Anni d’offese pesanti.
Anni di battute feroci.
Anni di sguardi glaciali.
Anni d’odio puro.
Ecco, sveglia a causa di uno stupido sogno… che nemmeno
ricordo!
Mi volto, ancora assonnata, su questo grande letto e i miei occhi si
posano sui lineamenti virili del viso di colui che dorme beatamente
accanto a me.
Sembra un angelo. I capelli biondi sparsi sul cuscino bianco e i suoi
meravigliosi occhi grigi, dei quali ho memorizzato ogni sfumatura, sono
nascosti dalle palpebre. La sua bocca, che durante la notte ha
torturato ogni centimetro della mia pelle, è distesa in un
sorriso.
Se non sapessi chi fosse, lo scambierei davvero per un angelo. E invece
so chi è, è un diavolo…
Sì, sono finita
a letto con il ragazzo che ho sempre odiato e che mi ha sempre odiata.
Col quale ho sempre discusso pesantemente e che mi ha fatto piangere
tanto (di nascosto dai miei cari amici) per ogni parola pronunciata nei
miei confronti con disprezzo.
Sì, sono andata
a letto col ragazzo più bello e più bastardo di
tutta la scuola… e la cosa non mi dispiace affatto.
Allungo una mia mano a sistemare qualche ciocca di seta che,
antipatica, gli era caduta sul viso. E, se possibile, il suo sorriso si
allarga…
Che sia sveglio? Impossibile. Draco Malfoy non sorriderebbe mai a me.
In realtà non l’ho mai visto sorridere e basta. Il
ghigno sì che l’ho visto e anche troppe volte, ma
un sorriso no.
Decido di alzarmi e rivestirmi… diciamo che da oggi in poi
sarò una delle tante ragazze con cui ha avuto una bella
scopata e niente più.
Tanto vale che sia io ad andarmene… non voglio sentire
quella voce, che pronunciava roca il mio nome la sera prima, cacciarmi
in malo modo. Non mi stupirei se lo facesse con tono schifato.
Metto lentamente i piedi a terra e mi guardo attorno alla ricerca della
mia biancheria.
Trovata! È per terra vicino alla porta. Dovrei fare uno
sforzo immane per arrivare laggiù… sono ancora
troppo stanca… e se rimanessi qui a dormire ancora una
mezzoretta?
Meglio di no… allora, al mio tre mi alzo e chissene se la
testa mi gira perché ieri sera ho bevuto troppo.
Quindi…
Uno.
Due.
E tre….
Mi sto alzando ma ricado seduta sul letto, di peso,
perché la sua mano lattea mi ha tirata verso di lui. Magari
vuole solo divertirsi di nuovo, ma io non sono disponibile a
soddisfarlo un'altra volta. O magari mi dirà “Ehi
sporca Mezzosangue, perché non vai in Sala Grande, mi prendi
qualcosa di mangiabile per colazione e poi sparisci facendoti
dimenticare per sempre?!”.
Mi volto per vedere il suo ghigno malefico e invece mi ritrovo davanti
lo stesso sorriso di prima.
“Malfoy…”
“Granger…” e continua a sorridere
“Dimmi cosa vuoi così posso andarmene.”
ho usato un tono di voce che più freddo e distaccato di
così non si poteva avere
“Voglio che tu ti stenda di nuovo qua…”
mi sa tanto di ordine… ma continua imperterrito a sorridere
“Sai vero che non sono obbligata a fare quello che dici
tu?!”
“Lo so… ma faresti bene a fare quello che ti ho
detto!”
“Se no che mi fai?! Mi lanci qualche maledizione?”
“Non è tra le mie intenzioni…
allora?” lo guardo… sembra strano…
bah…
“D’accordo…” e accondiscendo
alla sua richiesta, sdraiandomi voltata verso di lui
Mi fissa. Mi fissa prima gli occhi, poi la bocca, poi
scende… oh cavolo… mi ero dimenticata di essere
ancora completamente nuda! Devo essere arrossita… mi
vergogno, anche se stanotte mi ha squadrata completamente, e tiro su la
coperta bianca in modo che mi copra.
“Allora? Che vuoi?” gli domando
“Nulla…”
“Quindi posso andare?”
“Vuoi davvero andartene?” mi guarda serio adesso
“Non si risponde ad una domanda con un'altra
domanda!” questa è l’unica risposta
decente che mi è venuta
“Ok. Mi hai chiesto se puoi andare? Ti rispondo di no. E ora
rispondi tu.” maledetto
In silenzio penso… beh, io non so se voglio davvero
andarmene… aiuto…
“Sì…” sussurro
“Dimmi un sì convincente e ti lascerò
andare.” mi tiene ancora il polso con la sua mano
“Sì.” ero un po’
più sicura adesso, magari ci crede
“Mia cara non lo sei affatto… un minimo di impegno
in più, insomma!”
“Malfoy la vuoi piantare?”
