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Autore: _petrichor_    14/01/2014    6 recensioni
E se i One Direction diventassero i nuovi protagonisti di una delle più belle Fiabe Disney?
Harry/Biancaneve
Louis/Principe Azzurro
Zayn/Regina Malvagia
Liam/Specchio Stregato
Niall/Cacciatore
Biancaneve!AU
Larry.
E... in rima!
Genere: Fantasy, Poesia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi, Slash | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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WHITE SNOW
Biancalarry
Dedicata a Veronika che mi ha sostenuto tutto il tempo
E a Zayn che ieri ha compiuto 21 anni
.

 
Quel che stasera vi voglio narrare
È una storia un po’ buffa che vi farò amare,
La conoscete, ci posso scommettere
Ma non l’avete mai letta in queste lettere.
Lei era bianca come la neve,
La sua matrigna da un calice beve,
Si racconta persino di un frutto rosso,
La regina malvagia poi cade in un fosso.
Sette nanetti vivon in una foresta
E uno specchio stregato in cui vediamo una testa.
Son sicura che avete capito
E adesso leggete, se vi è gradito
Ma, vi devo avvertire di una piccola cosa
Non parlerò del medesimo principe e la medesima sposa
Saranno dei giovani felici e contenti
Che impersoneranno gli eroi di questi momenti
E in questo istante, senza attendere ancora,
Ho parlato fin troppo, diamo inizio alla storia.
C’era una volta in un vecchio castello
Circondato da alte mura a colori pastello
Un giovane ragazzo di stracci vestito
Che lavava le scale e il pozzo in granito,
Cantava ai conigli, alle farfalle e agli uccelli
Raccogliendo quei fiori che gli apparivan più belli,
Con voce soave intonava le note
Mentre di una carrozza si udivan le ruote.
Ciocche ondulate come le onde del mare
Labbra rosse e carnose da poter ammirare
Bianca come la neve la sua pelle era
Occhi verdi di prati in primavera
Mentre egli con gli animali giocava
Vestito d’azzurro un nobile s’apprestava,
Da dietro  le mura, a guardare rapito
Il giovane di cui s’era follemente invaghito.
La dolce melodia che si udiva dal pozzo
Un sorriso fece nascere sul volto del ragazzo
Si diresse all’interno con passo incerto
E chi possedeva la voce avrebbe scoperto
Quando lo vide nell’acqua specchiarsi
Non poté far altro che avvicinarsi.
Gli apparve alle spalle tanto che il riccio,
Spaventato, portò una mano al petto
La canzone si arrestò come tutto intorno a loro,
Sentivan solamente gli uccellini cinguettar in coro
«Siete bello ragazzo, come vi chiamate?»
Chiese prendendo tra le sue le mani rovinate.
Questi timido arrossì sulle gote
Ma l’altro disse «Vi ho sentito cantar le note.
La vostra voce, il vostro volto e il vostro sorriso
--che nel frattempo gli aveva solcato il bel viso—
In questo immenso cortile mi hanno attirato
Ditemi il vostro nome, ve ne sarei grato.»
Quello confuso guardò i lor palmi intrecciati
In un mondo migliore si sarebbero amati
Allontanò gentilmente la presa del ragazzo
Gli dedicò un sorriso e si rintanò nel palazzo.
«Tornate qui, non potete scappare!
Vi volevo, davvero, solamente parlare!»
Salì di corsa le scale fino al balcone,
Sistemando con un gesto lo sgualcito maglione,
Si affacciò per cercare il giovane dall’alto
Quello era ancora al pozzo con un sorriso in volto.
«Mi chiamo Harry, e voi chi siete?»
Disse allora, carezzandosi le mani inquiete
«Mi chiamano, maestà, principe o signore
Ma chiamatemi Louis, ve ne prego di cuore.»
Harry sorrise a quelle parole
«Lo farò» disse, raggiante quanto il sole.
*«Oggi, che v’ho incontrato
Amato
Restate con me.»*
Cantò colui che Louis faceva di nome.
«Arrivederci» salutò il ragazzo
Poi con tristezza tornò nel palazzo.
