Tutto ciò che ci circonda ha un colore ben definito. Le rose sono rosse, il cielo è azzurro, il cannocchiale è nero… Solo il bianco è un colore strano: non ha limiti.
Ed eccomi qui, con dolore forte alla pancia, stesa sul mio letto e piena di rabbia! Che cosa mi sta succedendo?
Sono circondata da tante cose, ho tutto ciò che mi serve, ma ho vuoto.
Mi manca….niente!
Un Mp3 è tutto ciò che serve, salgo sul motorino e parto. Sono Van, una ragazza di sedici anni, capelli lunghi e castani, un viso con tratti ben definiti e ho un’altezza nella media. Non sono bellissima. Nessuno mi apprezza. Ma da qualche tempo me ne sono fatta un ragione.
Vivo in un gran palazzo,non sono molto socievole. Preferisco il mio Mp3 alla compagnia del mio migliore amico, un giro in moto ad una giornata in piscina.
Insomma sono Van,una semplice ragazza, i soldi non mi mancano; ma l’amore si.
Non mi sono mai innamorata, ho sempre pensato che fosse meglio osservare il cielo abbandonata in un parco rendendomi conto di tutte le sue variazioni ma soprattutto il suo colore, a provare un sentimento che ti distrugge l’anima. Tutto ciò me l’hanno insegnato le persone che mi circondano, esattamente i miei genitori.
Non sono mai andata vicino ad uno di loro a chiedergli “che cos’è l’amore?”, “Perché amiamo?” o “ Cosa hai sentito quando hai incontrato l’amore della tua vita?”
Non ho fatto in tempo. I miei sono divorziati. Il loro amore è stato l’origine di cose belle, ma soprattutto di litigi e altre cose brutte.
L’AMORE TI DIVORA L’ANIMA. E allora perché continuo ad essere circondata da persone che si amano tranquillamente? Da quei ragazzi che, di notte, sono nascosti trai vicoletti più oscuri, a baciarsi?
E quel maledetto inglese che vuole da me? In ogni sua frase c’è un minimo riferimento all’amore “fall in love” “I’m in love with you” “togethere” come se ci fosse un’unione, come se si dovesse arrivare da qualche parte insieme. Cazzate!
Io passo la vita leggendo, ascoltando musica e portando Irondog, si Irondog il mio bassotto, a fare passeggiate lungo la città. Frequento il Liceo Classico. “Devi pronunciarlo con un certo tono superiore” mi dice sempre mia madre,che a quanto pare non ha proprio niente da fare. Quando esce con le sue amiche non smette mai di parlare di me, di quanto io sia brava,pur superando di poco la sufficienza. La mia situazione scolastica è statica. Ormai i professori non sanno che dire ai miei quando vanno ai colloqui “ Signora e che le devo dire, sempre un buon risultato, ma, pur superando la sufficienza, penso che sua figlia possa fare di più. Siamo sempre in attesa di un suo ‘boom’- la mia prof si crede simpatica- scolastico”
Un giorno porterò dei Tric-trac a scuola e magari vediamo se c’è questo ‘boom scolastico’.
Potrei avere una media migliore se non fosse per il mio comportamento. Sono la ‘casinista’ della situazione. Ho sempre da ridire su tutto ciò che dicono i prof e anche sul modo in cui spiegano tutte quelle sagge scienze che “servono ad aprire la mente, a poter vedere il mondo in modo diverso, a ragionare e a capire tutta la bellezza delle cose che circondano” come dice quella finta saggia della prof di filo. Non l’ho mai capita. La prima volta che l’ho vista sembrava proprio una sfigata e me ne sono resa conto ancora di più, quando da quella sua bocca larga e orribile iniziarono ad uscire le sue ‘perle di saggezza’ (così le definisce lei, ma sono parole accostate senza senso, giusto per far passare quelle ore durante la settimana. Spesso tratta dell’amore, già presente negli antichi Greci e Latini che si ispiravano a quelle Muse solo per scrivere quegli immensi “ capolavori” che sfortunatamente devo ancora capire bene.
Può una Musa ispirare amore? Ci si può innamorare tanto da far si che le parole che escano dalla bocca dell’amato sembrino parole accompagnate da una dolce melodia?
La prof non sa molto sulle questioni di cuore, è una vecchia zitella che doveva rovinare la vita a qualcuno, minacciandolo di brutti voti e facendogli passare i più brutti pomeriggi della sua vita, insomma sfoga le sue delusioni su una classe di venticinque alunni senza colpe. Brutta vecchiaccia!
Dall’inizio dell’anno fino ad ora posso concludere che sono stata attenta a solo una sua lezione, per il resto vado a casa, leggo e imparo a memoria, senza soffermarmi su cosa veramente voglia dire ciò che c’è scritto, e vista la mia pagella sembra funzionare!
Disse: “Il concetto di amore nelle teorie filosofiche si estende, dal suo significato primo di sentimento di affezione ad un’altra persona e che implica una scelta che tende alla reciprocità e all’unione, ad una vasta gamma di sentimenti,dal desiderio di possesso di un qualsiasi oggetto che ci procura piacere all’amore verso enti ed oggetti ideali fino all’amore considerato come un principio cosmico. E’ in quest’ultima eccezione che l’amore compare per la prima volta e viene assimilato da Empedocle a una forza agente nell’universo contrapposta all’Odio e alla contesa(neikos)”
Queste parole suscitarono in me qualcosa ma non so cosa tanto da rimbombare ancora nella mia mente. Forse quella prof tanto antipatica e brutta era entrata in sintonia con me, stava provando con le sue ‘perle di saggezza’ a riempire il mio vuoto.