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Autore: Come What Klaine    14/01/2014    2 recensioni
Mentre lasciavano l'aula canto, Ryder pensò ad un pezzo della canzone che aveva cantato Unique che lo aveva colpito e che lo aveva fatto sentire ancora più in colpa.
'It's a little too late for you to come back. Say it's just a mistake, this I'd forgive you like that..if you thought I would wait for you. You thought wrong'.
Sperò davvero che quel 'Meglio tardi che mai' Unique lo intendesse davvero, perché si rese conto che voleva davvero essere una persona su cui potesse contare.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ryder Lynn, Ryder Lynn, Wade Unique Adams
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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'Sera! :D
Allora...che dire riguardo a questa OS? Era da un po' che volevo scrivere qualcosa su Ryder/Unique. Mentre stavo riascoltando 'If I were a boy' mi è venuta una piccola ispirazione. Per tutto il tempo in cui la scrivevo, ho ascoltato quella canzone. 

Spero di essere rientrata nel carattere dei personaggi e di non essere andata OOC. 

Buona lettura :)

**

Ryder sapeva di essersi comportato in maniera sbagliata con Unique, ma non se ne era mai reso davvero conto fino al momento in cui lui non cantò 'If I were a boy'. 
Non poteva negare di aver avvertito una stretta dolorosa alla bocca dello stomaco. Non aveva potuto evitare di sentirsi un tale verme. Che cosa aveva avuto di diverso da quei ragazzi che lo avevano umiliato? Lui stesso lo aveva fatto più volte, non riuscendo a capirlo realmente. 
Dopo l'episodio successo durante la settimana degli scontri, aveva provato ad accettare la cosa, ma poi aveva scoperto che in realtà era lui Katie, la 'ragazza' di cui si stava innamorando. 

Inutile dire come il suo intero mondo sembrò crollare quando lo aveva scoperto. 
Si era sentito preso in giro, si era sentito disgustato per aver ricevuto quel tipo di attenzioni da parte di un ragazzo. Non riusciva ad accettare di sentirsi così legato a lui. 
Ma era stato solamente egoista. Perché non si era mai davvero soffermato a pensare al perché in realtà Wade lo avesse fatto. Pensava sempre che fosse stato per un bisogno di attenzioni, ma c'era qualcosa di più in fondo. 

E, mentre cantava per la prima vera volta a cuore aperto e non solo per mostrare il suo lato da Diva, Ryder aveva capito fino a che punto si fosse sbagliato. 
Attraverso la sua voce aveva potuto sentire il dolore che provava nel sentirsi escluso, nel non sapere a cosa appartenere, nel sentirsi incompreso. Per quanto potesse essere assurdo per un ragazzo cantare una canzone col titolo 'Se fossi un ragazzo', nel momento in cui iniziò a cantare con quella voce piena di tristezza, si capì subito la scelta. Voleva soltanto sentirsi accettato, sentirsi parte di qualcosa. 
 
E per tutta la durata della canzone Ryder non poté fare a meno di pensare a quanto volesse rimediare ai suoi errori, al suo essere stato così cieco ed egoista. 
 
Quando si guardò con Sam e Jake, capì che dovevano fare qualcosa. Perché non importava se Unique non sapeva se sentirsi più Wade o Unique, importava soltanto che loro l'avrebbero fatto sentire come la persona speciale che era. Perché non importava se indossava abiti femminili o si truccava, importava lui come persona. Senza alcuna etichetta. 
E se non poteva sentirsi tale al di fuori da quell'aula, allora ogni membro del Glee lo avrebbe fatto sentire parte di qualcosa. 
 
**
 
Ryder si prese qualche giorno per organizzare le idee e per farsi coraggio per andare a parlare con Unique. Dopo le prove del Glee Club, gli-le chiese di restare. Si sedettero e stettero per qualche secondo in silenzio. Ryder prendendo dei respiri profondi e Unique leggermente in tensione.  
 
"Mi dispiace" disse dopo un po' Ryder, mentre Unique lo guardò perplesso da sotto le ciglia allungate da un velo di mascara. 
 
"Per cosa ti stai scusando?" chiese con voce incerta. 
 
