Libri > Percy Jackson
Ricorda la storia  |      
Autore: yoo_bro    13/01/2014    5 recensioni
*One-Shot scritta a quattro mani con la bravissima Stelplena_Cielo*
Mi veniva da toccarle una guancia per sentire il suo calore sotto le dita, ma non potevo.
Non poterla toccare mi avrebbe fatto male, troppo male.
E ne avrebbe fatto a lei.
Oltre ai tempi di fuga,erano finiti anche quelli in cui io ero un quattordicenne arrabbiato col mondo che scappava di città in città con una dodicenne sola e pazza che però era l'unica a strapparmi sempre un sorriso.
Sempre.
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Talia Grace
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
"I need you."

        
                                                                                                                 




Me ne stavo seduto tranquillo sotto un albero, da solo. 
Avevo completamente perso la cognizione del tempo dopo la mia morte, o forse, semplicemente prima ne avevo avuto anche troppo.

Ero solo, non c'erano poi tante anime nell'Elisio, e l'albero mi faceva ombra da una luce generata da non so bene quale sole lì nell'oltretomba.

Stare lì non era tanto male, ma ero tormentato dall'indecisione se rinascere o starmene beato lì.

Ricominciare tutto da capo sarebbe stato faticoso, ma magari mi avrebbe fatto scordare i tanti guai che avevo combinato quand'ero ancora in vita.

L'aria davanti a me sfrigolò leggermentre.

Se fossi stato in vita avrei sfoderato Vipera all'istante, ma lì sotto avevo la sensazione che nulla potesse accadermi e che l'era delle fughe e della paura era ormai finita.

E poi,ero morto.

Insomma cosa sarebbe potuto succedere ad un morto?

Quindi restai immobile, quando con mio stupore l'aria prese una piega strana fino a rivelarsi un messaggio Iride, mostrandomi una persona a me conosciuta e mai dimenticata.

Cercai di chiamarla, ma la voce non mi uscì.

Restai li fermo a fissarla, con i suoi enormi occhi blu si guardava attorno spaesata.
Era cambiata. Cresciuta, e non potei non notare quanto fosse bella.

Prensi un profondo respiro e la chiamai.
-Talia.- ne escì un debole sussurró che lei lo sentí quasi subito.

Si girò e incontrò il mio sguardo.
Sgranò i grandi occhi.
La vidi tremare.

-L-Luke.- balbettò.

Io le sorrisi dolcemente, mentre i suoi  meravigliosi occhi blu gli  si riempivano di lacrime.
Quanto mi fece male vederla così.

Talia si slanciò in avanti,con le braccia aperte.
Come se avesse voluto abbracciarmi,ma non ci riuscì, ovviamente. La foschia creata dal messaggio sfrigolò quando lei toccò l'immagine; Talia mi sorrise, amaramente.

-Oh Luke!- esclamò, poggiando i palmi delle mani sul viso, come a bloccare quelle lacrime che non dovevano uscire.

-Talia- ripetei, sforzandomi affinchè la voce le arrivasse piu forte.
-Riesci a sentirmi?.-

Un leggero cenno della sua testa e capii che sí, mi sentiva.
Mi alzai, facendo leva sulle gambe e guardai i suoi occhi blu elettrico attraverso il messaggio Iride.

-Come stai? - che domanda stupida le feci.  Si vedeva che era sull'orlo del pianto di nuovo e non sapevo se di rabbia o di tristezza. Una domanda oltre la stupidità. 

Mi veniva da toccarle una guancia per sentire il suo calore sotto le dita, ma non potevo. 

Non poterla toccare mi avrebbe fatto male, troppo male.
E ne avrebbe fatto a lei. 


Oltre ai tempi di fuga,erano finiti anche quelli in cui io ero un quattordicenne arrabbiato col mondo che scappava di città in città con una dodicenne sola e pazza che però era l'unica a strapparmi sempre un sorriso.
Sempre.

-Io..non so come.. Non lo so. Volevo chiamare Annabeth ma non..- la vidi mentre balbettava e arrossiva in cerca di una scusa.Io le sorrisi ancora.

Quanto avrei voluto stringerla a me, ma non potevo.
Scrollai le spalle. Come per dire "non fa nulla" e continuai a guardarla o meglio fissarla.

I suoi occhi erano ancora rossi e si sforzavano di non piangere.
La vidi tremare, e sono sicuro che non fosse per il freddo.

-Non ce la faccio ok?.- sbottó all' improvviso.
Io la guardai, confuso. 

-Non puoi continuare a stare lì, fissarmi e a sorridermi. Mi innervosisce.- continuó passandosi una mano nei capelli che notai essere più lunghi.

-E' che voglio immortalare ogni particolare di te. Forse non ti vedrò mai più.- mormorai con amarezza, constatando mentalmente che quel forse non esisteva. Era una cosa certa.

-Ti prego, non farmi ancora del male.- sussurró avvicinandosi.

-Non te ne farei mai, Talia.Non ne sarei capace.-

Il suo labbro inferiore tremolò, provocandomi una fitta allo stomaco.
Non volevo vederla in quello stato.Volevo tirarla su di morale, ma non potevo.
Era come morire di nuovo, volevo sparire.

