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Autore: Giuls_BluRose    16/01/2014    1 recensioni
Gohan/Angel - Missing Moments tra "The Slave" e "Fiaba della buonanotte {The Slave 2}" -Leggibile da tutti
Dal testo;
“Caro Gohan, unico amore,
non sai quanto ti abbia amato in questi dieci anni vissuti assieme, sei sempre stato gentile con me, fin dalla prima sera e tutto il tempo passato ad imparare a conoscerci è servito per maturare e rafforzare il bellissimo legame che è venuto a crearsi tra di noi. Il tempo ha saputo darci fiducia e piano piano le nostre barriere sono andate distrutte, così il nostro amore puro ha potuto finalmente trionfare. Non mi è stato facile inizialmente e so che anche a te l'idea di un matrimonio combinato non andava a genio, ma hai avuto fede in me e io in te: alla fine tutto è andato per il meglio e noi siamo diventati quello che siamo adesso.
Ricordo ogni minimo istante passato insieme a te, nulla potrà mai togliermi dal cuore la tua bontà incondizionata e i tuoi gesti d'amore istintivi: tu sei un re saggio e giusto, ma anche un marito perfetto, che mai farebbe stare male la donna che ha al suo fianco. [...]"
Genere: Introspettivo, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gohan, Nuovo personaggio
Note: AU, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Lo studio del castello era buio, soltanto una piccola candela illuminava malamente una scrivania piena di fogli e penne. Una donna dai lunghi capelli rossi era china su di essa e teneva tra le mani tremanti una penna, era intenta nella sua ardua missione di finire il lavoro al quale stava lavorando da giorni, ma copiose gocce di perla continuavano silenziose a cadere e bagnare quella candida carta che aveva sotto di lei.

Il suo intento era veramente difficile, continui singhiozzi le impedivano di tenere ferma la mano, non riusciva a scrivere nulla e il foglio era pieno di piccole macchie d'acqua, che imperterrite impedivano ai suoi occhi verdi di vedere chiaramente.

Il medico era stato chiaro: non sarebbe sopravvissuta ancora molto, i suoi giorni stavano arrivando alla fine e nulla avrebbe potuto salvarle la vita: aveva contratto una malattia rara ed estremamente fatale, nessuna medicina era in grado di riportarla in salute. Era una donna diplomatica e avrebbe accettato quella notizia senza problemi se solo non ci avesse rimesso anche la cosa più bella ed importante che aveva la rossa: con la sua morte sarebbe svanita anche quella nuova vita che stava crescendo dentro al suo ventre.

Angel era riuscita a rimanere incinta, si era fidata e lentamente innamorata di suo marito e alla fine avevano abbattuto tutte le barriere che li dividevano; ci erano voluti nove anni buoni per fare in modo che il loro rapporto diventasse talmente forte per decidere di creare finalmente una famiglia, ma alla fine avevano deciso di fare il grande passo e avevano iniziato a provare per dare vita al loro desiderato primogenito. Tutto sarebbe andato alla perfezione, se solo quella malattia non l'avesse colpita improvvisamente e senza lasciarle alcuna via di fuga; Gohan era a conoscenza della malattia che l'aveva presa, ma ancora non sapeva nulla del figlio che stava prendendo forma nel corpo dell'amata dagli occhi di speranza e Angel era spaventata alla sola idea di dover affrontare quella questione faccia a faccia con il suo amato Saiyan.

La rossa si mise le mani sulla faccia, come per cercare di placare il suo insistente pianto, mentre stracciava l'ennesimo foglio di carta pieno di parole e macchie d'inchiostro: perchè era talmente difficile scrivere quella maledettissima lettera? Perchè le parole sembravano bruciare la carta e anche la sua anima? Si sentiva persa in quel momento e l'unica cosa che avrebbe voluto era che il senso di colpa non la invadesse così tanto.

