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Autore: Lallamagna    02/06/2008    8 recensioni
Una delle tante con cui è andato a letto... o no? sembrerebbe di no... (mia prima Dramione, siate clementi!)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Anni

Anni d’offese pesanti.
Anni di battute feroci.
Anni di sguardi glaciali.
Anni d’odio puro.

Ecco, sveglia a causa di uno stupido sogno… che nemmeno ricordo!
Mi volto, ancora assonnata, su questo grande letto e i miei occhi si posano sui lineamenti virili del viso di colui che dorme beatamente accanto a me.
Sembra un angelo. I capelli biondi sparsi sul cuscino bianco e i suoi meravigliosi occhi grigi, dei quali ho memorizzato ogni sfumatura, sono nascosti dalle palpebre. La sua bocca, che durante la notte ha torturato ogni centimetro della mia pelle, è distesa in un sorriso.
Se non sapessi chi fosse, lo scambierei davvero per un angelo. E invece so chi è, è un diavolo…
Sì, sono finita a letto con il ragazzo che ho sempre odiato e che mi ha sempre odiata. Col quale ho sempre discusso pesantemente e che mi ha fatto piangere tanto (di nascosto dai miei cari amici) per ogni parola pronunciata nei miei confronti con disprezzo.
Sì, sono andata a letto col ragazzo più bello e più bastardo di tutta la scuola… e la cosa non mi dispiace affatto.
Allungo una mia mano a sistemare qualche ciocca di seta che, antipatica, gli era caduta sul viso. E, se possibile, il suo sorriso si allarga…
Che sia sveglio? Impossibile. Draco Malfoy non sorriderebbe mai a me.
In realtà non l’ho mai visto sorridere e basta. Il ghigno sì che l’ho visto e anche troppe volte, ma un sorriso no.
Decido di alzarmi e rivestirmi… diciamo che da oggi in poi sarò una delle tante ragazze con cui ha avuto una bella scopata e niente più.
Tanto vale che sia io ad andarmene… non voglio sentire quella voce, che pronunciava roca il mio nome la sera prima, cacciarmi in malo modo. Non mi stupirei se lo facesse con tono schifato.
Metto lentamente i piedi a terra e mi guardo attorno alla ricerca della mia biancheria.
Trovata! È per terra vicino alla porta. Dovrei fare uno sforzo immane per arrivare laggiù… sono ancora troppo stanca… e se rimanessi qui a dormire ancora una mezzoretta?
Meglio di no… allora, al mio tre mi alzo e chissene se la testa mi gira perché ieri sera ho bevuto troppo.
Quindi…
Uno.
Due.
E tre….
Mi sto alzando ma ricado seduta sul letto, di peso, perché la sua mano lattea mi ha tirata verso di lui. Magari vuole solo divertirsi di nuovo, ma io non sono disponibile a soddisfarlo un'altra volta. O magari mi dirà “Ehi sporca Mezzosangue, perché non vai in Sala Grande, mi prendi qualcosa di mangiabile per colazione e poi sparisci facendoti dimenticare per sempre?!”.
Mi volto per vedere il suo ghigno malefico e invece mi ritrovo davanti lo stesso sorriso di prima.
“Malfoy…”
“Granger…” e continua a sorridere
“Dimmi cosa vuoi così posso andarmene.” ho usato un tono di voce che più freddo e distaccato di così non si poteva avere
“Voglio che tu ti stenda di nuovo qua…” mi sa tanto di ordine… ma continua imperterrito a sorridere
“Sai vero che non sono obbligata a fare quello che dici tu?!”
“Lo so… ma faresti bene a fare quello che ti ho detto!”
“Se no che mi fai?! Mi lanci qualche maledizione?”
“Non è tra le mie intenzioni… allora?” lo guardo… sembra strano… bah…
“D’accordo…” e accondiscendo alla sua richiesta, sdraiandomi voltata verso di lui
Mi fissa. Mi fissa prima gli occhi, poi la bocca, poi scende… oh cavolo… mi ero dimenticata di essere ancora completamente nuda! Devo essere arrossita… mi vergogno, anche se stanotte mi ha squadrata completamente, e tiro su la coperta bianca in modo che mi copra.
“Allora? Che vuoi?” gli domando
“Nulla…”
“Quindi posso andare?”
“Vuoi davvero andartene?” mi guarda serio adesso
“Non si risponde ad una domanda con un'altra domanda!” questa è l’unica risposta decente che mi è venuta
“Ok. Mi hai chiesto se puoi andare? Ti rispondo di no. E ora rispondi tu.” maledetto
In silenzio penso… beh, io non so se voglio davvero andarmene… aiuto…
“Sì…” sussurro
“Dimmi un sì convincente e ti lascerò andare.” mi tiene ancora il polso con la sua mano
