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Autore: Bakanee    14/01/2014    1 recensioni
Il nostro eroe messo ko dall'influenza, che lo costringe a letto. Chi gli farà compagnia?
Questa è solo la seconda fanfic che scrivo..e ho voluto "utilizzare" in essa due personaggi che adoro, e che hanno fatto la storia di Naruto. È abbastanza breve, ma spero non sia scontata e noiosa. Ovviamente dal canto mio spero che piaccia, ma aldilà di questo mi aspetto critiche sia positive che negative. Un bacio
Kurama_1994
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Kurama, Naruto Uzumaki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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La Promessa
Di Kurama94



«Naruto! -la voce si Sakura svegliò il ninja ancora a letto- ti ho portato le medicine che Tsunade Sama mi ha assicurato di farti prendere, sappiamo quanto la tua testa sia quadra, quindi non andrò via di qui prima che tu non le abbia prese tutte!» disse la ragazza facendosi avanti nella stanza di Naruto senza alcun ritegno.
«Sakura chan! ma non ne ho bisogno!» disse Naruto (stropicciandosi gli occhi come un bimbo appena sveglio) con tono lamentoso, ma bastò uno sguardo fulminante di Sakura a fargli cambiare idea, tanto da assumere i medicinali come fossero squisite ciotole di ramen.
«Ecco -disse soddisfatta la ragazza- adesso posso raggiungere gli altri, abbiamo un bel po di lavoro da fare nel villaggio, tu riposa e rimettiti prima possibile!» e, incamminandosi verso la porta d'ingresso, salutò Naruto di sfuggita e sparì come un lampo prima che il ragazzo potesse ricambiare.

«Che palle! -sbuffò Naruto- con tutto il lavoro che abbiamo da fare nel villaggio, io sono costretto a starmene qui, nel letto con questa febbre che non accenna ad andar via!» urlò sbattendo i piedi nel letto e portando le lenzuola a coprirlo dal capo ai piedi.
«Ti senti solo Naruto eh??» una voce di sua conoscenza disse sghignazzando. 
«Non ti ci mettere anche tu Kjuuby! Ho già abbastanza pensieri, e un pianta grane come te in questo momento non lo voglio proprio sentire!» urlò esausto Naruto.
Offesa la volpe tacque e lasciò il ragazzo da solo, immerso nei suoi pensieri. 

Già, Naruto era pensieroso più che mai quel giorno..ripensava al vecchio e tanto amato team7, formato da lui, Sasuke, Sakura e il maestro Kakashi. Pensava alle loro missioni, a volte difficili e sfibranti, altre volte divertenti come un giro sulle montagne russe.
«Sasuke..-come un lungo sospiro, quel nome gli uscì dalle labbra quasi senza volerlo- chissà se a volte ci penserai anche tu, chissà se ti viene mai in mente di tornare qui a Konoha dai tuoi amici..» i pensieri del ragazzo furono interrotti da un suono (a lui familiare) che produsse il suo stomaco. Aveva fame, ma non aveva voglia e forza a sufficienza per andare in cucina e mangiare uno dei soliti piatti pronti. 
Di fronte ai suoi occhi, apparve sfocata la figura di Jiraiya sennin, che gli offriva quel delizioso ghiacciolo per due. 
Quanta nostalgia. 
«Mi manchi vecchio eremita» sussurrò ancora.
«Rifugiarsi nei ricordi non porta a nulla di buono, e mi fa strano vedere che uno come te, che guarda sempre avanti, oggi rimpianga il passato e stia qui a frignare!» urlò il Kjuuby con un tono strafottente al ragazzo. Questa volta però Naruto non lo aggredì, ma sorrise. 
«Vedo che ti interessi tanto a me e al mio stato d'animo vecchia volpe!» sghignazzò guardando la volpe dritta negli occhi questa volta, cosa che fece irritare quest'ultima, che diede le spalle al ragazzo..
«Io non mi preoccupo affatto per te sia chiaro! -ringhiò rossa di rabbia- ti prendevo solo in giro! e poi mi fai pena qui, lasciato solo soletto dai tuoi amati compagni!» disse in fine ad occhi chiusi e fingendo di non prestare più attenzione al ragazzo.

