosi attorno per trovare il padre. “È già uscito, sta tirando fuori la macchina, ora vado anche io a raggiungerlo, andiamo a trovare la zia, torniamo fra due o tre giorni, starai a casa da sola con Zayn. Ora vado, finisci di mangiare in fretta che tra poco passa Harry a prenderti, ciao!” Tricia salutò i figli con un bacio sulla guancia ed uscì, raggiungendo il marito in garage.

Harry. Harry era il suo migliore amico fin dalle medie, anche se all’inizio non si sopportavano, presto diventarono inseparabili, era come un secondo fratello per lei. L’unico problema era che nell’ultimo periodo aveva iniziato a dubitare dei suoi sentimenti nei confronti del ragazzo. Aveva paura, non poteva innamorarsi di lui. Venne risvegliata dai suoi pensieri dalla voce di Zayn “Beth, non mangi nient’altro oltre a quei due biscotti?” Chiese lui fissandola. Elizabeth scosse il capo e arrossì, credendo che il fratello avrebbe potuto leggerle nel pensiero e scoprire il suo piccolo segreto, cosa alquanto improbabile “No, non ho molta fame, credo che andrò di sopra a lavarmi i denti.” Disse distrattamente al moro di fronte a lei. “Eh no, non credo proprio, il bagno è mio!” Le rispose il ragazzo ridendo “Ah, e a proposito, quella maglia è mia, ridammela che mi serve.” Continuò Zayn seccato. “No dài, la metto solo oggi e poi te la ridò, promesso.” Lo supplicò la ragazza facendogli gli occhi dolci. “E va bene, ma solo perché sei mia sorella.” Annunciò il fratello, alzando gli occhi al cielo. La mora gli diede un veloce bacio sulla guancia e Zayn scappò in bagno, per evitare che la sorella gli rubasse il posto.

La ragazza bevve un sorso di succo d’arancia ed andò anche lei di sopra con molta calma, per lasciare un po’ più di tempo al fratello per finire di prepararsi. Arrivata a destinazione iniziò a bussare e ad urlare contro Zayn per farlo uscire dalla piccola stanza di fronte a lei. Finalmente il fratello uscì “Stai tranquilla che fai in tempo ad andare a scuola con il tuo fidanzatino, non preoccuparti.” Ammiccò lui ed iniziò a scendere le scale per uscire, la ragazza fece a malapena in tempo a sbuffare e a rispondergli un secco ‘siamo solo amici’ che il fratello era già scomparso.

Entrò in bagno e si lavò velocemente i denti per poi scendere, prendere lo zaino ed aprire la porta d’ingresso. Appena l’aprì si ritrovò davanti il ragazzo dagli occhi verdi che stava aspettando, Harry.

Ehi, ciao Liz!” La salutò il riccio. Solo lui la chiamava così, e sinceramente, solo a lui ne dava il permesso. “Stavo giusto per suonare il campanello.” Continuò Harry. “Ciao Haz, ho notato.” Rispose lei sorridendo. Anche lui come lei, si lasciava chiamare così solo da Liz. “Allora, andiamo?” Chiese lui, facendo un grande sorriso che metteva in mostra le sue amabili fossette. Quel sorriso. Il cuore della mora perse un battito e poi sentì una strana sensazione allo stomaco, ma non gli diede importanza. “Certo, andiamo.” Rispose lei facendo una risatina isterica, di cui il suo amico non sembrò accorgersi. Cosa le stava succedendo?

Il breve viaggio fu silenzioso. Era imbarazzo quello che si era creato fra i due? Non poteva essere. Si conoscevano da così tanto tempo. Doveva assolutamente parlare di quello che le stava succedendo ad Ash, lei avrebbe saputo dirle sicuramente qualcosa.

