Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Ren_91    02/06/2008    1 recensioni
La nostra protagonista, Isabel, affronterà molte avventure che le sconvolgeranno la vita, ma che la porteranno anche ad incontrare l' amore della sua vita. [aggiorto il capitolo 3]
Genere: Romantico, Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Isabel

Regno di  ibisco
Residenza della famiglia reale

-Sire! Sire!- gridava una donna, dalla corporatura robusta , entrando velocemente nella stanza del trono
Il re, un uomo dai capelli incredibilmente biondi, e gli occhi di un verde abbagliante, e dalla figura che trasmetteva rispetto e autorità, se ne stava seduto sul trono con aria afflitta, di fatto si era seduto appena due minuti fa, per evitare di creare un fossato al centro della sala, per il troppo camminare a causa dell’ ansia.
-    cosa vuoi?- disse alzando a malapena lo sguardo
-    è nata!- gridò felice la donna
-    chi è nata?-  chiese confuso, tropo perso nei suoi pensieri per dar retta alle parole della donna
-    ma come “chi è nata”?  è appena nata sua figlia!
-    Mia figlia! Una femmina!?
-    Si una bellissima bambina! Disse con un sorriso
Il sovrano al limite della felicità, per la lieta notizia si precipitò fuori dalla sala, e correndo come un pazzo fra i vari corridoi, fregandosene del cerimoniale di corte, si ritrovò presto davanti alla stanza della sua adorata moglie.
Emozionato, come non lo era mai stato in vita sua, entrò nella stanza, e davanti ai suoi occhi apparve la scena più bella e dolce di tutta la sua vita: la donna che più amava al mondo, con in braccio il frutto del loro amore. Silente si avvicinò al capezzale della moglie, la donna appena accortasi della presenza del marito, distolse lo sguardo dalla creatura, per posarlo negli occhi del marito e sorridergli contenta ma anche stanca.
-    non è bellissima?- gli domandava lei con le lacrime agli occhi per la felicità
-    è la cosa più bella che abbia mai visto!- disse anche lui, guardando con intensità quel piccolo fagottino deposto fra le braccia della sua signora
-    vuoi prenderla in braccio?-  gli chiese lei
-    ma non ne sono capace! Non vorrei farle del male!-  disse agitato
-    non ti preoccupare ti guido io!- disse mentre gli deponeva fra le braccia la creatura
Una volta che lui l’ ebbe presa
-    ecco così! Stai attento alla testa!- disse sorridendo, mentre vedeva per la prima volta il suo uomo impacciato
-    come me la sto cavando?-
-    Per essere la prima volta, te la stai cavando egregiamente! Gli disse dolce
Poi l’ uomo si perse nella dolce immagine della sua bambina. Non aveva mai visto creatura più bella: le guanciotte paffute erano rosee, le piccole labbra erano incredibilmente rosa. Era piccola, veramente piccola, sembrava così indifesa. Poi improvvisamente quella creaturina, prese con le sue piccole manine un dito del padre, sorridendogli sdentata, e aprì gli occhi, e poterono notare che erano viola. Un viola stupendo, che da chiaro che era vicino al iride sfumava diventando sempre più scuro verso l’ esterno. Un colore tanto raro quanto stupendo, che possedeva solo la parte femminile della stirpe reale del regno di Ibisco, era il loro segno di riconoscimento. Il sovrano ancora perso nella contemplazione della sua bambina, fu risvegliato dalle parole di sua moglie.
-    Caro hai già pensato al nome?- chiese curiosa alla donna
-    Veramente no! Tu hai qualcosa in mente?-  chiese guardandola in quegli occhi che amava tanto, così uguali a quelli della loro bambina.
-    Mi piacerebbe tanto chiamarla  Isabel!
-    Anche a me piace!.... Allora e deciso, da oggi tu sarai Isabel Cecil Marì I; futura regina del regno d’ ibisco.! Disse ufficioso suo padre mentre la guardava seriamente negli occhi.

Strani presentimenti e nuove verità

8 anni dopo….

