[Cinquanta piccole -più o meno^^- frasi
scritte per la community di LiveJournal
1frase, per la quale si
devono, appunto, scrivere 50 frasi su una determinata coppia. Io ho scelto i
meravigliosi, ispirantissimi e difficilissimi Yuuko e Clow... e questo
esperimento è stato davvero interessante. Primo, perché mi ha portato a
ripensare con più chiarezza a questi due personaggi: paradossalmente, ho provato
a ricominciare dall'inizio, mettendo in discussione le mie "sicurezze" sul fatto
che Clow sia uno solo nelle varie serie delle Clamp, e sui suoi rapporti con Yuuko,
per ritornare alla fine alle mie convinzioni ^__^ ma in maniera più distinta e
ordinata. Secondo... beh, questa raccolta fa parte di qualcosa di più ampio.
Dentro ci ritroverete un paio di piccoli accenni alle altre due storie che ho
scritto su Clow (spero di non essere stata troppo monotematica...), ma
soprattutto alcuni rimandi-omaggio alle storie su "xxxHOLiC" scritte da quelle
meravigliose manine di
Wren e di Harriet.
Perché comporre queste frasi mi ha ricordato con gioia che insieme, in queste
storie stiamo costruendo un piccolo "universo" di missing moments, di
riflessioni, immagini, fantasie, in un gioco fatto di rimandi, citazioni, suggestioni, e
del cercare di rientrare e rimanere sempre nel cerchio della trama di "Tsubasa"
e "Holic". Vorrei ringraziare quelle due mitiche scrittrici, per i loro racconti
che non mancano mai di farmi riflettere, e per tutte le nostre chiacchierate,
ipotesi, teorie...
Oltre che a loro, questa raccolta è dedicata anche a
Leryu: perché lei e
Harriet sono
i miei
Clow e Yuuko!!
Spero che la lettura possa essere un pochino interessante, o quantomeno piacevole ^___^ e come al solito, un grazie e un inchino per chi è qui a leggere!]
1. Sonno
Sulle rive del sonno, relitti sparsi del suo splendore, una mano dalle lunghe
unghie abbandonata, un orecchino fra le lenzuola, il dedalo scomposto dei
capelli, a disegnare l’attesa che quelle ciglia si schiudano, dando inizio a un
nuovo giorno.
2. Treno
Una corsa per prendere il treno, saltare su col fiatone, e via, a spintoni,
ridendo, fra le carrozze, infine lasciarsi cadere nei sedili, guardandosi
scherzosi negli occhi –fingere la gioia di essere, per un giorno soltanto, una
coppia qualsiasi.
3. Fermata
Se entro dieci secondi quel simpaticone non la smetterà di ricordarle da quanto
tempo sono lì ad aspettare alla fermata, e di farle presente che avrebbero
potuto usare il suo perfetto, meraviglioso, straordinario blablabla portale
dimensionale, il maledetto quattrocchi sperimenterà di persona che Un tram
chiamato desiderio non è solo il titolo di un film, e che un “Ah, passasse
quest’autobus…” potrebbe portare a conseguenze impensate –quel collier di rubini
che ha visto qualche giorno fa, per esempio, sarebbe un prezzo onesto…
4. Ora
Per due abituati a trattare nel campo dei secoli, un istante dovrebbe essere
quasi nulla; eppure è ora, proprio ora che due piccole creaturine di pelo
stanno aprendo gli occhi…
5. Ritornello
“Ci beviamo un altro sakè?” il ritornello è sempre quello, e ogni volta lui accetta, e Yuuko rilancia; ci spera ancora, di riuscire a trascinarlo oltre la soglia dove ci si lasciano sfuggire le verità.
6. Cambiare
Delle innumerevoli magie che lui ha compiuto, la più straordinaria è stata
dispiegare il tuo cuore.
7. Pietra
Più durevole assai di ogni pietra, loro hanno inciso le loro iniziali
intrecciate sulla superficie del Tempo.
8. Rugiada
La rugiada sullo scuro delle foglie gli ricorda i suoi gioielli, lo stagliarsi
netto dei colori dopo la pioggia la purezza del suo profilo.
9. Vento
Affacciato a una finestra del castello, lo sguardo perso tra l’oro delle dune,
anche se il vento odora di polvere e deserto, e non di città, qualche volta
s’immagina ancora di vedere arrivare, sospesa nell’aria, una farfalla di carta,
o di stoffa, un piccolo messaggero fatto di fumo.
