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Autore: just_be_free    10/01/2014    2 recensioni
Non mi dimenticherò mai di te, te lo giuro sulle stelle, quei puntini luminosi che mi ricordano di te.
Louis.
Larry OS /
Genere: Drammatico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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YOURS SINCERELY LOUIS.

“Puffo? Ti vuoi muovere?” la sua voce bassa mi fece sobbalzare.

“A-arrivo, un attimo!” mi tremarono le mani nel prendere la scatolina della gioielleria. Infilandola nella tasca della giacca si formò un sorriso sul mio viso. Ero felice, forse un po' ansioso, ma non insicuro perchè sapevo esattamente che lui mi amava e che nulla ci avrebbe separato.

Lui era la mia stella, che mi bruciava dentro, mi consumava togliendomi il respiro.

“Hey” mi si ghiacciò il sangue e rimasi immobile come se fossi stato colto su una scena del crimine.

Le sue mani si avvinghiarono sui miei fianchi e la sua bocca mi lasciava baci umidi sul collo.

Abbandonai la testa sulla sua spalla e mi beai di quel momento.

“Amore, andiamo? Siamo in ritardo” il suo respiro si abbatté sul mio collo facendomi rabbrividire, sì, ero in paradiso, per forza, non avrei potuto immaginarmi un momento più felice. Pensai che forse avrei dovuto farlo lì, chiederglielo lì, in quella stanza che sapeva di noi, vedere il suo sorriso, le sue espressioni, sentire quel “Sì” tanto sperato e poi farlo mio sul letto bianco.

Ma no, io preferii rispettare i piani, andare a cena.

Perchè? Perchè stupido me?

 

“Harry muoviti!” gli tesi la mano dalle scale del condominio dove vivevamo da più di cinque anni.

“Phf! Le chiavi non si tolgono più e … Poi sei tu quello che ha fatto ritardo!” aggrottò la fronte cercando di disincastrare le chiavi.

Andai verso di lui e cominciai a tirare le chiavi.

“No Lou! Così si rompe!” cercava di riprendere possesso sull'oggetto incastrato, ma io non lo lasciai, così iniziammo a tirare insieme uno da un parte e l'altro dall'altra. Dopo alcune spinte le chiavi si ruppero facendoci cadere uno sopra l'altro.

Iniziammo a ridere come due idioti accarezzandoci e baciandoci, perchè per noi non c'era mai un momento per non amarci. Le mani scorrevano su tutto il corpo, ambendo la pelle sotto gli strati dei vestiti.

“Ma... ve lo avevo detto! Basta fare queste cose sconce davanti a tutti! Adesso sono stanca! E' l'ultima volta, vi farò sfrattare!” la vecchia signora, nostra vicina, ci urlava dietro le solite promesse vane mentre noi, ridendo, baciandoci, bramandoci ancora una volta in quella giornata, correvamo giù dalle scale per mano.

Uscimmo dalla porta ritrovandoci una Londra affollata davanti agli occhi, il freddo pungente ci investì facendoci rabbrividire, lo strinsi a me e lo baciai, lì davanti agli sguardi curiosi di tutti. Con il vento nei capelli e le sue mani sul viso.

 

Un ristorante carino, perfetto per i miei piani pensai, verso la periferia, era piccolo e poco affollato.

Dopo le ordinazioni, dopo gli sguardi dolci, i baci rubati, eccola, che si incammina verso il nostro tavolo, con le gambe lunghe e impeccabile come sempre.

Eleanor, la mia ragazza delle superiori, è sempre stata dolce con me , e per Harry questo non andava assolutamente bene, la odiava, no di più, la detestava.

“Ciao” la sua voce squillante fece alzare la testa ad Harry togliendogli quella scintilla e lasciando un velo di tristezza.

“Ciao El! Come va?” strinsi la mano ad Harry per rassicurarlo.

“Oh bene, grazie. Wow Louis, sei cambiato, ora sei più sexy e poi...”

La sedia di Harry che strisciò contro il pavimento la interruppe.

La sua mano lasciò la mia, riesco ancora a sentire la sua pelle liscia a contatto con la mia, la nostra era una stretta così apprensiva, dolce, una stretta che aveva bisogno di due mani, le nostre mani, che avevano bisogno l'una dell'altra. Avrei riconosciuto la sua mano anche solo sfiorandola.

“Harry!” ma ormai era troppo tardi, lui era già fuori dal ristorante, la sua giacca, però, era ancora sulla sedia quindi non si sarebbe allontanato di molto.