Arrivati a scuola, i due ragazzi si diressero verso il loro gruppo di amici: Zayn, suo fratello, che era sicuramente venuto a scuola in macchina, pigro com’era non avrebbe mai fatto il tragitto casa-scuola a piedi; Ashley, la sua migliore amica, che anche se non lo aveva mai ammesso, Elizabeth aveva sempre pensato che fosse innamorata di Zayn; Niall, il ragazzo irlandese trasferitosi da poco lì a Londra, non lo conosceva ancora bene, ma le stava già molto simpatico; Louis, il migliore amico di Harry, era il ‘buffone’ del gruppo, sapeva sempre come divertirsi e come far divertire gli altri, lo adorava; ed infine Liam, il timidone del gruppo, il ragazzo di cui Beth era stata innamorata al secondo e al terzo anno.

I ragazzi dopo aver parlato del più e del meno si diressero in classe. Lei, Ashley ed Harry erano nello stesso corridoio, quindi fecero un po’ di strada assieme, poi Harry entrò in 4^B, mentre Elizabeth ed Ashley in 4^E.

Harry, nonostante fosse di due anni più grande era ancora in quarta. Rimase bocciato per la prima volta al primo anno, e per la seconda volta l’anno precedente.

Ash, devo parlarti, dopo ti mando un bigliettino in classe, stai attenta.” Sussurrò all’amica entrando nell’aula e dirigendosi verso il suo banco, di fianco a quello di Niall.

Inizialmente passò il tempo a ridere e scherzare col biondo, poi si ricordò del biglietto per la sua amica, prese un pezzo di carta, una penna ed iniziò a scrivere. “Ash, ho paura, sto iniziando ad avere dei dubbi sui sentimenti che provo nei confronti di Harry, non so più cosa fare, aiutami, ti prego.“ Piegò il pezzetto di carta e lo lanciò in direzione del banco di Ashley. La bionda leggendo sorrise e poi iniziò a scrivere la sua risposta. “Lo sapevo che prima o poi questo momento sarebbe arrivato, Beth, comunque, lo sai come la penso, secondo me siete fatti per stare insieme e se non succederà adesso, succederà in futuro, l’unico consiglio che posso darti è quello di ascoltare il tuo cuore, tutto qua.“ Anche lei piegò la carta e lanciò la pallina verso la destinataria, Liz, quando ne lesse il contenuto ne rimase un po’ perplessa, ma decise che era meglio darle ragione. “Forse hai ragione, grazie.“ Ancora una volta il procedimento si ripeté e della carta volò per la classe. “Di niente Beth, servono a questo le amiche, no?“ Elizabeth lesse il biglietto e non rispose più, il ‘sì, hai ragione’ della risposta era scontato.

La giornata scolastica finì in fretta, era in vacanza, non poteva crederci. Andò verso la classe di Harry e si incamminò per tornare a casa con lui. Di nuovo l’imbarazzo della mattina. Alla fine il riccio decise di rompere l’atmosfera che si era creata.

Allora, Liz, stasera ci vieni alla festa di Louis?” Chiese il ragazzo, speranzoso. Diamine. Elizabeth se n’era completamente dimenticata, non si era nemmeno comprata il vestito da indossare, ma Harry ci teneva tanto quanto lei ad andare a quella festa, quindi non si tirò indietro. “Ovviamente, ci sarà da divertirsi.” Disse lei sorridendo. “Anche se come sai, per me basta un po’ di vodka alla menta per divertirmi.” Continuò Beth ridendo. Harry annuì e rise anche lui. “Beh, io sono arrivata, a stasera allora.” Disse la ragazza voltandosi verso il suo migliore amico, lui annuì di nuovo e la salutò con un veloce bacio all’angolo della bocca. Sicuramente nella fretta del gesto lui non se n’era accorto, ma lei avvampò lo stesso e poi corse in casa.

Entrata nell’edificio andò in bagno per farsi una doccia, a scopo di evitare di pensare a tutto quello che le stava succedendo, fallendo miseramente nel tentativo, dopodiché si sdraiò sul letto e poco dopo cadde in un sonno profondo.

