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Autore: telesette    16/01/2014    2 recensioni
Quando comprese che quella sensazione di calore era solo una piccola parte infinitesimale, rispetto all'amore di Mamoru per Usagi, Sailor Pluto sentiva di aver già raggiunto ed oltrepassato i limiti estremi dell'universo solo con quel bacio...
Genere: Generale, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mamoru/Marzio, Setsuna/Sidia, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
- Questa storia fa parte della serie 'In memoria di un'amica'
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In memoria di un'amica:

Nata a Chieti, il 4 marzo del 1977, Gina Ciriegi era una persona di animo semplice e molto creativa. 
Oltre a scrivere, sapeva creare delle bellissime riproduzioni e decorazioni angeliche. Molto brava anche col photoshop, con il quale sapeva creare delle immagini molto tenere coi personaggi di varie serie animate. Inguaribile e dolcissima romanticona, amante delle storie d'amore e dei finali lieti. Fedelissima conoscitrice dei vari capolavori di animazione DISNEY ( "Gli Aristogatti", "La Carica dei 101", "La Sirenetta", "Il Re Leone", e molti altri ancora ). Sognatrice e sensibile, nonostante le tante difficoltà della vita, sempre volta a rincorrere le tante piccole gioie che ogni persona desidera per sé: la serenità, la pace, gli affetti, l'amore... 
Gina si spegne il 7 marzo 2013 all'età di 36 anni, lasciando un grande vuoto nei cuori di molte persone ( me compreso ), e un dolore immenso in tutti coloro che la conoscevano per la persona meravigliosa che era. 
Di tutte le cose che ho ancora di lei, e della nostra bellissima amicizia nata su Facebook, senza dubbio rimane il ricordo delle nostre interminabili chiacchierate. C'erano così tante idee in lei, così tante storie da creare, perciò vorrei tentare di riportarle su queste pagine a nome suo. Nelle mani uno strumento, nella mente un pensiero, ma il cuore è quello che lega entrambi alla fantasia che abbiamo condiviso assieme. 
Ciao Gina!

 

***

 

Addio Sailor Pluto!
( immagini tratte da internet )

 

Serenity si era spenta...
Tristemente e duramente, provata dal suo ultimo scontro, Usagi aveva infatti dato fondo a tutte le sue energie nel presente... decretando, allo stesso tempo, la fine per Sailor Moon e per la sé stessa del futuro.
Mamoru era sconvolto.
Distrutto dal dolore e dalla sofferenza, conscio di non poter fare nulla per riportarla alla vita, non poteva far altro che maledire la propria impotenza tra i singhiozzi e le lacrime.
Le sue lacrime erano sangue, sangue di un'anima laceràta, e le unghie delle mani strette a pugno affondavano nella carne ormai insensibile a qualunque altro tipo di dolore.
Il suo dolore non poteva essere descritto.
Non con le parole, almeno.
Vedendolo così disperato, distrutte e sconvolte almeno quanto lui, anche le altre Sailor non potevano che manifestare tutta la loro sofferenza attraverso caldi rivoli trasparenti lungo le guance.
Un po' più in disparte, rispetto alle compagne più giovani, Sailor Uranus e Sailor Neptune rendevano l'ultimo saluto all'anima di Serenity con un silenzio che tradiva l'incapacità di esprimere emozioni di un certo tipo... ma non per questo meno carico di amarezza e di profondo rispetto.
Solamente Sailor Pluto sembrava assente, quasi distaccata da tutto ciò, gli occhi fissi sulla misera figura inginocchiata del giovane Mamoru Chiba chino ai piedi della fanciulla che rappresentava tutto il suo mondo.
Per un attimo, la Guardiana delle Porte del Tempo immaginò di trovarsi davanti lo stesso Endymion.
Il dolore di quell'uomo era anche il suo.
Un dolore che lei avrebbe preferito poter raccogliere su di sé, piuttosto che lasciarlo nel cuore di colui che amava.
Fu in quel momento che, malgrado le leggi e le regole che le erano state imposte, Sailor Pluto prese la sua decisione.
Sotto lo sguardo allibìto delle altre guerriere, avvicinandosi al disperato Mamoru, Sailor Pluto ordinò a questi di alzarsi e seguirla.

- Abbiamo ancora una possibilità, per riscattare la vita di Queen Serenity - sussurrò. - Ma per farlo, ho bisogno del tuo aiuto, Mamoru... Devi venire con me, adesso!

Mamoru sulle prime non capì.
Anche le altre Sailor erano sconcertate, tuttavia Sailor Pluto ripeté con maggiore insistenza al giovane di alzarsi.
Ignorando che cosa avesse in mente di fare, e poiché costei aveva intimato alle altre di non seguirli, Mamoru seguì Sailor Pluto attraverso una porta nella dimensione spazio-temporale.
Qui lei si limitò a spiegargli brevemente che, ricorrendo al potere ultimo di inversione del flusso crono-tachiònico, era possibile isolare il tempo relativo attorno al corpo inerte di Usagi e riportare indietro l'orologio vitale di quest'ultima.
Mamoru stentava a crederci.
Davvero era possibile?
Usagi, la sua amata Usagi, poteva davvero tornare a vivere.

- Dici sul serio?

La guerriera annuì.

- Ti prego, allora, ti supplico... Dimmi solo qual'è il mio compito e cosa devo fare?
- Non credo ti piacerà saperlo - rispose l'altra amaramente.
- No, io voglio saperlo - obiettò Mamoru deciso. - Qualsiasi prezzo io debba pagare, fossanche la vita stessa, nulla è più importante di Usagi per me!