In quella sua ultima lettera avrebbe voluto scrivere tutto l'amore che aveva provato per lui in quei dieci anni insieme, voleva mettere nero su bianco tutto quel bellissimo sentimento che li aveva uniti in quegli anni, ma voleva anche rivelare al suo unico amore quell'inganno che aveva ricevuto anni addietro: se Angel non sarebbe più potuta rimanere al suo fianco almeno Gohan sarebbe venuto a conoscenza di Videl, di quella donna corvina che aveva saputo rubare il cuore dell'uomo, ma che era fuggita dal pianeta Vegeta insieme alla figlia appena nato, lasciandolo all'altare con lei e senza il suo ricordo nella mente.

Scrivere tutto quello era veramente complicato, come una pugnalata al cuore, ma la rossa voleva che dopo la sua scomparsa Gohan potesse riavere la felicità che meritava, era ancora un uomo giovane, di neanche trent'anni e aveva tutto il diritto di rifarsi una vita, magari con la donna che per prima lo aveva fatto innamorare.

Angel era ancora immersa nei suoi infiniti pensieri, improvvisamente sentì la qualcuno bussare alla porta, così stracciò anche quel foglio che aveva avanti e cercò di parlare, sembrando più calma possibile.

“Si, avanti”

La porta cigolò un attimo e Gohan fece la sua apparizione nel piccolo studio: aveva la faccia stanca, ma sempre piena della sua dolcezza incondizionata, amava veramente moltissimo sua moglie e il solo pensiero che l'avrebbe persa lo faceva impazzire. Cercava di essere il più pacato e tranquillo possibile quando era con lei, passava ogni istante della sua giornata vicino a quella donna, ma gli riusciva tremendamente difficile trattenere le lacrime. Aveva lentamente imparato ad amarla e non poteva immaginare il resto della sua vita senza di lei, al solo pensiero il suo cuore si stringeva in una morsa terribile che gli provocava fremiti e brividi in tutto il corpo.

“Amore, sono io, posso?

Angel sorrise nella penombra della stanza, era ancora voltata verso il muro e non vedeva Gohan in faccia, la sua voce tremendamente dolce e preoccupata aveva il potere di farla sorridere tutte le volte, la faceva stare meglio l'idea che il suo uomo tenesse talmente tanto a lei, per qualche momento riusciva a farle dimenticare il dolore e la malattia.

“Gohan sei tu, certo vieni pure”

Il Saiyan si chiuse la porta alle spalle e cautamente si avvicinò ad Angel, quando le fu abbastanza vicino si inginocchiò di fronte a lei, prendendole il volto tra le mani e facendo incrociare i suoi occhi neri con quelli smeraldini di lei.

Aveva capito che c'era qualcosa che non andava: la donna aveva velocemente arrotolato fogli e fogli, in modo un po' nervoso e convulsivo, forse voleva nascondergli qualcosa.

“Angel sei sicura di stare bene? Sai che con me puoi parlare liberamente, io ci sono sempre per te amore mio. È un momento difficile, ma sappi che farò di tutto per trovare una soluzione e tu tornerai una volta per tutte a stare bene, credimi tesoro. Adesso vieni a letto, sei stanca e hai bisogno di riposare”

La rossa sorrise amaramente: sapeva che non c'era cura, era inutile che suo marito si ostinasse così tanto nel voler cambiare le cose, era un Saiyan molto determinato, ma non aveva ancora capito che non ci si poteva opporre contro il destino. Angel non era una donna fatalista, ma sapeva che se tutto quello era successo c'era un perchè e lei non poteva fare altro che accettarlo alla fine, forse non era la donna adatta per il bene di Gohan.

“Aspetta Gohan, arrivo tra poco, tu intanto vai, hai una faccia stravolta. Veramente: io sto bene e arrivo fra poco, non temere.”

“Sei sicura?”

