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Autore: Camilla L    09/01/2014    8 recensioni
Era più di un mese che Stiles e Derek avevano iniziato i loro incontri clandestini. Praticamente ogni giorno si incontravano, all’insaputa di chiunque, e facevano sesso. Niente effusioni di nessun tipo, carezze, baci o amore. Niente di niente, solo sesso. Iniziarono per caso, un giorno come tanti...
[STEREK]
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Derek Hale, Stiles Stilinski
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Tu, la mia ancora
 
Era più di un mese che Stiles e Derek avevano iniziato i loro incontri clandestini. Praticamente ogni giorno si incontravano, all’insaputa di chiunque, e facevano sesso. Niente effusioni di nessun tipo, carezze, baci o amore. Niente di niente, solo sesso. Iniziarono per caso, un giorno come tanti. Derek andò da Stiles per proseguire uno dei tanti loro litigi iniziato durante una riunione del branco e, per zittirlo, si trovò a chiudere la bocca dell’umano, che sembrava un fiume in piena, posandovi sopra la sua. Quello fu uno dei pochi baci che si scambiarono in quel tempo, da quel momento in poi fu tutto più fisico e molto meno tenero. I loro incontri avvenivano il pomeriggio dopo la scuola alla vecchia villa Hale o nel loft di Derek oppure le sere in cui lo sceriffo era in servizio nella camera del più giovane. Come quella sera. Derek entrò, come era solito fare, dalla finestra di Stiles non appena fu certo che lo sceriffo fosse abbastanza lontano per non accorgersene. La prima cosa che il lupo fece una volta entrato fu quella di arrivare alle spalle dell’altro, afferrarlo per i fianchi e accanirsi sul suo collo mentre sistemava la biancheria pulita nell’armadio. In un primo momento Stiles lo assecondò, si stesero insieme sul letto e in men che non si dica si trovò l’altro sopra di lui e le sue mani ovunque. Però qualcosa non stava andando come al solito, quella era stata una brutta giornata per Stiles e l’ultima cosa che voleva era fare del freddo sesso con Derek Hale.
-Derek, Derek…no!-gli disse, tentando invano di toglierselo di dosso.
-Derek, ho detto NO!-ribadì quasi urlando e mettendo molto più forza nel tentativo di liberarsi.
-Ok, ok! Mi fermo, non c’è bisogno di urlare.-
-Scusa se ho ferito il tuo udito sensibile, caro Sourwolf.-
-Ti ho detto un milione di volte di non chiamarmi così.-
I toni erano tutt’altro che amichevoli.
-Io chiamo come mi pare colui che praticamente ogni giorno viene qui, mi scopa e se ne và.-
-Quando sei tu a venire da me non la pensi così, mi sembra.-
-Ormai fare sesso con te è diventato un’abitudine quasi come bere il caffè la mattina, è ora di darci un taglio.-
-Ma se non più di due giorni fa mi hai detto che non avresti più voluto smettere.-
-In preda all’orgasmo di dicono spesso cose che in realtà non si pensano.-
-Ah, si? Allora posso anche andarmene.-
-Penso proprio di si: quello che fai con me lo puoi benissimo fare pure con una bambola gonfiabile.-
La discussione sembrava continuare senza sosta, ma nessuno dei due sembrava trovare il coraggio di alzarsi da quel letto.
-Ok, forse pure ora stai dicendo qualcosa che non pensi veramente, non puoi essere convinto che per me tu sia al pari di una bambola gonfiabile.-
-E cosa sarei allora?-
-Tu forse hai frainteso qualcosa.-
-Io non ho frainteso un bell’accidenti di niente e comunque non hai risposto alla mia domanda: cosa sono io per te, Derek?-
Il lupo non rispose, si limitò a tentare di alzarsi dal letto…
-Non scappare solo perché credi che la tua risposta non mi piacerà. Sii uomo, Derek e rispondimi.-insistette, tenendo l’altro per un braccio.
-E va bene: cosa sei per me non lo so bene nemmeno io, ma di sicuro non sei una bambola gonfiabile, contento?-
-Si…ora puoi anche andartene se vuoi.-rispose, tentando di mascherare il più possibile quanto la risposta di Derek lo avesse spiazzato.
-Ed io? Io, Stiles cosa sono per te?-
-Qualcosa che non vorrei.-
-E cioè?-
-Niente, Derek. Niente.-
-Ora sei tu quello che non risponde, non puoi fare così.-
-E chi lo dice?-
-Tu stesso, Stiles…poco fa.-
Il giovane abbassò lo sguardo, si vergognava, non voleva far capire a quel stupido lupo che quello che avevano fatto fino ad ora era molto di più che semplice sesso…
-Sei quello che mi ha fatto perdere la verginità, niente di più.-
-Scusa se rido, ma in questo momento sei la persona meno credibile della terra.-
“Maledetti poteri mannari!”.-pensò l’umano.
