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Autore: _Rael_89    29/05/2008    10 recensioni
“Ma ci pensi, che strano?
L’attimo prima, ci sei.
L’attimo dopo, sei fottuto.
[E’ il destino di un ninja.]
[La morte è solo una clausola del contratto.]
[E’ il destino di un padre.]
[Uno scambio equivalente per il loro futuro.]”
(Theme: “Soldati”, G. Ungaretti)
[Coppia SPOILER: Minato x Kushina]
Genere: Triste, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sorpresa, Yondaime
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: Spoiler!
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Our hero- 
Minato Namikaze’s destiny

 

 

 

Si sta come
d’autunno
sugli alberi
le foglie

(“Soldati”, G. Ungaretti)

 

Si rialzò da terra, premendo sugli instabili arti inferiori; tremava, ma non di certo per la paura. Un rivolo di sangue macchiò il candore della sua pelle, carezzandogli lo zigomo destro: l’occhio cristallino si animò, forse lanciando dentro di sé qualche imprecazione per quel cerchio alla testa che lo faceva impazzire.

 

Ma non puoi arrenderti.

[No, non voglio farlo.]

Per chi combatti, guerriero?

[Per una donna.]

Che significato ha per te?

[Culla tra le braccia mio figlio.]

E’ il senso di responsabilità a spingerti?

[Probabilmente, è quel folle amore che fa morire gli stupidi.]

 

Un vociare spaventato si sperde nell’atmosfera satura di paura e di sangue; l’olezzo della morte distoglie dalla realtà. Infatti, non li sentì: ninja in giubbotto verde che trattenevano nel cuore astuti sentimenti di autodifesa, chiamandolo per nome, ignorando che fosse il capo, maledicendolo, incolpandolo per quella spirale di morte che incombeva su di loro.

 

Li hai portati qui; ora, li riporti indietro.

[Andranno da soli.]

Che farai? Morrai, ne sei consapevole?

[Non scapperò via.]

Cosa vale così tanto da rischiare la tua pellaccia?

[Una donna. Ed il suo profumo di materno latte.]
[Un bambino. E la voglia di vivere ancora muta.]
[L’amore. Annebbia la mente, ti ruba la vita.]

 

L’impatto con quella creatura lo soffocò; il fuoco era irrespirabile, sembrava non prodotto dall’ossigeno. La roccia si sgretolava sotto gli artigli, mentre quel mostro, fiamme e calore, ma raggelanti occhi allungati, fissava con apparente divertimento le iridi turchesi di quel giovane, pizzicate da corti ciuffi biondi.
Divertimento: quell’umano non ce la farà mai.

 

Pensi di poterlo battere?

[Devo.]

Speri di sopravvivere?

[Francamente, no.]

Così non potrai godere del tuo amore.

[Ma loro vivranno.]

 

E mentre la paura raggelava il sangue di quei guerrieri, mentre il terrore animava meccanicamente gli arti nell’atto di indietreggiare, mentre gli occhi pregavano il cervello di venir chiusi per non vedere più in faccia la morte, lui era lì.
Avanzava, bisbigliando una nenia dal socchiuso labbro tagliato.
Avanzava, non abbassando lo sguardo sporcato dal sangue.
Avanzava, senza dar ascolto al cuore terrorizzato. O al cervello?

 

Ti dice di scappare, ma tu non lo farai.

[Non ha nemmeno un anno, mio figlio: ha più d’un motivo per vivere.]

Non lo vedrai crescere.

[Ma crescerà.]

Non saprai se ti somiglierà.

[Ma somiglierà a lei; sarà bello.]

Non ti chiamerà mai papà.

[Ma i suoi occhi mi hanno già chiamato papà milioni di volte.]

Non saprà perché l’hai chiamato Naruto.

[Lo saprà: suo padre era un baka.]

… ed a lei non ci pensi?

[Kushina è il mio unico pensiero.]

Non vivrà, senza di te.

[Vivrà: per nostro figlio.]

Tra qualche anno, le cose potrebbero cambiare.

[Un’altra mano carezzerà i suoi capelli di rame;
e gli occhi chiari sorrideranno ad un altro uomo.]

Ti sta bene così?

[Mi piacerebbe, che fosse così: ma lei non amerà nessun altro.]

La tua morte non ha senso, così.

[Perché?]

[Muoio per Kushina. Muoio per mio figlio. Muoio per il loro futuro.]

[Devo crederci, altrimenti non avrò la forza di andare in fondo.]

 

Dovette respirare il fuoco, facendo divampare l’esofago. Le dita erano instabili, la maggior parte di esse contuse; e si sentiva nudo, senza il cappello dell’Hokage a coprirgli quella zazzera color girasole. Non era che un unghia, di quell’essere.
Ma l’essere indietreggiò.
Gli animali intuiscono sempre il pericolo.
E sapeva che quel jutsu era fatale per tutti e due…
… ma nessuno lo fermò.

 

Un attimo, un battito cardiaco: e non ci sarai più.

[Un attimo, un battito cardiaco: quest’incubo finirà.]

L’aria di Konoha non verrà bruciata dal male.

[Kushina e Naruto non dovranno respirare il fuoco.]

Ma ci pensi, che strano?
L’attimo prima, ci sei.
L’attimo dopo, sei fottuto.

[E’ il destino di un ninja.]

[La morte è solo una clausola del contratto.]

[E’ il destino di un padre.]

[Uno scambio equivalente per il loro futuro.]

 

Le piccole labbra si schiusero, emettendo un suono debole ma sordo; ne seguì una piccola uscita di saliva, che le dita lattee della donna ripulirono velocemente, senza schifarsene, anzi ridendone per la sua semplice naturalità. Assottigliò con dolcezza gli occhi, notando come il piccolo stesse accumulando peso, e le guance fossero di un rossore più arrotondato. Con una delicatezza che aveva in sé l’eleganza di una ninfa, pose il neonato nella culla; seguì il rituale di accoccolarlo sul cuscino, quel musetto abbandonato nel sonno, mentre gli rimboccava le coperte.
Un bacio sulla fronte; e riaprì gli occhi.
Con le unghie tirò via in un soffio quel bigliettino azzurro che, furtivo, sbirciava semi nascosto il suo atto materno, sotto il cuscino.
Erano due righe, scritte di fretta.
Ma la fecero piangere.

 

Kushina, ti amo.
Dà un bacio a Naruto da parte mia.
Minato   

********************************
Me lo chiedo anche io da cosa è nata “questa”. Forse, da una passione crescente per questa coppia: e la voglia di fare qualcosa su di loro. Lo sapete, quando c’è poco sui pairing che amo… mi metto in moto. E chi mi ferma più?!
Volevo scrivere degli ultimi momenti di vita di Minato, ma non ci sono riuscita; alla fine, ho optato per un dialogo con la “coscienza”, e saltato quella parte. L’ho sostituita con quel finale su Naruto e Kushina… e credo che sia più originale.
Me ne rendo conto solo ora… cavolo, se è angst!
Dedico la fanfiction ai fans della coppia; ed a Kaho… appunto, una fan MinaKushi, che ha scritto qualcosina anche lei su di loro (e vi consiglio di leggerla: piccola parte nella shot “Keep most things inside”).
Un grazie alla mia solita beta, Mimi18, che si è commossa nel leggerla…
La vostra Rael 
  
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