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Autore: InArteRed    15/01/2014    13 recensioni
"Sono passati circa tre anni da quando ho scelto di lasciarmi tutto alle spalle e partire.
A 16 ho deciso di cambiare vita, l ho fatto per me, per il mio futuro e i miei genitori lo hanno capito. avevo una bella vita a Napoli, ero felice, avevo amici, avevo il fidanzato anche la scuola non andava male, ma poi tutto è crollato." [tratto dal prologo]
-siate buoni è la mia prima FanFiction-
Genere: Fluff, Romantico, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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PROLOGO

 

Sono passati circa tre anni da quando ho scelto di lasciarmi tutto alle spalle e partire.
A 16 anni ho deciso di cambiare vita, l'ho fatto per me, per il mio futuro e i miei genitori lo hanno capito.
Avevo una bella vita a Napoli, ero felice, avevo amici, avevo il fidanzato, anche la scuola non andava male, ma poi tutto è crollato.
La mia migliore amica quella che conoscevo da sempre mi ha abbandonato non per sua scelta, mi è stata strappata via con velocità ma non indolore, ricordo quel giorno stampato nella mia mente e non potrò mai dimenticarlo; le ultime sue parole che rivolse a me prima di essere colpita da quella macchina furono due le più semplici ma anche le più vere e dolorose "mi mancherai" lei lo aveva già capito allora, prima dell’ambulanza, prima dei medici, prima di me, lei aveva già capito che se ne stava andando via, andando via per sempre.

Dopo sei mesi ancora non riuscivo a dormire continuavo a vedere quella scena davanti ai miei occhi scorrere veloce e bloccarsi sempre allo stesso punto sempre prima di quell'urto che me l'ha portata via.
  Ero sempre distante da tutto e da tutti e col tempo anche il mio ragazzo quello che mi aveva giurato eterno amore mi lasciò. Ero distrutta amavo quel ragazzo, lo amavo con tutta me stessa e veramente pensavo che ci avrei passato tutta la mia vita, ne parlavamo tante volte del futuro.
Diceva che ormai non ero più la stessa che ero cambiata mi diceva "Margherita non sei più tu"
ma io sono Margherita, io ero Margherita e lo continuerò ad essere, solo che ormai sono diventata vittima della scia degli eventi.

Dopo aver perso anche lui feci la proposta ai miei genitori.
Non era la prima volta che ne parlavamo ma non avevamo mai preso veramente in considerazione l’opzione, ma poi un giorno a tavola mi venne il coraggio e iniziai a parlare
" voglio partire, mamma papa io qui non ci riesco più a stare, nulla mi trattiene più qui ormai"
loro non sembravano sorpresi anzi erano molto tranquilli, quasi se si fossero preparati a quel momento, e infatti mia mamma prontamente dopo un momento di silenzio rispose
" ci avevamo già pensato noi, un paio di settimane fa abbiamo parlato con zia Terry, lei sarebbe disposta ad ospitarti potresti frequentare il tuo ultimo anno li prenderti il diploma americano e poi deciderai se tornare o rimanere".
Ricordo benissimo il modo in cui mi guardò mio padre, era triste, lo sapevo, noi ci capiamo sempre al volo ed è per questo che era così triste sapeva che avrei accettato. 


Mia zia Terry non è realmente una zia in realtà è la cugina di mia nonna ma noi l'abbiamo sempre chiamata zia.

Anna Teresa Amore aveva scelto di dedicare la sua vita agli studi.
Andò prima a vivere nella magnifica Londra dove fece la guida italiana al British Museum e poi a New York sempre come guida italiana al museo di scienze naturali; poco dopo incontrò un uomo, uno sceneggiatore, s’innamorò e si sposarono e lei divenne Anna Teresa Callen.
Dopo il matrimonio divenne scrittrice di libri di cucina italiana ed una cuoca rinomata in tutti gli Stati Uniti.
Sotto certi aspetti io l'ho sempre ammirata.
Zia Terry vive a Greenwich Village una zona molto tranquilla di New Yokr prima abitava nell’ Upper East Side ma quando zio Harold, il marito, morì lei si trasferì.
 In passato mi aveva proposto di studiare a New York e vivere da lei ma non ero ancora pronta, non sapevo bene la lingua mentre quella volta era diverso lo desideravo, mi serviva, e la lingua non era più un problema.


Arrivata a New York mi sembrava tutto cosi bello e assurdo mai l'avrei immaginata in quel modo, c’ero stata in passato una volta ma New York ti toglie sempre il fiato e andarci a vivere era un sogno.
La casa è piccola ma fortunatamente vado molto d’accordo con mia zia.
Lei cucina e al liceo mi aiutava coi compiti più difficile (la lingua non era un problema lo ripeto ma provate voi a fare matematica,materia già abbastanza difficile in italiano, in inglese) ed io l'aiuto a casa a pulire e fare la spesa. 

