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Autore: RevolutionVoltage    11/01/2014    1 recensioni
Larry - Pov Niall
Stavo seduto comodo sul divano a guardare un film, godendomi le carezze delle dita di Zayn tra le mie ciocche bionde quando entrarono, in preda a non so quale incomprensibile attacco di qualcosa, Harry e Louis.
Solo lo sguardo che mi piantarono addosso – terrorizzante e allo stesso tempo supplichevole – mi fece rabbrividire.
Vennero dritti verso di me e non mi lasciarono neanche il tempo di domandare il classico “Posso fare qualcosa per voi, ragazzi?” perché Louis mi aveva già rovesciato addosso la sua – la loro – richiesta,
Alle sue spalle Harry arrossiva, torturandosi il labbro inferiore con i denti.
-Ci suoni “Little Things”?-

Di: ReVoltage
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Niall Horan, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Counting Star'
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Larry pov Niall viola

 And this song goes to...

Forse era il caso che cominciassi a far valere la mia voce in questo gruppo.
Niall, sei davvero troppo buono con questi scellerati. Tira fuori gli attributi.
La situazione era la seguente: stavo seduto comodo sul divano a guardare un film, godendomi le carezze delle dita di Zayn tra le mie ciocche bionde quando entrarono, in preda a non so quale incomprensibile attacco di qualcosa, Harry e Louis.
Solo lo sguardo che mi piantarono addosso – terrorizzante e allo stesso tempo supplichevole – mi fece rabbrividire.
Vennero dritti verso di me e non mi lasciarono neanche il tempo di domandare il classico “Posso fare qualcosa per voi, ragazzi?” perché Louis mi aveva già rovesciato addosso la sua – la loro – richiesta,
Alle sue spalle Harry arrossiva, torturandosi il labbro inferiore con i denti.
-Ci suoni “Little Things”?-
Strabuzzai gli occhi.
-Non te la puoi suonare da solo?- chiesi innocentemente, cercando di soffocare il tono lamentoso che invece, ne ero sicuro, traspariva dalla mia espressione a dir poco scocciata.
Sapevo che non lo avrebbe mai fatto e la sola prospettiva di abbandonare divano, film e Zayn mi faceva venire i brividi.
Avrei fatto di tutto pur di non alzarmi e suonare per loro. Louis sapeva suonare la maledetta chitarra e Harry, beh, Harry se la cavava. Di sicuro, se avevano tutta questa voglia, ce l’avrebbero fatta.
Ma lo avevano chiesto a me. Sospirai.
L’idea era stata sicuramente di Harry che, conoscendolo, poi se ne era vergognato tanto da mandare Louis – il cavaliere dalla lucida armatura d’argento – a difendere la sua causa e ad avanzare la richiesta.
E tutti sapevano che non c’era nulla che Louis non avrebbe fatto, detto, affrontato, sopportato per il suo ragazzo.
Da questo punto di vista, Louis era schifosamente, perdutamente, irrimediabilmente innamorato perso.
Ho osservato questo loro amore in ogni piccola e insignificante fase (dall’accettazione alla decisione di non volere più nascondersi) e ho fatto esperienza in prima persona della forza e dell’audacia che ci vogliono per far sopravvivere un fiore come il loro, per farlo crescere forte.
Spesso, guadandoli, ancora mi stupisco di come ci siano riusciti, di come siano arrivati fino a qui.
A prima vista si direbbe che è stato Harry – il ragazzino tutto timidezza e ricci – a perdere la testa per Louis. Dopo anni, Harry ancora si incanta a guardare Louis quando parla nelle interviste, ancora arrossisce dopo un suo complimento e ancora ride ad ognuna delle sue più squallide battute.
Ma, se osservate attentamente, Louis ama Harry esattamente con la stessa intensità. Louis si perde a fissare le labbra rosse di Harry con una media di 7 volte al giorno, i suoi occhi si illuminano – brillano, letteralmente – quando Harry ride, Louis si è accollato il peso della relazione recitata con Eleanor, per proteggerlo.
Ed erano i piccoli momenti quotidiani come questo – quando Harry si vergogna a chiedere qualcosa e Louis si fa carico del suo desiderio, incurante delle delusioni che potrebbe ricevere – a confermarmi quando l’affetto tra quei due sia davvero radicato e bellissimo.
-Voglio guardare Harry negli occhi mentre gli canto queste parole.- rispose Louis abbassando lo sguardo sul tappeto, leggermente in imbarazzo.
Argh! Adorabili, schifosamente adorabili.
Mi districai da Zayn per salire al piano di sopra, raggiungendo la chitarra.
Afferrai il manico e, maledicendomi per aver rinunciato ai miei momenti di relax per i capricci di due dei miei migliori amici, scesi nuovamente di sotto.
Mi sedetti nuovamente sul divano, mezzo appoggiato al petto di Zayn, ancora brutalmente concentrato sul film, ma comunque dritto abbastanza per suonare decentemente.
Prima avrei iniziato, prima avrei finito.
Dopo aver strimpellato due o tre volte l’intro – quei due si erano persi l’uno negli occhi dell’altro in perfetto stile adolescenti innamorati e io ebbi addirittura paura che si fossero scordati di me – Louis attaccò sul pezzo di Zayn.
Da lì, i successivi tre minuti furono i minuti più pregni di amore che i miei occhi abbiano mai avuto l’onore di vedere.
Occhi negli occhi, mani strette e cuori aperti.
Il pensiero mi colpì all’improvviso: quello era amore.
Harry e Louis si amavano.
Ed un tratto, con ancora in mente ogni loro momento che avevo vissuto indirettamente anche io, pensai fosse un privilegio suonare per loro.
Mi sistemai meglio su Zayn e sorrisi, li guardai e continuai a modellare per loro quella pagina di musica sulla quale potevano ora scrivere tutti i Ti Amo del mondo.

  
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