“Scusa El, è solo che.... beh è molto suscettibile”

“Non capisco proprio perchè ti ostini a stare con uno come lui....” la sua voce si interruppe per far scaturire un grido dopo un rumore secco, forte. Un altro uguale a prima.

Il cuore si bloccò, rimasi fermo a guardare la porta, aspettando qualcosa, qualcuno, Lui.

Vedevo le persone correre fuori, urlare qualcosa, ma io non sentivo niente a parte i battiti del mio cuore.

In quel momento dovetti ringraziare Eleanor perchè quando si attaccò al mio braccio mi risvegliò. Capii che dovevo uscire, dovevo trovarlo e assicurarlo fra le mie braccia, al sicuro.

Scansai Eleanor, uscii facendomi largo fra i bisbigli delle persone.

Ed eccolo, il suo corpo fermo, disteso sulla strada. Le sua morbide mani bianche erano piene di sangue, del suo sangue. La bocca, ormai bianca, ma che una volta era rossa e piena dei miei baci, aperta leggermente. Non sembrava più una stella, non brillava più!

Corsi buttandomi a terra vicino a lui. Gli presi il volto fra le mani, e bacia la sua fronte, la guancia, le labbra, gli occhi, ma non si riprendeva. Perchè? Perchè non ti svegliavi? Perchè non aprivi gli occhi? Perchè non mi dicevi che era tutto uno scherzo? Perchè hai smesso di brillare?

“Su amore apri gli occhi!” gli scossi il braccio.

“Harry!” lo guardai con gli occhi sbarrati pieni di lacrime che non volevo far uscire, perchè non ci credevo, non volevo crederci. Cosa faceva? Perchè non si svegliava? Perchè non mi svegliava da quest'incubo?

“Harry...” lo presi fra le mie braccia e iniziai dondolarmi cullandolo, facendogli capire che io c'ero, che era al sicuro ormai, che avrebbe dovuto aprire quei dannatissimi occhi verdi. Gli bacia la fronte inspirando per l'ultima volta il suo profumo.

“Shhh. Non ti preoccupare stella, ci sono io amore. Sono qui...”

 

 

 

Caro Harry,

sono passati due anni, due anni infernali, due anni di psicologo, due anni di solitudine, depressione, due anni in cui non ho vissuto neanche un secondo da quando non ci sei più. Un signore mi disse che l'ultima parola che hai proferito è stata il mio nome, un sussurro ha detto.

Quel sospiro è stata la tua anima e la mia, legate insieme andavamo verso un nuovo posto, felici, per l'ultima volta insieme, ma questa volta per sempre.

Ti amo Harry, l'ho sempre fatto e sempre lo farò.

Mi dispiace, per essere stato l'artefice della tua morte e mi scuso per Eleanor e per tutte le volte che abbiamo litigato. Scusa Harry!

Ti prego perdonami anche se non me lo merito, perdonami perchè mi ami, perchè noi avremmo dovuto essere un per sempre. Invece tu te ne sei andato, non ti sto dando la colpa, te lo giuro, solo che io sono solo e ti penso sempre, sono incapace di fare altro, penso a come sarebbe stato il nostro futuro insieme, penso al profumo dei tuoi capelli, penso ai tuoi occhi di un colore che non vedrò mai più.

Sai una cosa Harry? Sarebbe dovuta essere la nostra serata, saresti dovuto diventare il mio fidanzato, con un anello al dito che avrebbe detto a tutti che eri solo mio. Invece sei morto... non volevo crederci, quando sono arrivati quelli dell'ambulanza non volevo dargli il tuo corpo, invece ti hanno portato via da me, ti hanno tolto dalle mie braccia e hanno dichiarato la tua morte. Ma tu non eri morto! Non è vero Harry? Tu non eri morto, tu avresti dovuto svegliarti e dirmi che mi amavi! E poi ti hanno messo al buio sotto terra, ma tu hai paura del buio! Non volevo Harry, avevo paura che ti saresti svegliato e avresti iniziato a sudare a urlare come quando succedeva a casa. Ma non ti sei svegliato, non mi hai baciato e non mi hai detto ti amo.

Sai, è stata dura tornare a casa, perchè quella parte di chiave che era rimasta nella serratura mi ricordava di noi, delle nostre risate, del nostro litigare per poi baciarci fare l'amore. Quella chiave siamo noi, era il destino che ci urlava di rimanere a casa ed io che ti ho accompagnato dalla morte. Scusami amore.

Non mi dimenticherò mai di te, te lo giuro sulle stelle, quei puntini luminosi che mi ricordano te.

Ti amo Harry

yours sincerely Louis.

  
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