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Autore: daidou    13/01/2014    1 recensioni
[Mika]
Dorothy è una ragazza semplice, forse talmente semplice da renderla speciale.
Ama il suo carattere forte, un po' ribelle quando serve.
Il suo essere, la sua vita. Erano imperfetti e ha imparato ad accettarli col tempo.
"Vivi e lascia vivere, Dorothy, vivi e lascia vivere!";
Genere: Drammatico, Fluff, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dorothy & The Liquors.


Era tutto pronto, e doveva essere così. Non perfetto, perchè amo le cose nelle loro imperfezioni.
Grazie a un'amica della mia madrina che è riuscita a farmi cantare nella piazzetta in un quartiere di Londra, avevo un grande possibilità a cui non avrei rinunciato, era bellissimo cantare dove chiunque avrebbe potuto vedermi.
In un angolino che veniva utilizzato dai ragazzi come noi per esibirsi, per far divertire le persone.
Perchè ognuno di noi vive per la fama, chiunque vorrebbe essere riconosciuto per strada per qualcosa di speciale che possiede.
Io sinceramente, amavo la mia vita semplice, cantare nei pub o in giro per la città, con i comuni mortali, perchè la fama ti può dare alla testa e farti impazzire. Ma dopotutto anche io sognavo di riempire stadi, essere sui giornali di gossip o essere riconosciuta per la mia voce, la mia semplicità. Cantare è la mia vita, fama o non fama io avrei cantato.
Canto da quando avevo 8 anni e dopo 10 anni sono sicura di avere esperienza, e credo che non ci sia modo migliore per me e la mia band di supporto 'The Liquors' per celebrare i nostri primi 6 mesi passati a provare e cantare insieme di esibirci davanti a un pubblico di più di 200 persone. Per noi era tanto.
Avevamo cominciato pubblicando cover di canzoni, ma il successo su internet non era molto. Ma dopotutto, non era questo quello che volevamo. Esibendoci dal vivo, avevo l' opportunità di cantare anche i testi scritti da me. The Liquors sono Natasha, la batterista e mia migliore amica, Josh il bassista e Marshall, il chitarrista. Eravamo solo noi, ma eravamo un bel squadrone.
Salimmo su palco preparando tutto.
C'erano persone sedute per terra, altre in piedi che sorseggiavano della birra. Persone che avrebbero dato  attenzione a me, altre che mi avrebbero ascoltato come sottofondo. Per me era indifferente.
Cominciarono ad essere proiettate sullo sfondo piccoli filmati ispirati degli anni 60.
Perchè noi amavamo gli anni 60, quel sound, quello stile e quello stile di vita. E noi eravamo nati troppo tardi, in una società distrutta.
Natasha si accomodò davanti alla sua batteria pronta a suonare. "Pronta?" Mi chiese.
"Perchè non dovrei? Sono contentissima."
Marshall e Josh si intromisero nella conversazione "Io avrei paura di sbagliare qualcosa."
Oddio, non aveva ancora capito, classico di Josh, la sua incurezza.
"Josh, siamo davanti a non più di 100 persone, io mi aspettavo anche il doppio. Noi siamo qui per suonare e la nostra caratteristica è la nostra semplicità. Se sbagli non è la fine del mondo, ci metteremo a ridere. Non abbiamo mai sbagliato e prima o poi dovremo farlo." dissi cercando di rincuorarlo.
"Hai ragione, siamo qui per suonare non per essere perfetti, la gente viene qui per divertirsi, non siamo ad una serata di gala." aggiunse Natasha. Mentre stavamo facendo questo discorso dovevamo ancora prepararci a suonare così presi in mano il microfono e attirai l'attenzione di tutti dicendo "Ciao a tutti, io sono Dorothy ma per gli amici sono Yayo, è un soprannome carino, no?" Dissi cercando di prendere confidenza con le persone, che infatti alle mie parole annuirono e risero. "The Liquors, la mia band,e io sono la loro solista. Sono i miei migliori amici: Natasha, Josh e Marshall. Cominceremo con qualche cover poi magari canterò anche un nostro pezzo. Noi siamo Dorothy & The Liquors."
Comiciammo con Kill Kill di Lana Del Rey, una canzone del 2008, quando non aveva ancora successo, ma il sound ci piaceva. La mia voce si espandeva sul pubblico come non avevo mai visto.
Alcune persone ci guardavano, altre no. Ma intanto noi eravamo bravi, non sbagliavamo niente.
Poi procedemmo con Radioactive di Marina and The Diamonds, Happiness di Goldfrapp e poi tornammo a Lana Del Rey con Without You, dove adesso tutti ci prestavano attenzione, non so il perchè. Poi cominciammo con dei nostri pezzi.
Nonostante era tardi c'era ancora molta gente così dissi "Bhe per concludere canterò Sweet Dreams (Are Made of This) di Mika, se non vi dispiace!".