Il povero principe col sorriso spento
Rimase lì in balia del vento
Sulla fronte ricaddero ciuffi di capelli
Coprendo quegli occhi azzurri che gli invidiavan i più belli.
Dall’alto della torre, il re Zayn osservava
La scena del giovane che s’innamorava
Rabbia e invidia provava per il ragazzo
Che da sempre era stato il più bello del palazzo.
«Specchio, servo delle mie brame
Chi è il più bello del reame?»
E quel re malvagio e arrabbiato
Si rivolse così allo specchio stregato.
Liam era il servo che vi abitava
Cento anni fa il re ve lo imprigionava
Era venuto meno ad una promessa
E da quel giorno la sua vita non fu la stessa.
Sotto giuramento re Zayn doveva sposare
Ma Liam non accettò e provò a scappare.
Con voce tetra e il dito alzato
Lo trasformò nello specchio stregato.
«Harry è il più bello, mio Signore»
Rispose lo specchio con gran terrore
Il volto del re si fece paonazzo
Doveva uccidere quel dannato ragazzo.
Lo stesso giorno, al calar del sole
A castello arrivò un cacciatore.
Era giovane e di bell’aspetto
«Il cuore di Harry nel cofanetto.»
Con quest’ordine in mente s’inoltrò nella foresta
Fin quando, da un albero, intravide una testa.
Era adagiato sul prato quando l’ebbe trovato
Intonava una canzone e ne rimase estasiato
Gli arrivò alle spalle mentre coglieva un fiore
Con l’intenzione di prendergli il cuore
Harry accortosi dell’ombra alle spalle
Spaventato sui gomiti ricadde.
Con sguardo impaurito guardava il cacciatore
Che a quella vista fu scosso da un tremore.
«Non posso uccidere un giovane innocente
Scappa Harry!» gli intimò piangente.
«Il re Zayn è malvagio e vuole ucciderti
Per rimaner vivo devi solo nasconderti.»
Ed Harry, confuso e scosso
Con passo incerto si inoltrò nel bosco.
Man mano che la corsa proseguiva
La luce tra le fronde d’albero spariva
Rovi aguzzi si trasformavan in mostri
Udiva urla provenir dai morti
La paura era tanta intrappolato nel bosco
Sentiva una miriade di occhi addosso
Veloce fuggiva tra rami e spine
Per arrivar all’uscita di quel luogo senza fine
E mentre qualcosa sulla spalla lo feriva
Harry in quel nulla da solo sveniva.
***
Fermo un momento mio caro lettore
Ti devo parlar del buon cacciatore
Il suo nome era Niall e viveva in paese
Con tutti era buono gentile e cortese
Quand’era giovane giocava a palazzo
Poi è cresciuto ed è diventato un ragazzo
Adesso è biondo e ha gli occhi celesti
E di un cacciatore indossa le vesti.
***
Quando aprì gli occhi tutto era cambiato
Ora si trovava in uno spazio incantato
Le urla non venivan più udite
Le ombre inquietanti eran sparite
La luce del sole gli illuminava il volto
Mentre il ragazzo si guardava intorno
Solo una sensazione sparita non era
Mille occhi fermi che gli bruciavan la schiena.
Poi d’improvviso, con suo sommo stupore,
Apparve un coniglietto da dietro un fiore
Questi si avvicinò con timidezza
appena lo sfiorò gli fece una carezza.
Il coniglietto felice gli si accucciò sul bacino
Quando da un nido ne uscì un uccellino
Il piccolo volatile tra le mani gli si poggiava
Mentre una puzzola abbandonava la tana
Gli animali non si fecero intimorir dal suo aspetto
E in men che non si dica fu circondato da uno scoiattolo una volpe e un cerbiatto
«Conoscete un luogo in cui poter dormire?»
Chiese agli animali che poi vide annuire
Lo trascinarono fino a una casina
Che per le suo dimensioni era un po’ piccolina
L’interno era oscurato da uno strato di polvere
Harry decise che il rischio doveva correre
Entrò senza bussare nell’abitazione
Volle fare prima una perlustrazione
Tutto in quella casa era troppo minuto
I suoi pensieri vennero sconvolti da uno starnuto
«Hai ragione dovremmo dare una pulita.»
