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Autore: Vivalm    12/01/2014    0 recensioni
Devo presentarmi?Ehm..Ok.Sono Valery, Valery Skeep.Bhe che dire,è il 31 Dicembre 2013,finalmente quest'anno di merda sta per finire. E sto alla festa più figa di sempre.O almeno lo era,prima che...
(Cap.2)
"Harry aveva smesso di ridere e mi guardava con uno sguardo..Direi strano,sì.Lo avevo conosciuto da circa venti minuti ed ero fermamente sicura che uno sguardo più eccitante di quello non me lo avesse mai rivolto nessuno(..)Non tolsi i miei occhi dai suoi,mentre lasciavo che le mie mani sfiorassero ogni parte del mio vestito,soffermandomi sul collo,sulla curva del seno e sulla vita. Dopodichè le facevo risalire,scuotendo la chioma di capelli scuri e rivolgendogli uno sguardo più malizioso,mordendomi nuovamente il labbro."
Genere: Commedia, Erotico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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1.Marlboro

 

“Non ho mai..”

Il moretto seduto davanti a me rivolse a tutti noi un ghigno divertito,segno di aver già riflettuto sul seguito della frase.

“Non ho mai fatto sesso. Andiamo sul classico”sghignazzò,dando una gomitata alla ragazza seduta sulle sue ginocchia,nonchè mia migliore amica,invitandola a farsi riempire il bicchiere.

Lei fece lo stesso e entrambi ingurgitarono il bicchierino di Sambuca tutto d'un sorso.

Dopodichè,nelle risate e bevute generali,mi rivolsero uno sguardo incuriosito.

“Valery ,non bevi?Da quando ti si è richiusa la vagina?”

Louis mi lanciò uno sguardo eloquente.

Sbuffando,allungai il mio bicchiere alla roscetta,che non smetteva di ridermi in faccia,con un'espressione beata..e tipicamente da ubriaca.Tracannai la bevanda,schifata.

“Bhe,di certo posso quasi considerarmi vergine in confronto alle tue infinite performance”dissi seria verso il ragazzo,assumendo un'espressione offesa.

Calò il silenzio e ci guardammo con aria di sfida. La decina di invitati partecipante al gioco ci fissò preoccupati.

Non durò molto,perchè tempo 30 secondi e scoppiammo nuovamente a ridere.

“Vaffanculo di cuore,Val”esclamò il proprietario della casa,mandandomi un bacio volante per poi abbracciare la ragazza sulle sue gambe

“Quando vuoi,ci sono sempre per azzerarti Lou”di rimando gli rifilai un occhiolino,che gli scatenò una risata isterica,dovuta all'eccessivo alcool e gli fece strizzare i piccoli occhi azzurri.

La roscetta non faceva altro che dimenarsi su di lui: la mia Camille adorava Louis,o meglio,adorava tutti i ragazzi come Louis.

Ero contenta che almeno lei si stesse divertendo a questa serata di Capodanno.

Sapevo esattamente di cosa si era invaghita.Bello,sguardo sexy,popolare e rinomato per le sue magnifiche feste..E per la ragazza che sceglieva ogni venerdì sera da portarsi a letto e che avrebbe calcolato per qualche ora. Magari a Capodanno avrebbe rifilato alla ragazza un trattamento speciale e per il momento Camille sembrava senz'altro essersi aggiudicata il titolo della”Nuova sensazione scopata di Louis Tomlinson”.Urca wow.

Non le avevo detto niente di tutto ciò riguardo Louis,per non farla rimanere male.Tanto l'indomani avrebbe cominciato a riempirmi di messaggi,chiedendomi se avesse fatto bene o meno a darla ad un semi-sconosciuto,famoso soltanto per le sue prestazioni sessuali. Le avrei risposto che si era giovani una volta sola..Giusto? O magari ero un'amica di merda,ma non mi importava.

Certo con la scusa dell'età non potevamo permetterci sempre cazzate come la droga o impicci vari,ma il sesso sì.Il sesso senza amore era tipico dei nostri diciassette anni:divertimento sfrenato e senza pensieri..O almeno fino al giorno dopo.

“Vado a prendermi una boccata d'aria”annunciai,alzandomi da terra e superando il divano e le poltrone cariche di ragazzi,posizionate in cerchio davanti a un tavolino per giocare.

Louis mi agguantò un braccio,facendomi abbassare fino alla sua altezza,da seduto.

“Non ti sto chiedendo il permesso,ti sto avvisando che io e la roscetta presto ce ne andremo in camera. Te lo dico nel caso fosse troppo ubriaca di ricordarsi di chiamarti per andarsene..Terza stanza sulla destra,al secondo piano.”mi mormorò sornione e con quel sorrisetto malizioso sulle labbra sottili.

Mi maledii subito per avergliela presentata. Misi le dita nelle orecchie,scuotendo la testa,segno che non volevo sentire altro e corsii via,seguita dalle risate profonde di Louis.