“Di far cosa?”
“Di fare l’idiota! Ti ho già
detto… Sì, voglio andare!” ti prego, ti
prego, ti prego
“Niente da fare… resti qui.”
“Magnifico!!” rispondo in un tono che dovrebbe
essere sarcastico e sbuffo
Almeno adesso tace… certo è davvero strano. Prima
mi sorride, poi vuole che resti con lui… non che mi
dispiaccia ma… comunque è perfetto. Fisicamente
intendo.
“Evita.”
“Cosa c’è adesso?!” sbotto
“Mi stai mangiando con gli occhi… non sono la tua
colazione, per quella basta andare in Sala Grande.”
“Non è vero!!” arrossisco di nuovo e per
nasconderlo mi volto
Silenzio. In questo momento il bianco del soffitto mi sembra
così interessante… Che poi non è
bianco bianco. È bianco grigio.
“Granger, qual è il colore che ti piace di
più?”
“Grigio.” rispondo voltandomi
“Il grigio?” mi guarda stupito e io mi perdo nei
suoi occhi… oh sì, il grigio mi piace un sacco
“No, in realtà è un rosa
viola.” mi riprendo
“Come quello della felpa che indossavi quando mi hai tirato
quel pugno, al terzo anno?”
“Sì.” se lo ricorderà bene
quel giorno
“Come quello del vestito che indossavi al Ballo del Ceppo
quando eri con Krum?”
“Sì.” questo era meno probabile che lo
ricordasse
“Ti sta bene quel colore.” oddio, mi ha fatto un
complimento… ma magari è ironico
“Grazie… invece quello che piace più a
te Malfoy?” che domanda idiota… ma l’ha
tirata fuori lui
“In generale ti direi l’argento e il verde, i
colori della mia casa. Ma in questo momento l’oro.”
e mi fissa ancora, si vede che ci tiene davvero a farmi andare in tilt
col suo sguardo
“E come mai, se posso chiedere?”
“Perché è il colore degli occhi della
ragazza che ho davanti.” sorride
Un sorriso dolcissimo… non credevo che Draco Malfoy fosse
capace di sorridere così. Beh, prima di questa mattina non
credevo nemmeno potesse sorridere! Sto scoprendo troppe cose oggi... E
il colore del mio viso farebbe invidia persino ai capelli di Ron.
“Che stai cercando di fare Malfoy? Adularmi?”
sorrido involontariamente
“No.” è serio
“Oh…”
Silenzio. Torno a guardare il soffitto.
“Ho sempre pensato che tu non fossi male infondo.”
“Cosa?” lo guardo e spero di aver sentito bene
“Ho detto che non ti trovo male.” non so che
dire… forse è meglio che me ne resto zitta
“Non dici nulla?” forse lui non la pensa
così se mi fa questa domanda
“Cosa dovrei dire?” cerco un suggerimento nei suoi
occhi
“Quello che ti stai chiedendo.” ovvero?
“Cioè?”
“Perché se non ti ho mai trovato male, ti ho
trattata da schifo per tutto questo tempo. Portandoti ad
odiarmi.” ha dato vita a quella domanda che mi girava in testa
“E?”
“E non lo so. Forse per colpa di mio padre che ha sempre
influenzato i miei pensieri. O forse colpa mia che sono un
idiota.”
“Hai capito di essere un idiota?! Io l’ho sempre
saputo.” meglio sdrammatizzare, il discorso sta diventando
troppo serio
“Granger puoi stare seria due secondi?” lui vuole
che il discorso sia serio
“Scusami…”
“Non starò a dirti che mi dispiace averti trattata
così. Magari posso dirti che non succederà
più.” che carino però…
“D’accordo.”
“Bene…”
“Ora posso andare?” dimmi di sì prima
che ti salti addosso, ti prego
“Vuoi andartene anche dopo che ti ho detto che mi
piaci?” mi guarda stranito
“Non l’hai detto esplicitamente… ci sei
girato intorno.”
“Ok… Allora, Hermione
mi piaci da matti.”
L’ha detto sul serio?! Oddio… adesso si scopre che
sto sognando. È sicuramente un sogno. Anche
perché non posso rispondergli come sto per fare. Non io, non
Hermione Jane Granger. Non la ragazza che lo ha odiato per sette anni!
“Draco…
non sei male nemmeno tu.” mi porto sopra di lui e lo bacio
dolcemente, i nostri corpi divisi solo da quel leggero lenzuolo bianco
“Niente colazione?” sussurra sulle mie labbra
mentre le sue mani si posano sui miei fianchi
“No se posso avere te…” rispondo sensuale
“Ok…” stavolta mi bacia lui, ma
è un bacio leggermente più caldo e spinto
Sì… Leggermente.
E ora la mia pelle a contatto con la sua.
Anni di dolci parole.
Anni di carezze leggere.
Anni d’occhiate complici.
Anni d’amore.