Libri > Percy Jackson
Ricorda la storia  |      
Autore: thedgeofbreakingdown    10/01/2014    3 recensioni
- Forse adesso ti senti persa, senti di non trovare una via in mezzo al buio, ma io ci sarò sempre per te. Io per te ci sarò sempre e ti prometto che troveremo assieme una via attraverso il buio, quella via che ci permetterà di essere finalmente felici - sospirai mentre la mancanza di Luke mi trafiggeva il petto come una lama di ghiaccio, - trovermo assieme una via attraverso il buio e saremo finalmente felici, finalmente senza pensieri. Te lo prometto Annabeth, ti giuro, che la troveremo.
Spoiler "Lo scontro Finale"
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Annabeth Chase, Percy Jackson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
We will find a way through the dark

Mi svegliai nella mia cabina totalmente immerso nel buio. Probabilmente erano le quattro di mattina e sbattei le palpebre un paio di volte per scacciare via il sonno.
C'era qualcosa di strano però, qualcosa che mancava, e quando allungai un braccio accanto a me, mi accorsi della mancanza del corpo di Annabeth accanto al mio.
Mi misi a sedere di scatto, il cuore che per un attimo prese a battere più velocemente del previsto dopo aver fatto un su e giù nel mio petto, prima di capire che io ero assolutamente a conoscenza di dove fosse la mia Annabeth.
Mi scostai il lenzuolo bianco e leggero dal corpo nudo e afferrai il primo paio di pantaloni di tuta che mi capitarono a tiro indossandoli velocemente e stiracchiandomi appena scesi dal letto. La testa mi girò per un secondo ma poi andai sul retro della mia cabina notando una figura piccola e accovacciata sulla riva della spiaggia.
Sorrisi nel vedere Annabeth e le andai incontro godendomi il piacevole fresco della sabbia sotto ai piedi nudi. Camminai silenziosamente e mi fermai a un metro di distanza da lei per osservarla, per osservare i capelli biondi e sciolti che venivano mossi dal vento, per osservare il corpo snello e la mia maglietta bianca che le arrivava fino alle cosce. Notai che aveva le gambe piegate contro il petto ed Annabeth faceva così solo in un'occasione, quando stava male.
Corrugai la fronte e poi mi sedetti dietro di lei aprendo le gambe dietro la sua schiena e abbracciandole i fianchi con le braccia per tirarla un po' più vicina a me.
Annabeth si voltò di scatto lievemente spaventata e poi sorrise nell'incrociare il mio sguardo, - Ehi - mormorò senza che quel bellissimo sorriso le potesse scomparire dal viso.
- Ehi - feci a mia volta, sporgendomi verso di lei solo per darle un bacio sulla guancia accorgendomi solo al contatto delle mie labbra sulla sua pelle, quanto fosse umida e bagnata dalle lacrime e per un attimo, maledissi la luce fin troppo tenue della luna che mi aveva impedito di notarlo fin da subito. - Annabeth.. che c'è? - domandai preoccupato sporgendomi un po' in avanti per poterla guardare in quegli occhi girgi che non avevo bisogno di vedere per capire che erano rossi di pianto.
Lei scosse la testa tirando un po' su col naso e continuò a guardare il mare calmo, - va tutto bene, dico davvero - disse piano e con un sorriso sulle labbra.
Se mi avessero pugnalato avrebbe fatto sicuramente meno male.
Annabeth stava fingendo un sorriso per me. Stava fingendo un sorriso per non farmi vedere come stava davvero e per un attimo, il mio cuore andò in pezzi.. per poi ricomporsi e fare ancora su w giù nel petto alla consapevolezza che se stava male era colpa mia.
Mi irrigidì di colpo e Annabeth voltò il viso per guardarmi curiosa mentre sbarravo gli occhi, totalmente e completamente in panico, - un momento... ho capito - sussurrai.
