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Autore: emmevic    15/01/2014    3 recensioni
Mille splendidi soli.
Cit/: Se n'era andata. Mariam jo aveva attraversato la radura, si era lasciata alle spalle la kolba con passo fermo e occhi decisi, nelle tasche i sassi che pesavano e al collo il monile che Jalil le aveva regalato tempo addietro ― roba da zingari, aveva detto giorni prima la madre, quando l'aveva adocchiato addosso alla figlia.
[ Nana centric ]
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nel vuoto del presente 



Se n'era andata. Mariam jo aveva attraversato la radura, si era lasciata alle spalle la kolba con passo fermo e occhi decisi, nelle tasche i sassi che pesavano e al collo il monile che Jalil le aveva regalato tempo addietro ― roba da zingari, aveva detto giorni prima la madre, quando l'aveva adocchiato addosso alla figlia.
Nana era ancora a terra, le gambe strette al petto; si era buttata a peso morto sul pavimento sudicio della kolba non appena Mariam, quell'harami ingrata, era sparita oltre la collina che si affacciava sulla luccicante Herat. Gliel'aveva detto di non andare, l'aveva avvisata, l'aveva pregata di non abbandonarla, di non credere alle fandonie degli uomini, alle menzogne di Jalil; ma lei, Mariam jo, l'aveva lasciata ugualmente.
Nana era sola, si sentiva sola. Prima Jalil per la gravidanza indesiderata, poi quel codardo di suo padre che era fuggito spinto dalla vergogna ― avrebbe dovuto ucciderla invece di scappare, perché non l'aveva accoltellata? ― e infine Mariam. Anche lei. Anche lei.
Di questo passo forse persino il jinn avrebbe finalmente deciso di dirle addio, data la facilità con cui spariva tutto ciò che faceva parte della sua vita, come se poi potesse essere definita così quella che conduceva lei. Era vita, la sua?
Quando la solitudine si era fatta troppo pesante e la notte era calata, rivelando le stelle nel cielo, Miriam non aveva ancora fatto ritorno ― dispersa chissà dove, in chissà quale sudicio cantuccio. Nana si era sentita improvvisamente vuota e il pensiero che non ci fosse più nessuno per cui continuare a respirare l'aveva schiacciata. E allora, allora aveva afferrato la sedia e l'aveva portata sotto la quercia, poi il resto era venuto da sé.

Era stato facile, in fin dei conti.




285 parole.
Una flashfic dal distorto punto di vista di Nana.
   
 
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