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Autore: _Nemesi_    14/01/2014    2 recensioni
"Quanto deve essere potente il ricordo Harry?"
"Deve essere molto più che potente Hermione"
"Credi che qualcuno riuscirà a evocarlo al primo tentativo?"
Harry ridacchiò divertito " Se qualcuno lo evocasse al primo tentativo probabilmente rimarrei di sasso, é impossibile, letteralmente".
Peccato che l'eccezione confermi la regola.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Fred Weasley, Harry Potter, Hermione Granger | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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The exception that confirms the rule


A Vittoria, vorrei scriverti
un pensiero serio e
profondo ma ora, riesco solo
a farti questa dedica,
ti voglio bene unicorna.
 
 


 
















Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di J.K. Rowling; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.

Quella sera la sala comune dei Grifondoro era vuota, chi per un motivo chi per un altro, erano tutti tornati a casa in occasione del Natale. L'unica ragazza nella torre di Grifondoro ancora sveglia, era Hermione Granger. La mente più brillante tra i rosso-oro se ne stava seduta di fronte al camino a leggere un libro di circa cinquecento pagine, che Ron ed Harry avrebbero definito sicuramente disumano, meglio ancora illegale. Eppure Hermione non riusciva proprio a dormire. Ogni volta che chiudeva gli occhi quei capelli ribelli, gli occhi vivaci, il sorriso malandrino e il fascino che lo avvolgevano le si insinuavano nella mente, in modo quasi malato. Era difficile nasconderlo a Ron, e ancor di piú a Ginny che ormai aveva iniziato a sospettare qualcosa. Dopo il Ballo del Ceppo Viktor le aveva chiesto di diventare la sua ragazza e lei per tutta risposta si era ritrovata a pensare perchè stesse rifiutando  un ragazzo come Krum e la risposta  gli era venuta subito in mente, il bulgaro non era lui. Era perfetto, il cercatore,ma il suo unico difetto era di non essere l'idiota che aveva stregato il cuore di Hermione. Lo stesso idiota che, insieme a Ron, avrebbe voluto uccidere il suo accompagnatore al ballo. Lo stesso che ora cercava di dimenticare, da quando lui e Angelina si frequentavano. 
Lo stesso che aveva appena attraversato il ritratto che dava accesso alla sala comune.
"Stai ancora studiando Granger?"
"Il fatto che stia leggendo un libro non significa che stia necessariamente studiando" replicó stizzita.
"Abbassa la cresta Granger, volevo solo salvaguardare la tua salute mentale"
"Quanto sei falso" e finì sbuffando vistosamente. 
Dopo qualche minuto di silenzio la ragazza rialzó gli occhi dalla sua lettura e guardó nuovamente il suo interlocutore "Che diavolo vuoi ancora? " chiese esasperata.
"Sei carina quando studi facendo finta di leggere"
"Fred, non ti ridaró quella robaccia che vendete illegalmente tu e tuo fratello, scordatelo."
"Oh avanti Granger, non farmi arrivare alle maniere forti, mi serve solo il carico di torroni sanguinolenti."
"Hai forse scordato che sono un prefetto?!" 
"Ok, credo che significhi che dovró passare al piano B"
"Scriveró a tua madre Fr-"
Non riuscí a finire la frase perché a quel punto le labbra di Fred erano giá sulle sue.
In un attimo quello stupido l'aveva zittita e far tacere la Granger, era sicuramente un evento piú unico raro. Il contatto era stato breve, ma talmente intenso che avrebbe giurato che fosse sufficiente a evocare un patronus. Lei era inevitabilmente arrossita, mentre Fred la osservava ridacchiando "Mi piacerebbe passare al piano C, Hermione, ma temo di dover andare, con o senza la merce" e ammiccando si diresse verso i dormitori maschili. 
"Fred?"
"Mi ridarai anche le pasticche vomitose? "
"Non senza un giusto compromesso, Weasley."
"Piano C?"
"Allora non sei stupido quanto sembri" concluse raggiante, con una nota maliziosa nella voce.
E stavolta fu Hermione a posare le sue labbra su quelle del ragazzo che sorrise sornione sulle sue labbra. La guerra, il dolore, la morte, sembravano essere un dettaglio insignificante in quel momento. Il loro amore, tutto quello che avevano covato dentro di loro in segreto, era l'unica cosa bella in tutti quegli anni di sofferenza. E il loro amore cresceva e lievitava in silenzio, anche durante il loro bacio. Per una volta Fred ed Hermione abbandonarono le loro maschere, i pregiudizi reciproci e furono guidati dal loro cuore e dai loro istinti.
                                                                                                      ~
"Oggi vi insegnerò un incantesimo molto complesso, che richiede pratica, abilità ed esperienza." 
Harry voleva insegnare all' ES l'expecto patronum ed era sicuro, che nessuno lo avrebbe potuto eseguire al primo tentativo. Ma come si dice? L'eccezione conferma la regola, anche se quel pomeriggio ci furono ben due eccezioni. 
"Sollevate la bacchetta e puntatela sul bersaglio, poi focalizzate la vostra mente sul ricordo piú felice che possedete e pronunciate chiaramente la formula "Expecto Patronum". Con sorpresa del prescelto solo due persone riuscirono a evocare un patronus, Hermione Granger e Fred Wesley. Ovviamente vennero subito  accerchiati dal resto del gruppo, compreso il prescelto che stupito si chiese che ricordo avessero rievocato i due ragazzi per creare un patronus cosí potente al primo tentativo. Ma questo rimane un segreto di Fred e Hermione...almeno per l'esercito di Silente.



 

 
   
 
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