“Si, ti amo”

“Ti amo anche io piccola”

L'uomo sorrise, mentre Angel non riuscì più a trattenersi e delle piccole lacrime ricominciarono a scendere dalle sue versi iridi, che si stavano facendo sempre più liquide e intense; Gohan notando il suo pianto prontamente asciugò le sue perle liquide con un dito e posò un bacio su entrambi gli occhi della donna, per poi passare alle guance bagnate.

“Non puoi andare avanti così, stai male e si vede. Dai vieni con me adesso: nulla è più importante della tua salute, ricordalo sempre. Devi riposare adesso, hai gli occhi che non hanno più quella bellissima luce della quale mi sono follemente innamorato.”

“Gohan io...veramente, non ti devi preoccupare di nulla, di nulla in assoluto”

Angel cercò di abbassare lo sguardo, ma la forte presa di Gohan non glielo permise: l'uomo fece avvicinare ancora di più i loro volti, sentiva che anche lui stava per cedere, posò le labbra su quelle della rossa e la cinse in un potente abbraccio pieno di amore e dolore. La donna sentiva le mani di suo marito tremare e le lacrime di lui bagnavano anche il suo volto, la stava abbracciando per farle sentire che lui c'era e ci sarebbe sempre stato, nel bene e nel male.

Gohan iniziò a singhiozzare rumorosamente stringendo Angel a sé ancora più possessivamente, aveva iniziato a tremare e il suo respiro si faceva sempre più irregolare: sciolse il bacio con la moglie e le fece posare la testa sul suo petto.

“Ti prego, non mi lasciare mai, non farlo o io ne morirò”

Quella frase fece breccia nel cuore della donna, che si strinse al corpo del marito e si trattenne dal tempestarlo di pugni: come poteva essere talmente sciocco da pensare che lei se ne sarebbe andata volontariamente? Se non fosse stato per quella malattia lei non se ne sarebbe mai andata, non lo avrebbe mai lasciato da solo: il suo destino però era già stato segnato e non poteva farci più nulla.

Gohan era certo di potere trovare una cura per la sua dolce rossa, ma sperare nella sua guarigione lo avrebbe fatto stare ancora peggio in un futuro estremamente vicino, quando Angel avrebbe realmente esalato il suo ultimo respiro.

“Sei uno stupido Gohan, come puoi solamente pensare una cosa del genere? Ti amo, ti amo troppo per poterti lasciare di mia spontanea volontà, ma sai che la mia fine ormai è prossima. Non devi illudere il tuo cuore, fra poco io non sarò più accanto a te e tu dovrai cercare un altro modo per essere felice”

Gohan la guardò nuovamente negli occhi e scosse fortemente la testa: come poteva dire una cosa del genere? A lui facevano male quelle parole: con il tempo Angel era diventata la cosa più importante che avesse mai avuto nella sua vita e non poteva permettere che il tempo gliela portasse via talmente velocemente, ma in cuor suo sapeva che aveva fatto ormai tutto il possibile e alla fine avrebbe dovuto accettare la cosa, anche se sapeva che sarebbe stato estremamente difficile.

“Non potrò mai essere felice senza di te amore, sei troppo importante per me”

“Adesso non è il momento Gohan, adesso dobbiamo pensare solamente a noi due: per favore adesso vai in camera a letto, io ti raggiungo fra pochissimo. Amore ti prego, non farmi stare peggio di quello che sto adesso: sei la mia vita e non ti posso vedere piangere o stare male”

Senza dire altro Angel baciò suo marito e lo abbracciò mettendogli una mano sulla guancia per rassicurarlo.

“Va bene tesoro, ma non fare tardi, ti aspetto di là”

“Si, non ti preoccupare Gohan, arrivo subito”

I due si sorrisero sinceramente per la prima volta quella sera e Gohan, dopo averle donato un leggero bacio a fior di labbra, si alzò per dirigersi verso la loro stanza: aveva il cuore a pezzi e gli occhi ancora più scuri del normale.

