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Autore: AlleBirba    01/06/2008    2 recensioni
E se Piton, senza volerlo, si aprisse con Harry? E se gli rivelasse il suo segreto tenuto tanti anni nascosto nel cuore? E se...
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Severus Piton
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Severus Piton tornò nel suo ufficio e cominciò a prepararlo per accogliere Potter ed isegnargli Occlumanzia.
Harry Potter...quel ragazzo uguale a suo padre ma con quel particolare...

Si poggiò alla scrivania, aveva avuto un giramento di testa, si mise a sedere mantenendosi la testa con le mani...
Coprì gli occhi...
Preso da un impeto d'ira scaraventò a terra tutte le scartoffie che troneggiavano sulla scrivania.
Urlò...

"Ricordi maledetti..." sussurrò infine...

 

Proprio in quell’istante dalla porta entrò Harry...

 

“Professore, è permesso?”

“Si, Potter, entra pure!”

 

Harry entrò piano e guardò le carte per terra, guardò poi la faccia smarrita del professore e subito corse a raccoglierle...

 

“Cosa fai Potter?”

“Una folata di vento avrà fatto cadere queste carte, la aiuto a rialzarle professore!”

“Ah, beh, cos’altro aspettarsi da te!”

 

Piton si voltò e rimase in silenzio.

 

“P-Professore...dobbiamo iniziare la lezione?” chiese Harry con calma...

“S-Si!” balbettò Severus...

 

Harry lo guardò interrogativo...

 

“Prendi posto lì!” gli disse Severus indicando una sedia...prese poi la bacchetta...

 

“Pare che ci sia un collegamento tra la mente dell’Oscuro Signore e la tua, se lui sia consapevole ora di tale collegamento per il momento, non è chiaro! Prega che lui resti nell’ignoranza!”

“Vuol dire che, se venisse a saperlo, potrebbe leggere la mia mente?”

“Leggerla, controllarla, Sconvolgerla! In passato spesso l’Oscuro Signore traeva piacere nell’invadere le menti delle sue vittime creando visioni destinate a torturarle fino alla pazzia...solo dopo aver estratto l’ultimo, intenso, grammo di agonia, solo quando letteralmente invocavano la morte lui, finalmente, le uccideva!”

 

Ci fu un attimo di silenzio, il respiro affannoso di Harry era l’unico suono percettibile...

 

“Usata correttamente l’Occlumanzia può farti scudo contro ogni accesso e influenza! In queste lezioni io tenterò di penetrare la tua mente, tu tenterai di...resistermi!”

 

Piano Piton si avvicinò ad Harry...

 

“Preparati! Legilimens!”

 

Harry cominciò a rivedere tutti i suoi ricordi, tutti!

Cominciò a divincolarsi, a urlare, faceva male!

 

“Concentrati Potter! Applicati!”

 

Harry respirò a fondo...

“Legilimens!”

 

Severus Piton scagliò di nuovo l’incantesimo, il dolore tornò ancora...

Harry vide lui riflesso nello specchio, il primo anno, e i suoi genitori che sorridevano, ad un punto dietro comparì la figura di Severus Piton...

 

“Siamo sentimentali!” commentò...

 

Il ricordo scomparve e Harry affannando sussurrò...

 

“E’ una cosa privata!”

“Non-Per-Me! Non per l’Oscuro Signore, se tu non migliori!”

 

Si avvicinò veloce al ragazzo...

 

“Ogni ricordo a cui ha accesso è un’arma contro di te, non durerai due secondi se invade la tua mente! Sei proprio come tuo padre; Pigro, arrogante...”

“Non dica una parola contro mio padre!”

“Debole!”

“Io non sono debole!”

“Allora provalo! Controlla le tue emozioni! Disciplina la tua mente!”

 

I due si guardarono negli occhi...

 

“Legilimens!” ripetè Piton...

 

Altri ricordi comparvero, scorrendo veloci, nitidi. Uno dopo l’altro, di seguito, continui.