«Sai..-iniziò Naruto- spesso mi sono sentito solo, ma pensando a te ho capito di non esserlo -con quelle parole il demone spalancò gli occhi esterrefatto- tu ci sei sempre stato..anche contro il mio volere. Certo forse (anzi sicuramente) ci sei stato perchè costretto..però comunque sia c'eri mentre piangevo o ridevo. C'eri quando mi hanno promosso gennin. C'eri sempre, e in un certo senso mi hai guidato verso quello che sono diventato» sorrise Naruto.
«Si hai ragione! ci sono stato perchè costretto, non metterti strane idee in testa mocciosetto!» urlò di rabbia il demone, che non voleva dare a vedere che in fondo, le parole del ragazzo, gli avevano fatto piacere. 
Nessuno prima di lui, aveva mai apprezzato il suo "esserci". 
Era qualcosa che al Kjuuby toccava per forza; non era un favore.

Senza dare troppo peso alle parole del demone, Naruto riprese a parlargli:
«Prima di me, mia madre era il jinchuuriki che ti "conteneva". Che custodiva la tua grande forza. Forse..-proseguì incerto il ragazzo- tu potresti dirmi qualcosa in più di lei» concluse Naruto con un certo punto di domanda rivolto al demone, che questa volta lo osservava con attenzione, e con uno sguardo che mai Naruto aveva trovato negli occhi di quell'animale burbero e arrogante. 
La volpe si avvicinò a naruto attraverso le sbarre del sigillo e lo guardò negli occhi prima di scoppiare in una grassa risata. 
«Perchè ridi ora??» disse infastidito Naruto
«Perchè ti guardo e vedo lo stesso moccioso che vedevo in lei!» urlò la volpe con un ghigno sul volto, che questa volta aveva qualcosa di dolce, quasi familiare.
Un sorriso si fece largo sulle labbra del ragazzo..
«Dai dimmi qualcosa di mia madre Kjuuby! con lei eri acido come lo sei con me??» chiese ancora, con un ghigno stuzzicante.
«Con quella vipera incandescente di Kushina non si poteva essere acidi! -iniziò il demone ricordando il rapporto che c'era tra i due- Non andavamo per niente d'accordo, però ero costretto a stare ai suoi comandi e alle sue richieste. Era una kunoichi pericolosa, e con quei capelli sembrava quasi aver più code di me, per questo ogni suo sguardo infondeva timore! -sbuffò la volpe- se l'avessi ora qui, con un solo boccone la manderei giù!» concluse con un sorrisetto sarcastico. 
«Kurama -per la prima volta Naruto pronunciò il nome del demone, che sorpreso si girò verso di lui ascoltando con attenzione quello che il ragazzo stava per dirgli- tu sei tutto ciò che mi resta della mia famiglia. Non lascerò che nessuno ti prenda e ti porti via da me» disse il ragazzo avvicinandosi ad una zampa del demone.
«E questa cosa sarebbe? una promessa? da tempo ormai non credo alle promesse di nessuno, dovresti saperlo Naruto! e poi..men che meno credo alle tue...avresti dovuto riportare Sasuke al villaggio e invece sono passati anni!» la volpe ritrasse la zampa al tocco del ragazzo, che fu bloccato da quella affermazione del demone. 
Non era cambiato. 
Era sempre la solita vecchia volpe..arrogante e cattiva.

«A presto» si voltò Naruto andando via, ma un'ultima affermazione del demone lo bloccò.
«E' UNA PROMESSA. Vedi di mantenerla.» il demone chiuse gli occhi in posizione da riposo.
Un sorriso apparve sulle labbra del ragazzo che con un cenno salutò la volpe.
«Ti voglio bene»
  
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