Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: FedeAle1525    10/01/2014    3 recensioni
“Vattene!!! Stai lontano!!! Non ti avvicinare!! Sei un mostro!!! Tesoro non avvicinarti a lui, è un bambino cattivo!!!”
Questo è quello che sopporto tutti i giorni da quando sono nato. La gente del mio villaggio mi considera un mostro per quello che nascondo dentro di me.
Mi chiamo Gaara ho 12 anni e sono il Jinchuuriki del Villaggio della Sabbia.
La storia narra di Gaara e di come riesce a diventare Kazegake, ovviamente in modo differente dal manga, grazie ad una persona molto speciale.
Ci saranno un sacco di avventure che vedranno impegnati i nostri protagonisti (Gaara e Miki), insieme ai personaggi che tutti conoscono del manga.
Non voglio anticiparvi nulla, quindi se vi ho incuriosito leggete pure.
Buona lettura.
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo Personaggio, Sabaku no Gaara, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto prima serie, Naruto Shippuuden
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
CAPITOLO 10: “4 anni dopo”


Passarono 4 anni dal giorno in cui io e Gaara decidemmo di vivere insieme.
4 anni in cui le nostre vite cambiarono completamente.
Dopo aver finito l’accademia e esser diventati dei ninja del Villaggio della Sabbia, poté cominciare la scalata verso il titolo di Kazekage.

Gaara cominciò a partecipare alle varie missioni per aiutare il Villaggio e far ricredere gli abitanti sulla sua persona.
Il suo cambiamento venne notato anche dai suoi due fratelli maggiori che, avendo paura di lui, non avevano mai osato avvicinarsi: Kankuro, abile marionettista, e Temari, kunoichi esperta nel combattimento a distanza grazie al suo ventaglio che utilizza come arma ninja che le permette di creare lame di vento.
Da allora, loro tre formano la Squadra dei Fratelli della Sabbia.

Io, non essendo molto abile come ninja, decisi di provare con l’arte medica e cominciai a lavorare nell’ospedale del Villaggio. Con mia grande sorpresa notai degli ottimi risultati e quindi decisi di diventare un Ninja Medico.

Entrambi ci ritrovammo a prendere strade diverse, ma con un obbiettivo comune.

Non fu facile crescere da soli, ma per fortuna un amico di mio padre ci aiutò in questo, anche economicamente.
Non appena seppe della morte di mio padre venne a trovarci e ci offrì il suo aiuto.
Disse di aver conosciuto mio padre non appena si trasferì nel villaggio così, ricordando i vecchi racconti di mio padre, accettai il suo aiuto.





“Driiiiin, driiiiin!”

Sentii suonare la sveglia, ma la mia voglia di alzarmi era pari a zero, così sperai che Gaara facesse smettere quel suono assordante.
Passò qualche secondo e la situazione non cambiò affatto.

“Driiiin, driiiin!”

“Insomma ma quanto ci mette Gaara a spegnere quell’affare!”

“Driiiin, driiin!”

Esasperata mi alzai di scatto.
Miki: “Ho capito! Ho capito! Arrivo!”
Colpii la sveglia un po’ più forte del solito, mentre ero ancora assonata.
“Finalmente ha smesso!”
Miki: “Insomma, Gaara, avresti potuto spegnerla tu!”
Non ricevetti risposta e mi voltai verso l’altro capo del letto. Era vuoto.
“Ecco! Ci risiamo! Avrebbe potuto almeno avvisare!”
Mi alzai dal letto.
Dopo essermi lavata e vestita mi diressi in cucina.
“Chissà che cosa ha preparato oggi Gaara!”
Come mi aspettavo, trovai la tavola già apparecchiata con la colazione pronta e un biglietto accanto.

“Buongiorno Dormigliona!
Spero tu non abbia litigato con la sveglia come al solito.
Sono dovuto uscire presto per una missione.
La colazione la trovi pronta sul tavolo.
Non esagerare.

Buon lavoro.
A stasera.”


“Sempre il solito!”

Lessi quel bigliettino e sul mio voltò apparve un sorriso a 32 denti.
Non era la prima volta che accadeva eppure ogni volta era come se fosse la prima.
Sapere che lui si preoccupava per me mi rese felice e potei cominciare al meglio la giornata.
Finii la colazione, uscii di casa e mi diressi in Ospedale.

Arrivata in Ospedale misi il camice e mi preparai a far visita ad alcuni pazienti ricoverati ed a sperimentare qualche nuova tecnica medica in laboratorio.

“Diamoci dentro!”


