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Autore: Jomaima    10/01/2014    0 recensioni
Mi sono innamorata di una superstar.
Sono innamorata di un ragazzo che non sapra mai che esisto, non saprà mai che io sono qui, che lo aspetto.. sono innamorata di un ragazzo che non incontrerò mai..
Piango ogni notte, sperando di avere la possibilità di abbracciarlo. Di ringraziarlo.. per tutto quello fa per me, per tutto quello che mi ha dato.
Piango fino ad addormentarmi, e la mattina mi alzo, faccio finta di non aver pianto, che non sia successo niente, e vado a scuola, camminando con la testa alta, proprio come lui mi ha insegnato.
Sono Charlot, ho diciassette anni e la mia vita è noiosa.
Non è vero, scherzavo.
La mia vita è uno sballo.
Essere una Belieber è uno sballo.
TRAILER: https://www.youtube.com/watch?v=kGFCKNGPpmY&feature=youtu.be
Genere: Comico, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over, Lemon | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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Mi sono innamorata di una superstar.
Sono innamorata di un ragazzo che non sapra mai che esisto, non saprà mai che io sono qui, che lo aspetto.. sono innamorata di un ragazzo che non incontrerò mai..
Piango ogni notte, sperando di avere la possibilità di abbracciarlo. Di ringraziarlo.. per  tutto quello fa per me, per tutto quello che mi ha dato.
Piango fino ad addormentarmi, e la mattina mi alzo, faccio finta di non aver pianto, che non sia successo niente, e vado a scuola, camminando con la testa alta, proprio come lui mi ha insegnato.

Sono Charlot, ho diciassette anni e la mia vita è noiosa.
Non è vero, scherzo.
La mia vita è uno sballo.
Essere una Belieber è uno sballo.

La mia vita ruota esattamente intorno a Justin Bieber, la mia vita, la mia meta, il mio tutto.
Non vorrei neanche pensare se lui non esistesse.

Beh, se lui non esistesse.. la mia vita sarebbe totalmente diversa, sarebbe noiosa. 
Non avrei la camera tappezzata di suoi poster, le coperte coi suoi poster, il diario pieno di sue foto.

Forse non sarei neanche qui a raccontarvi questo se non fossi una Belieber.


Cominciamo da principio.
Cominciamo dal momento in cui mia madre mi regalò..

"Chaarlot! Io e papà ti abbiamo comprato un biglieto.." mamma neanche finì la frase che io ero giù in salottò con gli occhi eccitati.
"Il biglietto per un concerto!" dissi con voce eccitata

Mia madre scosse la testa

"Un meet&great" dissi con ancora più eccitazione

Mia madre scosse la testa

"Un.. " dissi bloccandomi, non c'era più niente da comprare che mi avrebbe potuto rendere felice. 
Niente. Nientee!
Se non centrava Justin, non mi rendeva felice. Punto.

"Un motorino!" mi dissero i miei genitori in coro facendomi tintinnare le chiavi davanti agli occhi 
"Sapevamo quanto ci tenessi e quanto tempo ci hai messo a passare l'esame e i tuoi buoni voti a scuola" mi disse mia madre con un enorme sorriso stampato in faccia "Ed è per questo che ti abbiamo voluto premiare"

Rimasi immobile, guardondoli con un sopracciglio alzato.

Ma diamine, non gli bastava regalarmi un fottuto meet&grat?!
No. Loro dovevano regalarmi un motorino, per il quale mia madre mi aveva costretto a fare la patente visto che non voleva più accompagniarmi a scuola in macchina, gli scoccia, dice.

"Non sei contenta?" mi chiese mio padre con una nota di delusione nella voce.
"No, assolutamente" dissi andando ad abbracciarli "Ma.. sapete cosa avrei preferito"
"Charlot, sei stata a tre concerti!" mi rimproverò mia madre "Non ti bastano?"
"No!" dissi.

Assistere ai concerti non basta mai. 
Almeno finchè non sarò One Less Lonley Girl o la fidanzata di Justin. In quel caso posso anche farne a meno dei concerti, non per sempre, ma per un po.

"Sei un caso impossibile" disse mia madre alzando gli occhi al cielo
"No" dissi incrociando le braccia al petto "Voglio un biglietto"
"Non fare la bambina" disse mia madre votlandomi le spalle.

Alzai gli occhi al cielo e corsi in camera mia, ad ascoltare musica, dal mio angelo.


