Era una notte scura a Seoul, una di quelle buie e fredde; l'aria era gelida al punto da gelare la strada e la luce dei lampioni dava l'effetto come se ci fossero tonnellate di brillantini sparsi per l'asfalto.

La città era calma quasi tutte le luci delle case erano spente anche se qua e la si potevano intravedere delle finestre illuminate, tutto taceva o almeno così si pensava... Per qualche minuto il silenzio della città venne spezzato da un urlo di dolore di una ragazza che veniva assassinata tra i vicoli bui.

La mattina seguente un apprendista,  un ragazzo bassino con i capelli scuri che gli coprivano la fronte ma non il suo viso stanco ed assonnato,che  lavorava nel ristorante di ramen, stava portando fuori il cassone dell'immondizia. 
Uscii dalla porta che dava all'esterno in una zona solitamente frequentata da topi; ma quella mattina non era così , quella volta trovò il corpo senza vita di una giovane ragazza. 

Alla vista del cadavere il ragazzo si mise ad urlare ma non essendoci nessuno corse dentro la cucina e cercò disperatamente il proprietario:"SHINDONG HYUNG, SHINDONG HYYUUUNG!!!" urlò il ragazzo che spalancò la porta del ufficio. 
"Perchè stai urlando come un pazzo Ryeowook?" chiese spaventato il proprietario al ragazzo che cercava di riprendere fiato per spiegare ciò che aveva visto "Hyung, f-fuori, r-ragazza...". 
Shindong gli prese le braccia e lo scosse un pò per cercare di farlo calmare :"YAH!" disse il proprietario con voce ferma "Spiegami cosa sta succedendo" lo guardò serio. Ryeowook incapace di rispondere  disse con un filo di voce "S-seguimi" e si diressero di corsa nel vicolo. Appena Shindong vide il corpo rimase per un attimo shockato e andò di fretta a chiamare la polizia; era difficile digitare il numero poiche la mano gli tremava un sacco, avvicinò la cornetta all'orecchio e appena sentii una voce al di là di essa rispose prontamente "Chiamo dal ristorante OT15 di Shin Dong-Hee, c'è un cadavere qui fuori! // Okay fate presto-- riagganciò la cornetta e tornò da Ryeowook, "Dì agli altri che per oggi non si fa nulla, andate a casa"; l'apprendista annuì  e fece un inchino per congedare il superiore per poi scappare all'interno della cucina.

Nel frattempo in lontananza si sentivano le sirene delle pattuglie della polizia che man a mano si avvicinavano diventavano più assordanti , poi finalmente arrivarono davanti al ristorante e spensero quel rumore e lasciarono accesi solamente i lampeggianti che attirarono l'attenzione dei passanti.
Tra le macchine parcheggiate poi arrivò sparata una Hyundai i 40 nera, tutta lucida e con i vetri oscurati e un lampeggiante sul tetto, da essa uscì un uomo con un abbigliamento casual rifinito con un giubbotto di pelle nera e i capelli corti di un nero corvino, che si diresse sistemando la pistola nella fondina verso Shindong, cercò di analizzare velocemente l'ambiente poi si presentò al proprietario con una stretta di mano mostrando il distintivo:" comandante Park Jungsoo"...