Gaara POV

Il sole stava per tramontare e noi avevamo appena terminato gli incarichi odierni.
Attraversammo il deserto e arrivammo alle porte del Villaggio.
Temari: “Bene, ragazzi! Anche per oggi abbiamo finito!”
Kankuro: “Si, dobbiamo andare a fare rapporto al Kazekage.”
“Già! Fare rapporto. Ma oggi non ho proprio voglia di vederlo.”
Gaara: “Sentite ragazzi, vi dispiace andare voi a fare rapporto?”
Kankuro: “Perché? Tu non vieni?”
Gaara: “No! Avrei una certa cosa da sbrigare!”
Kankuro: “Cioè?”
Gaara: “Ehm…”
Temari: “Dai Kankuro! Sbrigati o faremo tardi!”
Kankuro: “Ma-ma Temari aspetta!”
Kankuro corse dietro a Temari per non rimanere indietro.
Io mi diressi dalla parte opposta.
“Bene Gaara, allora ci vediamo domani! Buona notte!”
Gaara: “Si! A domani! Buona notte!”
“Grazie mille, Temari!”


Temari POV

Io e Kankuro ci incamminammo verso la Magione.
Kankuro: “Insomma Temari, ma perché sei andata via in quel modo?”
Temari: “Perché se no avremmo fatto tardi!”
Kankuro: “Si, ma Gaara…”
Temari: “Non c’è bisogno che ci sia anche Gaara!”
Dalla sua espressione sbalordita, capii che il mio tono era stato un po’ brusco.
Temari: “Insomma Kankuro! Proprio non ci arrivi al perchè?”
La sua faccia si fece ancora sorpresa.
Temari: “E’ comprensibile che Gaara non voglia vedere nostro padre dopo quelle che ha passato.”
Kankuro: “In effetti, hai ragione! Ma che faccenda aveva da fare a quest’ora?”
Temari: “Probabilmente nulla. Se il mio intuito non sbaglia, scommetto sarà andato in ospedale da Miki.”
Kankuro: “Quei due ormai sono inseparabili!”
Dal tono che usò dedussi che era alquanto infastidito da ciò.
Temari: “Dovresti essere felice per nostro fratello. Dopo anni ha trovato una persona che lo apprezza per quel che è e non per quel che porta dentro. Ricordati poi, che anche noi abbiamo fatto lo stesso errore. Dovresti prendere esempio.”
Non rispose. Aveva capito la lezione.


Gaara POV

Arrivai davanti all’Ospedale ed entrai.
L’atmosfera che ogni volta si respirava lì dentro era ben diversa da quello che ci si poteva aspettare.
Anche se era un luogo in cui vi erano persone malate, l’atmosfera era calma e serena.
I dottori erano sempre pronti a regalare un sorriso a qualsiasi paziente, e quest’ultimo era ben lieto di contraccambiare.
Ero completamente immerso in quel senso di piacere, ma una voce mi svegliò.
Infermiera: “Buonasera, Gaara-sama.”
“Gaara-sama?”
Non mi ero ancora abituato a quel nome, mi metteva a disagio.
Non mi sentivo superiore a nessun’altro, però rimanevo pur sempre il figlio del Kazekage.
Lasciai che gli abitanti mi chiamassero il quel modo perché dimostrava che, finalmente, avevano cominciato a rispettarmi.
Gaara: “Buonasera.”
Infermiera: “Sta per caso cercando Miki?
Gaara: “Sì, sono venuto a trovarla.”
Sul volto dell’infermiera apparve uno strano sorrisino.
Lì per lì non né capii il significato e non me ne preoccupai molto.
Infermiera: “Sta finendo il giro dei pazienti. Tra poco dovrebbe aver finito. Se vuole può aspettare qui!”
Gaara: “Grazie, ma penso che la raggiungerò. Arrivederci.”
Infermiera: “Arrivederci.”
Mi avviai verso il corridoio principale. Mentre camminavo non potei far a meno di guardare all’interno delle camere e, non per nulla sorpreso, notai che l’atmosfera era sempre la stessa.
Arrivai in fondo al corridoio e non sapevo da che parte svoltare.
Mi voltai a destra e vidi Miki entrare nell’ultima stanza. Decisi di raggiungerla.
Davanti alla porta non resistetti e diedi una sbirciatina all’interno.
Miki stava controllando la salute di una bambina, credo avesse intorno ai 10 anni.
Lo faceva con gentilezza e con il sorriso. Non so cosa si stessero dicendo, ma la bambina scoppiò a ridere e io non potei fare a meno di sorridere nel vedere quella scena.
“Meglio non interromperla. Aspetterò qui fuori.”
Così mi appoggiai al muro con le braccia conserte in attesa che Miki uscisse dalla


Miki POV

Ero contenta. Le condizioni della bambina erano migliorate e si erano stabilizzate.
Il giorno prima era arrivata in ospedale con la febbre altissima, così era stata subito ricoverata.

