Serie TV > Castle
Ricorda la storia  |      
Autore: xonikkiheat    14/01/2014    4 recensioni
Un agenda, i tre figli di Castle ed una lettera. Sta a voi scoprire cosa li accomuna
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro personaggio, Kate Beckett, Rick Castle | Coppie: Kate Beckett/Richard Castel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

                                Scrivi di noi





Image and video hosting by TinyPic

 

                                                                                                                                                                                                                                                                                          Alle mie FVO.
 
 
“Avresti mai pensato la prima volta che ci siamo visti che ti avrei sposato?”
 
“Sinceramente no. Ti trovavo solo irritante ed un tantino affascinante”
 
“Ammetterai mai che hai provato qualcosa per me fin da subito?”
 
“E tu pensi che  te lo direi?”
 
“Tuchè. Ma ormai siamo quasi sposati potresti anche dirmelo”
 
“Castle, non mi fai questa domanda da due anni ormai, cosa succede?”
 
“Ho il blocco dello scrittore, volevo scrivere qualcosa sul vero e proprio primo incontro di Nikki e Rook, ma non ho idee”
 
“Magari dovresti smetterla di pensare a noi come Nikki e Rook, magari potresti scrivere di noi, infondo la nostra storia potrebbe essere da romanzo no? Ne abbiamo passate e combinate così tante”
 
“Forse hai ragione, ma devi chiedermelo” disse l’uomo sfidandola.
 
“Chiederti cosa?”
 
“Di scrivere di noi, dai chiedimelo”
 
“Scrivi di noi”
 
L’uomo sorpreso le sfiorò la guancia con una mano. I loro sguardi s’incrociarono e per un istante sembrò che il tempo si fermasse. Esistevano soltanto loro due e il sospiro del vento.
 
 
 
Trent’anni dopo…
 
 
                                                        
David aprì l’agenda di marocchino rosso e sfogliò le pagine morbide ed ingiallite. Guardò quella che aveva davanti e scosse la testa, non avrebbe mai pensato che in quell’agenda ci fosse tutta la storia dei suoi genitori ormai da lui e i suoi fratelli dimenticata.
Prese quello che ormai era il suo telefonino e compose i numeri lentamente, di una lentezza quasi sovraumana. 
Uno squillo. Due squilli. Tre squilli.
 
“David cosa diamine vuoi? Ho un processo! So che sei a casa a fare lo scansafatiche ma vorrei ricordarti che io ho un lavoro, un lavoro vero. Quello che ha la gente adulta, penso che tu non ne abbia mai sentito parlare”
 
“Diamine Hanna come sei scontrosa, è questo il modo di rispondere al tuo caro gemellino?”
 
“David cosa vuoi?” disse la donna esausta dall’altra parte del telefono.
 
“Se proprio lo vuoi sapere tanto ho trovato l’agenda di papà”
 
“Dove? Quando? Sei a casa?”
 
“Oggi. Dopo aver mangiato un panino. Si, ma tu non hai un processo?”
 
“In realtà no, volevo darti una lezione. Venti minuti e sarò lì da te” la donna fece una pausa e poi aggiunse “hai già chiamato Cosmo?”
 
“In realtà no, magari potresti chiamarlo e portarlo qui”
 

​"Scansafatiche"

“Zitella”
 
“Tra massimo mezz’ora siamo da te, non aprire un’altra pagina senza di noi!”
 
“Ciao sorellina, ciao” disse staccando la chiamata.
 
L’inverno si era ormai abbattuto e con tutta la sua forza su Manhattan, aveva fatto precipitare le temperature vicino allo zero e dai tombini si levavano sbuffi di vapore che in un attimo si condensavano sui marciapiedi. David era seduto davanti la finestra vedendo l’indifferenza che gli abitanti di New York avevano nei confronti del meteo continuando la vita di sempre. S’accorse che lui non aveva una vita abituale o un lavoro ma doveva ammettere che non era tutto così negativo. Di sicuro la parte che riguardava il dormire non lo era affatto.
Non riusciva a pensare altro che all’agenda. Dopo aver letto la prima pagina il suo primo pensiero fu che si trattava di un ottimo spunto per un libro o qualcosa del genere.
Sentì bussare la porta mentre era immerso nei suoi pensieri. L’aprì e vide i suoi fratelli.
Entrambi molto alti, entrambi con i capelli scuri, entrambi con gli occhi celesti, come lui d’altronde ma non aveva mai fatto caso alla loro somiglianza.
 