Lei corrugò la fronte senza che l'espressione curiosa potesse sparirle dal volto, - Hai capito? - domandò con un mezzo sorriso furbo.
Annuii con enfasi senza smettere di abbracciarle i fianchi mentre parlavo, - ti ho fatto male, vero? - voglio dire, non era la nostra prima volta (avevo perso il conto, ormai), ma il pensiero che lei potesse soffrire per colpa mia era sempre stato uno dei miei incubi peggiori.
- Che cos.. - e pochi istanti dopo realizzò quello che intendevo dire e scoppiò in una risata sincera asciugandosi le ultime lacrime, - no, Testa d'Alghe! Dei, come sei tonto a volte - sorrise dandomi un leggero bacio sulle labbra mentre il mio cuore, quasi si liberava di un macigno di chissà quanti chili al suono del suo ridere, - non piango per quello che, tanto perché ti sia chiaro, è stato fantastico come al solito- non ero certo, ma per un attimo, mi sembrò di vedere le sue guance di una sfumatura un po' più rosea del solito.
Dei, avevamo diciassette anni e lei ancora arrossiva per queste cose.
Quanto ti amo, pensai, alla consapevolezza di quanto Annabeth fosse piccola.
Cercai il suo sguardo, ma lei tornò a puntarlo verso il mare.
Le baciai il collo mentre quello e le braccia si cospargevano di brividi, - Perché piangi? - domandai piano, quasi temendo che avrebbe potuto cambiare idea e andarsene in quel preciso istante.
Tirò su col naso, rilassando la schiena e facendola combaciare alla perfezione col mio petto, - non credo che tu lo voglia sentire..-
Corrugau la fronte, in un misto tra rabbia e fastidio e mi sporsi un po' oltre la sua spalla, cercando il suo sguardo e impedendole di non trovarlo, - Scherzi Annabeth? io voglio sentire qualsiasi cosa tu abbia da dire.
E in quel momento, lei fece un respiro profondo, profondissimo, abbandonando la schiena al mio petto e chiudendo gli occhi, quasi a voler costringere le lacrime a rimanere esattamente dov'erano senza scorrerle sulle guance, - Mi manca Luke - disse decisa, forse in un momento di coraggio che sparì pochi secondo, probabilmente interpretando male l'irrigidimento dei miei muscoli.
Non ero geloso, avevo smesso di esserlo da un pezzo.
Irrigidii i muscoli perché non avevo idea di che cosa avrei potuto dirle. Che poi, alla fine, che cosa si può dire a una persona che ha perso qualcuno? "Sii forte"? O "Non ci pensare"? O, ancora peggio, "Lui sarà sempre con te".
Gran bella stronzata quella del "sarà sempre con te", una bella stronzate perché nessuno vuole mai solo il ricordo di una persona, nessuno vuole mai quelle memorie che prima o poi saranno sempre più imprecise, quelle memorie che alla fine, ti fanno solo stare peggio di quanto tu non stia, per la consapevolezza che sarai sempre costretta a vivere il passato e sognare un futuro che non arriverà mai.
