Capitolo
16
Il
suo
era un piano magnifico. Con il potere della pietra nera, era riuscito a
comandare le menti del capo e dello sciamano con estrema
facilità. Se le
principesse saranno costrette a sposare i principi, dovranno restare
per sempre
su questo dannato pianeta pieno di erbacce. Lo faranno se vogliono che
almeno
gli altri del gruppo prendano il diamante, almeno si sarebbe tolto di
mezzo due
principesse e avrebbe pensato dopo ha mettere fuori gioco anche il
resto dei
mocciosi. Sicuramente il principe Ruy e compagnia bella cercheranno di
liberarle ma sarà tutto inutile visto che senza la sorella e
la cugina al loro
fianco non potranno invocare il potere del Prominence.
Era
giunto il momento. Appena spuntato il sole, le ragazze furono avvisate
del
destino che le attendeva e proprio quando pensava che stava andando
tutto per
il verso giusto, vide arrivare una freccia e sentì qualcuno
urlare.
-FERMI!
LORO NON ANDRANNO DA NESSUNA PARTE-
Dannazione!
E ora chi era quel ragazzo? Come osava intromettersi nei suoi piani?
Gliel’avrebbe fatta pagare anche a quell’impiccione
dall’aria misteriosa.
Non
c’era
un momento da perdere. Ruy e Desy corsero verso le due ragazze e le
raggiunsero
presto. Si scambiarono uno sguardo di intesa e cominciarono a invocare
il
potere del Prominence.
-Che
abbia inizio la trasformazione… vestito del potere!-
pronunciarono in coro.
I
vestiti
delle principesse si trasformarono diventando uguali a quelli che un
tempo
avevano le loro madri. Marion con un abito blu notte, Desideria con uno
verde
acqua e Smeralda con uno rosso. Mentre a Ruy appare un armatura
d’oro e
argento. Una vera corazza in grado di proteggerlo da forti attacchi.
Sguainò la
spada e la puntò verso il capo e lo sciamano.
-Vedo
delle forti auree nere intorno a tutti voi. Dovete combattere la forza
oscura
che vi possiede, non lasciate che vi domini-
In
risposta i due ghignarono e si lanciarono all’attacco verso i
ragazzi.
-Potere
del Prominence Eterno aiutaci a far tornare normale gli abitanti-
dissero le
principesse e il principe facendo incrociare la spada e gli scettri.
In
un
istante un enorme luce si propagò in tutto il villaggio e
gli abitanti
cominciarono a ritornare in sé.
-Wow…
allora è questo il potere del Prominence- disse Ruy
guardando ammirato la spada
e le ragazze.
-E’
fantastico. Dunque è vero ciò che riguarda questo
potere- disse Eclipse
pensieroso. Aveva letto diversi libri sul Prominence ma non immaginava
che
poteva essere così grande.
A
un
certo punto Desideria intravide un ombra dietro un albero che stava per
allontanarsi. Non riusciva a vederne l’aspetto
poiché portava un mantello con
il cappuccio nero. Ma aveva uno strano presentimento.
-Ehy
tu fermo-
disse la bionda andando verso il fuggitivo. Quest’ultimo si
voltò un attimo per
poi correre ancora di più.
-Desy,
dove stai andando?- gli urlò dietro la sorella.
-C’è
qualcuno laggiù. Potrebbe aver causato tutto questo- rispose
scomparendo poi
nella folta vegetazione.
I
ragazzi
si guardarono perplessi per poi seguire Desideria. Non potevano
lasciarla da
sola nell’inseguimento di un tipo sospetto. Se era davvero
colui la causa di
quell’aura maligna, dovevano stare attenti.
La
figura
nera corse fino a un dirupo. Non aveva scampo, pensò la
principessa. Ma si
sbagliava. Il fuggitivo, sotto gli occhi sconvolti della ragazza,
saltò di
sotto.
-Ma
cosa…-
andò anche lei vicino alla sporgenza e guardò di
sotto. C’era il buio, non si
vedeva il fondo. Tuttavia, a un tratto,
dall’oscurità comparve una navicella
grigia che salì passando vicino alla roccia dove
c’era Desy. La corrente d’aria
che aveva mosso il veicolo fu talmente forte che ridusse in pezzi il
margine
dove si trovava lei.
-Oh
no.
Ahhh!- urlò scivolando ma per non cadere di sotto si
aggrappò forte. Purtroppo
non avrebbe resistito a lungo mentre la navicella salì
ancora più in alto per
poi sparire nel cielo.