Salutai la bambina e uscii dalla stanza. Notai Gaara appoggiato al muro di fronte.
Ne fui felice, ma altrettanto sorpresa.
Miki: “Gaara!? Che ci fai qui?”
Gaara: “Ciao Miki!”
Il suo tono era un po’ alterato.
Miki: “Ops! Scusa! Ciao Gaara!”
Gaara: “Ho finito prima ed ho deciso di venire a trovarti.”
Miki: “Bhe, grazie! Ho finito il mio giro. Vado a cambiarmi, così poi torniamo a casa.”
Gaara: “Ok, ti aspetto all’entrata.”
Entrambi ci dirigemmo verso le nostre mete.

Dopo essermi cambiata, raggiunsi l’entrata dove Gaara mi stava aspettando.
Infermiera: “A domani, Miki.”
Miki: “A domani.”
Infermiera: “Arrivederci, Gaara-sama.”
Gaara: “Arrivederci.”
Lasciammo l’ospedale.

Miki: “Allora Gaara, com’è andata la missione?”
Gaara: “Bene! Dovevamo solo consegnare dei documenti al Villaggio della Foglia, ma qualcuno ci ha intrattenuto più del previsto.”
Miki: “E chi?”
Gaara: “Naruto Uzumaki, il Jinchuuriki del Villaggio della Foglia!”
Miki: “Hai conosciuto il Jinchuuriki del Villaggio della Foglia?”
Gaara: “Già! Era lui che doveva condurci alla Magione dell’Hokage al nostro arrivo.”
Notai che il ricordo di quell’episodio lo rese felice, e non potei non esserlo anche io.
Miki: “E in che senso vi ha trattenuto più del previsto?”
Gaara: “Non appena ha saputo che anche io sono un Jinchuuriki gli si sono illuminati gli occhi. Avresti dovuto vederlo. Era così entusiasta.”
Miki: “Bhe, anche tu non mi sembri da meno nel ricordarlo. O sbaglio?”
Gaara: “No, non sbagli. Ci ha invitato a mangiare del ramen. Visto il suo entusiasmo non potevo rifiutare.”
Miki: “Scommetto che ti sei divertito?”
Gaara: “Già! Ci siamo raccontati a vicenda le nostre storie. Anche lui ha sofferto molto a causa del demone che porta dentro, eppure era felice e sereno nel raccontarlo. Ha trovato degli amici su cui contare e al Villaggio viene rispettato. E sai qual è il suo sogno?”
Miki: “No! Qual è?”
Gaara: “Vuole diventare Hokage! Proprio come me!”
Miki: “Avete un sacco di cose in comune. Sai, credo che presto diventerete dei buoni amici.”
Gaara: “Aver trovato un’altra persona con un passato simile al mio, mi ha confortato. E credo che tu abbia ragione. Sento che tra noi ci sia un legame speciale che presto si trasformerà in amicizia.”
Miki: “Sono sicura che anche lui prova lo stesso.”
Ero felice per Gaara, visto che aveva trovato un amico su cui contare.
Miki: “Sono curiosa. Un giorno me lo farai conoscere.”
Gaara: “Ok! Mi ha detto che sarebbe venuto a trovarmi. In quella occasione te lo farò conoscere.”
Miki: “Non vedo l’ora!”
Dopo la nostra chiacchierata, arrivammo a casa.
Ci dirigemmo in cucina per preparare la


Gaara

“Toc! Toc!"

Miki: “Bussano! Chi sarà mai a quest’ora?”
Gaara: “Non lo so! Vado a vedere!”
Aprii la porta e mi ritrovai davanti i miei fratelli.
Gaara: “Temari? Kankuro? Che ci fate qui a quest’ora?”
Temari: “Siamo passati per dirti che abbiamo appena finito di fare rapporto. Domani ci vediamo allo stesso posto!”
Kankuro: “Allora Gaara hai sbrigato quella cosa che avevi da fare?”
“Eccolo che ricomincia!”
Non ebbi il tempo di rispondere che Kankuro si mise ad urlare.
Kankuro: “Aaaahi! Ma sei matta così mi fai male!”
Temari: “Così impari a tenere a freno quella linguaccia!”
Temari aveva pestato il piede a Kankuro, con molta forza a giudicare dal suo urlo e dal suo tono alquanto alterato.
Provai a trattenermi, ma fu più forte di me.
Gaara: “Ahahahah!”
Kankuro: “Gaara, non c’è nulla da ridere! Mi ha fatto male!”
Gaara: “Ok, scusa! Ora smetto!”
Mio fratello si comportava così già da un po’. Ormai mi ero abituato alle sue frecciatine, e poi c’era Temari che lo teneva a bada. Con loro non mi annoiavo.