10. Sentimento
E adesso sono lontani, non si vedranno mai più; lui aveva sempre pensato che
quando c’è l’amore c’è tutto, che il sentimento sarebbe bastato a conciliare
ogni discordanza, ma ora sa che non è vero, non è vero.
11. Strappo
Non hai voluto dirmi la cosa più importante, e allora è stato lo strappo, la
parola fine: lacerante, amaro quanto sai, ma non desidero tornare indietro.
12. Desiderio
Desiderio, una parola ripetuta fin troppe volte da quelle labbra, riferita a
decine di clienti; ma perché sia il desiderio, basta un certo sguardo da
dietro gli occhiali, il gesto di una mano, una risata, un istante soltanto per
loro.
13. Acqua
Scende da cavallo, e il soffio della polvere improvviso si apre sulla visione di
un’oasi, tende, palmizi, un lago; s’inginocchia a raccogliere un po’ d’acqua nel
cavo della mano, ed è vera, nella vampa tutta uguale del deserto, quell’acqua è
vera –ed è la stessa incredulità, la stessa fresca meraviglia di quando ha
conosciuto, per la prima volta, Yuuko.
14. Favola
Negli occhi del mago, Yuuko ha letto la favola di un ragazzo perseguitato dagli spiriti, al centro di un vortice di sogni, sfortune, misteri; il sorriso del mago, ne è sicura, le ha raccontato la fine di quella storia.
15. Premio
Sapeva bene che con quello che stava per fare si sarebbe guadagnato in premio
dalla Strega delle Dimensioni imperituro odio; ma siccome al suo negozio di
regali non se facevano, e ogni cosa necessitava del giusto equivalente, in
cambio lei, ogni volta che avrebbe ricordato il suo rancore, avrebbe pagato il
prezzo di pensare a lui.
16. Regno
Il suo regno era fatto di sabbia e delle grida al mercato, quello di lei era silenzio dell’invisibile, il labirinto di mille strade immateriali.
17. Delirio
L’ha conosciuta ora che ormai l’esistenza di lei sta volgendo all’autunno,
ammantandosi di toni caldi e maestosi, ma a vedere tutti i capricci che le sono
rimasti addosso, e i momenti di puro delirio in cui ogni tanto coinvolge chi le
capita intorno, ha un po’ la curiosità di sapere come sia stata, l’estate della
sua vita: s’immagina divertito un tripudio di colori stravaganti, le risate, la
danza sfrenata di un giovane potere…
18. Rana
Andavano bene tutte le assurdità, tutte le idiozie che quell’esaltata poteva
sognarsi, va bene, d’accordo, ma essere sfrattato e costretto a dormire sul
divano per un peluche gigante di Keroro gli pareva francamente troppo…
19. Fratello
Guardando la sua bambina che litiga con il fratello maggiore, lui
che la liquida in un sogghigno e lei con le guance rosse di stizza, inattesa
sente passare dentro di sé l’onda di un sentimento mai provato prima: oltre la
sua sicurezza e i suoi segreti, oltre la fiducia che ripone in se stesso, da
qualche parte dentro di lui forse ci sarebbe stato il desiderio di trasmettere a
qualcuno quella conoscenza, un fratello più piccolo a cui insegnare, ogni
giorno, passo dopo passo, qualche cosa della vita –a cui confidare qualcuno di
quei suoi segreti.
20. Profumo
Il suo profumo, ricco, speziato, striato d’incenso e aroma di tè, lo aveva
sempre fatto pensare all’Oriente; eppure adesso che c’era davvero, in quello che
poteva essere chiamato Oriente, nulla di quello che respirava si accordava con
lei.
21. Essere
Gli occhi serrati contro spietate visioni del futuro, schiena contro schiena,
entrambi sanno che almeno una cosa dovranno far capire ai loro protetti: che si
può essere anche senza esistere.
22. Ritmo
Posare, con noncuranza, un gesto semplice, il capo sulla sua spalla, e sentire,
riverberato da tutto il suo essere, il passo del suo cuore, la rassicurazione di
esistere, che lui fosse, in fondo, un essere umano come tutti gli altri.
