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Autore: Elle xxx    15/01/2014    0 recensioni
Stella ha un grande amore: la danza. Deve dividersi tra scuola e sala prove. Incontrerà delle persone che le metteranno i bastoni tra le ruote ed altre che l'aiuteranno a superare gli ostacoli. Ce la farà ad entrare nella scuola di danza più pretigiosa di Londra? Nella sua vita dovrà prendere decisioni difficili, a volte impossibili...
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quella mattina la sveglia suonò molto presto perché dovevo andare a lezione di danza, la prima lezione di danza alla Royal.
La notte scorsa non avevo chiuso occhio a causa dell'agitazione. Leonardo dormiva profondamente quando lasciai l'appartamento. La strada per arrivare all'accademia non era molta ma sembrava non finire mai. Spinsi la porta d'ingresso e salii verso gli spogliatoi. Mi cambiai velocemente ma curai molto i dettagli: chignon, scarpette, calze. Tutto doveva essere perfetto; dovevo dare una buona impressione.
Entrai in sala e non c'era ancora nessuno, salvo l'insegnante.
-sei in grande anticipo!- mi sorrise - tu devi essere la ragazza italiana, suppongo-
-si, sono io, mi chiamo Stella- dissi porgendole la mano.
-io sono Julia Smith . è un grande piacere averti qui con noi, quando sei arrivata?-
-circa una settimana fa-
-bene, vedo che sei molto preparata in inglese.  Qui ognuno segue delle regole che troverai in questo piccolo libricino - disse porgendomelo - ora vai alla sbarra e fai un po' di stretching.
Stavo tremando. Mi avvicinai alla sbarra si legno e appoggiai sopra la gamba destra; iniziai con dei pliè e cambrè. L'insegnante mi stava osservando e l'ansia non abbandonava i miei muscoli che tremavano come se avessero vita propria.
Gli allievi entrarono in classe e io presi posto alla sbarra.
-lei è Stella, la nuova allieva- annunciò la professoressa.
Tutti mi guardarono incuriositi e io mi sentii le guance arrossire.
-iniziamo ragazzi! Non facciamo brutta figura con la nuova arrivata!- tutti sorrisero sciogliendo quella tensione che si era creata.
La lezione andò abbastanza bene. Feci fatica ad imparare un paio di esercizi ma Julia mi aiutò.
Al ritorno Leonardo mi fece trovare un piatto di pasta fumante; non vedevo l'ora di addentare qualcosa perché stavo morendo di fame.
-stamattina non mi hai svegliato!- fece il broncio.
-stavi dormendo così beatamente!- sorrisi - grazie del pranzo- lo baciai.
-per la mia ballerina questo ed altro-
 
-Julia mi ha dato questo - dissi tirando fuori dalla borsa il libro - è pieno di regole-
-regole?-
-si ha detto che devo leggerlo perché devo seguirle-
-mi sembra assurdo- rise.
-anche a me! Ma dovrò farlo-
Con l'inglese me la cavavo ma in quel libro c'erano parole troppo specifiche e ci stavo capendo niente.
-leo mi aiuti per favore?-
-arrivo-
Passammo il pomeriggio a tradurre quelle frasi quasi assurde.
-non so come avrei fatto senza di te, grazie davvero-
-smettila di ringraziarmi e vestiti che usciamo-
-ma domani mi devo svegliare presto-
-sono le 20.00, dobbiamo fare cena e nessuno dei due a voglia di cucinare perciò sbrigati che ti porto a cena fuori-
Aprii l'armadio e come ogni volta non avevo niente da mettermi. Optai per un paio di jeans e un maglioncino nero e degli stivaletti bassi dello stesso colore.
Prendemmo la metro ed entrammo in un ristorantino davvero delizioso.
Il menù prevedeva diverse pietanze ma alla fine ordinammo due hamburger e patatine.
Questo sarebbe stato l'ultimo pasto pieno di grassi perché dovevo stare attenta alla linea e la scuola pesava gli allievi una volta al mese, perciò non mi era concesso di ingrassare.
La cena era davvero squisita e tornammo al nostro appartamento soddisfatti.
Aprimmo la porta e trovammo la televisione accesa.
-Leo l'hai lasciata accesa tu?-
-no-
Mi aggrappai al suo braccio mentre avanzava con cautela verso la cucina.
-tieni questo!- dissi porgendogli un ombrello-
-i ladri no, ti prego- piagnucolai.
-ma ti pare che i ladri accendano la televisione?!-
-allora un maniaco!-
-stella calmati per favore-
Salimmo le scale e si udiva l'acqua che scorreva nella doccia.
Spalancammo la porta del bagno con l'ombrello in mano.
  
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