Uscire da quella villa fu più traumatico di quanto pensassi.Dopo essere salita su per le scale,dal rustico,mi invase una pesante puzza di fumo. C'erano gruppi di cannaioli in cucina,chiusi a riccio che appena gli passavi accanto alzavano la testa per squadrarti e farti intendere che non eri affatto la benvenuta. Abbassai lo sguardo,evitando il loro e mi diressi in salone,dove,ovviamente,si scatenava la pista da ballo: ragazzine di primo o secondo liceo in vertiginosi tacchi che si strusciavano senza sosta su ragazzoni di almeno 4 o 5 anni più grandi.

Disgustata dalla scena,appena notai la porta d'ingresso mi ci fiondai.

Aria.Fresca.Finalmente un break da quel Capodanno. Mi serviva almeno un momento di lucidità,prima che tutta la Sambuca acquisita nel corpo cominciasse a fluire nel cervello e farmi staccare completamente la spina.

L'alto rimbombare delle tipiche canzoni da discoteca non era un problema per quella festa: ci trovavamo in piena campagna,con assenza di adulti oltre i 23 anni(età massima dei partecipanti alla festa,tra cui anche Louis) e nessun vicino nell'arco di 30 chilometri. La casa dei sogni,la chiamavano.

S-S-Summertime Summertime Sadness,I've got the Summertime,Summertime Sadness”canticchiai,aprendo il mio nuovo e adorato pacchetto di Marlboro nascosto nella tasca dei jeans e portandome una alla bocca. Tastai sopra i pantaloni e nella felpa che indossavo,alla ricerca di qualche accendino,ma,per mia disgrazia,non ce n'era l'ombra.

Imprecai sottovoce,ancora con la sigarette tra le labbra,non avevo nessuna voglia di tornare in quella mischia.

Un piccolo schiocco mi allarmò della presenza di qualcun altro. Un lucetta,poco lontano sulla mia destra,si accese. Socchiusi gli occhi,per vedere da chi provenisse;un ombra mi si stava avvicinando,tenendo in mano quella “luce”. Dio,Valery,che idiota;era un accendino acceso,certo. L'alcool cominciava a fare effetto.

“Ehm,grazie” dissi,prendendo in mano l'affarino dal ragazzo,ancora nell'ombra.

“Niente.Da fumatore avevo notato il momento tragico da mancanza di accendino.”mormorò con un sorriso sulle labbra,riprendendosi l'accendino dopo che ebbi acceso la sigaretta.

Cominciai a distinguere i contorni.Era davvero molto alto,ai piedi portava delle converse, il capo era avvolto da una felpa scura,dalla quale spuntava qualche ricciolo di capelli e le gambe lunghe fasciate da jeans stretti. Il viso era ricoperto dal buio e da un coltre di fumo;quando capì le mie difficoltà nel riconoscerlo,si spostò verso di me,alla luce.

Alla vista del suo viso,dimenticaii ciò che volevo dirgli.

Gli occhi brillavano sotto la luce fioca dell'ingresso,posizionata al di sopra del campanello.

Cazzo.Erano di un verde...Cazzo.Un verde meraviglioso.

Sbattè le ciglia lunghe un paio di volte e un sorriso sghembo si aprì sul suo viso.

“Anche tu sei scappata dalla festa sensazionale ?”borbottò,imitando il tono di Tomlinson,facendo un altro tiro e appoggiandosi accanto a me,con la schiena sul muro bianco affianco la porta.

Non potei trattenere una risata,lo aveva imitato alla perfezione.

“Sono tutte sensazionali,a suo parere. A meno che non capiti nellle sue grinfie e diventi un'altra delle sue prede del venerdì sera.”ridacchiai,inspirando una lunga boccata di fumo.

Il riccio scoppiò a ridere.

“Bhe, senz'altro sono contento che non sia capitato a te questa volta.Una sigaretta in compagnia è sempre piacevole.”ammise,girando la testa e rivolgendomi un sorrisino.

Questa volta tremai a quella affermazione. Valery,stai calma..Non può sapere.

Una fossetta apparve sulla sua guancia.Mi tranquillizzò.

“Anche io ne sono contenta. Tanto si inizia sempre con il giocare a “Non ho mai”,i nostri coetanei si strusciano sulle zoccolette quindicenni che sono riusciti ad invitare e come tocco finale,Louis riesce a far ubriacare qualche poveraccia,portarsela a letto e...Far finta di niente.”sussurrai,scocciata,provocando nuovamente una sua risata.

Per qualche secondo ci fu silenzio. Il gigante alla mia destra buttò a terra la sigaretta finita e mi allungò la mano.

“Comunque piacere,sono Harry.Harry Styles”disse con più enfasi del necessario e puntando quegli occhioni dolci nei miei.

Ricambiai vivamente la stretta.

“Valery Skeep.Piacere mio.”risposi,mordendomi il labbro e fissandolo attentamente.

Un guizzo lampeggiò nei suoi occhi ,ancora incatenati ai miei e il mio corpo ebbe un tremito.




Se siete arrivate fin qui,grazie per aver letto il primo capitolo della mia nuova storia!Ho già scritto qualche altro capitolo e spero di farla arrivare ad una decina o poco più;fatemi sapere cosa ne pensate e se vale la pena continuarla.Un bacio e alla prossima,
-Vivalm.

 

  
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