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Autore: hebi chan    17/01/2014    8 recensioni
Dal capitolo 1
«E se provassimo a metterli insieme?»
Karin vide chiaramente uno sguardo cospiratorio brillare negli occhi della ragazza.
«È una vita che vorrei farlo! Secondo me hanno bisogno solo di una spintarella!»
«Allora siamo d’accordo! Dobbiamo solo pensare ad un piano»

[...]
Naruto Uzumaki e Sasuke Uchiha avrebbero dovuto prepararsi allo tsunami che li avrebbe colpiti a seguito di quel singolare, quanto saldo sodalizio.
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Karin, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha, Tenten, Un po' tutti | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Di zuffe e bizzarre metafore disneyane

 

«’Suke aspetta!»

Esclamò Naruto irrompendo con malagrazia nella camera che per quella notte avrebbe condiviso con l’amico.

«Kami, Dobe, sei una persecuzione. Che cavolo vuoi?»

«Teme! Ma la smetti di insultarmi?! Io volevo- ehi! Perché c’è un letto solo?»

Naruto, suo malgrado, non era in grado di collegare la bocca con il cervello, e quindi tutto quello che gli passava per la mente veniva espulso, senza filtro alcuno. Quindi un’uscita del genere, con tutte le implicazioni che comportava in una situazione simile, spinse le sue belle guance glabre sull’orlo dell’autocombustione e mise tra lui e il suo interlocutore un pesante silenzio carico d’imbarazzo.

«No, cioè, volevo dire…» cominciò grattandosi la nuca con una mano in chiaro segno di disagio «credevo che dopo Shika e Cho assegnassero solo alle ragazze letti matrimoniali» terminò con una risatina vagamente isterica.

«Beh, Usuratonkachi, spero vivamente che tu non voglia essere molesto come Akimichi, perché in tal caso posso assicurarti che non sarò io a dormire sul pavimento»

«No no, ma io non volevo dire questo! Mi faccio piccolo piccolo se voglio » chiarì Naruto tentando di sdrammatizzare la situazione e alleggerire un po’ la tensione, per poi aggiungere «lo sai…» con un filo di voce, alludendo alle innumerevoli notti in cui da bambini avevano condiviso lo stesso letto. A volte Sasuke si faceva abbracciare e dormivano tutta la notte con le gambe intrecciate e la testa sullo stesso cuscino, altre volte invece il moro rivendicava la propria virilità di ometto asserendo che le femminucce dormono abbracciate e allora Naruto stava tutto attento a non sfiorarlo nemmeno, accontentandosi di avvertire il suo calore sotto le coperte.

«Beh comunque non importa. Dubito che tu voglia restare qui stanotte. Sbaglio?»

«E dove dovrei andare scusa?»

«Mi sembra che Suigetsu e Sai siano stati piuttosto chiari nel farti capire che gradirebbero la tua presenza nel loro letto. E non mi sembra che tu abbia disdegnato» asserì velenoso, gelando il sorriso carico di tenerezza che era affiorato sul volto di Naruto a quei ricordi.

«Teme ma che accidenti stai dicendo?»

«Quello che ho detto. Sei un po’ lento eh»

«Sai una cosa, Sasuke? Sei proprio un coglione»

E così dicendo spense definitivamente il cervello, raggiungendo l’Uchiha superando il letto che li divideva, afferrandogli il bavero della camicia e premendoselo contro con forza stampandogli sulle labbra un bacio decisamente maldestro.

«Aja! Sei un… un… dobe! maledizione!»

Imprecò l’Uchica, quando avvertì i denti del compagno cozzare dolorosamente contro il proprio labbro inferiore.

«Teme vaffanculo! Doveva essere una cosa ad effetto perché devi rovinare sempre tutto?!»

«La dentata in effetti è stata decisamente ad effetto, imbecille!»

«Non era una dentata! Era un bacio! È tutta colpa tua che sei un… frigido

«Frigido? Chi sarebbe il frigido, scusami?» indagò Sasuke rosso di rabbia con un pericolosissimo tic all’occhio sinistro.

