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Autore: ChrisAndreini    13/01/2014    2 recensioni
Prendiamo una secchiona asociale con un cervello incredibile e un'autostima zero (anche se non lo ammetterebbe mai)
Poi prendiamo il suo silenzioso diario, i suoi progetti, le persone che la prendono in giro e il ragazzo nuovo, e vediamo come la situazione si complicherà.
***
Cioè, non capisco come le persone normali ragionano, perché è ovvio che io non sono normale, ma credo che l'umanità mi stia prendendo in giro, insomma, il ragazzo nuovo sembra davvero molto, molto, stupido, eppure alla prima interrogazione mi spiazza dando una di quelle risposte che solo io in tutta la classe poteva sapere, e forse neanche.
Genere: Comico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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- Questa storia fa parte della serie 'Diario di...'
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Diario di una secchiona asociale

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Caro diario,
Scusa se ieri non ti ho scritto ma “qualcuno” (quando becco Alex lo affetto) mi ti aveva preso, e l’ho ritrovato solo oggi pomeriggio.
Ieri Alex è venuto a fare i compiti da me, quindi è riuscito senza problemi a fregarti, che uso ci volesse fare, poi, non lo so.
So solo che non ti ha visto, e questa è l’unica cosa importante.
Ok che ti ha già visto in precedenza, ma è passato molto tempo dal 4 dicembre, e non voglio assolutamente che legga il resto, è una cosa mia personale, o meglio, una faccenda tra te e me.
Uff, che ti dico?
Ieri mattina sono stata con Lily e con Alex, e abbiamo visto altri film Disney e Pixar portati da lei.
Ha portato “Ralph Spaccatutto” e “The Brave”, e, se devo essere sincera, “The Brave” sembrava Disney mentre “Ralph…” Pixar.
Non sembravano minimamente opposti come invece sono.
Mah, forse sono solo io un po’ strana!
Erano entrambi molto belli, anche se “The Brave” si perde un po’ verso la fine, nonostante resti comunque un bel film dalla meravigliosa grafica, sopratutto i capelli di Merida, che belli!!!
SANTO CIELO!!! STO PARLANDO COME AUGUSTINE!!!!!!!!!!!!!!
Calma Valery, calma, è normale ad una certa età giudicare l’aspetto esteriore…
No, non è normale, ma probabilmente ho pensato a queste cose perché è difficile disegnare e animare una chioma di queste dimensioni, riccia e intrecciata, e per una ragazza che ama disegnare è un bel traguardo da raggiungere.
Si, ho spiegato tutto!!!
Ralph Spaccatutto mi ricordava vagamente “Toy Story” come idea, ma come storia era molto originale e molto poco Disney.
Dato che i film sopracitati erano privi di baci del vero amore (cosa sacra per Lily) ha deciso di vedere anche il nostro cartone, di nuovo.
Così “La chiave di Valencia” è tornato sul piccolo schermo (non possiamo permetterci una TV più grande di trenta pollici) e l’ha visto ance Alex per la prima volta.
Ha fatto commenti per tutto il tempo, compresa qualche battutina, ma non era seccante come Lily e Augustine con Frozen, perché parlava solo nelle pause di silenzio e a voce poco fastidiosa, senza spoilerare (beh, se anche fosse stato noi sapevamo già tutto).
E’ stato divertente rivederlo, sopratutto con Alex, che ha contribuito in maniera formidabile alla sua realizzazione.
Dopo il film abbiamo fatto merenda, e Lily è andata via poco dopo.
A vedere Alex la signora Faraday, che temevo si sarebbe arrabbiata, mi ha sorpreso complimentandosi con lui per le musiche del cartone.
Lui era molto imbarazzato, ma ha ringraziato e la signora Faraday è tornata a casa con la figlia.
Il resto del pomeriggio lo abbiamo passato a fare i compiti, ridendo e scherzando.
I compiti, naturalmente, erano una priorità, perciò è stata la prima cosa che abbiamo fatto.
Poi abbiamo parlato, e mentre io rimettevo tutto a posto, si è messo al piano.
All’inizio non capivo la melodia, poi lui ha iniziato a cantare, e ho riconosciuto il duetto di Valencia e Alernis.
Mi sono unita a lui a cantare, con qualche incertezza, ma alla fine ho preso sicurezza e l’ho cantata senza stonature e senza confondermi.
Quando ha smesso di suonare si è girato verso di me, che mi ero seduta affianco a lui con la testa sulla sua spalla, e mi ha baciata affettuosamente.
E’ stato un momento dolcissimo, che io ho naturalmente rovinato cadendo dallo sgabello come un sacco di patate.
Perché sono così, io?
Alex è subito accorso a soccorrermi, io ero rossa come un peperone, che figuraccia!!!
Come se non bastasse mamma è entrata proprio mentre ero ancora a terra, e cercavo di rialzarmi, e non oso immaginare cosa ha pensato in quel momento.
So solo che mi ha lanciato un sorrisetto, un misto tra indagatore e complice, ed io mi sono affrettata ad alzarmi, respingendo Alex.
Il resto della giornata è andato bene, tranne che non ti ho trovato ed è successo il finimondo in camera mia.
Stamattina a scuola ho chiesto ad Alex se aveva visto il mio diario, e, senza guardarmi negli occhi ha detto di non averlo visto.
Sospettosa, gli ho chiesto se per caso l’avesse preso lui, e mi ha detto di no toccandosi il naso.
Io, memore di un’articolo letto qualche tempo fa sugli aspetti del corpo umano ho capito che mentiva, e, con la scusa di fare i compiti insieme, mi sono autoinvitata a casa sua e ho trovato il diario.
Ed eccoti qui!!!
Ho scritto molto per recuperare il tempo perduto, ma credo che domani sarà l’ultimo giorno, perché con tutto questo scrivere manca solo una facciata.
A domani!!! 

 

 

 

 

 

 

(A.A.)
Odio il latino, l’ho già detto?
Spero che questo capitolo vi piaccia e possa ripagare la mia assenza di ieri, domani sarà l’ultima giornata, e farò i ringraziamenti a tempo debito.
Probabilmente, però, quando avrò un po’ di tempo libero e avrò finito qualche altra storia scriverò anche “La chiave di Valencia” quindi continueremo a seguirci, per chi vorrà.
Alla prossima (e ultima :’( sigh)

   
 
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