Convenne guardando una colomba infastidita.
«Vi va di darmi aiutarmi?
Gli uccellini laveranno i panni
Gli scoiattoli spazzeran il pavimento
Io e i cerbiatti faremo il resto»
Ordinò Harry prendendo un piatto.
Più lontano, il Nano Brontolo sbraitava come un matto
Sette erano i Nanetti che lavoravan nella cava
La quale pietre preziose al paese procurava
Brontolo può apparir scontroso e irascibile
In verità è solo buono e sensibile
Cucciolo è l’unico che non parla essendo muto
Ma è simpatico dolce e il pasticcione del gruppo
Dotto è il nano più saggio della prole
Ma quando è nervoso può sbagliar le parole
Eolo chiamato così per la sua allergia
Con uno starnuto ti può spazzar via
A Gongolo la felicità caratterizza
A Mammolo invece la sua timidezza.
Pisolo poi è quello dormiglione
Può dormir nel letto, sul prato e nel pentolone
Nel frattempo Harry e gli animali
Avevan pulito, pavimenti, abiti e scaffali
                                                        Harry, preso dalla stanchezza, entrò in una stanza
Ma i letti all’interno eran troppo piccoli per la sua stazza
Decise di unirli e di stendersi su essi
Mentre dall’esterno si udivan dei passi
I nanetti tornavan a casa a fine giornata
Ma quando videro l’abitazione illuminata
Pensavan che un ladro si fosse infiltrato
E che le lor cose avesse rubato
Il primo ad entrare fu Gongolo
Seguito da Dotto, Cucciolo e  Brontolo.
«Chi è mai entrato nella nostra dimora?»
«Guardate ragazzi, non è mai stata così pulita finora.»
«Effettivamente adesso che rifletto
La luce era accesa in camera da letto.»
Saliron le scale con passo felpato
Per catturare quell’essere infiltrato
Quando la porta ebbero aperto
Videro un ragazzo disteso sul letto.
«Chi è questo tizio chi lo conosce?»
Chiese il Nano Eolo annusandogli le cosce
«Cosa fai, potrebbe esser sporco!»
«Ma zitto, che tu puzzi di morto.»
«Cosa facciamo con questo ragazzo?»
«Non sappiamo chi sia, magari è un pazzo.»
«Zitti amici, si sta svegliando!»
«Nascondetevi, guardate, sta sbadigliando.»
Harry strizzò gli occhi e portò una mano al viso
Quando dalla testiera del letto udì un riso
«C’è qualcuno? Scusate ho invaso il letto vostro
Son scappato dal re Zayn che mi voleva morto»
Dalla testiera sette volti apparvero
Che lo fissavan  tristi e con serio sguardo
«Quanto vuoi tu puoi restar
Saremo felici di poterti ospitar!»
E quando tutti ebbero deciso
Harry dedicò loro un caloroso sorriso
Nel castello, al di là della foresta
Il re Zayn usciva fuori di testa
«Cosa intendi con “non è il suo cuore”?
È quello di Harry mi ha riferito il cacciatore!»
«Mio padrone pensavo foste più scaltro!
Quel cofanetto contiene il cuore di un altro.»
«Cosa vai dicendo specchio stregato?»
«Che quel cacciatore v’ha bellamente ingannato.»
«E questo qui, di chi, dunque sarebbe?»
«Di un cervo che nel foresta crebbe»
«Ed Harry, adesso dov’è nascosto?»
«Nella casetta dei nani all’interno del bosco»
E con quelle parole scese una scalinata
Al fin di preparare una mela avvelenata
«Occhi di drago, coda di serpente
Il bel visino di Harry voglio veder morente.»
Preparato il frutto, si dovette trasformare
In un vecchio stregone per non farsi identificare
*«Polvere di mummia per invecchiare
Per tingere le vesti il nero della notte
Per arrochire la voce, risata di strega
Per imbiancare i capelli un urlo di terrore
Turbine di vento per agitare il mio odio
Schianto di folgore per mischiare il tutto.
