“Sei solo un bastardo, hai rovinato tutto!”

Ancora una volta, Paul era a terra, seduto su quel pavimento freddo, con la schiena contro il divano candido.

“Paul..”
“John, vattene! Esci dalla mia vita e non metterci più piede!”

John lo guardò. Sembrava un bambino immerso tra le lacrime. Le sue guance si erano tinte di rosso, i suoi capelli lunghi erano scompigliati dalle mani, che per il nervosismo non smettevano mai di tormentarli.

“Ascoltami.”
“Non basta quello che mi hai già detto?
“Ascoltami, Paul.”
“Non basta tutto il dolore che mi hai causato in quindici anni?”
“Non avrei mai voluto farlo, lo sai.”

Paul alzò di nuovo lo sguardo su di lui. Non era più quello dolce e ferito che lo caratterizzava ogni volta che versava delle lacrime. Era pieno di rabbia. Rabbia verso quell’uomo che mai smetteva di farlo soffrire. Si alzò di scatto, parandosi davanti al compagno e spingendolo con le mani sul suo petto.

“Non avresti voluto farlo? E invece l’hai fatto, John! Per anni mi hai fatto soffrire, ogni volta in cui le cose andavano male mi abbandonavi! E io tornavo sempre perché ti amavo! Da quando il gruppo si è sciolto, pensavo di essermi liberato di te, ma tu sei tornato ancora! E adesso stai scappando un’altra volta, solo perché quella stronza che ti ha portato alla follia aspetta un bambino!”

In altri periodi, Paul si sarebbe aspettato uno schiaffo sul viso da parte del compagno. Ma questa volta no. John continuò a guardarlo negli occhi, seriamente, senza aggiungere nulla. Non aveva voglia di picchiarlo, perché quello che diceva Paul era tutto vero. Era una stronza. L’aveva solo portato alla follia. Allontanarsi dai Beatles, allontanarsi da Paul: queste cose, senza di lei, non sarebbero mai successe.
John prese di colpo le mani del compagno, bloccandole per evitare che continuasse a picchiarlo in quel modo. Le bloccò dietro la sua schiena, abbracciandolo leggermente e avvicinandolo al proprio corpo.

“Cosa stai facendo?”
“Non lo vedi?”

Appena terminata la frase, John lo baciò, premendo a fondo le proprie labbra sulle sue. Paul cercò di allontanare il proprio viso in un primo momento, ma fu tutto inutile. Il desiderio era troppo forte. Ricambiò quel bacio con foga, lasciando John senza respiro per qualche minuto.

“Lei non sarà mai come te, Paul.”
“E qual è la differenza?”

John lo guardò, indagando nei suoi occhi, pieni di desiderio e di paura.

“Io non la amerò mai. Io amo te.”

(408 parole)



Eccomi qui, come sempre :D Ormai pubblico praticamente una volta ogni due giorni ^^ Spero non dispiaccia!
Questa è un po' di dolcezza che mi è venuta in mente in un bellissimo momento trascorso sabato :) E ho pensato di trasferirla direttamente in una storia :D E' la mia prima flashfic, non sono tipa a cui piace riassumere in poche parole e forse si nota dal risultato >.< Spero sia gradita come le precedenti OS!

Grazie a tutti quelli che leggono, recensiscono e inseriscono tra i preferiti le mie storie :) Vi sono molto grata :)
E grazie a lui, questa volta c'è davvero bisogno di dirlo: You've always been my inspiration.

Peace&Love,

ringostarrismybeatle