Una dolce bambina, di all’ incirca otto anni, correva spensierata per i giardini del palazzo, rincorrendo allegramente il suo cagnolino. Quando una dolce voce richiamò la sua attenzione.
-    Isabel? Dove sei?-
-    Sono in giardino madre!- rispose prontamente la bimba una volta riconosciuta la voce
La donna la raggiunse subito, e quando le fu davanti si mise ad osservarla, com’ era crescita la sua bambina, era diventata bellissima, e poi era di una dolcezza infinita, e con il sorriso sempre sulle labbra. Le si inginocchiò davanti e prese ad accarezzarle i suoi morbidi capelli biondi, quella bimba era la perfetta unione fra lei e suo marito, pensò mentre le sorrideva dolcemente.  
-    madre perché mi avete chiamato? Avete qualcosa da dirmi?- le chiese lei curiosa
-    Si tesoro! Ho una cosa molto importante da dirti! Le disse lei cancellando per un attimo quel bel sorriso dalle labbra. Non era sicura di quello che stava facendo, Isabel era ancora molto piccola, ma il tempo stringeva, aveva come una brutta sensazione da un po’ di tempo a quella parte, era inquieta, si sentiva sempre agitata, così decise di anticipare i tempi.
-    Allora madre cosa dovete dirmi? Non tenetemi sulle spine, sono curiosa! Disse allegra come sempre la piccola.
-    Non qui, vieni con me tesoro! Disse porgendole la mano che prontamente venne presa dalla piccola.
Dopo essere rientrate nel castello, camminando mano nella mano per i corridoi, la regina pensava al dialogo avuto la sera precedente con il marito.
INIZIO FLASHBACK
Entrambi si erano appena coricati nel loro letto, stranamente senza parlare. Il sovrano vedeva sua moglie con una strana espressione in volto, e che nervosamente si torceva le mani.
-    Cara mi vuoi dire cosa ti turba?- disse interrompendo il silenzio che si era venuto a formare nella stanza
-    Ma niente, non preoccuparti!- disse cercando di sembrare tranquilla
-    Non mentire, sai che non ci riesci! Forza dimmi cosa ti affligge?-
-    Non lo so… è da un po’ che ho dei strani e brutti presentimenti!-
-    Che genere di presentimenti?- chiese apprensivo
-    Ma non so, e come se presto dovrà succedere qualcosa di brutto!-
-    Mmm… capisco! Disse pensieroso
-    E inoltre…- incominciò, ma poi si interruppe
-    Cosa?-
-    Bhè! Avrei deciso di iniziare Isabel-
-    Ma non è un po’ troppo piccola, non sarebbe meglio posticipare a un paio di anni!-
-    Lo so, anche per me sarebbe meglio posticipare, ma qualcosa mi dice che questa volta invece è meglio farlo il prima possibile-
-    Se lo dici tu, mi fido del tuo intuito finora non ha mai sbagliato, epoi in fini dei conti Isabel avrà solo 8 anni ma mi sembra più matura di molte altre bimbe della sua età.
-    Già, speriamo che tutto vada bene-
-    Non angustiarti inutilmente, mia cara, e ora riposati domani ti aspetta una giornata veramente faticosa.- disse dandole un lieve bacio sulla fronte
FINE FLASHBACK
Si ridestò dai suoi pensieri solo quando sua figlia, la chiamò per chiederle dove stessero andando! Lei si limitò a sorriderle, e ad aprire una porta lì davanti a loro. Quando entrarono, sentì la mano di Isabella stringere di più la sua, di fatto quella stanza poteva incutere un certo timore, era estremamente buia, tranne per la luce di qualche candela che ogni tanto illuminava la stando, facendo intravedere i mobili che la componevano.
-    Mamma perché siamo qua, questo posto non mi piace, è troppo buio, voglio andarmene ho paura- disse pigolando
-    Non preoccuparti tesoro mio, questo posto è indispensabile per quello che ti devo dire-
-    E perché?-  chiese la piccina curiosa
-    Abbi un attimo di pazienza e ti spiegherò tutto! Disse lasciandole la mano
La bimba non sentendo più il tocco di sua madre si spaventò, perché in quel buio non riusciva nemmeno a vederla, così incominciò a chiamarla
