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Autore: FreDrachen    11/01/2014    6 recensioni
Cos'è realmente accaduto prima che i Draconiani usassero la Padrona dei Tempi per salvare la vita a Karl?
Questa one-short è scritta dal punto di vista di Ratatoskr^_^
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Nda:Ho impiegato mesi e mesi a partorire una storia su questa serie, e l'ispirazione è venuta leggedo un'altra one short "A night with you" di magicadark007(anche se centra poco, ma la mente si aggrappa a qualsiasi cosa):)
Spero vi piaccia^_^
(Dedicata a Magicadark007)^_^
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fabio, Nidafjoll, Ratatoskr
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Nidafjoll vs Ratatoskr:Amore o Odio?'
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Crepuscolo e Ombra

Questa notte è nostra
corri forte angelo mio
come fosse l'ultimo motivo
per rimanere vivo
e se sarà amore
trattalo come un segreto
come il più prezioso dono
ricevuto come me e te
(Amore puro, Alessandra Amoroso)


 
"Maledetto stupido ragazzino" imprecò Ratatoskr mentalmente.
Era partito tre giorni prima da Roma per raggiungere Nida a Monaco.
Stava sorvolando Insbruch addormentata.
Ma la sua mente non era concentrata sul profilo magico della città, bensì a due settimane prima, alla sua sconfitta a Benevento.
Quel ragazzo era forte. Troppo forte.
Si toccò d'istinto la larga bruciatura che depurava il suo viso. Mai nessuno, neppure quel debole di Andrea aveva osato tanto.
Quel moccioso aveva scherzato con il fuoco. E presto gliel'avrebbe fatta pagare.

§§§

Raggiunse Monaco a tarda sera.
Aveva contattato Nida durante il volo.
Si erano dati appuntamento all'EnglischerGarten, nel centro città.
C'era ancora molta gente in giro, pur essendo quasi le undici. Per cui preferì mischiarsi tra gli umani per passare innosservato. Transitò anche per Marienplatz. Si fermò un momento davanti alla statua di drago che troneggiava sulla piazza.
"Un giorno scomparirete per sempre miserabili"pensò.
Il parco si trovava a pochi isolati da lì.
Un posticino non male. Solo che lui detestava con tutto il cuore luoghi non male.
C'era aria di primavera nell'aria. Arricciò il naso disgustato
Trovò la ragazza ai piedi di un piccolo tempietto, a braccia conserte ed espressione d'impazienza sul viso.
«Era ora»sbuffò sprezzante Nida.«Ho messo radici qui a furia di aspettarti. Hai perso la strada per caso?»
Ratatoskr sorvolò sulla battutina sarcastica della compagna.
«Ebbene? Novità?»
Nida scrollò le spalle.
«L'Informatore non ha avuto notizie di rilevanza. E poi sei tu quello con il medaglione».
«Non che serva a molto. Ne so quanto te. L'unica consolazione è che si trova qui in Baviera».
Nida sbuffò.«Un ago in un pagliaio».
«Siamo stati in situazioni peggiori».
La ragazza annuì controvoglia. Solo allora assunse un cipiglio strano.
«Che hai fatto al viso?»
Allungò la mano,sfiorando la pelle sensibile della guancia. A quel contatto Ratatoskr sussultò. Non c'era odio in quel tocco bensì una muta preoccupazione.
Scrollò le spalle recuperando il controllo.«Uno scambio di saluti con il Dormiente di Eltanin».
La vide stringere la mano destra a pugno. Ma non chiese spiegazione di questo improvviso cambio d'umore.
«Prossima mossa?»
Negli occhi di Nida balenò nuova determinazione.«Controllare ogni singolo edificio importante di Monaco, a partire dalla Residenz».

§§§

«Tutto inutile»scattò la ragazza.
Ratatoskr la vide andare avanti e indietro  nella sala di Nymphenburg dove avevano trovato rifugio per la notte.
Nida si sedette sconsolata su una vecchia poltrona.«Non ce la faremo mai».
Ratatoskr continuò a giocherellare con un coltello. Una delle poche cose umane che l'affascinavano erano proprio i coltelli. Quanto gli sarebbe piaciuto affondare la lama nel petto di quel ragazzino...
«Pronto?Proonto?Terra chiama Ratatoskr».
«Mhm»bofonchiò seccato. Aveva interrotto il suo sogno ad occhi aperti.
«Hai ascoltato ciò che ti ho detto?»
«Meglio che ripeti».
«Ti ho chiesto che possiamo fare. Suggerimenti illuminanti?»
Ratatoskr la guardò in sbilenco.
«Invece che ossigenare il cervello per fare battutine sarcastiche e pungenti, potresti farti venire in mente qualcosa anche…»
Si bloccò.
«Cosa c'è?»domandò Nida, cercando senza successo di nascondere la preoccupazione.
Il ragazzo non rispose e tirò fuori dalla tasca della giacca che indossava il medaglione. Emetteva riflessi iridescenti quasi ipnotici.
Sulla superficie stava balenando una figura dai contorni indistinti. Riconobbe a fatica gli spuntoni di alte torri.
«è in un castello».
«Cosa?»
«Il frutto. Si trova in un castello della Baviera».
Nida si rabbuiò.«Fosse facile. C'è Neuschwanstein, Schachen, Hohenschwangau da controllare da cima a fondo. E non sono casette. Impiegheremo tutta la nostra vita a setacciarli».
«Da quando sei così pessimista Nid?»
Nida si avvicinò alla finestra.«Da quando tutto ha iniziato ad andare storto».

