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Autore: Yvaine_    08/01/2014    4 recensioni
Chiudo gli occhi e respiro profondamente. Una volta, due, tre. La gamba sinistra non riesce a stare ferma e continua a muoversi senza che io possa fermarla. Percepisco il pesante trucco sulle palpebre e sulle labbra. La pelle del viso è tesa, tirata dai capelli raccolti in uno strettissimo chignon. Una ragazza mi passa accanto veloce ed una brezza leggera mi colpisce braccio e gamba nudi. Rabbrividisco. Il mio naso coglie l'odore inconfondibile di gelatina proveniente da me e da dietro di me.
Genere: Introspettivo, Slice of life, Sportivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Aspetto.
Tremo mentre sento i minuti allungarsi nell'attesa che chiamino il mio nome.
Il riflesso mi acceca. Chiudo gli occhi e respiro profondamente. Una volta, due, tre. La gamba sinistra non riesce a stare ferma e continua a muoversi senza che io possa fermarla. Percepisco il pesante trucco sulle palpebre e sulle labbra. La pelle del viso è tesa, tirata dai capelli raccolti in uno strettissimo chignon. Una ragazza mi passa accanto veloce ed una brezza leggera mi colpisce braccio e gamba nudi. Rabbrividisco. Il mio naso coglie l'odore inconfondibile di gelatina proveniente da me e da dietro di me. La canzone finisce e comincia uno scroscio di applausi. Apro gli occhi. Francesca mi gira affinché possa guardarmi dritto negl'occhi.  Le sue mani forti mi stringono le spalle nel vano tentativo di sciogliere dall'ansia che le contrae. «Lo sai talmente bene che se fossi sonnambula lo faresti anche dormendo. Vai lì e dimostra a te stessa che puoi farlo. Divertiti e mettici tutta te stessa, dall'inizio alla fine. Io so che puoi farcela. E tu?». Sorrido forzatamente mentre lei mi gira verso il bordo di partenza. Mi da una pacca sulla schiena raccomandandomi di stare dritta, fiera ed altera. Sento che comincia a battere le mani mentre l'altoparlante urla il mio nome a tutto il palazzetto. Alzo la testa e mi dirigo con la camminata provata un milione e mezzo di volte sul bordo blu. Sento il materiale granulato sotto i piedi che mi sembrano fatti di burro fuso. Il mio stomaco si contorce dall'ansia. Assumo la posizione di partenza mentre cerco di non tremare troppo vistosamente. Con un ultimo scatto della testa inalbero il sorriso più grande, splendente e meno falso che ho in repertorio.
Aspetto ancora con le budella divorate da terrore puro. Abbasso un attimo lo sguardo e la vedo: l'acqua trasparente che si muove quasi con pigrizia distorcendo le piastrelle della piscina.
Improvvisamente le prime note del mio pezzo cominciano a suonare e io mi perdo tra loro. Appena arrivano al mio cuore, le braccia si muovono sicure nei movimenti iniziali.
Sono pronta per il tuffo. Mi avvicino di un passo e salto con le gambe che tremano ancora un po'. Il mio corpo infrange delicatamente la superficie e rabbrividisco al contatto con l'acqua fredda.
Dimentico tutto e tutti. Ci sono solo la musica, l'acqua ed io.
L'ho provato veramente fino allo sfinimento, questo pezzo. Le gambe eseguono i movimenti da sole, coi muscoli tesi al massimo e nel modo più secco e preciso possibile. Resto ben alta durante i pezzi di braccia. Verso la fine comincia a mancarmi il fiato, ma mantengo il sorriso e cerco di continuare a  trasmettere attraverso gli occhi tutte le emozioni che mi pervadono. Mi sembra che mi stia venendo un crampo al piede, ma lo ignoro, eseguendo gli ultimi elementi impiegando tutta la, poca, forza che mi rimane in corpo.
Con la scomparsa delle ultime note torno alla realtà e mi rimbombano nelle orecchie urla e applausi. Spero solo di meritarli...
Esco tremando ancora ché le gambe sembrano fatte di budino e non sono tanto sicura che possano reggermi ancora per molto. Sembra che la faccia di Francesca sia stata sostituita da una lampadina tanto è radiosa, con quel sorriso a trentadue denti. Mi abbraccia e mi stringe, incurante del fatto che io sia tutta bagnata, che abbia il fiatone e che non senta più nemmeno un muscolo. A lei non importa del punteggio, per altro, abbastanza buono, ma è felice per me. Perché ce l'ho fatta. Non ho mollato. Mai. Tutti quei mesi pieni di sforzi e sacrifici enormi. Tutte quelle ore di allenamento estenuante e faticoso. Sono riuscita a renderla fiera di me. E anch'io, per una volta, per la prima volta, sono veramente e totalmente fiera di me. Ce l'ho fatta. E l'ho fatto per me.


Nicchia dell'autrice
D'accordo, non mi aspettavo di pubblicare una seconda storia già il secondo giorno, ma questa la covavo da un po', e poi descrive una delle mie passioni... Spero sia gradita.
Se avete qualsiasi correzione o commento da fare, le recensioni sono a vostra disposizione! (Ok, volevo trovare un modo carino per chiedervi di recensire, ma è evidente che non ce l'ho fatta...)
Mi sembra di aver detto tutto
Yvaine_

  
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