Sospirai, sorridendole piano.
.
Un sorriso che racchiudeva tutto il mio dispiacere; volevo chiederle scusa, dirle che le volevo bene tanto quanto prima, se non di più , che mi mancava e che c'ero sempre e sempre ci sarei stato.
Tutto in quel sorriso. Era tutto lì.

I suoi occhi si aprirono un po' di piu a quel sorriso e cadde l'ultima lacrima.
Poi il rosso si attenuò e mentre lei si asciugava le gocce scure dalle guance, sorrideva.

Dei, avrei voluto un insetticida per quelle fastidiose farfalle allo stomaco.
Ma quella sensazione era fantastica..e era lei a farmela sentire.
Era perfetta.

-Ho sentito che..ahm...sei una Cacciatrice, ora. Te la passi bene? Cioè..ti diverti con loro?-

Mi chiamo Luke Castellan e sono un perfetto coglione.

Come se unirsi alle Cacciatrici era l'equivalente a una scampagnata nel bosco in montagna!

Sapevo benissimo che si era unita a loro a causa mia.
-Luke.- mi guardò, sospirando a metà tra il frustrato e l'arrabbiato.

-Come credi che stia quando il mio chiodo fisso sei tu?.- sussurrò,sperando che forse non la sentissi.
Ma io la sentì eccome.

-Talia,io non volevo.Mi dispiace..-
Lei alzò la testa guardandomi in cagnesco.

Ho sempre odiato i suoi repentini cambi d'umore.

-Ti dispaice? E di cosa, Luke.- il suo tono era carico di sarcasmo, il suo sguardo pieno di rabbia.

-Per tutto, Talia.- sussurai mentre cercavo con un movimento disperato di prenderle una mano.

-Non avrei mai voluto. La battaglia,rovesciare l'Olimpo, allearmi con Crono..era tutto così sbagliato. Ma non ce l'ho fatta. Dopo la tua morta non sono stato più lo stesso.-mi presi la testa fra le mani, mentre i sensi di colpa si fecero largo in me, più in fretta del solito.

-Lo so, Luke e credimi quanto vorrei poter tornare indietro nel tempo.Fermare tutto a quei momento, quando eravamo felici, seppure eravamo due bambini costretti a fuggire dalla nostra stessa vita. Mi manchi troppo. N-non riesco a vivere se so che tu non ci sei.- la vidi stringere forte le mani, quasi da far sbiancare le nocche.

- Non riesco ad andare avanti, capisci? Ti sogno ogni notte, ogni santa notte ci sei tu che mi stringi forte, che mi abbracci. Io ho bisogno di te Luke.-
La guardai, incapace di dire nulla,anche perché aveva parlato lei per me.

-L'unica cosa di cui mi pento in tutta questa storia forse è proprio il non starti accanto, Talia..- le dissi piano.

-Vedi, il non poterti stare accanto mi logora dentro.- sussurrai, dolcemente.

Proprio quando tutto stava avendo un senso e stavamo 'chiarendo', proprio quando ci stavamo riappacificando, vidi l'immagine di Talia farsi confusa e tremolare, come ci fossero delle interferenze.

La vidi agitarsi portandosi le mani alle tasche dei jeans e del giubotto. Dopo un trentina di secondi, mi rovolse uno sguardo quasi famelico, mi sentii consumato da quegli occhi.

L'immagine si infranse.

Cosi capii: era finito il messaggio Iride e lei non aveva dracme, cosi aveva cercato di guardarmi il piu possibile prima che la chiamata si interrompesse.

Aveva affermato di aver tentato di chiamare Annabeth ma aveva chiamato me.Era stato un errore e probabilmente non sarebbe piu ricapitato.

Capii che non l'avrei piu rivista. 

Capii che avrei passato l'eternità col ricordo dei suoi occhi terrorizzati all'idea della fine della chiamata.

Avrei passato l'eternità sapendo che lei era ancora viva e consapevole che non l'avrei mai piu vista.
E solo una cosa era meno dolorosa di non poterla vedere: scordarla.

Trattenendo qualunque emozione, confuso, mi diressi dove mi era stato detto di andare nel caso avessi deciso di farlo.

Seguii il sentiero.

Un passo.
Due passi.
Venti metri.

E arrivai li, dove mi era stato indicato.
Firmai.

Mi chiamo Luke Castellan, ma solo per poco altro tempo.

Da qualche parte nel mondo stava per nascere un bambino.
E quel piccolo corpo, da poco dopo in poi, sarebbe stato la mia nuova vita.

"Sto per rinascere".












Angolo autrice C:

Ma sciauu a tutti :3
Si,lo so.Potete ammazzarmi quando volete perchè non sto aggiornando nulla ma quando la mia mente contorta lavora,non riesco a fermarla,soprattuto se è in compagnia.

Eccomi qui,con una nuova One-Shot ,Thaluke aggiungerei, scritta non solo da me, ma anche dalla bravissima e dolcissima Stelplena_Cielo.
Infatti l'idea è sbucata fuori così,per caso.O forse perchè la nostra ossessione per la Thaluke non finirà mai lol.
E a dire al verità è stato anche grazie a lei se ora l'ho pubblicata.L'abbiamo scritta a quattro mani e ne vado molto fiera.
Spero vi piaccia,

Un bacio,la vostra Yoo <3



 
  
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Percy Jackson / Vai alla pagina dell'autore: yoo_bro