§§§

"L'indizio finale dovrebbe arrivare a breve"comunicò Ratatoskr con il pensiero.
"Quanto ci mette quel dannato drago a rivelare la posizione. Sei già in stazione?". La voce di Nida trapelava notevole impazienza.
Ratatoskr sorrise, pur sapendo che Nida non poteva vederlo.
"Si. Aspetta, credo che ci siamo"
Contemplò concentrato la superficie del medaglione.
«Un cigno, una grotta, una cascata. Finalmente»mormorò entusiasta.
"Nid, si trova a Neuschwanstein. Tu sai cosa devi fare".
Non poteva vederla, ma sentiva che in quel momento sorrideva.
"è giunto il momento. Non vedevo l'ora".
Ratatoskr si sbrigò a fare il biglietto alla biglietteria automatica e a prendere all'ultimo minuto il treno per Füssen.
Dopo due ore di viaggio arrivò a destinazione. Il castello s'intagliò davanti ai suoi occhi. Lugubre aggrappato come un rapace al picco roccioso. A Nida sarebbe piaciuto.
Ripensando alla compagna sentì un groppo al cuore.
L'amava? Forse…
Ma non era quello che gli avevano insegnato. L'Amore non esiste, e che l'unico sentimento vero e reale era l'odio.
Un tempo provava gelosia nei confronti della perfezione della compagna. Ma ora, dopo le sconfitte subite dai Draconiani riusciva a scorgere la sua vulnerabilità.
Chiuse gli occhi. Sulle palpebre si disegnò il viso della ragazza. E la trovava bella. Molto bella.
Scacciò quei pensieri.
"Pensa alla missione"si rimproverò.
Passò in rassegna le stanze del palazzo. In quel luogo regnava un'atmosfera quasi…magica.
Quando si trovò in un salone con colonne di marmo cangianti, seppe subito che era prossimo alla meta. I suoi occhi si posarono su una porta di legno che stonava con l'arredamento della sala.
Fu come essere catapultati in un'altra dimensione. Era una grotta, con un piccolo fiumiciattolo. Alla riva era accostata una barca a forma di cigno.
Vi ci salì senza troppi preamboli e raggiunse il laghetto dove confluivano le acque.
Percepì qualcosa sotto la superficie dell''acqua.
Chiamò a raccolta i suoi poteri e si concentrò. Lingue di fuoco nero saettarono fino a raggiungere un globo azzurrino. Ratatoskr represse un espressione esultante. Ce l'aveva fatta.
A fatica riuscì a evocare il frutto in superficie. Rimase un po' titubante nel toccarlo. Solo perché era immune al potere del frutto, grazie alla fiala del medaglione, non significava che non aveva effetti collaterali. Poggiò un dito, e poi un altro fino alla mano intera. Pensava scariche d'energia potentissime. Nulla di tutto ciò, solo una leggera attrazione. Era già preparato a quello. Sapeva che il potere del frutto avrebbe annullato in parte il suo.
Non fece in tempo a rallegrarsi che una fiammata potentissima sfiorò la sua spalla.
Fece in tempo ad abbandonare la barca che un corpo si gettò su di lui e lo trascinò nell'acqua gelida. Lo riconobbe subito. Fabio. Cercava inutilmente di raggiungere il frutto stretto nella sua mano destra.
Gli venne un'idea. Poteva usare il potere del frutto sul ragazzino. Non l'avrebbe ucciso, ma l'avrebbe messo fuori gioco per un po'. Accantonò la vendetta e si concentrò. Dal frutto si propagarono lingue di fuoco nero che colpirono Fabio.
Ratatoskr libero dalla sua presa si gettò contro la cascatella e raggiunse il salone che aveva percorso pochi minuti prima. Stavolta non percorse l'intero palazzo. Aprì le imposte e si alzò in volo.

