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Autore: Super_Wolf    08/01/2014    1 recensioni
Si inoltrò nel cimitero e si fermò davanti ad una tomba sedendosi a gambe incrociate.
In un gesto affettuoso sfiorò con le dita il nome inciso sulla lapide: "Jiraya".
< Da quanto non parliamo? > soffiò in un sussurro rivolto al marmo freddo.
Attenzione!
I fatti che si svolgono in questa storia non sono reali, sono solo una mia fantasia.
Buona lettura!
Genere: Drammatico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Naruto Uzumaki
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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                                              Colpa del Destino?

Konoha era stremata dal dolore, tanti, troppi erano morti. Un leggero venticello portò un nuovo profrumo, come se anche il tempo si fosse fermato per celebrare la fine di quella straziante battaglia.
E lui era lì, il volto stanco e distrutto. Un ninja gli passò vicino e lo salutò, lui gli rispose con un sorriso. Ma non con il solito sorriso sincero,era più adulto, severo e carico di dolore.
Si inoltrò nel cimitero e si fermò davanti ad una tomba sedendosi a gambe incrociate.
In un gesto affettuoso sfiorò con le dita il nome inciso sulla lapide: "Jiraya".

<< Da quanto non parliamo? >> soffiò in un sussurro rivolto al marmo freddo.

Prese una delle rose rosse disposte sulla tomba e iniziò a giocarci.

<< Sai, sono diventato Hokage. Dovrei essere felice, ma non vedo niente di positivo. Konoha è distrutta sia fisicamente che emotivamente. 
Hinata, Kiba e Rook Lee sono dati per dispersi. Tsunade è morta per proteggere un bambino, mentre tutti gli altri o sono morti o non sono stati ritrovati.
E Sakura, la donna che amavo di più al mondo, è scappata con Sasuke dicendo che secondo lei era la cosa più giusta da fare.
Ma come sempre nessuno si cura dei miei sentimenti, tutti pensavano e pensano a me come un folle o uno stupido che non sa nemmeno tenera a bada il mostro che abita dentro di lui. Ogni giorno lo sento scalpitare, graffiare e ruggire orridito anche lui dalla situazione così . . . malinconica e orribile. >>

Trasse un lungo respiro mentre posava il cappello da Hokage lasciando scoperta la chioma bionda che era ancora sporca di sangue e terra.

<< Ma adesso è tutto finito. Mi sento come un oggetto: senza anima, senza vita.
Ricordo ancora quanto sono rimasto addolorato della tua morte e da quelle che mi stavano accadendo attorno. >>

Si mise in ginocchio e abbracciò il marmo freddo e senza vita della lapide, mentre le lacrime gli rigavano il volto.

<< Perchè . . . sono così sfortunato? Mi sento sempre come vittima di una maledizione. La sento gravare su di me ogni volta che l'odore del sangue mi entra nelle narici e spingermi nell'oblio ogni volta che cerco di dimenticare. E mi chiedo sempre: "Perchè il Destino è così ingiusto con me?">> gridò mentre le lacrime uscirono più forti e i gemiti aumentavano in quella giornata che non aveva nulla di buono.

Una mano gli si posò sulla spalla e lui alzò lo sguardo. Davanti a lui c'era Jiraya che lo guardava bonariamente, poi come era venuto scomparve, lasciando solo il calore del suo tocco.
Il biondo si alzò raccogliendo il cappelo con una motivazione nuova, con un obbiettivo che da tanto tempo la sua mente non si sognava di sfiorare. Con una mano diede un'ultima carezza alla tomba, sentendo la voce del maestro che lo incitava, era lontana ma chiara, gli stava dicendo di seguire il suo sogno e di non arrendersi.

<< Io sono Naruto Uzumaki e diventerò il migliore Hokage che Konoha abbia mai visto! >> gridò, con il solito sorriso, alle nuvole grigie che tempestavano il cielo vedendo per la prima volta da mesi uno squarcio nel manto che mostrava un cielo azzurro, limpido.
  
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