"Mamma, lo so giudare sto coso, tranquilla!" dissi alzando gli occhi al cielo
"Charlot! Sono tua madre, ed è ovvio che mi preoccupi" mi rimproverò per l'ennesima vola quella mattina
"Mamma" dissi con ironia allacciandomi il casco.
Mia madre si limitò a scuotere la testa "Fai solo attenzione"
"Va vabene" dissi finendo di allacciarmi il motornio e facendo l'occhiolino a mia madre.

Adoro l'aria che mi accarezza i capelli mentre guido il motorino, adoro sentirmi libera, leggera, potente.
Guardo le persone che mi sfrecciano di lato velocemente e mi sento un razzo, mi sento.. mi sento..

"OMMIODDIO!" urlò frenando bruscamente, e un automobile quasi non si schiandtò contro di me.
Mi sentii urlare dietro, ma non ci feci caso. La mia testa era altrove, la mia testa era lì, davanti a me.
Con quelle ragazze urlanti davanti ad un palazzo.

Sapevo che erano li.
Avrei riconosciuto un gruppo di Belieber fra altri mille fandom.

Parcheggiai subito il motorino e corsi in mezzo alle ragazze, dovetti spingere per arrivare in mezzo.
"Dov'è Justin?" fu la prima cosa che dissi
"E' li" disse una indicando il palazzo "Il mio eroe è li"
"Cosa fa? E perchè è li?" chiesi subito
"Non lo so, c'è arrivata la foto su instangram di una ragazza con Justin davanti a questo Hotel e dopo pochi minuti si sono radunate più di un centinaio di ragazze qua davanti" disse con eccitazione nella voce.
"Oddio.." dissi portandomi una mano davanti alla bocca "Ed è uscito?"
"No" disse la ragazza scuotendo la testa "Non si è nemmeno affacciato alla finestra"
"E perchè non entrate dentro?" chiesi
"Non ci fanno entrare" disse la ragazza ridendo "Le sanno riconscere le Belieber da una ragazza normale
"Cavolo.." dissi.

Ma vaffanculo.
Justin era li, davanti a me, un muro cci separava e io mi dovevo lasciar sfuggire l'occasione?
Fottetevi tutti.

Me ne andai lasciando la ragazza da sola, e camminai verso l'entrata dell'hotel.
Mi sciolsi i capelli prima di entrare, per avere un aria più matura.
Entrai nella Hall, con lo sguardo basso, e mi diressi verso l'ascensore, sotto lo sguardo sconcentrato della ragazza della reception.

"Mi scusi" mi disse, prima che riuscissi a premere il bottone dell'ascensore
"Si?" dissi con sguardo serio, voltandomi verso la biondina che mi fissava con uno sguardo indagatorio
"Dove pensa di andare lei?" mi chiese scettica
"In camera mia?" dissi con tono sarcastico
"Non mi risulta che lei sia in questo Hotel.." disse digitando qualcosa al computer
"Ma se non sai nemmeno come mi chiamo" sbottai incrociando le braccia "E se permetti, sono di fretta, mia madre mi sta aspettando" dissi premendo il bottone

"Mi dispiace, ma non posso farla salire" disse la ragazza con tono fermo
"Cosa? Voglio il direttore!" dissi con rabbia "E' una cosa indecente!"
"C-cosa?" chiese la ragazza sconcentrata "Mi dica come si chiama e io la cerco"
"Mi chiamo Helene" dissi "Helen Jonson" 
"Un attimo" e si mise a digitare qualcosa nel computer.

Ma al diavolo. 
L'ascensore si aprii e mi infilai dentro, sotto lo sguardo arrabbiato della ragazza, che si alzò improvvisamente e non so cosa urlò dopo.
Fottetevi.
Questo e altro per Justin.


Okay, e ora dove vado? Pensai appena l'ascensore cominciò a salire.

Premetti il terzo bottone, terzo piano, penso..
Merda, il tempo non passa, pensai ticchiettando il piede nervosamente contro terra.

Si aprì, dopo quello che mi era sembrata un eternità.
Cominciaia correre, nemmeno io sapevo dove.

"Non lo so, mi sa che è qui" sentii dire, e feci retromarci, abbassando losguardo e continuando a camminare, come se ninete fosse.
Le guardie di sicurezza mi passarono davanti come se niente fosse.

Uff, che sollievo, pensai.
Mi voltai per ritornare ai miei passi..
"E tu?" sentii dire "Sei in questo piano?"

Vaffanculo.
Bussai alla prima porta che avevo davanti, e sorridetti alle guardie annuendo "Si, questa è la mia stanza"
Loro mi fecero un cenno e continuarono a camminare, in cerca di me.

Cazzo, mi voltai e feci per correre, ma la porta si aprì, e quasi non mi venne un infarto.
  
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