§§§

"è fatta"esultò Nida eccitatissima.
"Già, e ora non ci resta altro che far cadere il tedesco nella nostra trappola. Sei pronta?"mormorò Ratatoskr telepaticamente.
"Mai stata più pronta di così"
Si concentrarono all'unisono. Ratatoskr percepì l'essenza della compagna come fosse accanto a lui.
Dovevano attirare Karl a Marienplatz per poi ucciderlo.
Confluì i suoi poteri nel medaglione pensando intensamente alla piazza.
A operazione finita si asciugò il sudore dalla fronte. L'attacco di Fabio l'aveva stancato. Ma non poteva lasciare Nida sola a combattere.
A pochi isolati dalla piazza si erse di fronte a lui un muro di fiamme.
Si girò sorpreso.
"Dannazione" pensò.
Il ragazzino si era ripreso prima del previsto.
«Dove credi di andare bastardo?»domandò Fabio con un ghigno spietato.
Ratatoskr cercò di nascondere la paura che serpeggiava nelle viscere.«Non sono affari tuoi Drago».
Fabio si permise un risolino.«Non è che sei preoccupato per la tua ragazza?»
La viverna lo fissò sorpreso. Ragazza? Era così che considerava Nida?
«Cosa te lo fa pensare?»
La risposta lo lasciò senza fiato.«Vi ho spiato per tutto il tempo. Ho visto le occhiate che le lanciavi». Fece un passo avanti.«Dammi il frutto, o non vedrai più la tua fidanzatina».
Ratatoskr strinse la presa sulla sacca contenete il frutto.«Mai».
Fabio scrollò le spalle.«Come vuoi». >Dalla sua mano destra scaturì una fiamma che gettò contro la viverna, che colpì accidentalmente il muro lasciandolo per un attimo disorientato.
«Chissà come se la caverà la tua amichetta contro due nemici»sghignazzò Fabio. Ali di fuoco si materializzarono sulla sua schiena e in un attimo fu in cielo in direzione di Marienplatz.
Ratatoskr provò a tirarsi su, ma la testa gli mandò una fitta potentissima che lo fece barcollare.
«Forza…un ultimo sforzo…Nida ha bisogno di me».
A fatica si alzò in volo.
Quando raggiunse Marienplatz gli si parò davanti una scena surreale. Il corpo di Karl steso a terra con un largo alone nero all'altezza de cuore.
E poi lei. bellissima, parzialmente trasfigurata in una viverna che combatteva contro Fabio.
Con orrore notò la stanchezza della compagna, dovuta anche ai piccoli tagli da cui scendevano rivoli di sangue.
Non ci pensò neppure.
Estrasse il coltello dallo stivale e colpì Fabio alla schiena.
Una. Due. Tre. Quattro volte…
Il corpo cadde a terra in preda al dolore.
Ma lui non ci badò. Volò da Nida, che nel frattempo si era accasciata a terra con gli occhi chiusi.
Fabio l'aveva uccisa?
Non gliel'avrebbe perdonato.
Scostò una ciocca bionda dal suo viso sporco di sangue.
«Nida, svegliati. Abbiamo vinto. Il nostro Signore ne sarà contento. E il merito è in gran parte tuo».
Ma Nida non si mosse alle sue parole.
Un brivido gelido percorse la spina dorsale di Ratatoskr.
No.
Non poteva averla persa.
Le prese la mano e se la portò alla guancia. Era sempre stata fredda, ma ora sapeva di morte.
«Non puoi lasciarmi solo Nida. Non posso andare avanti da solo. Ho bisogno di te»disse, mentre una sottile lacrima scivolò solitaria giù per la gote.
«Io ti amo». Quasi si sorprese di aver pronunciato quelle parole.
Sentì la mano di Nida muoversi sotto il suo tocco. O forse fu solo un suo gesto incondizionato.
«Anch'io»sussurrò debolmente una voce.
Con sollievo di Ratatoskr le palpebre di Nida si alzarono lentamente.
Le prese delicatamente la nuca e l'attirò a sé.
Nida restituì il bacio, come se non aspettasse altro.

§§§

Nida si riprese abbastanza in fretta dalla convalescenza. Pochi giorni dopo era già in forma perfetta.
Ed era euforica. Non solo per la vittoria ma anche del rapporto che si era instaurato tra lei e Ratatoskr.
«Calmati un po'. Ti evo ricordare che solo qualche giorno fa hai rischiato di morire?»le domandò Ratatoskr, con un sorriso.
«E perché ami mi devo calmare. Finalmente siamo riusciti nella nostra impresa».
Ratatoskr sorrise misterioso.«Io non solo quello». La prese in braccio.
«Dai Rat, lasciami»replicò Nida ridendo.
«E perché mai?»
«Perché potrei fare questo». E lo baciò con trasporto.
«Mmm…allora vuol dire che non ti lascerò andare per un bel pezzo».
«Rat guarda»disse Nida alzandosi dalle gambe di Ratatoskr.«Non ricordavo che la luce del sole fosse così intensa».
«Perché quella non è luce solare. Non senti? è carica dell''energia dei nostri nemici».
Se solo avessero saputo. La bolla d'energia era stata scaturita dalla Padrona dei Tempi, che avrebbe cambiato e segnato il loro destino.
Per sempre…




Angolo autrice:piccola premessa alle fans di Fabio:non uccidetemi...tanto non muore:)
Detto questo sono contenta di poter finalmente pubblicare una storia in questo fandom^_^
Buona lettura;)

Drachen:)
   
 
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