Sherlock si sfiora le labbra con indice e medio, riflette ancora un paio di secondi e muove la torre di tre caselle.
“Pensi che saremmo potuti essere felici insieme?” chiede pensosamente.
Irene sorride e muove la regina con gesto sicuro. Sherlock fa una smorfia: l’ultimo suo alfiere è andato.
“Penso che saremmo potuti essere splendidi insieme” dice La Donna. Gli fa segno di fare la sua mossa, agitando con grazia una mano dalle lunghe unghie rosse. “No, non penso che saremmo potuti essere felici.”
Sherlock sospira e chiude gli occhi. Quando li riapre, l’anfiteatro nel suo Mind Palace è vuoto. Irene e la scacchiera sono spariti.
“Era scacco matto, vero?” dice una voce dietro di lui.
Sherlock sorride triste. Si volta.
“Sì” dice guardandolo negli occhi. “Ma non me l’ha fatto lei, John.”
Note dell’autrice: in mezzo alla valanga di feels scaturiti da TSO3 ho trovato il tempo di apprezzare la ricomparsa di Irene. Questo è quello che ne è venuto fuori.