-    Madre, madre dove siete? Non voglio rimanere qui da sola? Ho paura!-
-    Piccola non preoccuparti io sono qui!-
-    Dove siete? Io non riesco a vedervi!-
-    Concentrati! Solo così mi potrai vedere?-
La bimba fece come le aveva detto la madre, si concentrò immaginando una grande luce che potesse dissipare le tenebre e così vedere finalmente la sua mamma. Chiuse gli occhi per concentrarsi meglio e poi li riaprii e come per magia, il buio da dentro a quella stanza si dissipò, lasciando al suo posto una luce intensa. Isabel si guardò intorno per vedere la sua mamma, che non perse tempo e le core incontro.
-    Sei stata bravissima piccola mia!-
-    Ma come si è comparsa questa luce, prima era tutto così buio?-
-    Sei stata tu a crearla!-
-    E come avrei fatto?-
-    Tesoro devi sapere che nelle tue vene scorre sangue magico, come in quello di tutte le tue ave.-
-    Sangue magico, ma che vuol dire?
-    Vuol dire che sei una strega! E questa era solo un prova della tua iniziazione-
-    Io una strega?
-    Esattamente, questa prova serviva per verificare se effettivamente tu avessi dei poteri-
-    E ce li ho?-
-    Certamente se non avresti mai potuto creare questa luce-
-    WOW! Disse la bambina spalancando gli occhioni. La donna si limitò a sorriderle bonariamente
-    Quindi adesso anche io sono una strega?-
-    Non ancora, per esserlo a tutti gli effetti dobbiamo svolgere la seconda parte dell’ iniziazione!-
-    Non mi lascerai di nuovo sola vero?- Chiese implorandola con gli occhi
-    Non preoccuparti la tua parte l’ hai fatta ora tocca a me!  Siediti in mezzo alla stanza!- La bambina obbedì silente, sedendosi a gambe incrociate dove le era stato indicato.
Poi la donna prese a girarle intorno pronunciando parole in una strana lingua, ma che stranamente la bimba riuscì a comprendere, poi, si fermò un attimo e a voce più alta disse
-    giuramento eterno!-  
Così Isabel fu avvolta da una strana luce, poi sentì un dolore lancinante all’ altezza del cuore, che la fece piangere fortissimo. Ma il tutto non durò che pochi secondi, ma che parvero interminabili alla piccola, che alla fine svenne.
Quando riprese i sensi, non si trovava più in quella stanza ma nella sua cameretta e a fianco a lei c’ era sua madre, che appena vide che si era ripresa corse da lei.
-    tesoro mio come ti senti?-
-    Mi sento debole, ma che cos’ è successo? Ho visto prima una luce abbagliante che mi avvolgeva, poi ho avuto un dolore fortissimo e poi tutto si è fatto buio-
-    Non preoccuparti è tutto normale, ti ho solo impresso il marchio, che ti riconosce come una strega a tutti gli effetti.
-    I marchi? Quale marchio?
-    Guardati all’ altezza de cuore. La bambina si scostò la camiciola e potè notare che sulla sua pelle nivea, prima immacolata, adesso svettava un disegno piccolino, che rappresentava una rosa avvolta delle spine.
-    Ma cosa?- domando
-    È chiamato il marchio di Tarbas!
-    Tarabas?
-    Lo stregone che grazie a questo marchio donò i poteri alla nostra famiglia.
-    WOW!  E a che mi servirà? Che poteri ho? E che cosa posso fare con essi? Ho un sacco di domande da porti!
-    Lo so tesoro mio, ma ora non è il tempo, devi riposare, questa prova ti ha molto stancata, ne riparleremo presto te lo prometto.
-    Va bene madre! Ma voglio sapere tutto
-    Certamente piccola mia, ora dormi e fa tanti bei sogni. Buona notte
-    Buona notte ! disse sbadigliando e infilandosi sotto le coperte.


Ma purtroppo quello che non sapevano è che molte di quelle domande non troveranno risposta tanto presto. Una minaccia silenziosa ma devastante si stava per abbattere nelle loro vite.



Bhè che ne pensate? Questo è il primo capitolo della mia ff spero che vi sia piaciuto, commentate numerosi! Un bacio da Ren_91
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Ren_91