23. Garanzia
Nelle notti in cui ancora lottava per imporre la sua volontà alle troppe voci
che gli sussurravano dentro, contro lo schiumare d’immagini suscitate dal suo
potere, quando si prendeva la testa tra le mani e le cose sembravano
semplicemente troppo difficili, allora respirava piano e richiamava a sé il
frammento di una visione che non aveva voluto approfondire: un paio d’occhi
adombrati da lunghissime ciglia, la vertigine e la potenza, l’impressione di un
sorriso –la sua garanzia, la rassicurazione che, un giorno…
24. Proiettile
Lo aveva guardato come si punta una pistola, implacabile e fulminea come la
corsa di un proiettile; si chiede allora perché il colpo, oltre a ferire lui,
abbia mandato in pezzi anche il suo stesso cuore.
25. Tentativo
Avevano passato pomeriggi e nottate a parlarne, calcolato possibilità, disposto
le loro pedine prevedendo ragionevolmente anche un buon numero di mosse
dell’avversario: sapevano che dall’altra parte ci sarebbe stato un piano
altrettanto ben congegnato, ma avevano i loro margini di rischio da correre,
erano sicuri di avere qualche azzardo da giocarsi, e, presuntuosi com’erano,
contavano anche di vincere.
26. Amanti
La Carta degli Amanti parla di decisioni, affinità, scambi, relazioni,
tentazioni, contratti: tutto perfetto, se non fosse per il dubbio che, sul
tavolo del loro destino, quella carta fosse disposta al rovescio.
27. Segnale
Non ha mai capito di preciso di cosa si tratti, se di un impercettibile virare
nel tono della voce, o di un diverso modo di accavallare le gambe o di guardarla
da sopra gli occhiali, resta il fatto che coglie sempre le avvisaglie della
tempesta, i segnali di uno dei loro quotidiani litigi in arrivo: si mette
comoda, si arma del suo migliore sorrisetto perfido e si prepara a dare
battaglia.
28. Bandiera
Se il futuro potesse essere condensato in una sola immagine, sarebbe un quadro
di guerra: da una parte, il sorriso in ombra di un uomo, i suoi servitori,
l’esercito dell’ignoto, e dall’altra il ricordo del sovrano, due uomini, un
pugno di ragazzini, e davanti a tutti la maga, statuaria, bellissima, che con lo
sguardo diritto, contro il vento tiene alta la bandiera.
29. Stupidità
Non lo sopporta anche perché è l’unico uomo che l’abbia fatta sentire, in certi
momenti che ancora le bruciano, inferiore.
30. Schiaffo
Ma via, non era dignitoso, per un mago della sua levatura, andarsene in giro con
quel bel marchio di cinque dita sulla guancia; d’accordo, non era dignitoso
nemmeno frugare nei cassetti di una signora, ma, a costo di beccarsi tutti i
ceffoni degli universi, doveva scoprire dove li teneva, tutti quei cavolo
di vestiti!
31. Accendere
E’ sempre il brivido di un sorriso che sente allargarsi istintivo sul volto,
quando osserva le dita di lui accendere di magia i segni che lei ha tracciato,
il riverbero dell’incantesimo sui suoi occhi concentrati; stanno facendo nascere
qualcosa, insieme.
32. Velocità
Amare il ritmo della vita in una capitale dal sapore antico, e di notte sognare
la corsa delle luci della città, la girandola dei grattacieli, la folle velocità
dei suoi giorni nella metropoli, con lei che lo trascinava ridendo come una
matta, tenedolo per mano.
33. Collo
Il lungo collo scoperto, elegante come certe pitture o statue antiche, i capelli
sollevati in un gesto fintamente casuale, la veste appena un po’ scivolata sulla
spalla, oh, le conosceva bene le sue trappole, ma ci cadeva sempre più che
volentieri.
34. Meraviglia
Oh, non gli avrebbe dato questa soddisfazione, no di certo, non gliel’avrebbe
detto mai, ma davanti ai suoi occhi danzava ancora la trama dell’incantesimo,
come una cascata di finissime trine, e dannazione, odiava il malefico occhialuto
anche per quello, perché riusciva ancora a far meravigliare lei di una
magia…
35. Bambini
E’ come se loro due non fossero mai stati bambini, e lei fosse nata dalla
schiuma del mare, come nelle leggende, già alta, maliziosa e bellissima come è
ora, e lui fosse arrivato al mondo ammantato di secolare saggezza: e sembrerebbe
proprio così, se non fosse per la buona dose di follie e voglia di divertirsi
che lei si porta dietro, e per i sorrisetti altezzosi di lui, quelli del
ragazzino antipatico e un po’ dispettoso che di sicuro dev’essere stato.