E adesso filtro, compi la tua magia.»*
Quel che un bell’uomo era una volta
Ora con una mela il suo sogno avvera.
Quel giorno i nanetti non lo volevan lasciare
«Troverete una torta quando finirete di lavorare.»
Li rassicurò il ragazzo preparando l’impasto
«Sicuro Harry? Non vuoi che resto?»
«Andate amici, andate alla cava
Mangerete un bel dolce tornati a casa.»
Dopo un pomeriggio vicino la torta
Harry sentì bussare alla porta
C’era un vecchio sull’uscio con un cesto tra le mani
«Prego, entri, si riposi. Mi spiace ma qui non abbiamo divani.»
«Non preoccuparti giovanotto un buon odore ho sentito
Uno di questi frutti vi sarebbe gradito?»
«Come son rosse queste mele signore,
Son tanto belle come buone?»
«Oh non so dirti caro ragazzo,
Vuoi provarne una, non aver imbarazzo.»
E così gli porse quella frutto avvelenato
Subito dopo, Harry un morso gli ebbe dato.
E quando sentì la gola stringersi e il fiato mancare
Riconobbe in quel vecchio il re che lo volle ammazzare
Il giovane cadde a terra con un colpo sordo
E la mela stregata scivolò poco lontana dal corpo
A quel punto il re Zayn in suo piano ebbe compiuto
Come più bello fu riconosciuto
Ma resosi conto del suo orrendo aspetto
Convenne che alla fine aveva ragione lo specchio
«Attento oh padrone
Non sempre tutto va come si vuole.»
Non poteva rimaner a lungo in quella casetta
Doveva darsela a gambe, e anche in fretta.
i nanetti stavan tornando da lavoro
E non poteva farsi trovare vicino al ragazzo sul suolo
Corse via nel bosco scuro
Mentre un nanetto correva in aiuto
«Harry ho sentito delle grida?
Va tutto bene? Ehi ma la torta è finita?»
«Cosa succede in questa casa?
Dovevamo tornar prima dalla cava.»
«Ragazzi ragazzi, Harry sta dormendo
Oddio ma non sta respirando.»
«Non dovevamo andar a lavoro!»
Harry era morto, ma non fu colpa loro.
«E’ stato il re! Troviamolo!»
«Hai ragione, uccidiamolo.»
Lo trovaron vicino un dirupo
Egli rideva e piangeva verso il cielo cupo
Ere una notte triste quella per il bosco
Era morto il giovane dall’animo principesco.
I Nani arrabbiati si avvicinarono al sovrano
Che d’improvviso si ritrovò ad urlare invano.
«Uomo malvagio che altro non sei
Il cielo punirà i tuoi atti rei!»
E con un gesto degli avvoltoi in aiuto
Il re malvagio cadde dal dirupo.
Moriron due uomini quella notte
Uno con la corona, l’altro con le scarpe rotte
Organizzarono un funerale per quel ragazzino
All’ombra di una quercia, di un faggio e di un pino
Da lontano arrivò di un cavallo il suono
Con un principe azzurro che giungeva presso loro
Vide gli occhi chiusi del giovane
E sentì qualcosa di rotto nei pressi del cuore.
Decise di far quel che prima non aveva compiuto
Un bacio sulle labbra rosse di quello sconosciuto
E magicamente a quel contatto
Harry per miracolo gli occhi ebbe aperto.
Felicità fu quella dei nani
Quando vide i due giovani cavalcar lontani.
E come ogni buona storia che si rispetti
Harry e Louis vissero per sempre felici e contenti.

THE END.













 
Saaalve
questo angolo autore sarà piccolissimo.
La fanfiction è stata un parto, ricordatemi di non scrivere mai più in rima.
L'avevo pubblicata ieri ma nella sezione sbagliata e quindi boh, ho dovuto cancellarla e ripostarla, mi dispiace per le 2 recensioni che sono andate perse.
Spero vi sia piaciuta, e se non è stata di vostro gradimento.. beh, mi spiace.
Come sempre mi trovate su twitter: @tomlinsbrave
bye.
  
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