-Dai, Stiles…so benissimo che ora vuoi solo che io me ne vada, ma sappi che non lo farò finchè non saprò la verità, perciò vedi di agire di conseguenza.-
-Ok…-alzò lo sguardo, fino ad incatenare i suoi occhi in quelli dell’altro.-…in questo momento tu sei la mia ancora, so che ti sembrerà strano, ma pure a noi umani ne serve una. Tu sei colui che mi aiuta a non crollare: non ero pronto per entrare in questo vostro strano mondo , ma mi ci sono trovato comunque e tu sei quello che mi serve per non crollare a picco e farmi prendere dal panico in ogni istante. Fare sesso con te è la più bella e fantastica distrazione che io possa aver potuto desiderare. Quando sento il panico che sta per arrivare mi basta pensare alla nostra ultima volta e tutto scompare. Anche per me all’inzio non era altro che semplice sesso, ma poi è diventata una cosa assolutamente indispensabile per la mia sopravvivenza.-
-Se…se sono così importante allora perché, non più di due minuti fa, mi hai rifiutato?-
-Perché ho capito che non sei quello che credevo.-
-Cosa? Non puoi essere più chiaro? Veramente, Stiles ho diverse difficoltà nel comprenderti questa sera.-
-Ho capito che quello che mi tiene a galla non è pensare a una nostra notte di sesso, ma…-
-Ma se hai appena detto il contrario?-
-Perché ne ero convinto.-
-Cosa è cambiato negli ultimi trenta secondi?-
-Niente, solo non avevo finito di spiegarmi.-
Quella conversazione al quanto criptica stava veramente mettendo a dura prova la sua già poca pazienza.
-Ho…ho capito che la mia ancora non è pensare a noi due insieme, ma…pensare a te.-Stiles riabbassò lo sguardo, prima di riprendere a parlare.
-Vorrei che qualche sera venissi qui, mi baciassi, mi dicessi che va tutto bene fino a quando mi addormento tra le tue braccia. Vorrei tutte queste cose soprattutto nelle giornate in cui va tutto storto, come oggi. So che non sei un tipo che fa queste cose, così non mi sono mai tirato indietro quando c’era da fare sesso con te, ma non oggi. Scusa, ma questa sera veramente non ce la faccio. Non ce la faccio a sostituire un abbraccio col sesso e…e se questo non è quello che puoi darmi sei pregato di andartene.-Stiles parlò a raffica, come al solito, e una volta finito si voltò verso il muro. Aspettava solamente di rimanere solo per liberare quelle lacrime che stavano chiedendo a gran voce di uscire, cosa che invece non successe. Inaspettatamente Derek lo avvicinò a sé fino a far aderire i loro corpi e poi lo avvolse amorevolmente con le sue braccia.
-So che stai per piangere perché credi avermi spaventato con le tue parole, ma sappi che non è così. Se questa sera hai bisogno di un abbraccio è quello che ti darò. Io sono qui per te, non per sfogare le mie voglie represse, per quelle c’è sempre stata la mia mano.-sorride.-Sono ben conscio di averti fatto capire che da me non potessi avere altro che una scopata e di questo mi scuso. Io sono una frana, e lo sai, con le relazioni interpersonali e la maggior parte delle volte non riesco a capire i chiari segnali che gli altri mi lanciano, nemmeno i miei super poteri mi hanno mai aiutato in questo. Perciò non avere paura di dirmi ciò di cui hai bisogno, se vedi che questo stupido Sourwolf non ci arriva da solo. Io di davo solo ed unicamente del sesso perché ero convinto che fosse quello che volessi. Io non voglio farti soffrire, anzi tutt’altro, voglio sempre vedere il tuo bellissimo sorriso. Probabilmente capiterà che pure io abbia bisogno di un abbraccio o di addormentarmi tra le tue braccia e in questo caso voglio che tu lo faccia, perché è di te che ho bisogno, non del tuo sedere. Ok? E so che tu saprai quando dovrai farlo, perché tu non sei come me, tu sei speciale.-Fece un grande respiro, come se dire tutto quello che aveva appena detto lo avesse liberato dal più grande peso sul cuore mai esistito.
Le lacrime di Stiles, invece, erano ormai senza freni e quando si girò verso Derek trovò immediatamente un’amorevole carezza ad asciugarle.
-Ora…avrei bisogni di un bacio.-sussurrò, tra le lacrime.
-Allora è quello che avrai.-gli rispose l’altro, posando le sue labbra sulle sue.
-Derek? Dovrei dirti una cosa.-aggiunse appena si staccarono.
Il lupo fece girare nuovamente l’umano tra le sue braccia, lo strinse forte poi disse:
-Anch’io, Stiles. Anch’io.-Sussurrò, baciandogli delicatamente i capelli.
-Ma ora dormi che domattina voglio sapere come mai questa giornata è stata tanto brutta, prima che ti accompagni a scuola.-aggiunse, cullando leggermente il suo umano.
-Non importa, ora è diventato il giorno più bello della mia vita.-disse, rilassandosi in quel caldo abbraccio che lo cullò fino a quando non si addormentò sorridendo.
   
 
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