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Autore: irishpuppysmile    10/01/2014    3 recensioni
-Torno appena finiscono le lezioni, tu non muoverti- disse con tono preoccupato

Provò ad alzarsi ma rinunciò dopo il secondo tentativo sentendo il corpo già stanco e affaticato si ristese chiudendo gli occhi e ritrovandosi in uno stato di dormiveglia e che pian piano, nel corso della mattinata si trasformò in un vero e proprio sonno senza sogni.

l’imbarazzo di quel momento si confuse con il rossore della febbre rendendolo un pomodoro stagionato.

((SyoxNatsuki))
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Natsuki/Satsuki Shinomiya, Syo Kurusu
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Spazio Autrice u.u:  Saaalve! Questa è la mia prima fanfic su Uta no prince sama. E’ ambientata nella prima serie c: Non è la prima volta che scrivo una Shonen-ai o una Yaoi quindi mi ci so muovere nel campo ma se non vi piace, vi prego, ditemelo sto cercando di migliorare c:
 
I love you 
 
-Torno appena finiscono le lezioni, tu non muoverti- disse con tono preoccupato il biondo rivolgendo lo sguardo al letto davanti a lui. La figura del ragazzo a cui aveva rivolto la parole era sommerso dalle coperte e nonostante fosse accaldato sapeva che avrebbe avuto freddo se si fosse tolto anche solo uno dei due lenzuoli che aveva. Annuì mormorando uno ‘stupido’ e sentì la porta di camera chiudersi. Tanto lo sapeva che il suo compagno di stanza non avrebbe pensato altro che a lui durante le ore di lezioni. Era sempre premuroso e gentile, molte volte soffocante ma infondo non le dispiacevano quelle attenzioni ed era inutile negarlo, almeno a se stesso.

Si rigirò nelle coperte portando lo sguardo al letto di Natsuki ormai fatto e senza un piega. Sopra le coperte vi era il suo pigiama piegato, evidentemente si era scordato di riporlo nel cassetto dato che aveva pensato subito alla sua salute. Gli aveva portato due bottiglie d’acqua e qualcosa da mangiare che stava sul pavimento accanto al letto, in mondo che se avesse allungato la mano verso il basso avrebbe potuto prenderle. Non gli piaceva fare preoccupare la gente ma a quanto pare a Natsuki non importava e si preoccupava lo stesso per lui. Alla fine si era ammalato e ora stava perdendo ore preziose anche se era rilassante crogiolarsi tutta la mattina.

Si stese e guardò il soffitto: di solito rimaneva raramente da solo dato che il suo compagno di stanza stava sempre incollato a lui ma quando lui componeva, lasciando quindi spazio a Satsuki: Syo spariva nel nulla. E come giudicarlo? Aveva paura di Satsuki e il suo orgoglio ne risentiva nell’ammetterlo ma quello sguardo e quel ghigno perennemente sul suo volto deformavano la personalità di Natsuki nonostante fosse una parte di lui. Ora che era inchiodato a letto per colpa della febbre sperò che a Natsuki non venisse la geniale idea di comporre lasciando spazio a Satsuki.
Provò ad alzarsi ma rinunciò dopo il secondo tentativo sentendo il corpo già stanco e affaticato si ristese chiudendo gli occhi e ritrovandosi in uno stato di dormiveglia e che pian piano, nel corso della mattinata si trasformò in un vero e proprio sonno senza sogni.
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-Ehi, Syo-chan- sussurrò qualcuno interrompendo il sonno profondo del ragazzo, che aprì gli occhi azzurri puntandoli assonnati su quelli verdi del compagno che sembravano sorridere gentili, proprio come le sue labbra. Mugugnò qualcosa richiudendo gli occhi e sentendo un grande mal di testa.
-Non hai mangiato niente- asserì il biondo guardando il pavimento accanto a lui
Un altro mugugno fece girare Natsuki – mi sono addormentato .. – disse come spiegazione, come se il compagno gli avesse fatto una domanda.
-Syo-chan, mangia qualcosa- disse alzandosi dalla posizione in cui era, fece forza sui piedi e dopo si sedette sul letto. Syo lo guardò ma poi spostò lo sguardo. Natsuki prese come un bambino il ragazzo e fece appoggiare la sua schiena al petto, da dietro le lunghe braccia di Natsuki circondarono la vita di Syo per un momento prima di prendere una ciotola di riso bianco e provare a imboccarlo.
-Non serve che mi imbocchi, stupido- disse Syo sentendo la testa pulsare, l’imbarazzo di quel momento si confuse con il rossore della febbre rendendolo un pomodoro stagionato.
-Mangia- disse solo l’altro, con tono dolce
Syo sbuffò e un capogiro improvviso lo fece appoggiare con tutto il peso al petto di Natsuki – sei senza forze, devi .. – non fece in tempo a finire la frase che Syo lo interruppe –Lo so, lo so. Ho capito – replicò cercando di prendere le bacchette e tenerle ferme, ci riuscì solo per pochi secondi ma prima di lasciarle completamente andare sul materasso del letto Natsuki le prese facendo rassegnare l’altro.
-Faccio io, Syo-chan- disse prendendo qualche chicco di riso e portarlo poi alla bocca del ragazzo. Syo con imbarazzo aprì la bocca e mangiò il riso. Le sue guance se è possibile aumentarono l’intensità di colore. Natsuki poggiò il mento sulla spalla destra del compagno e continuò ad imboccarlo in silenzio.
Quando la ciotola fu vuota e Natsuki soddisfatto, Syo appoggiò la testa alla spalla del suo “appoggio” sospirando.
-Rimettiti a letto e riposati Syo-chan- disse abbracciandolo. Syo lo lasciò fare anche perché non aveva le forze né per urlargli contro né per toglierlo dal suo letto. Chiuse gli occhi sentendosi rilassato tra le sue braccia, non era un comportamento da lui e se ne rendeva perfettamente conto ma stava così bene che non voleva togliersi da quella posizione. Natsuki gli baciò il collo facendolo sussultare.
Ok, questo non lo aveva previsto.
-Sei così carino Syo-chan!- disse contento baciandogli la guancia – smettila stupido Natsuki- mormorò guardandolo. I loro sguardi, incrociandosi, si perdettero l’uno nello sguardo dell’altro. Syo iniziò a sentire molto più caldo di prima e schiuse le labbra per cercare di dare più aria ai polmoni. Natsuki si avvicinò al suo volto e quando fu a pochi centimetri da esso lo chiamò
-Syo-chan?- Il ragazzo lo guardò con fare interrogativo e con le labbra ancora schiuse per il caldo – I love you –
Detto questo non fece altro che azzerare le loro distanze. Syo in un primo momento si sentì paralizzato, cercò di spostarlo ma le braccia erano deboli e quindi non ci riuscì. Alla fine ricambiò il bacio: ormai era inutile trattenere i suoi sentimenti no? Ricambiò prima timidamente, ma poi il bacio divenne più appassionato. Entrambi avevano bisogno di aria e a malavoglia si allontanarono da quel contatto ansimando.
-Natsuki?- il biondo lo guardò mentre riprendeva fiato
-I love you- ripeté poi, baciandolo di nuovo per propria iniziativa.


FINE«
   
 
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