“Se hai bisogno chiama Angel”

“Certamente, adesso vai”

Gohan le mandò un bacio volante e si chiuse la porta alle spalle, cadde in ginocchio davanti allo studio e si mise le mani alla testa: aveva paura, non voleva perdere il suo dono più grande altrimenti la sua vita si sarebbe svuotata, nuovamente. Doveva essere forte, questo lo sapeva, ma alle volte il dolore era troppo forte per essere sopportato e senza che alle volte se ne accorgesse amare lacrime bollenti incominciavano a scendere dalle sue iridi color della pece.

“Ti prego Angel rimani per sempre con me, non mi lasciare anche tu, ti prego...”

Troppa malinconia lo avvolgeva in quel momento e con una fatica immensa riuscì a rimettersi in piedi per andare in camera: appena arrivato si gettò a peso morto sul letto, con la testa immersa nel candido cuscino e le lacrime scendevano imperterrite bagnandolo. Era veramente stravolto, ma avrebbe atteso il ritorno della moglie.

Angel invece si era nuovamente chiusa nello studio, aveva ripreso i fogli e si era giurata che quella notte avrebbe finalmente scritto quella lettera: sarebbe stato estremamente difficile, ma alla fine ce l'avrebbe fatta, amava troppo Gohan per farlo continuare a vivere all'oscuro di tutto quello che era accaduto anni addietro. Prese tutto il coraggio che aveva in corpo e senza trattenersi dal piangere cominciò a scrivere quel testo che avrebbe cambiato per sempre la vita del re di Vegeta.

 

Caro Gohan, unico amore,

non sai quanto ti abbia amato in questi dieci anni vissuti assieme, sei sempre stato gentile con me, fin dalla prima sera e tutto il tempo passato ad imparare a conoscerci è servito per maturare e rafforzare il bellissimo legame che è venuto a crearsi tra di noi. Il tempo ha saputo darci fiducia e piano piano le nostre barriere sono andate distrutte, così il nostro amore puro ha potuto finalmente trionfare. Non mi è stato facile inizialmente e so che anche a te l'idea di un matrimonio combinato non andava a genio, ma hai avuto fede in me e io in te: alla fine tutto è andato per il meglio e noi siamo diventati quello che siamo adesso.

Ricordo ogni minimo istante passato insieme a te, nulla potrà mai togliermi dal cuore la tua bontà incondizionata e i tuoi gesti d'amore istintivi: tu sei un re saggio e giusto, ma anche un marito perfetto, che mai farebbe stare male la donna che ha al suo fianco.

Con te ho passato i momenti migliori della mia vita, ho imparato ad amare veramente e ho capito il valore di una persona cara che farebbe di tutto per la tua felicità. Sono certa che se potessi faresti di tutto per me e sappi che io farei lo stesso per te: non lascerei mai che il dolore ti facesse stare male e farei di tutto per vedere nuovamente quel casto sorriso che ti sei sempre portato dietro.

Adesso mi sento in colpa perchè a causa della mia malattia tu sei diventato malinconico e hai sofferto molto per me: non hai voluto capire che tutto ha un suo perchè e che comunque la vita va avanti anche senza di me. Sono certa che con il tempo troverai un'altra donna che saprà amarti più di quanto lo abbia fatto io, forse ho anche il suo nome...

Amore mio, adesso devo farti una confessione: non sono mai stata completamente sincera con te, nessuno lo è mai stato. Tutto questo è difficile da spiegare, ma sappi che è stato fatto tutto solo per il tuo bene e non per interessi personali: non ero io la tua sposa prescelta, era un'altra donna che forse meritava più di me il tuo amore. È doloroso per me adesso raccontarti tutto, ma tu leggerai questa lettera quando io ormai non ci sarò più e potrai andare alla ricerca di lei per riappacificarti e poter vivere finalmente la vita felice che tanto desideri.

