Anime & Manga > Naruto
Ricorda la storia  |      
Autore: Mao_chan91    02/06/2008    4 recensioni
Vai sempre via, effettivamente.
Chissà cosa c’è, in lui, che ti spaventa tanto.
[Seconda Classificata al concorso NaruSaku version indetto sul forum da Coco Lee]
Genere: Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sakura Haruno
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Rincorrersi

[When she walks away]

Sei bambina, nel campo di fiori.

Sorridi un po’, ma non troppo, come ti pare grazioso per una bimba della tua età.

Sorridi per minuti interi, mentre cogli un grazioso mazzolino di fiordalisi per decorarti la testa e piacere a Sasuke, che non ti guarda da quel mese crudele in cui ti ha vista inciampare e ruzzolare nell’erba.

Stai sorridendo e lui salta tra gli amati steli e lo interrompi, con una smorfia sconvolta.
Li ha calpestati, distrutti in tanti piccoli pezzi.

“Perché l’hai fatto?” urli scompostamente, e lui, mentre si volta, ti sorride, un po’ triste, un po’ compassionevole.
Sasuke non ti guarda da due mesi anche se siete vicini di banco all’accademia, e lui sa bene questo e sa che ci tieni.

Anche se non lo conosci, lui conosce i tuoi occhi luminosi che pensano sempre a lui e le tue labbra piccine che solo il suo nome sanno pronunciare.

“Per te.”

Pensi che lo abbia fatto perché ti odia, così lo odi anche tu.

Smodatamente, gli rivolgi uno sguardo sdegnoso, mentre tiri dritto e vai via.

-

Sei una ragazzina e ti senti infelice.
Hai la fronte larga, un fisico trasparente e sei in squadra con un elemento detestabile come Naruto.
Un po’ lo odi, perché senti che più tempo passi con lui e meno ragguardevole appari agli occhi di Sasuke. Come se ti contaminasse con una strana malattia.

E un po’ pensi che non è poi tanto male, se sa tenerti testa così bene quando lo accusi senza motivo.
Quando gli recrimini di essere troppo vero e sincero in questo tuo piccolo mondo in cui la verità fa troppo male.

Un giorno lo incontri per strada.
Sei andata a fare la spesa e lui non ha ancora mangiato.
Ti saluta, goliardicamente.
Fai un educato cenno del capo e cerchi di tirar dritto ed evitarlo, così Naruto ti parla quando può vederti solo di profilo, già ad un passo via da lui.
“Vai via anche oggi?”
Non ti senti arrossire solo perché lui è Naruto ed è una persona sciocca che fa domande inutili.
“Che domande sceme, vado sempre via dopo gli allenamenti! Devo tornare a casa.”
“Sì, lo so. E’ così ogni giorno.”
Vai sempre via, effettivamente.

Chissà cosa c’è, in lui, che ti spaventa tanto.
Quale verità troppo grande per essere rivelata ed accettata.
Forse non lo saprai mai.
Visto che neanche ci tieni, a saperlo, senza troppi indugi ma solo una breve pausa corri via.


-

Sei una giovane donna e il mondo ti fa paura.
Il mondo ti ha portato via Sasuke, scuse scuse scuse, e ti ha piantata a Konoha con lui.
Non hai scelto il tuo destino, stringi le mani sulle ginocchia ed ignori i pensieri di Naruto, giorno dopo giorno.

Sai solo che mentre tu ti stringi nelle spalle, lui stringe i denti e stilla sangue da qualche parte, in missione.
Buffo, vero, Sakura? Che abbia tradito la tua fiducia così tante volte, ma che tu ora sia così pronta a perdonare.
Forse arriverà il giorno in cui sarai stanca di tentare, e sarai tu a tentare per Naruto, che tanto si strema e dissangua per te, solo per te, quando il vostro Sasuke non è più lo stesso ed è mai un inconfondibile dato di fatto.
Niente più sorrisi sprezzanti, niente più assurde paranoie, gioia inaudita per una sola parola a te rivolta.
Che assurdità. Che assurdità.
Quasi lo temi, un po’, il momento in cui Sasuke sarà diventato una di quelle cose per cui provare solo un’immotivata nostalgia.
Temi il momento in cui ti sarai abituata alla sua assenza così tanto da smettere di cercarlo.

E ora, ora che momento è? E’ il momento di cercarlo, come sempre?

Chissà, chissà.
Sei proprio sicura di volerlo sapere, Sakura?
Quello scorrere inesorabile del tempo, sempre uguale, tu un po’ lo temi.
Perché ti fa bene questa quotidianità immutabile, ma ti fa male guardare Naruto negli occhi.
Brillano. Sempre.
Naruto non ha altri sogni se non quello di riportare Sasuke a casa.
Naruto non può vivere serenamente senza esserci riuscito.
E tu, povera sciocca, ti ritrovi a desiderare disperatamente che viva. E basta.