"Per essere stato un tale idiota. Avrei dovuto capirti prima..non avevo idea di come ti sentissi" rispose e, ok, non era affatto questo che doveva dire. Si era preparato un discorso e si era dimenticato tutto. 
Prima che Unique potesse replicare, decise di aggiungere qualcos'altro. Perché quella risposta non bastava, perché aveva bisogno di spiegarsi e di scusarsi.
 
"Mi dispiace davvero tanto. Sono stato egoista ed ero così...confuso e non riuscivo davvero a capire. Non riuscivo a trovare una spiegazione per questo tuo comportamento..non riuscivo a capire perché io.." continuò a dire, ma venne interrotto. 
 
"Perché pensavo che tu saresti stato in grado di capirmi, perché pensavo che potevo fidarmi di te, perché sei quel tipo di persona di cui si può fidare. E..anche perché ti trovavo carino, ma non è stato questo il motivo principale. Volevo soltanto sentirmi vicina a qualcuno..e..volevo che fossi tu" ammise Unique, giocando nervosamente con il ciondolo del bracciale che indossava.
 
"Mi dispiace non essere stato quel tipo di persona. Mi dispiace di non aver capito e di aver rovinato il nostro rapporto" 
 
"Avevi detto che non c'era alcun rapporto fra noi due" gli fece notare Unique, con una punta di amarezza nella voce.
 
"Mi sbagliavo" confessò Ryder e a quel punto l'altro sollevò lo sguardo, guardandolo in modo sorpreso e confuso. 
 
"In realtà abbiamo davvero un legame io e te. E mi dispiace, ma non penso che potrà mai diventare qualcosa di fisico, io non sono pronto per questo, sto provando ad accettare tutto il resto, sul serio ci sto provando... E voglio starti accanto almeno come supporto..come confidente. Proprio come era attraverso quei messaggi" ammise e Unique non poté fare a meno di sorridere leggermente a quella confessione, perché nonostante tutto Ryder stava provando a capirlo-a e voleva rimediare ai suoi errori. Vedeva la sincerità nel suo sguardo e seppe anche quanta fatica gli fosse costata per dire quelle cose.
 
"Mi piacerebbe davvero molto poterti avere come amico" disse, con voce meno triste e un po' più speranzosa. 
 
Un altro silenzio calò su di loro, ma non c'era tensione. O almeno non così tanta rispetto a quanto si aspettassero. 
 
"Mh.. T-ti andrebbe di andare a prendere un caffè? Sono sicuro che ci sono molte cose di cui parlare e la scuola sta per chiudere" disse poco dopo Ryder, schiarendosi la voce. 
 
Unique annuì, mentre un piccolo sorriso si formava sul suo viso. 
 
Mentre ora gli stava sorridendo cautamente, come se stesse cercando di trattenersi, di non lasciarsi incantare da delle belle parole, Ryder si chiese come aveva potuto essere così idiota.Perché lo aveva fatto star male, perché lo aveva fatto piangere. 
 
E voleva davvero rimediare. Perché non c'era cosa migliore che vedere Unique sorridergli, nonostante gli avesse fatto del male. 
Perché significava che lo voleva perdonare, che aveva intenzione di fidarsi di lui, nonostante quello che era successo.
 
Ryder avrebbe voluto rendersene conto prima.
 
"Scusa per averci messo così tanto a capire" disse, infatti, scusandosi.
 
"Meglio tardi che mai, no?" ribatté Unique con un piccolo sorriso. 
 
Ryder annuì e ricambiò il sorriso, mentre si alzava. Quando anche Unique fu in piedi, Ryder si permise di abbracciarla. Fu un contatto rapido, ma fu abbastanza per entrambi. 

E per adesso andava bene quello che avevano. 

Mentre lasciavano l'aula canto, Ryder pensò ad un pezzo della canzone che aveva cantato Unique che lo aveva colpito e che lo aveva fatto sentire ancora più in colpa. 
 
'It's a little too late for you to come back. Say it's just a mistake, this I'd forgive you like that..if you thought I would wait for you. You thought wrong'. 
 
Sperò davvero che quel 'Meglio tardi che mai' Unique lo intendesse davvero, perché si rese conto che voleva davvero essere una persona su cui potesse contare. 
 
  
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