Ruy
e gli
altri la raggiunsero presto e videro la scena.
-
Desy!-
esclamò la sorella vedendo l’azzurra precipitare
nel vuoto.
Corsero
verso il precipizio però Desideria non ce la faceva
più. Le sue mani affaticate
mollarono la presa.
Ma
non
era ancora giunta la sua fine e prima di cadere per sempre nel vuoto,
una mano
l’aiutò a non finire di sotto.
-Reggiti
forte che vi tiro su- disse Eclipse.
-S-sì-
E
ben
presto la ragazza si ritrovò al sicuro tra le braccia dei
suoi famigliari. La
principessa respirava a fatica, ancora sotto shock per lo spavento
subito.
Temeva che fosse la sua ora e aveva ancora tanto in sospeso.
-Grazie
al Cielo stai bene- disse Smeralda abbracciandola ancora più
stretta.
-Già.
È
merito di Eclipse se sono ancora qui. Ti devo la vita- disse la
principessa
bionda guardando il suo salvatore.
Lui
annuì
soltanto, senza dire una parola.
-Ma
sei
ferito- disse Marion avvicinandosi a lui. Il ragazzo aveva un graffio
sul palmo
della mano che aveva stretto la roccia mentre salvava Desideria dalla
caduta.
Lui si guardò la mano in questione. Era solo un graffio che
si era procurato
stringendo quella roccia pungente. Niente di cui preoccuparsi. Aveva
visto di
peggio.
-Non
è
niente-
-Come
non
è niente. Stai sanguinando- disse lei prendendogli la mano.
–Aspetta- tirò
fuori un fazzoletto e lo strinse intorno alla ferita per farla smettere
di
sanguinare.
Nel
sentire il tocco della sua mano sulla sua, Eclipse sentì un
fremito. Non era la
prima volta che una ragazza lo toccava eppure solo con lei aveva quella
reazione. E per la seconda volta.
-Grazie-
disse lui con voce bassa guardandola negli occhi.
Marion
gli sorrise e rimase incantata da quegli occhi azzurri, così
penetranti e così…
famigliari. Non riusciva a distogliere lo sguardo da lui.
-Coff
coff… comunque non vi conoscete ancora. Marion, lui
è Eclipse. Ci ha aiutato a
trovarvi- disse Ruy decisamente infastidito e tossì per
avere l’attenzione dei
due.
-E
ci sta
dando una mano anche per trovare il diamante rosa- disse Poomo che
aveva sempre
seguito i ragazzi. Dopotutto erano sotto la sua
responsabilità.
-Eclipse?
Ma… non era anche il nome che aveva usato nostro padre?-
disse la cobalto
staccando la mano da quella del ragazzo.
-Già.
È
una lunga storia ma adesso non abbiamo tempo per le spiegazioni- disse
il
fratello guardando verso il villaggio.
-A
proposito del diamante rosa, si trova al villaggio. E’ la
loro reliquia- disse
Smeralda.
-Era
per
quello che ci stavano costringendo a sposare Taka e Shura. Il diamante
non
poteva finire a persone che non facevano parte della famiglia reale-
continuò
Marion.
-Dimenticate
quello che vi ho detto. Erano tutte menzogne a causa di
quell’aura maligna-
irruppe la voce di Wolf.
A
quel
punto, i ragazzi con Poomo si girarono e videro che gli abitanti del
villaggio
li avevano raggiunti compresi il capo con i suoi figli e lo sciamano
che li
guardavano con sguardo di rammarico.
-Mi
dispiace tanto. Non so davvero cosa ci sia preso a tutti quanti.
Ricordo solo
di aver visto una luce nera provenire
da
un cristallo e poi il nulla- spiegò il capo villaggio.
-Vi
chiediamo umilmente perdono- aggiunse lo sciamano inginocchiandosi a
loro.
-Ma
no!
Non avete niente di cui farvi perdonare. Non è stata colpa
vostra- disse
Smeralda facendo rialzare il vecchio signore.
-Ha
ragione,
Smeralda- disse la principessa del regno lunare.
-Vi
ringrazio. Ma comunque vorrei che accettiate il diamante rosa come
ringraziamento per averci salvato- disse Wolf tirando fuori
l’oggetto in
questione.
-Oh
per
la gloria di Grace… Finalmente il primo diamante!-
esultò Desideria dalla
felicità.
