A furia di ascoltare questa canzone ho voluto usarla per una fic
romantica. Preparate i fazzoletti se vi emozionate troppo facilmente!!!
Enjoy it!
“Le notti non finiscono all’alba nella via
Le porto a casa insieme a me ne faccio melodia
E poi mi trovo a scrivere chilometri di lettere
Sperando di vederti ancora qui...”
È passata ormai un’altra notte e sono ancora
qui... Ascolto la nostra musica mentre i miei pensieri vagano e vagano,
ma il loro argomento fisso sei sempre tu... E’ passata
un’altra settimana da quando ti ho fatto la proposta e tu mi
hai ammutolito dicendomi ‘ci devo pensare’, dopo
che io ti ho detto ‘prenditi tutto il tempo che ti
occorre’. Strano, ma da quando ti ho chiesto di sposarmi non
ti ho più vista e in me bazzica l’idea di
scriverti una lettera per sapere le novità, visto che il
telefono e l’e-mail tu non li usi mai...
“...Inutile parlarne sai, non capiresti mai
Seguirti fino all’alba e poi vedere dove vai
Mi sento un pò bambino ma
Lo so con te non finirà
il sogno di sentirsi dentro a un film...”
Ho pensato molte volte di scriverti come mi sento io, visto che da me
una cosa simile non se la sarebbe aspettata nessuno, compreso me... io,
Seto Kaiba che chiedo te in moglie: io, la creatura più
fredda e insensibile del globo terrestre, mi perdevo nel guardarti
mentre salivi le scale di casa quando ormai il sole stava sorgendo
lentamente dopo una notte fantastica insieme, solo io e te... Che
pensieri infantili, vero? Mi prendevi sempre in giro per come ero serio
e ligio al dovere e adesso... Sono certo che se tu mi vedessi in questo
momento mi daresti del bambino, un pò come fai con Mokuba
per prenderlo in giro.
Da quando ti conosco la mia vita è cambiata, sembra quella
di un film: perfetta e infinita...
“...e poi all’improvviso sei arrivata tu
non so chi l’ha deciso, m’hai preso sempre
più
una quotidiana guerra con la razionalità
ma va bene purché serva per farmi uscire...”
Prima di conoscerti ero uno strozzino, esistevamo solo io, Mokie e la
KC, nient’altro. Quando ci siamo scontrati per caso su quel
marciapiede galeotto tutto è cambiato: mi sentivo
l’animo più leggero, la luce nel mio cuore
tenebroso cominciò a farsi viva, e quelle volte che ci
incrociavamo per strada io fingevo di essere capitato lì per
caso e ti rinfacciavo lo spintone che ci ha catapultati entrambi a
terra... Dio, sembravo un emerito imbecille, vero? Ma il desiderio di
vederti mi faceva seppellire la vergogna, era come se tu mi prendevi
per mano e mi facevi volare in cielo...
Basta, restiamo con i piedi per terra, non scivoliamo
nell’irrazionalità... Ma forse quella è
l’unica chiave per alleggerire la tensione
dell’attesa...
“...come mai, ma chi sarai per fare questo a me
notti intere ad aspettarti, ad aspettare te
dimmi come mai, ma chi sarai per farmi stare qui
qui seduto in una stanza pregando per un sì...”
Non ce la faccio più, l’attesa mi divora. Sono
ormai notti e notti che sono sdraiato sul mio letto a pensare a queste
cose, ogni notte sempre gli stessi pensieri, sempre la solita attesa,
sempre tu...
A volte mi chiedo chi tu sia, visto che sei riuscita a piegare una
persona come me: una persona tutt’altro che amichevole che
ora giace quasi senza vita nel letto a sperare che tu mi dica di
sì...
“...gli amici se sapessero che sono proprio io
pensare che credevano che fossi quasi un Dio
perchè non mi fermavo mai, nessuna storia inutile
uccidersi d’amore ma per chi...”
Lo sai cosa mi viene anche in mente? La mia vita prima di conoscerti...
Ero il presidente di una società quotata in borsa a livello
mondiale che faceva miliardi e miliardi al secondo, ero campione di
Duel Monsters (beh, prima che Yugi mi tolse il titolo...), mi occupavo
di mio fratello... Sembra una vita tutta lavoro e famiglia, no? E io,
poi, che mi definivo quasi un Dio in persona, che non si fermava mai,
non sprecavo tempo in cose futili come l’amore e gli amici;
mi chiedevo sempre che senso avesse soffrire per una persona che poi,
ottenuto il suo scopo, ti pianta e se ne va allegra... Vedendo Yugi e i
suoi compari patire queste pene, mi veniva spontaneo dire
‘che sfigati...’ ...
Se ora fossero loro a vedere me così non so cosa mi
direbbero...
