Non era poi così male.
Innegabile che il viaggio fosse faticoso ed impegnativo, ma valeva la pena averlo intrapreso anche solo per quello.
I due piccoletti di fronte a lui, in quel momento intenti ad allenarsi con la spada, gli saltellavano attorno ed agitavano quelle armi forse un po’ troppo fuori misura per loro; lui li osservava attentamente e poi bloccava quei leggeri colpi con facilità.
Andarono avanti finché la stanchezza non ebbe la meglio e, dopo aver affondato le mani nei loro capelli, arruffandoglieli, “Anche oggi ottimo lavoro!”, si distesero sull’erba fissando la coltre di nubi scure che andava unendosi lasciando sempre meno ritagli di cielo visibili.
Da diversi giorni avevano iniziato a stringere il rapporto: viste le insidie che incontravano quotidianamente, i piccoli corpi Hobbit avevano spesso e volentieri bisogno del sostegno e l’aiuto di qualcuno di taglia più grande, ed ultimamente quel ‘qualcuno’ era sempre lui; era iniziato quasi per caso: dopo il suo impulsivo intervento a Gran Burrone, Boromir non aveva certo attratto le simpatie dei suoi attuali compagni, passava le sue giornate ad ascoltare gli altri ed a proferir parola solo se strettamente necessario. Viaggiando con la compagnia era impossibile non essere partecipi degli animati discorsi, e le sconsiderate azioni, di due membri in particolare.
Prima si era unito ai rimproveri, poi si era soffermato ad ascoltare, infine si era lasciato coinvolgere ed era stato reso partecipe.
Era diventato quasi un dovere tenere a bada Merry e Pipino e passare del tempo con loro; dopo tutte le difficoltà incontrate, la giornata si alleggeriva quando c’erano quei momenti: andare a cercare legna o qualcosa di commestibile, allenarsi con la spada o semplicemente chiacchierare. La vivacità e l’inesauribile dose di allegria di quei due poteva scuotere addirittura lui.
Aveva iniziato a legarsi a loro e non poteva permettersi di lasciarli; appena vide quell’orda di Orchi dirigersi verso i due Hobbit, iniziò a correre sguainando furiosamente la spada.
Dovevano arrivare alla fine.
Quei giorni insieme dovevano continuare.