“David ti senti bene?” disse l’uomo ormai sui trent’anni ed uno sguardo alquanto ipnotico ed affascinante.
 
“Si, entrate. Ero immerso nei miei pensieri” si diresse verso il divano e i suoi fratelli lo seguirono.
 
“David, allora? L’agenda?” la donna dai capelli scuri come la notte era impaziente, forse una delle cose che aveva preso dal padre.
 
L’uomo prese l’agenda dal tavolino che era dinanzi a loro e l’aprì.
 


 
“David inizia!” Cosmo l’icoraggiò a leggerlo allungando la mano verso l’agenda “Puoi farcela” continuò.
 
Il ventisettenne cominciò a leggere una pagina e a leggerla, poi un’altra ed un’altra ancora. L’amore dei loro genitori era molto evidente ma non avrebbero mai pensato che fosse così vero, da film.
Lessero almeno per un’ora fino a quando non trovarono una lettera era indirizzata a Richard e l’aveva scritta Kate.
 
“Johanna penso che questa debba leggerla tu” l’uomo la guardò e sorrise “Mamma avrebbe voluto così”
 
“Non penso di potercela fare”
 
“Se non vuoi sentire ancora la mia voce penso che debba leggere tu, poi se vuoi che legga Cosmo…”
 
“Dammi questa dannata lettera” gliela prese dalle mani in modo poco gentile e cominciò a leggerla:
 
“Caro Rick,
 è strano dirti queste parole ma penso che non ci siano parole più vere di quelle che sto per dirti. Non avrei mai pensato che tu, il mio scrittore di gialli preferito, saresti diventato l’uomo della mia vita. Fin dal primo momento ho ascoltato la tua voce rimbombare nel mio cuore, incatenata dai tuoi occhi, occhi blu come il mare. I più belli che io abbia visto in tutta la mia esistenza, occhi espressivi, di un colore compatto, niente sfumature. Solo blu, di un blu solo uo che neanche con le parole più grandi del mondo potrei descrivere. E quegli occhi, da quel momento in poi io me li porto dentro, nel cuore, nell’anima. Io ne sono rimasta così devastata che avrei voluto prenderli e portarli con me. Io t’assomiglio infondo sai? Io t’assomiglio quando piango, quando rido, quando mi emoziono, perché ad emozionarmi sei sempre tu, perché a volte crolli e non lo vorresti. E mentre tu ti aggrappi a me, ad Alexis, a Martha io mi aggrappo a te. Ti ho avuto mio, ti ho sorriso, ti ho baciato e del tuo odore ricordo in ogni momento ogni sfumatura. Non posso mai dimenticarti. Mi hai preso aria, forze, energie, vita. Hai preso tutta me stessa e l’hai portata con te.
Mi hai donato amore, felicità. Tu mi hai donato un sentimento che porta il tuo nome, che io non so neanche descrivere per quanto è grande, forte, maestoso. Un sentimento solo nostro. Non potrei mai ringraziarti abbastanza per l’amore che mi dai ogni giorno, ogni giorno basta guardarti negli occhi che con uno sguardo mi curano da ogni male. I miei sogni non sono mai stati all’altezza del tuo amore. E con questo ti dono tutta me stessa. Lo voglio”

 
I tre rimasero a bocca aperta, pensavano fosse una semplice lettera ma non lo era, non  lo era affatto, erano le promesse di Kate a Rick.
Si guardarono e videro le lacrime in volto in ognuno dei propri fratelli. Cosmo si alzò e si sedette in mezzo ai due gemelli, li abbracciò,  come solo un fratello maggiore sapeva fare e piansero insieme, piansero per almeno dieci minuti stretti l’uno all’altra ricordando che il vero amore esiste ed è nei loro genitori.
Le ore passarono e i tre fratelli erano lì addormentati ancora stretti l’uno all’altra.
La porta del loft s’aprì senza il minimo rumore e li videro lì.
Kate e Rick si guardarono e sorrisero. I due ormai settantenni rimasero lì, immobili a godersi quel momento.
 
“Siete la cosa più bella che mi sia mai capitata” disse l’uomo alla donna baciandola delicatamante.

 
 
 
 
 
 
                                                                                          
  
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Castle / Vai alla pagina dell'autore: xonikkiheat