Finalmente era tornata a casa. Non le pareva vero di trovarsi nuovamente nella sua città dopo così tanto tempo.
Respirò a pieni polmoni l'aria che la circondava. Quanto le era mancato quel dolce profumo di ciliegio in fiore che caratterizzava la sua città nelle calde giornate primaverili.
Camminò con un dolce sorriso ad ornarle le labbra per quelle strade che conosceva fin da bambina e che aveva lasciato per cercare di trovare pace e fuggire da un dolore troppo grande per la bambina che era.
Passò davanti alla sua vecchia casa, mentre un senso di nostalgia l'attanagliava, ma non si fermò, la sua vecchia scuola e il campo da calcio dove, anni addietro, passava intere giornate a sostenere il fratello durante le sue partite, ma anche sta volta non si fermò, aveva una meta precisa. Continuò a camminare con la mente persa tra dolci ricordi che le facevano sanguinare il cuore, ma non si fermò finché non giunse davanti ad un enorme cancello grigio in ferro battuto. Una lacrima silenziosa le rigò il volto, mentre con passo tremante avanzava fino alla sua meta.
Erano passati dieci anni dall'ultima volta che vi era entrata, eppure ricordava perfettamente la strada, come se non fosse mai andata via.
Percorse quei "corridoi" all'apparenza identici senza fiatare, fino a giungere a destinazione. Davanti ai suoi occhi c'era una bellissima lapide in granito nero, sopra la quale spiccava la foto di un ragazzo, giovane poco più che bambino. Sussultò Yuuka nell'incontrare quegli occhi scuri nella foto, così intensi e simili ai suoi. Come incantata provò ad allungare un braccio per toccare i suoi bellissimi capelli color platino, ma purtroppo si scontrò con la consistenza del vetro. Era solo una fotografia. A quella constatazione le gambe le cedettero e si ritrovò a terra a tentare di trattenere i singhiozzi che da un momento all'altro l'avrebbero travolta. Erano passati dieci anni da quel giorno, ma lei non avrebbe mai potuto dimenticare quel terribile incidente che le aveva strappato la persona più importante della sua vita. Ricordava ancora la paura, le urla, lo stridio dei freni sull'asfalto, il terribile impatto, ma sopra ogni cosa il sangue. Quello non avrebbe mai potuto dimenticarlo. Anche in quel momento, chiudendo gli occhi riusciva ancora a vedere il suo volto stravolto e sporco di sangue, mentre con mani tremanti le scompigliava i capelli per l'ultima volta sussurrandole un flebile -ti voglio bene!- prima che i suoi occhi si chiudessero per sempre. Non riuscì a trattenere più le lacrime a quel ricordo e si lasciò andare ad un pianto disperato davanti a quella lapide, la sua.
-Ti...voglio...bene...nii-San!- riuscì a dire tra un singhiozzo e l'altro, mentre una folata di vento le scompigliava i capelli allo stesso modo in cui era solito fare Shuuya...
 
 
 

ANGOLO COMBINA DISASTRI:
salve gente!
Eccomi qui con una nuova fic sui fratelli Gouenji, o meglio, sui sentimenti della piccola, che in questa fic tanto piccola non è, Yuuka dieci anni dopo la morte del fratello :/
Personalmente non mi sarei mai aspettata di far morire Shuuya, io che lo amo così tanto, invece…
Vabbè tralasciamo…
In compenso spero che possa essere piaciuta a qualcuno e vogliate lasciarmi un commentino pe farmi sapere che ne pensate e per aiutarmi a migliorare xD
Ora corro
Un bacio a tutti
karter