-Evviva!-
urlò l’intero gruppo.
-Danza
della vittoria, ragazze?- disse Smeralda alla sorella e alla cugina
preparandosi a ballare in modo strambo davanti a tutti.
-Oh
no!-
esclamò Ruy portandosi una mano alla fronte.
-E
c’è da
chiederlo? Facciamolo!- disse Marion e Desy annuì.
-Vittoria
vittoria vittoria!- si misero a “cantare” le
principesse insieme ai loro
divertenti movimenti.
“Ci
risiamo” pensò il principe della Luna vedendo le
espressioni dei presenti prima
sconvolti e poi divertiti. La cosa positiva delle loro strane danze
è che
portavano molta allegria e nonostante non fosse un comportamento da
vere
principesse, sotto sotto a Ruy non dispiaceva. Ma non era quello che lo
preoccupava in quel momento vedendo Eclipse sorridere e che fissava sua
sorella. Non era un buon segno.
Dal
canto
suo, Eclipse non si accorgeva di essere rimasto a guardare la cobalto.
Era
sovrappensiero. Si chiedeva il motivo di quella reazione nel toccarla e
nel
guardarla. Aveva conosciuto moltissime ragazze ma nessuna prima di lei
gli
aveva fatto un simile effetto. Forse perché è
diversa, non è superficiale come
altre. Chissà.
-Bene.
Ora è meglio che ritorniamo sulla nostra navicella- disse
Poomo. Nel vedere le
ragazze ballare in quel modo, gli aveva ricordato le gemelle quando
erano
bambine. Quanti dei loro assurdi balletti si era sorbito anni fa.
-Hai
ragione. Il tempo stringe e ci mancano ancora due diamanti- disse Ruy
per poi
rivolgersi al capo villaggio. –Grazie mille per averci dato
la vostra reliquia.
So quanto è importante per voi ma dandocela aiuterete il
nostro pianeta e anche
tutto l’universo a salvarsi dalla minaccia oscura-
-Vi
auguro buona fortuna nell’impresa, principe. Ho fiducia nel
vostro gruppo-
disse inchinandosi Wolf.
-Proprio
ieri ho consultato il nostro oracolo. Il vostro nemico
non è cosa da poco ma se resterete uniti e avrete fede,
riuscirete a
sconfiggerlo- disse il vecchio sciamano. –Ricordatevi le mie
parole. La paura è
l'oscura prigione della luce. Il coraggio è la chiave-
-Il
coraggio…- sussurrò Eclipse.
-Andate
ora e che la vostra Grace vi protegga- disse l’anziano.
I
ragazzi annuirono e dopo aver salutato, Ruy, Desideria, Poomo
ed Eclipse si avviarono verso la navicella. Invece Marion e Smeralda
rimasero
un attimo a guardare Taka e Shura.
-Dovete
proprio andare, eh- disse il maggiore dei fratelli.
-Già-
disse la cobalto con un sorriso malinconico. Anche se ci
sono state poco, quel pianeta e il villaggio gli era piaciuto.
-Spero
che un giorno tornerete a trovarci- disse Shura.
-Certo,
non vi libererete facilmente di noi. Non ci
dimenticheremo, promesso- disse Smeralda ed entrambe baciarono sulla
guancia i
due principi.
Questa
scena non piacque al principe dai capelli rossi e
stranamente ad Eclipse.
-Su,
sbrigatevi. Non abbiamo tutto il giorno- disse brusco Ruy.
-Sì
sì, arriviamo- disse alzando gli occhi al cielo, Marion. E
così dopo un arrivederci, lei e la cugina se ne andarono via
con gli altri.
-A
quanto pare ora tocca ai vostri ragazzi salvare Wonder. La storia
si ripete- disse Altezza sorseggiando il suo thè in
compagnia delle gemelle e
di Lione nel giardino del regno solare. I loro mariti erano andati a
controllare le loro risorse visto che c’era stato un altro
allarme mentre gli
altri amici sovrani se n’erano ritornati nei loro regni con
la raccomandazione
di avvisare subito se fosse successo qualcosa di brutto.
-Già.
Chi l’avrebbe detto che la pace del nostro pianeta sarebbe
stata di nuovo minacciata- disse Rein.
-Non
possiamo avere un attimo di pace. A proposito, sei riuscita
a contattare i ragazzi stamattina prima della riunione?- chiese la
rossa alla
sorella.
-No.
