“E non funzionerà!” 

E infatti non aveva funzionato, e dopo quella scenetta ridicola che aveva dato con suo fratello ebbi un’idea geniale, e mi chiesi come avevo fatto a non pensarci prima. 
Uscii dal dormitorio e corsi in biblioteca essendo praticamente sicuro che l’avrei trovata li, e infatti Hermione era appoggiata alla finestra che leggeva un libro, che sarà stato, non so, milletrecento pagine a dir poco, con quell’aria concentrata e assetata di sapere che aveva sempre, quasi mi dispiaceva distrarla, ma insomma a mali estremi.
Mi avvicinai silenziosamente e mi sedetti davanti a lei:
‘Hermione! Che bel luogo la biblioteca non trovi?’ Sfoggiai uno dei miei sorrisi migliori. Lei alzò lentamente lo sguardo, e con aria piuttosto scettica convenne che in quattro anni mai mi aveva visto metterci piede:
‘Qual buon vento ti porta Fred? O meglio, cosa ti serve?’ 
‘Hermione, carissima Hermione, avevi ragione sulla pozione, non avremmo mai potuto eludere la linea dell’età tracciata da Silente in persona, ma tu, TU, sei così brava e intelligente e…’
‘Oh no, no,no…non pensarci neanche, è contro il regolamento, è pericoloso e soprattutto non ne sono in grado!’
‘Se c’è qualche strega che sarebbe in grado di farci superare quella linea sei tu Hermione, almeno potresti provarci, ti prego!E non parlarmi di regole, proprio tu, signorina Granger’ 


Fred aveva ragione, Hermione in quattro anni di scuola aveva infranto si e no tutte le regole della scuola, ma qui si trattava di qualcosa di più serio, avrebbe rischiato l’espulsione, e poi se il ministero aveva deciso così avrà avuto senza dubbio i suoi buoni motivi. E poi perché Fred e George tenevano così tanto a quel torneo? Insomma, rischiare la vita in quel modo a lei non sembrava affatto attraente, altro che gloria eterna! 
‘Mi spieghi perché voi due avete questa ossessione per il torneo Tremaghi? Insomma a me non sembra una prospettiva allettante morire uccisa da strane creature’ La sua faccia si fece più seria e lo vidi riflettere attentamente per poi tornare alla solita espressione goliardica.
‘Non sarai mica preoccupata per me? Ti piaccio vero? Lo so, il mio fascino è irresistibile, la mia morte sarebbe una grave perdita per la comunità delle streghe.’ 

Ok, probabilmente avevo esagerato a giudicare dal suo sguardo torvo, ma insomma, è vero che sono un bel fusto, non si mente su queste cose. 
‘Va bene, sai quanto è la vincita del torneo Tremaghi? Con tutti quei soldi potremmo aprire il nostro negozio di scherzi, insomma non abbiamo altre possibilità di guadagnarli, e quel negozio è il nostro sogno da quando avevamo quattro anni.’ Mi fissò per qualche minuto, e devo ammettere che non era un comportamento da Hermione, che era così schietta e diretta quasi da far paura, poi si alzò.
‘Devo pensarci, anche volendo non sarebbe così semplice. Ne riparleremo.’
‘Puoi scommetterci!’



Non avrei mai pensato che da quel giorno le cose sarebbero state cosi diverse.