Apre la porta, non lo segui con lo sguardo.
Sai che sarà lui a trovarti, senza bisogno di parole.
Abiti lì, certo. Non è difficile.
Te ne stai seduta a rimuginare ogni ora che trascorri a casa.

Questo è già meno scontato, ma lui lo sa.
E’ normale, certo.
Pare che tu abbia forze solo per allontanarti ad lui, che è quello che fai ogni volta.
Si sentono, gli scricchiolii delle tue ossa intorpidite quando ti rialzi per uscire.
Li sente.
“Sono tornato dalla missione.” Per riportarlo indietro.
“Vedo.” Com’è andata?
“E’ andato tutto bene.” Male in una maniera drammatica.
“Lo so.” Sei qui da solo.
“Ti sono mancato?” Che dramma, ormai mi manchi, effettivamente.
“Può darsi.”
“Questo è un colpo basso, Sakura-chan.”

“E quella era una domanda retorica, Naruto-kun. Certo che non mi sei mancato.”

Quanto è poco credibile, lo sai bene.
Non attacca più come prima. Tono di voce sbagliato, mimica facciale troppo coinvolta, mani nervose.
Non attacca. Neanche lui è più in grado di crederti, e questo dovrebbe darti un’idea della gravità della cosa.

Sei diventata scontata, di una banalità sorprendente.
Prevedibile come non lo eri mai stata, forse finanche noiosa.
“Ho capito.” sussurra lui, mentre pacatamente si nasconde dietro ad uno dei suoi soliti sorrisi.
Li trovi snervanti, di recente, i suoi.
Sapresti essere più vera di lui, proprio tu.
Così falsi una risatina insensata per smuovere lievemente l’atmosfera e ti alzi pian piano in piedi.
Esci con lui dalla stanza e chiudi la porta di casa, dopo aver salutato tua madre.

“Ti vedo un po’ stanca, oggi.” sussurra lui, mani dietro la nuca mentre passeggiate.
“Ti vedo a pezzi, sempre.” sussurri tu, senza ascoltarti.
“Allora mi guardavi, dopotutto. In questi giorni credevo te ne stessi sempre lì a fissarti le mani.”

“Come potevo non vederti?” ti alteri un poco, e le tue guance si colorano lievemente “Sei sempre lì. Non sai fare altro che passarmi davanti e venire a trovarmi e andare in missione! Certo che ti vedo!”
“Ho passato gli ultimi anni a domandarmi se, guardandomi, tu mi vedessi, sai. Non era troppo importante, ma è bello saperlo.”
“Ma diavolo, piantala di essere così buono, così…impossibile! Mi hai stancata, stancata!”
Lo mortifichi ogni giorno di più nel tempo di pronunciare appena tre parole.
Quanto potere risiede nelle tue labbra frantumate dal vento.

L’aria che ti passa per i polmoni per lui è sacra.
Così, distrattamente, senti la rabbia aggredirti.
Alterni sempre momenti in cui vorresti farlo a pezzi a momenti in cui vorresti ricomporli, quei pezzi.
Non sopporti, quando arriva, l’istante in cui senti che vuole ribadire qualcosa e già non vuoi ascoltarlo.
Vederlo va bene, ma ascoltarlo è un’altra cosa.
Così fai ancora per andartene, ribelle al destino, ribelle alla realtà.
E lui ti prende il braccio, in una maniera delicatissima e gentile che mantiene le decorose distanze che non vorresti mai lui superasse e nel contempo crea continuità tra il suo corpo e il tuo.
Crea un legame, di quelli che Sasuke ha tanto rifuggito. Voi due, invece, non sapete proprio farne a meno, dopotutto.
“Se pensi che io reciti, io penso che sia tu, a recitare. Sai che non ne sono in grado, e che se penso a te è perché ti voglio bene. O almeno, la vera Sakura lo sa.”

Chi sei?
Non sei più il suo caro ricordo infantile?
“Forse sono cambiata, allora. Era inevitabile, no?”
“Sì, era inevitabile. Che tu volessi così disperatamente proteggermi da qualcosa.”

Cosa sono quegli occhi? Quegli occhi dipinti di azzurro, come biglie di vetro? Dovrei cavarteli. Non voglio vederli!
“E quel qualcosa non è Sasuke, eh? Sei tu, ora, quello che temi. Piantala con le tue storie di fantasmi e torna qui, Sakura. Mi piace che tu sia qui e che tu sia felice. Mi piace che tu viva come te stessa, Sakura-chan. Mi piace da impazzire.”
Buffo, ti dici. Una volta tanto pensate la stessa cosa.
Vi piacciono le persone vive.
E Sasuke-kun, non è forse morto, da quando se n’è andato?
“E’ sempre stata questa la tua rovina, idiota:io.”, mormori senza trattenere l’amarezza che ormai ti scorre nelle vene, e il tuo saluto, mentre scivoli via dalla sua presa, non è un addio.