36. Eclissi
Un’eclissi totale di sole, il cielo che si chiude, il mondo che si rovescia sul proprio asse, questo, maledizione, questo doveva esserci; si chiede invece tra lacrime di rabbia perché il giorno della morte del più grande mago del mondo debba essere salutato solo dall’usuale canto degli uccelli, e da un soffio di vento.
37. Stranezza
Le stranezze, le assurdità con Yuuko sono all’ordine del giorno, ma è una bella
sensazione accorgersi che, qualsiasi sorpresa lei possa fargli, qualsiasi follia
possa inventarsi, nessuna sarà mai abbastanza strana da non avere il sapore di
lei, da non rientrare in quello schema, seppure sfumato e tortuoso, che disegna
i rassicuranti contorni della persona che conosciamo.
38. Orrore
Fra tutti gli orrori scorti nel buio delle palpebre, scostando i mucchi di veli
delle divinazioni, s’impone la vastità, l’improvviso sgomento di vedersi sola.
39. Miseria
I saggi del regno, i cortigiani, tutti quelli che si dicono consci di quanto
essere un mago potente come lui sia un peso e una sorte miserevole, non hanno
mai conosciuto Yuuko.
40. Luce
Proiettata dal suo fulgore, la lunga ombra di lui, oltre a tratteggiare di
chiaroscuro il suo passato, si protende ancora a insinuarsi nel suo presente,
presuntuosa, a lambire le coste del futuro.
41. Fine
La fine è un mistero che non gli fa paura, perché è pronto ad accoglierlo con la
sua solita curiosità, col suo abituale sorriso.
42. Illuminare
La sua maestà in trono, sulla pelle il riverbero dell’oro dello scettro, il suo
profilo in controluce, lui è il Sole che ha portato via alla Regina della Notte
qualche segreto che avrebbe preferito tenere per sé.
43. Richiesta
Occhi negli occhi, anche se universi interi li separano, la mano contro un vetro
che le sembra di sentire tiepido, dall’altra parte, delle dita di lui, del suo
calore che si spegne, oh, Dio, perché, perché l’unica, disperata richiesta che
lei abbia mai desiderato fare è anche l’unica che non si può esaudire?
44. Cristallo
Aveva sempre saputo che il loro rapporto era come un cristallo,
fragile, non fatto per durare; ma non per questo avrebbe potuto rinunciare al
miracolo dei giochi di luce sempre nuovi sulle facce, alle iridescenze di colori
mai immaginati.
45. Incubo
Ogni volta che si svegliano nello stesso punto della notte, la mente ancora
battuta dalla vastità dello stesso incubo, restano in silenzio, sfuggono gli
occhi l’uno dell’altra, non si sfiorano; nemmeno il più intenso degli abbracci
potrebbe rassicurarli, eppure forse lo sguardo azzurro e limpido di un ragazzo
che deve ancora nascere, forse quello sì.
46. Specchio
Non si guarda mai allo specchio non per non vedere se stesso, ma per non vedersi
esistere senza di lei, l’assenza di quella conosciuta figura dietro le sue
spalle.
47. Muro
Muro contro muro, nove volte su dieci finiscono così le loro
discussioni: lei volta le spalle, lui sorride di superiorità, e se anche pensano
che in fondo l’altro possa avere un pochino di ragione, nessuno dei due
lo ammetterà mai.
48. Linea
Due linee parallele non s’incrociano mai; loro avevano dovuto valicare gli
spazi e l’impossibile per incontrarsi, e sul fondo restava il sospetto di
essersi, forse, solamente sfiorati.
49. Impressione
Le resterà sempre di lui quell’immagine, l’agitarsi delle vesti nel turbine
dell’incantesimo, lui che si volta indietro, l’accenno di un sorriso dietro le
lenti, e l’impressione di non aver capito tante, tante cose.
50. Particolare
Un fermacapelli, il colore dello smalto, mille e mille braccialetti, cavigliere,
pendenti, pettinature ai limiti del possibile: Yuuko adorava i particolari, e
Clow si divertiva a scoprirli tutti, uno per uno, la scusa per starla a guardare
il più possibile, così come amava il pensiero, un po’
presuntuoso
forse, che una buona quantità di quelle minuzie fosse pensata apposta per lui.