Personaggi: Cersei Lannister, Tyrion Lannister

Prompt: Non tutti i mostri sono deformi.

Lanciata da La Morte Fidanzata

D’altra parte, una cosa è certa: Cersei è una stupida.

Non pensavo che Approdo del Re fosse così indietro… voglio dire, da Joffrey non si può pretendere granché, ma non pensavo fino a questo punto!

Ed ha anche il coraggio di lamentarsi, con quel suo sorriso finto che mi da il voltastomaco.

Eppure, è mia sorella, anche se nessuno di noi due lo ammetterebbe. E adesso è qui, di fronte a me, come se cercasse di mettermi fuori gioco nonostante nostro (già, nostro) padre mi abbia mandato qui in sua vece.

Primo Cavaliere… mai pensavo di poter ricoprire tale carica, ma ho tutte le carte in regola per riuscire anche nei miei intenti, cioè capire dove vuole arrivare Cersei con suo figlio.

“Una cosa è certa, Tyrion: non ti lascerò fare il bello e il cattivo tempo, a prescindere da quello che dice nostro padre” mi dice guardandomi nel suo solito modo bieco.

“Cosa devono sentire le mie orecchie? Che c’è, alla povera Cersei non le piace che il suo brutto e cattivo fratello la osservi e le impedisca di mettere fine ad Approdo del Re? Poveretta, copriamola di attenzioni, allora” le rispondo, forte del mio titolo di fratello. Lei fa un sorriso obliquo.

“Sei un mostro” mi risponde, sempre gelida. Sento il freddo sin da qui, che sono all’altro capo del tavolo, figuriamoci ciò che ci deve essere da quelle parti… e sono stato sulla Barriera! “Sempre con quel sorrisino e col bicchiere in mano… coi tuoi intrighi e maledizioni, il tuo titolo di Primo cavaliere non ti servirà a niente”

“Perché, altrimenti che ti capiterà? Niente più amante ogni notte? O c’è dell’altro che non dovrei sapere?“ chiedo.

“Sei un mostro” ripete, congelandosi. “Deforme, assassino e crudele. Sei un Lannister per puro caso, ricordalo”

E dopo avermi insultato, evidentemente si reputa soddisfatta, perché si alza e se ne va.

“Cersei” la chiamo. Lei si ferma e si volta, regalandomi uno sguardo d’odio che dovrebbe farmi tremare di paura, ma riesce solo a divertirmi.

“Cosa vuoi, mostro?”

“Non tutti i mostri sono deformi, confido che tu lo sappia” e detto quello, bevo un lungo sorso di vino, mentre sento il rumore sordo della porta sbattere con violenza.

Che posso farci? Sono il suo angelo custode!