- Io.. - continuò Annabeth piano, talmente piano che se non fossimo stati così vicini non l'avrei neanche sentita, - Io.. Dei, Percy! Mi manca così tanto, e io odio che mi manchi così tanto! - esclamò battendo i pugni sulla sabbia mentre il mare faceva da sottofondo alla sua lacrime che, dispettose, avevano deciso di scorrere libere lungo le sue guance. - Io mi odio perché non riesco a vederlo come dovrei! Perché non riesco a vederlo come il traditore che è stato, come quello che ha ucciso la maggior parte dei miei amici, come quello che si è alleato con il nostro nemico numero uno! Non ci riesco ed è estrenuante non riuscirci! E' estrenuante vedere Luke Castellan come quel quattordicenne che mi ha preso sotto la sua ala quando io avevo appena sette anni. E' estrenuante vederlo come fratello maggiore, estrenuante vederlo come un eroe, vederlo quasi al di sopra di chiunque altro! - singhizzò e io la strinsi un po' di più a me poggiando la testa sulla sua spalla, certa che non avesse ancora terminato il suo sfogo. - E' estrenuante che una persona mi manchi così tanto, Percy. Ho incubi su quella notte sull'Olimpo quasi tutte le notti e nonostante cerchi di scaricare in tutti i modi, niente riesce a farmi dimenticare il padre e il fratello che è stato Luke e che io, prima di lui, non avevo mai avuto! - abbandonò nuovamente la testa al mio petto e quando tornò a parlare, il tono di voce era fin troppo calmo, ferito, spezzato con la facilità di una foglia, - è come camminare sempre e costantemente nel buio, un tunnel senza fine. Non riesco ad uscirne, non riesco a smettere di soffrire per lui, non riesco a smettere di soffrire ogni volta che vedo la sua foto nella casa grande, non riesco a smettere di soffrire ogni volta che penso a quegli abbracci che non potrò mai più ricevere. Non riesco a concepire il fatto che sia morto, come non sono mai riuscita a concepire il suo aver cambiato bandiera.
Gli occhi grigi erano ancora serrati mentre parlava, la voce rotta e talvolta scossa leggermente dai singhiozzi e mai come prima d'ora, mi ero sentito così impotente. Così incapace di aiutare una delle persone che più amavo al mondo.
Dopo un paio di secondi sembrò riprendersi e drizzò la schiena di scatto, asciugandosi le lacrime e cercando quasi di scappare alla mia presa, - Mi..mi dispiace.. non varei dovuto parlarti per nulla di queste cose, sono un'idiota, dico sul serio. Mi dis..
- Anche a me - confessai in quel momento.
Lei si voltò leggermente verso di me, il tanto che bastava per guardarsi il viso con un'espressione confusa, - cosa? - domandò.
- Luke - esalai in un respiro, - manca anche a me, molto e più di quanto voglia.
Annabeth sbarrò gli occhioni grigi, sorpresa forse tanto quanto lo ero io per aver confessato in un qualcosa che avevo sempre tenuto dentro di me. Non ne era a conoscenza neanche Grover.
- Luke è stato il primo amico che mi sono fatto al campo. Il mio primo insegnante di spada, il mio primo vero confidente e fratello. Mi manca più di quanto voglia ammettere a me stesso - tolsi un braccio dalla vita di Annabeth per passarmi una mano tra i capelli e poi, tornai ad abbracciarle i fianchi, - Non sono mai riuscito a vederlo come un traditore, mai più da quanto si è sacrificato sull'Olimpo per noi - le diedi un bacio sulla guancia prima di continuare, - Annabeth non ti devi odiare perché ti manca, perché lo consideri un eroe. Luke è sempre stato molto più di quanto tu stessa fossi disposta a credere e, inutile negarlo, lui per te c'è sempre stato e sono certo che sei stata la persona che ha amato di più al mondo, assieme a Talia - aggiunsi con un sorriso mentre le guance di Annabeth tornavano ad esser rigate dalle guance, - ti manca perché è stato una parte fondamentale della tua vita, e lo è anche adesso, solo che costringi te stessa a negare l'affetto che nutri per lui. Cammini nel buio solo perché ti cotringi a farlo, solo perché ti ostini a vedere il buio, solo perché vuoi una determinata immagine di Luke nei tuoi pensieri ed andare in lotta contro te stessa non ti fa vedere una via d'uscita, - mi sorpresi anche io di quelle parole così profonde uscite dalla mia bocca e se la situazione non fosse stata tanto critica, mi sarei anche fatto un applauso da solo, - Forse adesso ti senti persa, senti di non trovare una via in mezzo al buio, ma io ci sarò sempre per te. Io per te ci sarò sempre e ti prometto che troveremo assieme una via attraverso il buio, quella via che ci permetterà di essere finalmente felici - sospirai mentre la mancanza di Luke mi trafiggeva il petto come una lama di ghiaccio, - trovermo assieme una via attraverso il buio e saremo finalmente felici, finalmente senza pensieri. Te lo prometto Annabeth, ti giuro, che la troveremo.
