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Autore: lupacchiotta blu    12/01/2014    2 recensioni
“Che la mamma sia già tornata?” pensò. Guardò fuori dalla finestra ma non vide nessuno.
La paura prese posto dentro di lei: in quei giorni c’erano stati tre furti da quelle parti, e tutti verso quell’ora. Un’ora strana, è vero, ma è proprio quando non te lo aspetti che i poco di buono escono fuori. E non hanno di certo la cortesia di suonare il campanello, preferiscono aprirsi la porta da soli.
Genere: Suspence, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Ma guarda guarda chi abbiamo qui… non pensavo fossi una ragazza” disse l’uomo con un tono cha a Caterina fece venire i brividi.
“Non ti avvicinare, sono ancora al telefono con la polizia!”
“Ahahahaha! La polizia! Ahahahah! Non ho paura di loro!” e così dicendo le si avventò contro.
Il cellulare cadde dalle mani della ragazza, che sentì i carabinieri urlarle qualcosa, ma non capì cosa.
Il ladro la strattonò per un braccio e la buttò giù dalla botola: a Caterina mancò il fiato per qualche istante, a causa del brutto colpo alla schiena. Fece per rialzarsi, ma lui le tirò uno schiaffo in pieno viso, spaccandole un labbro e facendola cadere di nuovo.
Se prima aveva paura, adesso era terrorizzata.
La prese  per il coletto e la attaccò al muro.
“Credevi di farmi fesso, eh? Credevi che fossi un povero idiota come quello che hai fatto fuori per caso?” disse digrignando i denti. Era molto più aggressivo del primo, e le faceva anche più paura.
Decise di non arrendersi: le era andata bene con uno, se ci avesse messo tutta la sua determinazione, ce l’avrebbe fatta ancora. Gli tirò un pugno sul naso, che si spaccò con uno schiocco. Lui la lasciò andare, e lei lo colpì alle parti basse con un calcio, facendolo piegare in due dal dolore.
“ Io ti ammazzo!”
I suoi occhi erano due braci incandescenti, e la faccia sporca di sangue lo rese ancora più terrificante.
Caterina corse al piano terra in un lampo e mentre lei era arrivata alla porta d’ingresso, si scontrò con suo padre. “Sono salva” pensò.
Lui era chiaramente confuso: la casa buia, la figlia sconvolta e la maglietta bianca diventata rossa…
In quel momento il ladro scese le scale, ancora un po’ dolorante e più cattivo che mai.
“Cosa succede qui?! Che hai fatto a mia figlia? Parla!”
“Succede che io ne ho abbastanza e ora vi faccio saltare il cervello a entrambi!”
E così dicendo estrasse una pistola dalla giacca, puntò l’arma contro Angelo, ma lo mancò per un soffio.
“Papà! Stai attento!”
“Caterina, nasconditi! Aah!” un secondo colpo lo colpì di striscio a una gamba. Il ladro lo colpì in faccia con un calcio, e poi ripetutamente all’addome.
“Avresti fatto meglio a non tornare ora, sai? Adesso ti toccherà veder morire tua figlia prima di te, e poi tu la seguirai!”. Così dicendo la prese per i capelli e le puntò la pistola alla tempia.
“Pronta a morire? Questa è la punizione per aver fatto fuori il mio complice!”
“No… per favore no… cosa vi avevo fatto di male? Io ero solo in casa mia…” disse Caterina in un sussurro, con la voce rotta dal pianto.
“No, ti prego! Non uccidere mia figlia! Ti pagherò quanto vuoi, ma lasciala in pace! Ti scongiuro!” disse il padre. Avrebbe fatto di tutto per salvare la figlia, anche svuotare il suo conto in banca.
“Troppo tardi”.
Ma non fece in tempo a premere il grilletto che un proiettile gli colpì la mano facendogli perdere la pistola.
“Carabinieri! Arrenditi!”.
 
 
Il pomeriggio seguente, Caterina e suo padre vennero dimessi dall’ospedale. Le loro ferite erano superficiali, ma preferirono tenerli un po’ di più per via dello shock subìto.
Si erano salvati per un pelo. Lei era riuscita a dare l’indirizzo alla polizia, che era intervenuta subito.
Il primo uomo, Gianni Saltafosso, era morto, ma la ragazza non è stata sottoposta a processo perché era legittima difesa. Sarebbe stata seguita per alcuni mesi da uno psicologo per riprendersi dal trauma.
Il secondo uomo, Matteo Barbi, aveva alcuni precedenti penali, ed è stato condannato a otto anni di carcere per tentato furto e tentato omicidio.
 
Tutta la famiglia ha traslocato in una nuova casa per dimenticare, per quanto possibile, quell’orrenda notte e cominciare una nuova vita.



Angolo dell'autrice:
Finito! Finalmente questa povera ragazza è riuscita a cavarsela!
Volevo approfittare di questo ultimo capitolo per ringraziare chi leggerà tutta la storia (anime intrepide e coraggiose XD ) e magari scriverà una recensione.
Spero vi sia piaciuta,
Lupacchiotta blu
  
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