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Autore: Arya_95    12/01/2014    7 recensioni
Una one-shot su Rose e Scorpius, la mia coppia preferita.
Una sfortunata partita Serpeverde contro Corvonero che servirà ai due per incontrarsi, incontrarsi davvero.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Corvonero contro Serpeverde.
Una delle partite più importanti del campionato, dovevamo vincere con uno scarto di almeno 70 punti per poter vincere la coppa del Quidditch.
È stato un attimo. Mezzo secondo di distrazione mi è bastato per non vedere il bolide lanciatomi da Fabian Nott, battitore della squadra di Serpeverde.
Non l’ho nemmeno visto, mi ha colpito in testa e sono caduta dalla scopa. Ho avuto giusto il tempo di realizzare che mi sarei schiantata a terra che un paio di braccia mi hanno preso al volo e io mi sono aggrappata alla sua divisa con tutta la forza che avevo.
‘Rose! Stai bene?’ chiede una voce bassa ma preoccupata a pochi centimetri dal mio orecchio. So a chi appartiene, al mio salvatore.
‘Mi hai salvato di nuovo’ dico guardandolo in faccia, fissando il mio sguardo nei suoi occhi di ghiaccio. La testa mi fa un male terribile e mi sento svenire, fatico a mettere a fuoco il suo viso ma non mi serve vederlo per riconoscerlo.
‘cerca di tenerti forte, devo portarti da Madama Chips’ dice tenendomi con un braccio e facendo accelerare la scopa fino a toccare terra vicino agli spogliatoi dove Madama Chips aspetta. Io intanto non capisco nulla, la vista è sempre più annebbiata e sento solo un qualche tipo di stoffa stretto tra le mie mani e un rivolo caldo che mi scende dalla testa.
Scorpius, so che è lui solo perché gli sono ancora aggrappata, mi prende in braccio e, scendendo dalla scopa mi posa delicatamente su un qualcosa che potrebbe sembrare una barella.
Lo sento allontanarsi ma io vorrei che restasse con me.
‘cosa cazzo ti è saltato in mente?’ lo sento urlare, ma la voce mi arriva ovattata.
‘cos’ho fatto?’ sento Nott rispondere.
‘l’hai presa in testa! Gliel’hai quasi spaccata! In più se non l’avessi presa si sarebbe sfracellata al suolo!’
Ho giusto il tempo di sentire queste poche parole che tutto si fa buio e svengo.
 
 
Un profumo, il Suo profumo. È da questo che vengo svegliata.
Ispiro più forte senza aprire gli occhi, ho paura che scompaia. Piano piano comincio a riprendere coscienza. Sento qualcosa tra le mani, vicino al viso: è questo che profuma di lui.
Apro gli occhi e vedo la sua sciarpa serpeverde a pochi millimetri dal mio naso.
‘ti sei svegliata, come stai?’ mi giro di scatto per vedere da dove proviene quella voce, la Sua voce, ma il movimento è stato troppo rapido. Almeno per una ragazza ancora distesa in un letto dell’infermeria e che è stata incosciente per chissà quanto a causa di un bolide in testa.
‘ahi’
‘ehi, piano piano’ mi si avvicina e mi aiuta a mettermi mezza seduta.
‘grazie, grazie davvero. Di avermi aiutata adesso, di avermi preso al volo, di aver mandato via quei grifondoro…’ dico arrossendo. Da quando è successo non ne abbiamo più parlato, anzi non abbiamo praticamente mai parlato, punto.
Eravamo al secondo anno e un gruppetto di grifondoro più grandi mi stava prendendo in giro. Continuavano a criticare i miei capelli rossi e crespi, le mie lentiggini, a dire che sono una secchiona, che sono brutta e altri insulti di ogni tipo, fino a quando non è arrivato lui. Li ha mandati via, difendendomi, poi si è seduto a terra accanto a me e abbracciandomi mi ha consolata. Non dimenticherò mai le sue parole, sono quelle che mi hanno fatto innamorare di lui: ‘Non ascoltarli Rose, tu sei perfetta così come sei. Non devi farti intimorire neanche un secondo da loro, sono solo dei stupidi grifondoro, tutti muscoli e niente cervello! Tu invece sei estremamente intelligente e bella, non piangere piccola’ e mentre mi abbracciava e io gli bagnavo il petto di lacrime lui continuava a ripetere ‘non piangere piccola’.
Vengo riscossa da quel ricordo dalla sua mano che sposta un ciuffo di capelli dalla mia faccia mentre io arrossisco sempre più.
‘stai meglio?’
‘si, grazie a te’ dico abbassando lo sguardo.
‘l’avrebbe fatto chiunque’
‘ma intanto c’eri tu, sei tu che mi hai preso’
Ognuno si guarda le mani, le mie stringono ancora la sua sciarpa.
‘come mai la ho io?’ chiedo.
‘non volevi lasciarla andare, me la sono dovuta togliere perché stavi per strozzarmi. L’hai tenuta stretta tutto il tempo, anche mentre dormivi’ mi dice con quella sua voce bassa e seducente. È rimasto a guardarmi dormire, se potessi arrossirei di più.
‘Albus?’ chiedo schiarendomi la gola ormai secca, d’altronde lui oltre ad essere capitano della squadra di Serpeverde è mio cugino, dovrebbe essere qui!
‘è uscito qualche minuto fa, lo voleva la McGranitt’
‘ok’ dico provando a mettermi una mano tra i capelli. Provando, perché una spessa fasciatura me lo impedisce.
‘miseriaccia, cosa mi hanno messo in testa?’ chiedo, quasi urlando.
‘avevi una brutta botta, e hai perso molto sangue. È stata necessaria quella benda però è un peccato, non lascia liberi i tuoi bellissimi capelli’ dice prendendo una delle poche ciocche ribelli e rigirandosela tra le dita mentre inchioda il suo sguardo nel mio. Il mio cuore comincia a battere fortissimo, i nostri visi non sono mai stati così vicini e la distanza continua a diminuire.
‘se vuoi che mi fermi, dimmelo’ sussurra mentre si fa sempre più vicino e il battito del mio cuore accelera.
A pochi millimetri dalle mie labbra si ferma e mi soffia sulla bocca ‘è l’ultima opportunità che hai per fermarmi’ Ma ormai è tardi, io ho già colmato quella distanza e le nostre labbra si incontrano, sento le sue calde sulle mie, sento il suo cuore battere vicino al mio. Ho sognato spesso questo momento, ma neanche nei miei sogni più rosei sarebbe potuto essere così perfetto, perfetto come lo siamo noi insieme, uguali e diversi, complementari, da soli non siamo niente e insieme siamo tutto. Ho bisogno di lui, ora più che mai riesco a capirlo, e il battito del suo cuore sul mio mi fa capire che anche lui ha bisogno di me. Ci apparteniamo, e niente potrà mai separarci.

NOTE: Eccomi con l'ennesima Rose/Scorpius (no, non ne avevo ancora scritte abbastanza, è solo la quinta!).
Innanzi tutto DEVO ringraziare quella pazza di 
LilyMoonCorvonero che ha pensato bene di sotterrare ancora di più la mia autostima aiutandomi a scrivere questa storia (guai a te se provi a contraddirmi <3)
e poi nulla, spero che la storia vi piaccia <3

 
  
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