Mika, quanto lo adoravo, uno dei miei cantanti preferiti anche se non era nel mio genere.
Finita la serata erano già le 00:30. Vidimo la piazza svuotarsi, erano poche le persone rimaste, ma comunque di gente per le strade ce n'era, amavo le città notturne. Stavamo tornando a casa, ma tante persone ci fermavano facendoci dei complimenti o farci delle domande del genere 'Quanti anni avete?' o 'Da quanto tempo suonate insieme?' ero felicissima.  
In pochi minuti a piedi arrivammo in periferia, all'incrocio dove le nostre strade si separavano, Josh e Natasha andavano a destra, io e Marshall solitamente a sinistra, ma spesso sua madre non c'era e andava da sua zia, cioè a dritto rispetto all'incrocio.
"Ci si vede domani?" Domanda Natasha. 
"Domani non c'è scuola.. Se vi va possiamo andare a fare un giro."
Eh si il giorno dopo sarebbe stato un altro Sabato.
Alla nostra scuola il sabato era festa, andavamo tutti e quattro a un istituto artistico. Stranamente non a un conservatorio o a qualche scuola di musica.. Beh si facevamo lezioni private di strumento o nel mio caso di canto, ma io amavo l'arte e il disegno.
"Marshall?" si rivolse verso di me con un 'hm' poi aggiunsi "Stasera sei da tua zia?" 
"Si vado dritto."
Sbuffai "Non ho proprio voglia di andare a casa a piedi a quest'ora. Josh, Natasha mi accompagnate?"
"Vorrei ma te non stai proprio vicina e se non torno a casa entro dieci minuti mia mamma mi ammazza." Sapevamo tutti che doveva rientrare entro le una. Natasha aveva 16 anni, e una madre particolarmente rigida con le regole, ma dopotutto era una donna buona, però non insistetti non volevo far tenere sua madre in ansia.
Spostai lo sguardo verso Josh, il quale senza che dicessi una parola subito disse "Oh, no non guardare me."
Quindi il mio sguardo si spostò nuovamente verso Marshall il quale scosse la testa.
"Ok, vado a piedi.. Però se mi dovesse succedere qualcosa lo avrete sulla coscienza."
Riuscii a strappare un sorriso poi mi voltai e cominciai a camminare, speravo di essere a casa entro un quarto d'ora perchè nonostante avessi 17 anni avevo paura a camminare da sola, al buio.
Continuavo a camminare senza fermarmi, guardandomi attorno. Le strade erano vuote e questo mi metteva ansia, a volte vedevo persone chiaccherare e mi sentivo più al sicuro. Insomma a mezzanotte nelle stradine in periferia di Londra non c'è mai da stare tranquilli. 
Tornai a casa viva e vegeta, senza alcun graffio.. Insomma, sana come un pesce.
"Tesoro sei stata fantastica'" disse mia Carmen abbracciandomi. "Mi hai vista?" dissi stupefatta "Sono riuscita a vedere un pezzettino della tua esibizione ma poi dovevo tornare a casa."
La mia famiglia era caduta a pezzi: quando avevo otto anni i miei si sono separati e non ho più rivisto mia madre da quel giorno. L'ho sentita al telefono poche volte e senza dire niente è andata in Australia con il suo amante.
Quando avevo 12 anni mio padre si è fidanzato con Carmen, una stilista. È una donna molto stravagante e alla moda. Inizialmente la odiavo, non mi piaceva per niente nonostante lei cercava di farsi piacere il più possibile. Poi.. Quando mio padre è venuto a mancare due anni fa.. L'ho vista pregare sulla sua tomba dicendo che si sarebbe presa cura di me.
Era un periodo di crisi per me e stavo fuori tutta la sera o comunque cercavo di evitarla.  Adesso vado d'accordo con lei perchè so che mi vuole bene. 
"Guardiamo un film?" mi chiese 
"Se vuoi ci mettiamo in camera con un film, ma mentre te lo guardi io cerco di dormire, sono stanca morta." 
Allora mi feci la doccia, mi asciugai i capelli, tolsi il trucco, mi misi il pigiama e tutte quelle cose che si fanno la sera per andare a letto linda e profumata.
Quando arrivai nella camera di Carmen lei era già a guardare "Che pasticcio, Bridgette Jones!". Adoravo quel film e ci addormentammo con la televisione accesa.

*spazio autrice*

Ciao a tutti! 
Grazie se avete letto, prometto che il prossimo capitolo non sarà monotono come il primo! Sono la stessa autrice di 'Sweet Serial Killer', sempre su Mika. Spero di potervi conquistare anche con questa visto che nell'altra storia c'era un sacco di positività riguardo la storia! Comunque, se vi va di seguire la storia o no non c'è alcun problema.. Però mi piacerebbe se recensite almeno questo capitolo ❤️
~ DaiDou
  
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