 

“Potrei vomitare!” commentò ancora Piton...

 

I ricordi scomparvero ancora una volta...

 

“La smetta!” lo pregò Harry...

“E questo tu lo chiami controllo?”

“Ci stiamo da ore, se potessi riposare!”

“L’Oscuro Signore NON si riposa! Tu e Black siete due ragazzini sentimentali sempre a frignare su quanto amaramente ingiusta è stata la vostra vita, beh, non l’avrai notato ma la vita NON è giusta e il tuo beato padre lo sapeva e infatti frequentemente provvedeva a questo!”

“Mio padre era un grand’uomo!”

“Tuo padre era un maiale!”

 

La bacchetta fu puntata di nuovo...

 

“Legilimens!” urlò Severus Piton...

“Protego!” rispose di rimando Harry Potter...

 

Harry ebbe così accesso ai ricordi del professore, vide il giovane Piton per i corridoi della scuola, rinchiuso da solo, nascosto in una nicchia, e infine, vide suo padre farlo volare a mezz’aria e minacciarlo, prendersi gioco di lui, vide i ragazzi che lo chiamavano “Mocciosus!”

 

“Basta!” tuonò Piton...

 

Harry si risedette...

 

“Basta!” sussurrò avvicinandosi...

 

Lo prese per il colletto e poi lo guardò negli occhi, per un attimo fu il silenzio, subito dopo Piton interruppe ques’ultimo...

 

“Le tue lezioni sono finite!”

“Io non...”

“Vattene!”

 

Lo lasciò ed Harry si richiuse la porta alle spalle...

 

Severus guardò fisso dinanzi a se, ma non vedeva null’altro che il ricordo di quegli occhi verdi, così limpidi.

Socchiuse gli occhi e sospirò, piano si lasciò cadere sulla sedia lì di fianco.

Harry dischiuse la porta e vide il professore seduto col viso tra le mani che respirava difficoltosamente.

Lo fissò, il professore alzò lo sguardo e incontro ancora quello di Harry...ma non lo riconobbe.

 

“Lily!” sussurrò...

 

Harry piano rientrò...

 

“Professore io non avrei mai voluto invadere i suoi...”

“Potter non sempre sei la causa di tutto!” rispose arrogante il professore...

“E allora chi è la causa?”

“Perché Potter? Pensi che io adesso mi apra e ti racconti tutto?”

“No, ma semplicemente vorrei...vorrei capire!”

“Capire cosa? Perché ti ho urlato contro? Perché ti ho cacciato via così?”

“Si professore, perché?”

“Ti sei mai chiesto come mai la prima sera, appena arrivasti, io ti ho fissato...”

“...negl’occhi!” continuò Harry...

“Già, te lo sei mai chiesto? E perché questo comportamento lo ripetevo ad ogni lezione?”

“Si professore, ogni volta!”

“Ecco vedi Potter, tu hai gli occhi di...”

“...di mia madre!” concluse ancora Harry...

“Giusto! E tua madre era una mia grande amica, ti sembrerà strano ma era così! Rivedere i suoi occhi, in te, che sei identico a tuo padre...”

“Io...”

“Tu?”

“Io, beh, vorrei poter fare qualcosa!”

“Puoi far tornare in vita tua madre?” chiese senza pensarci il professore di Pozioni al ragazzo...

“No professore, mi spiace! Lo vorrei anch’io ma credo sia impossibile!”

“Vero Potter, impossibile!”

 

Rimase in silenzio poi fissò di nuovo il ragazzo negli occhi...

 

“Va via Potter!”

“Ma...”

“VA VIA!” urlò puntando la bacchetta...

 

Harry corse via e Severus fissò la porta mentre una lacrima fredda scendeva piano lungo il suo viso.

La asciugò con non curanza e andò poi alla scrivania.

Ancora una volta Lei era scappata via; ancora una volta l’aveva persa; ancora una volta, il suo cuore, era stato aperto e poi, crudelmente, richiuso!
  
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