«TU! Dovevi farti baciare non startene lì come un pezzo di legno!»

«Ma se da come sei partito sembrava che volessi darmi una testata!»

«E invece no! Io volevo darti un bacio! Di quelli che ti fanno capire tutto, no?! Come nei film! E tu dovevi abbracciarmi e dirmi “Ti amo anch’io Naru!” e poi vissero per sempre felici e contenti!» concluse il nostro eroe biondo e scemo, perdendo completamente il senno.

«Ma che cavolo stai dicendo? Ma che è Cenerentola??!! E poi cosa avrei dovuto risponderti io??! Tu mica hai detto- Un momento… mi ami, dobe?» terminò con un sorrisetto sghembo a stirargli le labbra, da vero bastardo qual era, divertendosi a punzecchiare il biondo e la sua lingua troppo lunga.

Se le guance di Naruto precedentemente erano sull’orlo della combustione, ora Sasuke poteva distintamente sentirle sfrigolare, come se stessero sulla brace.

Si prese un secondo, un attimo appena, per scrutare il proprio migliore amico boccheggiante e con gli occhio lucidi e maledettamente troppo azzurri, per poi tirarlo via da quella dannata graticola e baciargli le labbra piene e rosse, come le fragole.

Ci aveva riflettuto Sasuke, prima di fare quello che aveva fatto. Un po’ perché lui era una di quelle persone avvedute al limite del maniacale che pensano mille volte prima di fare le cose, un po’ perché il proprio migliore amico non si bacia alla leggera. Di questo Sasuke, il quale non si era mai preoccupato di ferire qualcuno prima,  era maledettamente sicuro.

Lo sentì immediatamente rilassarsi tra le proprie braccia, mentre gli leccava il labbro inferiore, morbidissimo, e si sorprendeva di quanto le loro bocche sembrassero fatte per incontrarsi, succhiarsi, leccarsi, combaciare come due pezzi contigui di un puzzle. Non si capacitava, Sasuke, del perché il suo cuore battesse così dannatamente forte, del perché le mani gli formicolassero e del perché avesse il desiderio assurdo di stringere Naruto così forte da entrargli sotto la pelle e sistemarglisi tra le costole, vicino al cuore. Per la prima volta in vita sua però decise di prendere esempio da quel biondo impossibile (ma guai a farglielo sapere!) e spegnere il cervello.

«Sei veramente un idiota colossale, lo sai?» gli chiese con un sorrisetto irriverente, appena ebbe il coraggio di staccarsi dalle sue labbra.

 

Naruto era una persona romantica e zuccherosa e sognava da sempre il grande amore, quello da colazione a letto la domenica mattina e messaggini tutto il giorno, ma era realista. Non si sarebbe aspettato nulla del genere da Sasuke, per questo, quando l’aveva baciato quel modo, aveva rischiato che gli venisse un accidente. Quando poi aveva ascoltato le prime parole dell’altro dopo il loro primo bacio, di cui aveva ancora il sapore tra le papille gustative, il suo cuore aveva evitato di tirare le cuoia.

«Sasuke sei veramente… veramente… senza cuore!» aveva sentenziato per poi colpirlo su un braccio, senza la convinzione che avrebbe voluto metterci, rompendo il delicatissimo equilibrio che li manteneva in piedi, appoggiati precariamente tra il letto e il muro in un incastro di braccia e gambe e cuori, facendoli precipitare sul letto morbido.

«Lo vedi, Usuratonkachi?! Non sono senza cuore, sono obiettivo!»

Ribatté, prima di rispondere al colpo al braccio con uno al fianco e dare il via ad un’azzuffata in piena regola sul letto della tenuta estiva degli Aburame, sgualcendo le lenzuola e i vestiti.

 

«Ok, ok, basta! Mi arrendo!» concesse Naruto, con il fiato corto e un gomito di Sasuke piantato nello stomaco, ridendo come un cretino.

«Prima però» si affrettò ad aggiungere prima che l’Uchiha cominciasse a gongolare per la vittoria «devi darmi un altro bacio» concluse, con gli occhi brillanti e un sorriso vagamente malizioso, appena fuori personaggio.