Abbiamo provato diverse volte ma niente. Speriamo non gli
sia successo niente di brutto-
-Su,
amiche mie. Ricordatevi che sono i vostri figli, se la
caveranno- disse Lione prendendo la mano di Fine e di Rein per
tranquillizzarle.
-Speriamo-
sospirò Fine.
-Capisco
la vostra preoccupazione ma purtroppo abbiamo bisogno
di loro per far sì che Wonder abbia ancora un futuro. Se ci
sarà qualcosa che potremo
fare per aiutarli, la faremo-
-Concordo
con Lione- disse Altezza.
-Grazie,
siete delle vere amiche-
-Ah
sì? E se siamo vere amiche perché non ci hai
detto che
aspetti un bambino, Fine?- disse Lione scherzando.
-Come?
E
voi come fate a saperlo?-
-Dal
tuo
appetito. Sei sempre stata una mangiona ma mai ti sei finita tutti i
dolcetti
del thè, almeno un po’ ce li hai sempre lasciati.
Invece adesso te li sei
spazzolati tutti e abbiamo notato che hai messo su un po’ di
peso e ti si è
ingrossato il seno. Una donna capisce subito certe cose a differenza
degli
uomini- spiegò Altezza.
-Esatto-
concordò l’arancione ridacchiando insieme a Rein.
-Oh
per
Grace- esclamò Fine.
-Comunque
congratulazioni, cara. Immagino che Shade ne sia felicissimo- disse
Lione.
-Complimenti.
Strano però… Conoscendovi, mi aspettavo un
bebè in arrivo già da un pezzo-
disse la bionda.
-In
effetti anch’io- disse l’arancione.
-Insomma.
Non eravamo sicuri di volere un altro figlio. Tutto qui- disse Fine
diventando tutta
rossa come i suoi capelli ma non era vero ciò che aveva
appena detto. Era strano
anche per lei che non fosse rimasta incinta prima. Pensandoci ci sono
state
delle volte che lei e Shade avevano fatto l’amore senza
riserve. Diverse volte
in cui avrebbero potuto concepire. Eppure niente, nonostante entrambi
fossero
molto fertili. C’era qualcosa che non andava, se lo sentiva.
-Capisco-
disse Altezza. –Ma lo sapevate che…- e
cominciò a parlare di altro. Di
gioielli, ovviamente, vestiti all’ultima moda,
pettegolezzi… tutti argomenti
che Rein adorava. Fine fece un sospiro di sollievo per quel cambio di
argomento.
A volte Altezza faceva certi interrogatori da far venire mal di testa.
E alla
rossa bastavano già le sue emicranie e nausee in quel
momento.
I
ragazzi
arrivarono al luogo dove avevano lasciato il loro veicolo ma adesso
giungevano
delle domande. Cosa avrebbe fatto Eclipse? Sarebbe stato dalla loro
parte
oppure no? Ancora non era chiaro il loro rapporto.
Eclipse
rimase a guardarli un attimo. Se fosse rimasto ancora con loro gli
avrebbero
fatto domande a cui non poteva rispondere ancora.
-Devo
andare-
disse semplicemente facendo per allontanarsi da lì.
-Aspetta!
Anche se non sei nostro nemico, che cosa hai intenzione di fare? Qual
è il tuo
scopo?- disse Ruy.
-Continuerò
ad aiutarvi nella vostra missione, vi basti sapere questo. Non
viaggerò insieme
a voi ma se avrete bisogno di me, io ci sarò.
Saprò dove trovarvi e come
raggiungervi. A presto- rispose con tono freddo per poi sparire nella
foresta
lasciando il gruppo confuso.
-Che
strano tipo. Ma ora andiamo, ci spiegherete quello che vi è
successo mentre
eravamo al villaggio, durante il tragitto per il prossimo pianeta-
disse
Smeralda entrando dentro alla navicella insieme agli altri.
Appena
entrati, Poomo si mise subito ai comandi e così la compagnia
poté partire per
recuperare il secondo diamante.
Continua…
Sento
un
coro angelico dire “Alleluja” XD Finalmente hanno
lasciato il pianeta e preso
il primo diamante. Ditemi che ne pensate di questo capitolo :3 Le
parole sulla
paura che dice lo sciamano non è altro che una citazione del
mio gioco
preferito Kingdom Heart. Mi sembrava troppo carina e perciò
l’ho messa :P Ci sentiamo
per il prossimo aggiornamento! Bacioni!