“...lo sai all’improvviso sei arrivata tu
non so chi l’ha deciso, m’hai preso sempre
più
una quotidiana guerra con la razionalità
ma va bene purché serva per farmi uscire...”
Tutto questo fino a quel giorno, 3 anni fa, quando ti sono venuto
addosso su quel marciapiede affollato...
Che sia stato il destino a decidere il nostro incontro? Oppure... lo
abbiamo sempre voluto noi inconsciamente? Non importa, fatto sta che tu
mi hai aiutato a uscire da quella routine vuota facendomi scoprire le
gioie della vita mentre lottavo con la mia mente corrotta, che mi
diceva di piantarti lì e di tornare alle mie azioni... Ma
sai che ti dico? Ho fatto bene a combattere per averti senza rimpianti,
perchè tu mi hai aiutato ad uscire da me stesso...
“...come mai, ma chi sarai per fare questo a me
notti intere ad aspettarti, ad aspettare te
dimmi come mai, ma chi sarai per farmi stare qui
qui seduto in una stanza pregando per un sì.”
Si vedono già i raggi del sole che penetrano dalle finestre
coperte dalle tende bianche, il tuo colore preferito... Anzi, il nostro
colore preferito...
Così è passata un’altra notte e io sono
ancora qui, sul mio letto, ad aspettare che il telefono squilli per
sentirti, o che il campanello suoni per vederti...
E se tu avessi deciso di rispondermi di no? Non ci ho pensato in queste
notti, ma può anche essere... Può darsi che tu,
per non ferirmi, preferisca scappare... Ma tanto sarebbe inutile, ti
raggiungerei fino in capo al mondo se necessario, anche se la cosa mi
facesse male vorrei sentirti dire sì o no...
La stanchezza si fa prepotentemente sentire: sono tentato di chiudere
gli occhi e di abbandonarmi nelle calde braccia di Morfeo, ma mi ripeto
di restare sveglio, sperando che oggi sia quel giorno.
Mi dirigo verso il bagno, apro il rubinetto della doccia e lascio che
l’acqua ghiacciata mi scorra sui vestiti che mi si attaccano
alla pelle obbligandomi a tenere gli occhi aperti...
Quando esco ho un presentimento: mi precipito giù per le
scale, sono le 7 del mattino e in giro non c’è
nessuno, contando che oggi è domenica, apro la porta e resto
lì in attesa.
Dopo poco ti intravedo arrivare di corsa da lontano e il mio cuore
torna a pulsare ritmicamente. Ti avvicini e i miei battiti si fanno
più intensi. Ancora pochi metri e avrò finalmente
la tua risposta...
Ti fermi ansimante davanti a me e mi fai gentilmente notare che sono
bagnato fradicio, ma non ci dai importanza...
Ecco, il momento fatidico... Prendi fiato, fai calmare il tuo cuore
mentre il mio sembra esplodere e, semplicemente, mi dici
‘sì, lo voglio’.
Ti giuro, non so esprimere la mia felicità... Ti abbraccio,
ti bacio bagnandoti i vestiti, ti sollevo da terra e ti faccio
volteggiare tenendoti stretta a me... Appena ti poso mi sento mancare:
mi dispiace, purtroppo sono troppo stanco per baciarti di nuovo e per
spiccicare parola, così il mio corpo si lascia andare e mi
addormento tra le tue braccia, che mi sostengono dolcemente.
Posso immaginare la faccia di merda che stai facendo... penserai
‘gli ho appena detto che lo sposerò e lui mi cade
addormentato’ ... Buffo, no? Ma lo so: mentre io finalmente
riesco a sognare tu mi abbracci e mi sorridi.
‘Buona notte, mio piccolo draghetto dagli occhi blu’
FINE
Spazio
autrice---------------------------------------------------------------------------------------------------
Sigh... BUAAAAAAAAA!!! PIANGO X LA MIA FIC, SONO PROPRIO UNA
DEMENTEEEEEEE!!! ...sigh...
Spero che qst song-fic vi sia piaciuta, a me un sacco, non volevo quasi
finirla, ma purtroppo la canzone non dura in eterno...
^___^””
Grazie a tutti per la pazienza e la buona volontà che
mettete nel leggere le mie fic, sono veramente commossa... quando ho
visto che addirittura 135 persone hanno letto il 1° capitolo di
“Festa di Natale”, e che addirittura quella fic ha
avuto 18 commenti, giuro, vi avrei baciati tutti, 1 per 1...
Spero che questa fic venga letta almeno da qualcuno... anche se nessuno
la caga non importa!!! ^___^
Ho voluto tenere la ragazza anonima, così che ognuna di noi
(anche i maschi, se vogliono) possa immaginarsi nella storia!!!
Adesso vi saluto e mi raccomando, fate sempre i bravi!!!
Sayonara!!!
Sary.