Sausuke allora non poté che cedere definitivamente a quel caso umano del suo migliore amico e concedergli la risata più fragorosa, più bella e più vera che avesse mai fatto in tutta la sua vita, prima di afferrarlo per quella cravattina stretta e bordeaux sfuggita al controllo del colletto per tornare a baciarlo, con le guance rosse e le lacrime agli occhi, decisamente poco abituati a una reazione simile.

Gli mise le mani sui fianchi tesi, bollenti, prima di desiderare di avvertire quel calore direttamente sulla pelle e alzargli giusto un po’ una camicia, che per la colluttazione era già sgusciata fuori dai pantaloni, per poter insediarvi le mani sotto e stringerlo forte.

Scese con la bocca sul mento, per poi leccare la linea squadrata della mascella fino ad arrivare all’orecchio del biondo e morderlo piano.

 

Naruto non ci stava capendo un accidente. Sasuke lo teneva per i fianchi, gli baciava il collo, glielo mordeva, e lui non era mai stato così fottutamente eccitato in vita sua. Per questo, quando l’altro sollevò un ginocchio per piazzarglielo dritto in mezzo alle gambe, non riuscì a trattenere un gridolino, un po’ il violento imbarazzo al pensiero che l’altro avesse avvertito quell’erezione da paura, un po’ per l’ondata di brividi che direttamente dal bassoventre gli si erano diffusi lungo la schiena a quel contatto.

«Uh… siamo eccitati» sentì Sasuke soffiargli direttamente nell’orecchio, con la voce maledettamente bassa e roca, eccitata, mandandogli delle scariche elettriche alla base della schiena che lo fecero rabbrividire. Dio, Naruto sarebbe morto.

Si sentì afferrare per la camicia e si sollevò in ginocchio, seguendo i movimenti dell’altro, che riprese a baciargli le labbra, cominciando contemporaneamente a sfilargli la giacca e slacciargli la camicia, bottone dopo bottone. Ormai Naruto non aveva più dubbi: sarebbe venuto nei pantaloni prima di poter dire “preservativo”.

Sentì Sasuke scendere nuovamente a baciargli il collo, prima di mordergli una spalla e poi leccare lì dove aveva premuto i denti. Sentì le sue mani accarezzargli il petto e scendere sulla pancia, delicate, facendogli contrarre forte lo stomaco, per poi cominciare a giocare con l’orlo dei pantaloni, infilando giusto una falange lì sotto e facendola scorrere lungo il bordo dei boxer.

Quando Naruto cominciava a pensare seriamente di poter schiattare il quel preciso momento per andarsene con la massima gioia, Sasuke lo sorprese di nuovo, slacciandogli il bottone dei pantaloni e calando la zip, per poter infilare la mano sotto la lycra dei suoi boxer arancioni e afferragli direttamente l’erezione, facendogli emettere un gemito decisamente indecente e salire le lacrime agli occhi.

Sentiva le dita lunghe ed affusolate di Sasuke Uchiha accarezzargli il membro delicate, come a prenderci confidenza, e, davvero, si sentì immensamente amato dall’Universo.

Colto da un’audacia inaspettata, o forse da un insospettato masochismo latente visto che fermò quelle carezze, sfilò la giacca nera come i suoi occhi all’amico e, facendo una lieve pressione con le mani sulle sue spalle, lo fece sdraiare sul letto, sotto di sé. Cazzo, era la cosa più bella che avesse mai visto.

Cominciò a slacciargli la camicia, lasciando un bacio per ogni bottone che faceva uscire dall’asola, fino a trovarsi con la bocca sull’ombelico perfetto di Sasuke. Gli venne voglia di infilarci la lingua dentro e così, semplicemente, lo fece. Avvertì l’altro irrigidirsi appena e reprimere un gemito, e sollevo lo sguardo giusto in tempo per vederlo sgranare gli occhi, decisamente sorpreso.