Elizabeth si svegliò di soprassalto e guardò la sveglia sul comodino, 19.00. Era tardissimo e ancora non aveva un vestito da mettersi la sera. Chiamò allarmata Ashley che si offrì di prestargliene uno. Ci guadagnò un magnifico vestito nero, con la gonna ampia al quale abbinò dei tacchi non troppo alti dello stesso colore, si truccò come la mattina per andare a scuola e alle 21.00 era già davanti a casa di Louis.

Entrò che la festa era già iniziata, gente già ubriaca, altre persone che ballavano e coppiette che si sbaciucchiavano ovunque, decise di ispezionare un po’ il luogo per trovare qualcuno di sua conoscenza, e trovò Ashley e Louis, scesero ed iniziarono a chiacchierare.

Allora cosa te ne pare? Ho pure comprato la vodka alla menta, sei felice?” Le chiese il ragazzo sorridente. Ashley rise ed uscì di scena dicendo che ‘andava a cercare Zayn, che non si era ancora fatto vedere’, quei due non gliela contavano giusta. “Sì, Louis, sono contenta.” Rispose divertita al moro di fronte a lei. Tra chiacchiere e risate il tempo passò e col tempo i bicchieri di alcolici vuoti sul tavolino dei due ragazzi aumentavano, non erano tanti, ma neanche pochi, almeno nessuno dei due era ubriaco, entrambi vantavano grande abilità nel reggere l’alcool, a differenza di Harry o di Liam.

Louis invitò Elizabeth a ballare, ed i due ragazzi si diressero verso la pista da ballo improvvisata al centro del soggiorno. Iniziarono a muoversi, alternando movimenti confusi a movimenti sinuosi, Beth non aveva idea di quanto tempo fosse rimasta lì con Louis a ballare, fino a quando la sua attenzione non venne catturata da Harry appoggiato allo stipite della porta in uno stato pietoso.

Lasciò Louis continuare da solo nella sua danza ed iniziò a camminare in direzione del suo Haz. Gli prese un braccio e se lo mise attorno al collo, capì che era meglio portarlo a casa, ma non poteva lasciarlo tornare da solo in macchina, come minimo avrebbe fatto un incidente, Zayn era ancora alla festa e non poteva chiedergli la macchina, quindi lo portò a casa sua, a piedi.

E tu chi sei, bellissima?” Chiese Harry alla mora, guardandola con malizia, lei si limitò a sbuffare. “Andiamo, se non ci si conosce, stasera ci si può divertire molto, e io so anche in che modo.” Continuò il ragazzo sorridendo sempre con più malizia. “Harry, smettila, stai delirando.” Disse Elizabeth ridendo. “Oddio, aspetta, ma io ti conosco! Tu sei Liz, la mia Liz!” Disse Harry preoccupato. “Sì, bravo sono io, ma ora continua a camminare che andiamo a casa che si è fatto tardi.” Gli rispose la mora divertita. “Ma, aspetta, io sono stato un deficiente, non ho riconosciuto la mia migliore amica, e adesso non mi vuoi più bene. Non mi vuoi più bene, non è vero?” Rispose il ragazzo, scoppiando in un pianto isterico. Ok, l’alcool aveva decisamente un brutto effetto su Harry. “No, Haz tranquillo, io ti voglio ancora bene, non preoccuparti.” Cercò di calmarlo lei, come poteva. Harry si calmò all’istante e le diede un grosso bacio sulla guancia, urlando un ‘grazie’, poi non disse più nulla fino a che non arrivarono a casa.

Ora il problema era dove farlo sdraiare per dormire. In camera di Zayn, non se ne parlava, tanto meno in quella dei suoi genitori, di lasciarlo da solo sul divano non se la sentiva, quindi decise di farlo dormire in camera sua. Lo portò di sopra e lo fece sdraiare sotto le coperte. La seconda fase dell’ubriachezza, il sonno, si faceva sentire su Harry, si era quasi addormentato in piedi. “Liz, ti posso confessare una cosa?” Chiese il riccio titubante. “Sì, dimmi.” Rispose distrattamente la ragazza. “Guardami però.” Disse il ragazzo accigliandosi. La mora si girò e lo guardò negli occhi. “Dimmi.” Lo spronò. “Ti amo.” Confessò lui lasciando che un lieve sorriso si aprisse sul suo volto.