Lei si chiama Videl ed è una terrestre, tu non ti ricordi di lei perchè ti hanno fatto perdere la memoria, ma lei era veramente la ragazza della tua vita, ti amava con tutto il cuore e sono certa che ti ama ancora oggi. Con lei hai avuto anche una figlia, la piccola Pan (ecco il nome che avete scelto insieme per la bambina), vi amavate veramente tantissimo; lei però se ne è andata perchè aveva avuto problemi con tuo padre e non voleva che la tua vita peggiorasse. Io ero la tua futura moglie, quella che tuo padre aveva scelto per te, tu però avevi preferito Videl e avevi fatto di tutto per non sposare me. Videl però aveva paura di non essere alla tua altezza e una volta dopo la nascita di vostra figlia è venuta dalla mia famiglia per progettare la tua perdita della memoria. Alla fine lei è fuggita sulla Terra e noi due ci siamo sposati; so che tu adesso non ricordi nessuno, ma sappi che questa è la verità e i tuoi genitori ti potranno confermare tutto. Devi sapere però che non devi avercela con Videl, lei ti amava e ha fatto tutto questo per il tuo bene; l'unica con la quale devi essere arrabbiata sono io, perchè in tutti questi anni ti ho sempre mentito al fine che tu non potessi scoprire nulla.

L'unica persona che merita il tuo risentimento sono io: sono colpevole di tutto, adesso tu devi essere felice e ritrovare quella donna e tua figlia, alla fine il tuo cuore ricorderà tutto, al massimo sarà Videl a dirti tutta la verità.

Il mio amore però è sempre stato sincero, mi sono veramente innamorata di te e non ti ho mai mentito sui miei sentimenti: sei non vuoi perdonare me dopo la mia verità perdona almeno Videl, è una bravissima donna e merita il tuo amore e il tuo perdono.

Ti amo, ti ho sempre amato e questa è la mia verità, quella che da tempo ti stavo nascondendo.

Spero che tu possa essere felice con Videl e Pan, io non c'entro più nulla con la tua vita e tu devi dimenticarti di me per essere finalmente felice.

Ti amo Gohan, ti amerò sempre ma non sono degna di te, sappi che io veglierò su di te e sulla tua nuova famiglia. Devi essere felice amore, te lo meriti.

Scusa per tutto, perdona Videl e non me, torna finalmente a sorridere con chi ti merita veramente.

 

Tua per sempre, Angel”

 

 

Quella lettera era un misto di dolore, scritte, verità e gocce d'acqua: erano presenti i sentimenti di Angel e la donna aveva voluto che suo marito sapesse tutto e che magari potesse veramente trovare la pace con Videl, quella donna che da sempre lo aveva amato, ma che lo aveva lasciato per il suo bene.
Angel lo aveva sempre amato, il suo era un amore puro e vero, ma sapeva che Gohan avrebbe potuto non perdonarla mai per averle mentito, sapeva a che cosa andava in contro, ma non poteva negargli la felicità, se la meritava per davvero.

Con le mani tremanti imbustò la lettera e si avviò verso la cucina, dove Chichi era intenta a finire le faccende.

“Chichi, ormai è tardi, vuoi una mano?”
“Oh cara, no non temere qua ce la faccio da sola. Dimmi a che devo il piacere della tua presenza?”

Le due donne si sorrisero dolcemente, poi Angel le diede tra le mani quella lettera, lasciando la donna più anziana stupita.

“E questa?”

“E' una lettera”

“Vedo, ma...?”
“Non mentiamoci: sappiamo entrambe che tra poco la mia vita finirà e bhe... ti chiedo solo di dare questa lettera a Gohan, quando io non ci sarò più”

Chichi si rattristì e strinse a sé la moglie del figlio, l'abbracciò calorosamente e le diede un bacio sui lunghi capelli ricci e rossi.