E per dei secondi che mi parvero interminabili, ci fu un silenzio assurdo, rotto solo dalle onde che si increspavano sulla riva e da qalche mostro nel bosco, ma quelli non erano mai stati un problema.
Siamo semidei, mostri e allegra compagnia sono all'ordine del giorno.
Annabeth si sistemò un po' meglio tra le mie gambe, in modo di avere la schiena poggiata alla mia coscia e non più al mio petto, - ti amo, Testa d'Alghe - e mi baciò prima che potessi formulare un "anche io".
Mi baciò accoccolandosi un po' al mio petto mentre le stringevo delicatamente i fianchi, le bocche aperte l'una contro quella dell'altro e le farfalle che mi volavano nello stomaco come impazzite.
Le accarezzai la schiena coperta dalla mia maglietta leggera e quando pensavo che avrei trovato il gancetto del reggiseno, le mie mani continuarono senza ostacoli fino alle scapole prima che le facessi scivolare sotto la maglia, accarezzandole la pelle morbida dei fianchi e poi salendo lentamente lungo il busto fino a ragiungere i seni nudi e sfiorarli leggermente con le dita.
Sfregai il naso contro il suo appena ci allontanammo, un sorriso che attraversava entrambi i nostri volti mentre continuavo ad accarezzarle il corpo, - ti amo anche io, Annabeth.
E poi, ci baciammo di nuovo, certo che, quegli incastri perfetti di labbra, quei baci infuocati sul collo che ricoprivano la pelle di entrambi e quegli schiocchi che adesso, facevano compagnia al rumore delle onde, sarebbero continuati per tutta la notte.




Angolo autrice:
Ehiila<3
Non so come mi sia venuta l'ispirazione per questa Shot, ma uno dei motivi per i quali l'ho scritta era per dire, a chiunque la stia aspettando, che non mi sono affatto dimenticata della long! E' in fase di produzione anche se ci vorrà un po' prima che la pubblichi. Sono una ragazza estremamente auto-critica e ho sempre bisogno di rivedere e correggere davvero troppe volte prima che sia sicura che vada bene. Vi chiedo ancora un po' di pazienza, con la promessa che questa ff arriverà di sicuro:**
Passiamo a questa shot invece.
Mi è venuta l'ispirazione ieri notte, ho pensato che né Annabeth né Percy sarebbe mai potuto essere realmente e totalmente indifferenti alla morte di Luke e ne è venuta fuori questa cosa AHAHA 
come al solito, ho scritto direttamente qui su efp, di getto e se devo essere sincera, ci tengo abbastanza dato che è stata abbastanza personale da scrivere.
Per chiunque se lo stesse chiedendo, il titolo di questa Shot è ispirata alla mia canzone preferita dei One Direction "Through the dark" che consiglio a tutti per il significato che ha.
Per chiunque abbia pregiudizi, se li metta in culo per mezzo secondo e la ascolti dato che è stupenda AHAH
Per concludere, dato che fra pochissimo devo uscire con una delle mie migliori amiche, fatemi sapere che ne pensate se vi va, leggere le vostre recensioni mi sempre sempre sorridere:D mi scuso per gli eventuali errori, ma non ho proprio tempo per corregerla:/
Vi sembrarà strano, ma se non avessi qualcuno che mi sostiene come voi lettori, e anche voi che mettete semplicemente la storia tra le preferite e le seguite, io non continuerei neanche a scrivere. Siete un po' della mia forza, un po' dei motivi che portano ad aprire la pagina di efp e la pagina di word almeno 3500 volte al giorno HAHA
Vi voglio bene, sapete?
Alla prossima,
Ciao ciao<3
  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Percy Jackson / Vai alla pagina dell'autore: thedgeofbreakingdown