Il cielo era scuro, le nuvole nere coprivano tutto tranne qualche striscia di cielo stranamente violacea, da parecchie settimane era così, il cielo era diverso, ma non solo il cielo, il pianeta intero era cambiato, la vita di ogni singola persona sulla facci della terra era cambiata, da quel giorno, un giovedì, a tornare indietro di due settimane la vita di tutti era cambiata.

In una piccola e biua strada di Londra, in una vecchia casa risalente alla fine dell'800, varie persone si stavano riunendo attorno ad un vecchio tavolo nella sala da pranzo, nell'aria si poteva respirare la polevere, la casa era in disuso da parecchio tempo...era di tre piani, prensetava al piano terreno la cunina, la sala da pranzo ed il salone, e sopra le varie camere da letto e soffitte. Tutti si sedettero, portavano vesti lunghe, cappelli a punta scuri, tutti tenevano in mano delle aste di legno molto lavorate e ben curate. Uno di queste persone il più anziano si sedette a capotavola, aveva lunghi capelli e barba bianchi, occhiali a mezzaluna ed un fez grigio -Dunque...signori sarebbe meglio se ci sedessimo tutti- gli altri eseguirono e si sedettero -Dunque, la situazione non è per niente buona signori, i reclutamenti sono difficili da fare, e movimenti cattolici estremisti nascono ogni giorno, alcuni sono guidati dal papa in persona...- -E a noi cosa ce ne importa Albus?Sappiamo che siamo più forti noi che loro...- Fred Weasley si era alzato in piedi -Calmati Fred...nonostante siano babbani, non sono da sottovalutare, abbiamo già i nostri problemi a cui pensare...- Silente rispose con tono pacato, intanto gli altri membri dell'Ordine della Fenice borbottavano con i copagni seduti accanto a loro, uno di loro, Hermione Granger, levò la mano -Hermione dicci- disse il mago in tono gentile e lei prima si schiarì la voce, poi prese a parlare -Dunque...è vero movimenti cattolici nascono ogni giorno, ma ho sentito dire che anche i protestanti si stanno dando da fare, da quando c'è stata la dichiarazione internazionale si stanno tutti armando contro tutti, nessuno si fida più dei propri vicini, ho sentito di case andate a fuoco nei cobborghi perché i vicini sospettavano di loro, il che non era vero!Non hanno i mezzi per sapere eppure uccidono, dobbiamo fare qualcosa...- -A questo penseremo dopo- prese la parola Minerva McGranitt -Ora c'è da preoccuparsi di cose molto più importanti, come ad esempio la protezione dei giovani maghi...dobbiamo far si che restino al sicuro...potrebbero essere rapiti, o peggio catturati dai babbani...- disse con tono preoccupato facebdo volare lo sguardo su ogni membro dell'Ordine -Si, molto bene Minerva, questo sarà un punto del programma della settimana- a queste parole gli sguardi di tutti si posarono su Silente -Si, signori, della settimana, abbiamo tante cose da fare che ho stilato un programma e diviso i vari compiti, ognuno di voi farà qualcosa...mentre io mi occuperò del reclutamento...adesso...- Silente si interruppe di colpo, la porta dell'ingresso si era spalancata con un colpo e poi richuusa, tutti avevano sfoderato le bacchette e si erano alzati, pronti ad abbattere qualunque cosa fosse entrata da lì, una voce giovane disse -C'è nessuno?- la porta della sala da pranzo si aprì e ne apparve un giovane ragazzo, con una cicatrice a forma di saetta sulla fronte -Harry, sei arrivato- disse Ron, il caro amico, Hermione e Ginny si gettarono su di lui e lo abbracciarono, ma poi Remus Lupin le fece levare subito -Fermo!Prima devi confermarci che sei il vero Harry, dimmi, quante volte hai battuto Hermione in un esame?- Harry rispose subito e sicuro -Solo una volta, al terzo anno all'esame di difesa contro le arti oscure con te- Remus sorrise ad Harry e lo abbracciò tutti nella sala da pranzo si rilassarono, non ebbero neanche il tempo di sedersi tutti quanti che un gran botto colmò l'aria lì intorno, poi ne seguì un altro, ed un altro ancora, tutti quanti si affaciarono alla finestra li di fronte, da dietro il palazzo di fronte a quello dove si trovavano loro una grande immensa colonna di fumo si alzava imponente, e nel suo mezzo, un grande teschio appariva e si levava in cielo con lei.