Miki POV

Gaara ci stava mettendo troppo, così decisi di andare a controllare

Lo vidi all’ingresso parlare con i suoi fratelli, mi avvicinai.
Miki: “Ciao Ragazzi che ci fate qui?”
Temari: “Ciao Miki, siamo venuti a dare qualche raccomandazione a nostro fratello.”
Kankuro: “Già, ma abbiamo appena finito! Stavamo per andarcene.”
“Eh, no! Stavolta non te la do vinta!”
Kankuro stava per andarsene, ma io cercai di bloccarlo.
Volevo fargli capire che per me era come se fossimo una grande famiglia.
Volevo che lui cominciasse a fidarsi di me.
Miki:“Aspettate! Avete già cenato?”
Kankuro si bloccò.
Temari: “No! E adesso che ci penso comincio ad avere un po’ di fame.”
Kankuro: “Io sto benissimo! Su Temari, andiamo!”
“Gurgle! Gurgle!”
Sentimmo lo stomaco di Kankuro brontolare.
Temari: “Ehm… Hai per caso detto qualcosa Kankuro?”
Miki-Gaara: “Ahahah!”
Kankuro: “Ok, forse un po’ di fame ce l’ho!”
Miki: “Che ne dite di rimanere a cena da noi?”
Temari: “Certo Miki! Grazie! Ottima idea, vero Kankuro?”
Kankuro: “Bhe…”
Gaara: “Dai fratellone, Miki è diventata un ottima cuoca!”
Kankuro: “Ok!”
Kankuro si prestò ad entrare e mentre mi passò accanto ero certa di avergli sentito dire: “Grazie!”.
“Evviva! Sta iniziando ad accettarmi!”
Quella semplice parola aveva creato della speranza e di certo non mi sarei arresa.

Cenammo e tutti apprezzarono la mia cucina, d’altronde avevo avuto un buon insegnante.
La serata passò piacevolmente.
I soliti battibecchi tra Kankuro e Temari avevano reso la serata più movimentata.
Sembravamo davvero una famigliola felice.

Salutammo Kankuro e Temari e ci dirigemmo in cucina per sparecchiare.
Miki: “Gaara!”
Gaara: “Si?”
Miki: “Dovremmo ripetere serate come questa molto più spesso. Non trovi?”
Gaara: “Certo! Perché?”
Miki: “Mi sono divertita un sacco! I tuoi fratelli sono troppo divertenti! E poi mi è sembrato di essere una famiglia!”
Gaara: “Davvero? Bhe, allora ci saranno altre serata come questa! Ai miei fratelli farà molto piacere. A proposito, ti chiedo scusa per il comportamento di Kankuro è solo che…”
Miki: “Non preoccuparti! E’ tuo fratello ed è normale che sia protettivo nei tuoi confronti, ma dopo oggi credo di aver guadagnato qualche punticino in più.”
Gaara: “Davvero?”
Miki: “Sì, prima di entrare in casa mi ha ringraziato per averlo invitato. E’ già un primo passo.”
Gaara: “Eheh! Già! Conoscendo la testardaggine di mio fratello, direi che hai fatto centro.”
Miki: “Tuo fratello ha trovato pane per i suoi denti!”
Gaara: “Lo credo anche io!”
Miki-Gaara: “Ahahah!”
Gaara: “Su dai, adesso andiamo a dormire. Domani ci aspetta un’altra lunga giornata.”

Andammo in camera.
Per entrambi era stata una bella giornata, ma anche un po’ faticosa e quindi non ci mettemmo molto a prendere sonno.




ANGOLO DELL’AUTRICE

Rieccomi!! ;) Buon anno a tutti!! ^^

Ho passato delle belle vacanze che mi hanno fatto sfornare questo bellissimo (spero XD) capitolo!! ;)
Spero che siano state delle belle vacanze anche per voi!! ^^

E’ un capitolo molto “soft”, non succede nulla di importante!! ;)
E’ solo per far capire come sono cambiate le loro vite dopo 4 anni!! ;)

Come non potevo far apparire i due cari fratelli!! ^^ Spero di averli resi bene!! ;)
Si sente parlare anche di Naruto!! ;)

Spero che questo cap abbastanza lungo vi sia piaciuto e sia valso l’attesa!! ;)

Vi ringrazio, come sempre, per seguirmi e ringrazio coloro che hanno aggiunto la mia storia tra le seguite, da ricordare o preferite! ^^

Alla prossima!!! ;)

Un bacio!!! *-*
  
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: FedeAle1525