Elizabeth sentì un tuffo al cuore e di nuovo quella sensazione allo stomaco, che fossero le famose farfalle? Probabile. Ormai si stava convincendo anche lei che Ashley e Zayn avessero ragione sul fatto che era innamorata di lui, anzi, ormai ne era pienamente convinta, se no non avrebbe provato tutto questo, ma in fondo era ubriaco, si stava solo illudendo, no? “Non dire cavolate Haz, stai delirando, avanti, dormi.” Disse lei, con una punta di delusione nella voce. Non fece in tempo a finire la frase che il suo amico si era già addormentato.

Dopodiché scese al piano di sotto, prese una coperta ed un cuscino e si sdraiò sul divano, pensò ancora un po’ al turbine di emozioni che aveva provato in quella lunga giornata e si addormentò.

Il giorno dopo, Elizabeth, si svegliò e si accorse di aver ancora addosso il vestito di Ashley, nulla da togliergli, era bellissimo, ma aveva bisogno di cambiarsi. Andò a farsi una doccia veloce e poi entrò in camera sua, trovando Harry ancora beatamente addormentato sul suo letto, ed iniziò a frugare fra i cassetti del mobile affianco al lato del letto dove era assopito il riccio, cercando di fare meno rumore possibile, per evitare di svegliarlo, ma non ci riuscì.

Liz?” Chiese Harry confuso. “Sì, ti ho portato qua da me perché diciamo che alla festa di Louis ti sei devastato di drink e cocktail, e come sai tu non reggi molto l’alcool, quindi puoi immaginare lo stato pietoso in cui eri finito.” Gli rispose la mora ridendo. “Oddio, spero di non aver vomitato sulla moquette nuova di Lou, quello mi ammazza.” Beth l’aveva sempre trovato dolcissimo quando si preoccupava, ed ora che aveva capito di esserne innamorata, lo era ancora di più. “E farebbe solo bene.” Gli disse Liz divertita. “Ehi!” La rimproverò il riccio facendo il finto offeso “Piuttosto, dimmi che ho combinato, dato che ero così ubriaco.” Continuò Harry ridendo. “Mh, vediamo… Ah, sì, non mi hai riconosciuta, mi hai chiesto di scopare, poi ti sei messo a piangere perché pensavi che non ti avrei più voluto bene, dato che non mi hai riconosciuta.” Elizabeth alzò lo sguardo e guardò Harry che era arrossito come un peperone ed aveva stampato sul volto un sorriso a dir poco imbarazzato, lo trovò adorabile. “E poi?” Chiese Harry con vergogna. “E poi…” Iniziò la ragazza, ma si fermò subito dopo. “Cosa? Dai sono curioso.” Esclamò Harry, ancora imbarazzato al massimo. “E poi… Pensa che eri talmente ubriaco che hai detto di amarmi, l’hai detto con così tanta convinzione che sembravi serio, sembrava vero.” Confessò Beth, facendo una piccola risata amara, sperando che non arrivasse all’orecchio del riccio.

La mora alzò di nuovo lo sguardo e vide che il divertimento, l’imbarazzo, il sorriso e la vergogna erano scomparsi dal volto del ragazzo. Ora era inespressivo, apatico. Capì che quel particolare forse sarebbe stato meglio se non lo avesse aggiunto.

Liz?” Annunciò il ragazzo con tutta la convinzione che aveva in corpo. “Sì?” Chiese la ragazza mortificata.

Il riccio prese il volto della ragazza fra le mani per fare in modo che lei potesse guardarlo negli occhi mentre ascoltava quello che le stava per dire.

Ti hanno mai detto che gli ubriachi dicono la verità?” Disse Harry facendo uno di quei sorrisi mozzafiato che mostravano le sue due dolci fossette.
  
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