“Smettila di addolorarti da sola, certo: darò io questa lettera a mio figlio, ma tu pensa solo a stare bene adesso”

“Sei sempre così gentile”

“Sei come una seconda figlia per me, lo sai Angel. Gohan ti ama, ma dimmi: cosa hai scritto sulla lettera?”
“La verità”

“C-come la verità? Che intendi?”

“Gohan deve sapere di Videl, deve sapere la verità per essere felice”

"Angel sei sicura della tua scelta?"
"Ne sono certa, ormai mi rimangono pochi giorni e mio marito deve sapere di quell'inganno di dieci anni fa"
"Gli spezzerai il cuore"
"Lui non è solo mio marito: è un amico e un confidente, il mio punto di riferimento fisso. Anche se non perdonerà me, spero che almeno perdoni lei e un giorno possa abbracciare liberamente sua figlia. L'ho amato molto, ma mi sento colpevole"

La donna più anziana abbracciò più forte Angel continuando a rassicurarla con parole dolci: aveva imparato a volerle bene e odiava vederla piangere.

“Non piangere per favore, adesso vai solo da tuo marito e passa con lui più tempo possibile”

La rossa sorrise e ringraziò sinceramente Chichi: anche lei le voleva molto bene, la considerava coma la sua seconda madre e sapeva che non avrebbe mai fatto nulla che la facesse stare male.

“Grazie, sei carissima”

“Angel, ricordati di non perdere mai la speranza”

Si sorrisero ancora, poi Angel si diresse verso la camera da letto, per poter finalmente sdraiarsi accanto a suo marito.

“Gohan, sono qua”
L'uomo, sentendo le parole della moglie, si alzò subito da letto e corse da lei per stringerla come mai aveva fatto in vita sua: non voleva perderla, non voleva vivere senza di lei.

“Amore, come stai?”
“Bene, non ti preoccupare Gohan, adesso qua tra le tue braccia va molto meglio”

Il Saiyan non potette fare a meno di baciare amorevolmente la donna, mentre con dolcezza la posizionava sul letto.

“Ti amo, sappi che sarai per sempre l'unica donna della mia vita e non potrò mai dimenticarti, qualunque cosa accada”

“Lo stesso vale per me, ti amo troppo per credere che tutto questo sia vero”

“Ma lo è e non finirà mai il nostro amore eterno”

“Me lo prometti? Per sempre è una bella promessa”

“Per te questo e altro Angel, per te prenderei anche la luna”

“Non scherzare”

“Affatto, lo sai amore mio”

Per far si che lei non parlasse più chiuse le loro labbra in un altro bacio, mentre la faceva avvicinare ancora di più a lui: l'amava troppo e sapeva che mai l'avrebbe dimenticata.

“Ti amo Gohan”

“Ti amo Angel”

La rossa posò la testa sul petto di Gohan, mentre lui la teneva ben salda tra le sue braccia: quel abbraccio significava molto per tutte e due e lo sapevano bene. Alla fine Angel avrebbe mantenuto la sua promessa di vegliare sul Saiyan e lui ancora non sapeva, ma forse mai avrebbe saputo, di quella lettera rivelatrice che la moglie aveva scritto per lui. La verità alla fine sarebbe venuta fuori anche senza di essa, solo grazie al potere dell'amore e la forza di amare del cuore.


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Ciao a tutti ragazzi, no: non sono morta XD
Ho solo la febbre abbastanza alta e problemi in famiglia: ecco perchè npn sto più aggiornando molto in questo periodo.
Questa è una missing moments tra le mie due fic più importanti che ho scritto e che sto scrivendo. L'idea mi è venuta questa mattina e non ho potuto fare a meno di buttarla giù.
Sto amando Angel come personaggio e (piccolo spoiler XD) sarà fondamentale in The Slave 2, ma non dico altro.
Spero che la fic vi piaccia e se vedete errori dite pure perchè non ci vedo più ormai XD
Un bacione e a presto (spero)

Giuly <3

 

 

 

 

 

   
 
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