 

Sasuke si sarebbe aspettato tutto, dopo che aveva baciato Naruto, davvero di tutto, ma non che l’altro fosse così indecentemente ardito. Non sembrava nemmeno lui.

Lo sentì smorzare un ghignetto compiaciuto direttamente sulla propria pelle, e cominciare a morderlo delicatamente intorno all’ombelico dopo che gli ci aveva infilato la lingua dentro. Cioè, gli ci aveva infilato la lingua dentro!

Avvertì che cominciava a scendere con la bocca verso il bordo dei pantaloni, saggiandogli appena la pelle della pancia con la punta della lingua, facendogli il solletico e facendolo rabbrividire insieme, finché non gli sbottonò i pantaloni, aprendoli, per poi imprimere lo stampo delle sue labbra e il calore del suo respiro sulla propria erezione, attraverso i boxer blu. Kami santissimo stava per fargli un pompino!

Si portò una mano alla bocca, per trattenere il gemito che gli era salito dalla gola a quella consapevolezza, quando girò la testa verso il mobile con i libri di quella camera per gli ospiti di casa Aburame e notò uno strano baluginio rossastro.

«Naruto, aspetta un secondo»

Notò la confusione sul volto del biondo quando fece appello a tutta la propria forza di volontà per scostarlo, per poi alzarsi ed avvicinarsi alla libreria di legno chiaro.

«Ma che cazzo…?»

 

°°°

 

Karin e Tenten avevano puntato la sveglia alle 8:30 quella mattina, non importava se avrebbero dovuto aspettare, di certo però non potevano rischiare di perdersi la mattina dopo di Naruto e Sasuke, perché di questo erano assolutamente certe, sarebbe stata una mattina dopo, appostate dietro la porta della loro camera, socchiusa quel tanto che bastava per sbirciare senza essere viste. Per questo, quando, verso le 10:00, li videro sgusciare fuori dalla loro camera matrimoniale, non poterono che sentirsi molto compiaciute.

Entrambi avevano gli occhi brillanti e le guance arrossate, non riuscivano evidentemente a smettere di guardarsi e il collo di Naruto era così pieno di segni rossi che si chiesero come pensavano di poter nascondere la cosa. Ma fu quando il biondo si guardò intorno giusto un attimo per accertarsi di avere via libera, intrecciò le proprie dita a quelle dell’amico e gli diede un veloce ed emozionato bacio a fior di labbra, che le due ragazze credettero che sarebbero affogate nei cuoricini che avevano cominciato a spargere saltellando, da brave fangirl.

 

La situazione era talmente evidente che non c’era alcun dubbio che fossero davvero riuscite a dar vita alla più bella coppia che avessero mai visto, e che quindi il  video che Hidan aveva permesso loro di registrare non sarebbe servito ad accertarsene. Allora si guardarono negli occhi e immediatamente capirono di star pensando la stessa cosa: pazienza, quella prova filmica sarebbe stata la loro… ricompensa!

 

 

 

ndHebi.

Salve a tutti! Finalmente sono riuscita a postare questo capitolo, mi dispiace di averci messo un po’, ma la situazione è sempre quella che ho proclamato nell’ultimo e io non ho tempo nemmeno per respirare!

Anyway. Diciamo che la storia fondamentalmente può dirsi conclusa e il prossimo capitolo l’avevo pensato solo come un extra. Poiché però ho deciso di volerlo scrivere dalla prima parola di “ Due Fangirl Per…” che ho battuto al pc, faremo finta di niente e lo considereremo parte integrande della storia *pollice in su alla Rock Lee e sguardo convinto*. E dire che doveva essere una storiella di tre capitoli… ops!

Aaaaah beh! Ancora come sempre un grazie infinito a tutti coloro che continuano a mettere questa storiella tra le preferite/ricordate/seguite, e soprattutto a coloro che commentano. Cari, mi state coccolando troppo, potrei abituarmici :3

Infine come sempre grazie anche alla mia sesshy94 e alla sua pazienza infinita! Cara, presto ti farò quella statua di marshmellow come promesso!

Vale!

 

Hebi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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