-

Sei una donna e ti sei stancata di aspettare.

E lui lo sente, nell’aria, quel rancore di cui non sai sbarazzarti e che ti perseguita tanto.

“Vado a fare due passi, torno presto.”
Forse odi soprattutto il suo amore per quanto di te ci sia di detestabile.

Forse odi, più che lui, il tuo amore per Sasuke.
E quello diventa man mano un sentimento così dannoso da rendere di gran lunga preferibile la corte spietata ma mai invadente di Naruto.

Chini il capo così, disperatamente, mentre lui incastra la testa nell’incavo del tuo collo e ti manca l’aria.

Quanto è sciocco, quanto è assurdo.
“Non posso sapere se torni.”
“Ma è ridicolo.”

“Sembri odiarmi così tanto, ogni volta, che non so mai se tornerai o te ne andrai come lui, senza una parola. Quando ti allontani…quando mi allontani.”

Ha bisogno di prove. Beh, era un momento che prima o poi doveva arrivare.

“Tornerò. Perché so che mi stai aspettando. Perché so che hai vissuto per anni ad aspettare me, mentre io aspettavo lui.”
“E poi?”
“Tornerò perché so che qui sono al sicuro e che mi proteggerai sempre, in qualche modo.”
“Tornerò anche se forse non saprò mai prevedere la verità dietro i tuoi occhi, e questo mi fa paura. Nemmeno so cosa vedi, tu, quando mi guardi.”
“Allora tornerai anche per saperlo.”, dice, e ti stringe dolcemente, così dolcemente da farti sentire male.

Lievemente, ti liberi e fuggi ancora; lentamente, ti approssimi alla finestra e la apri.
Prendi una sorsata di aria fresca. Il cielo è limpido e ti senti bene.

I tuoi passi sono grevi, probabilmente di recente hai preso un paio di chili.

Lo senti, quanto si siano arrotondati i tuoi fianchi.
Quasi ti paiono più profonde anche le tue orme.

E’ strano, veramente strano, ma la cosa non ti turba minimamente.
Anche se sei sicuramente meno attraente (E d’altronde, quanto varrebbe agli occhi di Sasuke una ragazza dal corpo sgraziato?), non ti senti male, non senti proprio nulla.
Ti senti leggera.
Senti l’aria dentro i polmoni; arriva alla gola con una semplicità inaudita.
Ti senti felice, meravigliosa.
Ti chiedi se sia questo il significato della parola “vivere”.
Questa recita ha retto a sufficienza da permetterti di diventare forte, ed ora ne prendi coscienza.
Vuoi che finisca.
Vuoi dettare le tue regole, vuoi un futuro.
Vuoi la tua libertà e la tua vita.
Resterai con Naruto, perché lui non abbia più altro da cercare, e possa trovare pace.

Resterai, perché vorrai essere la sua felicità.

Perché qualche volta, tu provi a dimenticare.

E quando scopri di non essere pronta a farlo, desideri semplicemente che lui lo faccia al posto tuo.

Gli offrirai, nel tuo petto, il sonno dei vinti.
Il problema è sempre stato, lo sai, che i vinti prima o poi trovano la pace, al contrario degli eroi (come lui).
Gli offri un’eventualità che scarterà a priori, perché lui è un eroe sempre, quando perde e quando vince.
Gli offri un sogno infranto e già affondato nell’accidiosa polvere della gloria perduta.

Naruto, di sogni, ne vive.
E starà solo a lui decidere se sarai sufficiente ad alimentarlo per sempre. Ad essere il suo sogno.
Perché il suo sì (“Sì, ti amo”, “Sì, lo voglio”, “Sì, andrà tutto bene”), sarà la fine di Sasuke.
E, probabilmente, sono anni ed anni che vuoi che finisca e ti ritrovi assai affamata di vita.
Naruto è, certamente, vivo.
E quando ci pensi, come sempre sul punto di andare via, sai che hai finalmente trovato la forza di restare lì. Perché ora andare via significa tornare da lui.
-


Nota: I fiordalisi raccolti da Sakura nella prima parte della fan-fiction li ho scelti per il loro significato particolare.
Rappresentano la purezza dei sentimenti, il primo amore ed anche quello più importante che una persona abbia mai vissuto.
Quindi mi è parso significativo, per quanto poco abbia accennato a Sasuke, dargli una discreta importanza nella vita di Sakura almeno attraverso i fiori che raccoglie.

Citata pari pari dalle note inviate alle giudicesse <3, e un grazie infinito a loro e a chiunque commenterà!

Più un certo bel grazie a Onda, perché…oh, lei lo sa XD.

  
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: Mao_chan91