Le labbra di Sailor Pluto tremarono visibilmente.
I suoi occhi presero a luccicare.
Mamoru non capiva il perché di tale reazione. Forse che costei, preoccupata per la sua incolumità, esitava appunto di metterlo al corrente dei rischi...
No, non era così.
Da quel poco che sapeva di lei, Sailor Pluto non era tipo da farsi scrupoli di quel genere.
Ma allora perché quelle lacrime?
Mamoru non riusciva proprio a capire.

- Ti scongiuro - esclamò ancora lui. - Dimmi quello che devo fare, non ho paura, sono pronto...
- Non ti è richiesto nulla, né sei tenuto a fare nulla - spiegò dunque Sailor Pluto, facendosi serissima in volto. - Il potere di manipolare il corso degli eventi, pure se proibito, è una cosa che riguarda soltanto me: nell'attimo in cui riporterò indietro Usagi, infrangendo il mio voto come Guardiana delle Porte del Tempo, dovrò essere giudicata per la mia disobbedienza... e in quel momento, come stabilito all'origine, sparirò completamente nell'oblìo come se non fossi mai esistita!

Mamoru sbarrò gli occhi attònito.

- Non... Non può essere - mormorò.
- E' il destino che ho scelto, di mia spontanea volontà - disse ancora lei. - Immaginavo la tua reazione, perciò non sapevo se fosse giusto dirtelo o meno...
- Ma io... io non posso chiederti questo!
- Ti ho già spiegato che si tratta di una mia scelta - tagliò corto Sailor Pluto. - Solo, prima di compiere questo passo, vorrei... Mi piacerebbe che tu potessi esaudire un mio semplice desiderio, l'ultimo!

Mamoru era sconvolto, sentendo ciò che lei si accingeva a fare, tuttavia non poteva certo lasciar morire una donna tanto generosa senza nemmeno ascoltare la sua ultima volontà.
Sailor Pluto esitò, ben sapendo quanto egoista e moralmente ingiusta fosse la sua richiesta, tuttavìa non aveva mai avuto altro da chiedere in vita... e dopo, non avrebbe avuto più niente del tutto.

- Anch'io ho amato qualcuno - disse. - L'ho amato immensamente, come tu ami Usagi più della tua stessa esistenza, e vorrei tanto provare... almeno per una volta, vorrei tanto provare il calore di sentirmi amata da lui quanto lo amo io!
- E... chi sarebbe?
- Tu!

Sailor Pluto soffiò quella parola con difficoltà, quasi strappandosela dalle labbra, ciononostante Mamoru la udì in modo fin troppo chiaro.

- So che non dovrei chiedertelo - gemette. - Se fossi una persona migliore, mi sarei limitata a scomparire in silenzio; ma non rimarrebbe nulla di me e, prima di dire addio a ciò che sono, mi piacerebbe poter lasciare di me almeno un ricordo... il ricordo di un bacio!

Un bacio.
Un solo ed unico bacio, in cambio di un'intera esistenza.
Sailor Pluto non stava solo rinunciando alla propria vita e, prima di scomparire nel nulla, desiderava solo che una piccola parte di sé continuasse a vivere... nella mente di Mamoru e nel cuore del suo amato Endymion.

- Sei... sicura di volere... questo... da me?

Mamoru si avvicinò piano per abbracciarla, tremando per il misto di emozioni contrastanti che si agitavano dentro di lui.
Costei lo guardò, con occhi pieni di supplica e le guance lievemente arrossate, accostando appena le proprie labbra alle sue in un muto cenno di assenso. 

- Il mio primo bacio - sussurrò. - Ed anche... l'ultimo!
- Sailor Pluto, io... io non... Mi dispiace, sul serio, ma tu lo sai perché non posso amarti...
- Lo so - ammise lei tra le lacrime. - Per lo stesso motivo per cui non mi è concesso di amare te, Endymion!
- Mi dispiace - disse ancora Mamoru.
- Ti prego, Mamoru: se puoi, in questo bacio, mettici solo un po'... un po' di quell'amore che darai a Usagi per tutta la vita!

Entrambi chiusero gli occhi.
Un lungo dolcissimo momento.
Unico.
Intenso.
Persa nelle labbra morbide di Mamoru, Sailor Pluto poteva percepire chiaramente ciò che aveva sempre sognato.
La purezza del suo cuore.
La tenerezza delle sue mani.
Tutto in quel lieve anélito di candòre, fermando il tempo senza alcun potere, eppure con la sensazione di un piccolo fuoco di legna che diffondeva ovunque il suo piacevole tepòre rassicurante...
Quando comprese che quella sensazione di calore era solo una parte infinitesimale, rispetto all'amore di Mamoru per Usagi, Sailor Pluto sentiva di aver già raggiunto ed oltrepassato i limiti estremi dell'universo solo con quel bacio.
Il momento era arrivato.
Pur sciogliendosi malvolentieri dalle sue braccia, Sailor Pluto doveva compiere il gesto estremo, in un atto di amore dovuto. 
Col suo sacrificio, avrebbe riscattato la fanciulla alla quale i suoi baci erano realmente destinati. 
Col suo sacrificio, avrebbe rinunciato a sé stessa per sanare ogni ferita dal suo cuore. 
Col suo sacrificio, Mamoru ed Endymion si sarebbero riuniti alle rispettive compagne.
Mamoru avrebbe voluto dirle qualcosa, piangere, urlare...
Ma le parole gli morirono sulle labbra, assieme a ciò che lei gli aveva appena lasciato.
Quella fu l'ultima volta che la vide.
Sailor Pluto gli sorrise, piena di amore e riconoscenza per il dono appena ricevuto, affinché nella sua memoria restasse viva proprio l'immagine di lei e dell'unica vera gioia che lei avesse mai provato.

- Grazie!

Ciò detto, liberò i poteri proibiti del tempo per riportare in vita Usagi e scomparve. 

FINE

   
 
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