“Sì.” ero un po’ più sicura adesso, magari ci crede
“Mia cara non lo sei affatto… un minimo di impegno in più, insomma!”
“Malfoy la vuoi piantare?”
“Di far cosa?”
“Di fare l’idiota! Ti ho già detto… Sì, voglio andare!” ti prego, ti prego, ti prego
“Niente da fare… resti qui.”
“Magnifico!!” rispondo in un tono che dovrebbe essere sarcastico e sbuffo
Almeno adesso tace… certo è davvero strano. Prima mi sorride, poi vuole che resti con lui… non che mi dispiaccia ma… comunque è perfetto. Fisicamente intendo.
“Evita.”
“Cosa c’è adesso?!” sbotto
“Mi stai mangiando con gli occhi… non sono la tua colazione, per quella basta andare in Sala Grande.”
“Non è vero!!” arrossisco di nuovo e per nasconderlo mi volto
Silenzio. In questo momento il bianco del soffitto mi sembra così interessante… Che poi non è bianco bianco. È bianco grigio.
“Granger, qual è il colore che ti piace di più?”
“Grigio.” rispondo voltandomi
“Il grigio?” mi guarda stupito e io mi perdo nei suoi occhi… oh sì, il grigio mi piace un sacco
“No, in realtà è un rosa viola.” mi riprendo
“Come quello della felpa che indossavi quando mi hai tirato quel pugno, al terzo anno?”
“Sì.” se lo ricorderà bene quel giorno
“Come quello del vestito che indossavi al Ballo del Ceppo quando eri con Krum?”
“Sì.” questo era meno probabile che lo ricordasse
“Ti sta bene quel colore.” oddio, mi ha fatto un complimento… ma magari è ironico
“Grazie… invece quello che piace più a te Malfoy?” che domanda idiota… ma l’ha tirata fuori lui
“In generale ti direi l’argento e il verde, i colori della mia casa. Ma in questo momento l’oro.” e mi fissa ancora, si vede che ci tiene davvero a farmi andare in tilt col suo sguardo
“E come mai, se posso chiedere?”
“Perché è il colore degli occhi della ragazza che ho davanti.” sorride
Un sorriso dolcissimo… non credevo che Draco Malfoy fosse capace di sorridere così. Beh, prima di questa mattina non credevo nemmeno potesse sorridere! Sto scoprendo troppe cose oggi... E il colore del mio viso farebbe invidia persino ai capelli di Ron.
“Che stai cercando di fare Malfoy? Adularmi?” sorrido involontariamente
“No.” è serio
“Oh…”
Silenzio. Torno a guardare il soffitto.
“Ho sempre pensato che tu non fossi male infondo.”
“Cosa?” lo guardo e spero di aver sentito bene
“Ho detto che non ti trovo male.” non so che dire… forse è meglio che me ne resto zitta
“Non dici nulla?” forse lui non la pensa così se mi fa questa domanda
“Cosa dovrei dire?” cerco un suggerimento nei suoi occhi
“Quello che ti stai chiedendo.” ovvero?
“Cioè?”
“Perché se non ti ho mai trovato male, ti ho trattata da schifo per tutto questo tempo. Portandoti ad odiarmi.” ha dato vita a quella domanda che mi girava in testa
“E?”
“E non lo so. Forse per colpa di mio padre che ha sempre influenzato i miei pensieri. O forse colpa mia che sono un idiota.”
“Hai capito di essere un idiota?! Io l’ho sempre saputo.” meglio sdrammatizzare, il discorso sta diventando troppo serio
“Granger puoi stare seria due secondi?” lui vuole che il discorso sia serio
“Scusami…”
“Non starò a dirti che mi dispiace averti trattata così. Magari posso dirti che non succederà più.” che carino però…
“D’accordo.”
“Bene…”
“Ora posso andare?” dimmi di sì prima che ti salti addosso, ti prego
“Vuoi andartene anche dopo che ti ho detto che mi piaci?” mi guarda stranito
“Non l’hai detto esplicitamente… ci sei girato intorno.”
“Ok… Allora, Hermione mi piaci da matti.”
L’ha detto sul serio?! Oddio… adesso si scopre che sto sognando. È sicuramente un sogno. Anche perché non posso rispondergli come sto per fare. Non io, non Hermione Jane Granger. Non la ragazza che lo ha odiato per sette anni!
Draco… non sei male nemmeno tu.” mi porto sopra di lui e lo bacio dolcemente, i nostri corpi divisi solo da quel leggero lenzuolo bianco
“Niente colazione?” sussurra sulle mie labbra mentre le sue mani si posano sui miei fianchi
“No se posso avere te…” rispondo sensuale
“Ok…” stavolta mi bacia lui, ma è un bacio leggermente più caldo e spinto
Sì… Leggermente.
E ora la mia pelle a contatto con la sua.

Anni di dolci parole.
Anni di carezze leggere.
Anni d’occhiate complici.
Anni d’amore.
  
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