Il liceo lì era magnifico era esattamente come quello dei film quello che ho sempre desiderato frequentare, c’era la squadra di baseball e quella di football, le cheerleader e gli armadietti, tutto tutto era perfetto.

Andare in America per me è stata una svolta ovviamente molto importante, lì ho ricominciato a vivere di nuovo lontana da tutto e da tutti, mi mancava la mia famiglia e quando potevo tornavo in Italia a trovarli ma ormai la mia vita non era più li. La mela era la mia nuova casa e io non potevo esserne più felice.
Ero subito diventata presidentessa del club di dibattito e avevo trovato amiche e perfino un ragazzo, tutti mi trovavano simpatica e nessuno mi snobbava perche ero nuova o straniera. Più passava il tempo più ero convinta che da li non me ne sarei più voluta andare anzi quando a scuola si iniziò a parlare di college mi si illuminò un mondo.
Per tutta la mia vita ho avuto un sogno o meglio due sogni uno totalmente irrealizzabile e l’altro plausibile: il primo era quello di cantare, ero brava, me la cavavo ma nessuno si era mai soffermato tanto sulla mia voce in italia; l’altro era quello di un giorno riuscire a lavorare all’ONU, era un sogno che avevo da sempre, da quando in 5 elementare la maestra ci parlò di questa organizzazione che faceva del bene nel mondo; quindi decisi di concentrarmi su questo e iniziai a frequentare vari corsi che si tenevano stesso all’ONU (quando ero in italia me lo proposero ma erano troppo costosi) e mi concentrai sul club di dibattito.

A New York per la prima volta dopo la morte di Manuela (la mia migliore amica) trovai nuove amiche. La prima la conobbi poco dopo il mio arrivo, esattamente il primo giorno di scuola.
Lei fu la prima ragazza americana con cui parlai, si chiamava Sam e mi presentò a quelle che poi divennero le mie più care nuove amiche Jennie e Lona.  Noi quattro siamo tuttora inseparabili e loro mi aiutarono ad ambientarmi, sono ragazze estremamente belle e socievoli.
Jennie era nelle cheerleader e mi presentò quello che dopo poco divenne il mio ragazzo Mike, tra noi due non durò molto ma durò abbastanza per andare avanti da quella delusione che mi ero lasciata alle spalle in Italia.
Jennie, Lona e Sam furono anche le prime a notare il mio talento nella musica infatti sono le stesse ragazze che mi spinsero a fare, finito il liceo, i provini per XFactor USA.
Quella fu un esperienza memorabile, ricordo tutto, i provini a Long island, i boot camp a los angeles, e gli home visit a chicago a casa di Simon Cowell. Fu l'esperienza più significativa e gratificante della mia vita, arrivai quinta, non era male per una ragazza alla quale nessuno aveva mai detto " che bella voce".

Dopo x factor comincia a frequentare la NYU (new york university), all inizio tutti mi riconoscevano mi salutavano e mi chiedevano foto, poi col passare del tempo i miei mesi di fama come era previsto svanirono e io mi concentrai sullo studio.

Iniziai a lavorare per aiutare economicamente mia zia, niente di speciale, un lavoretto part-time nel pomeriggio 4 giorni a settimana. Facevo anzi faccio la cameriera in una specie di pub piano bar, mi presero subito quando si ricordarono di me come, testuali parole, “la quinta di x factor”.
Il mio lavoro consiste nel servire ai tavoli e ogni tanto andare sul palco ed intrattenere i clienti con qualche canzone, tutte le cameriere e camerieri devono farlo per questo si chiama Music Pub. 
E’ proprio grazie a questo lavoro poco retribuito che la mia vita ha preso una svolta ancora migliore. 
 

 

ANGOLO DELLE SCRITRICI 

Ok ce l abbiamo fatta!!! era da un mese che pensavamo a questa storia io e la mia amica e finalmente l abbiamo postata.
 Lo so,  è una storia strana! il personaggio della zia è veramente esistito se volete controllate su internet, solo che aimè è morta.
Comunque spero vivamente che vi piaccia ho scritto questa fanfiction con una mia amica e ci stiamo veramente impegnando per renderla la più bella possibile.
Beh se vi piace lasciate una commento ma lasciatelo anche se non vi piace o se vi va di essere gentili e di darci qualche consiglio a noi povere inesperte!! :D 
vabbe vi lascio e ci sentiamo tra pochi giorni per il nuovo capitolo ^-^
baci Team
RED!!!! 
 
  
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